Leonida Bissolati - La ipocrisia reazionaria

21 non fu nepp~r politico, fu strettamente nazionale e meschinamente -dinastico. - L' Italia attende ancora il suo qu-arantotto politico, che le dia le condizioni essenziali della vita modernà e le _permetta di studiare il passo sulla via già· percorsa dalle nazioni sorelle. » · Per questo, io dicevo, mentre la borghesia lotta per il proprio interesse contro il partito 'conservatore) contro questo· partito che i p. parte è avanzo ancora dei dom!nì feudali ed in parte è parassitismo sviluppatosi sulle rovine di vecchi Stati, noi socialisti ab- .biamo il dovere in questo momento di tro- ,. · varci al lato di questa borghesia_ i~tellettuale e moderna. Essa fa il suo interesse diretto: noi facciamo il nostro interesse indiretto, mirando a creare in Italia tali forme di vita civile per le quali sia possibile lo sviluppo del proletariato. Ieri il mio amico .Sacchi metteva in rilievo (e fece bene a parlare in modo che le cose siano ben distinte e determinate) il dissenso fra questa borghesia ed il partito socialista. Io posso accettare la distinzione sua, ma non posso consentire nei 'suoi apprezzamenti circa il partito socialista. Potrei osservargli che non è negata la base economica del nostro partito per quell'armonia fra proletariato e borghesia che egli crede di ved·ere in Inghilterra. L'Inghil· terra è un paese che si trova in condizioni eccezionali perchè si è conquistato mezzo l' •

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