Agostino Bertani - Per la libertà

PER LA LIBERTÀ . , :,: DJ SCORSO D I .A.G-OSTI~O BERT.A.:::t'J""I D E P U T AT O l( E R r-t i M I N I PRONUNZIATO pel' l a ESTREM A S INIS 'f RA nella toru(lta del lO dicembre IS78 -·- ' ROMA 'l' I P O G R A ~., l A E RE D I B O T 'l' A l

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PER LA LIBERTÀ DJ SCORSO DI .A.G-OSTIN""O BERT .A.~I DEPUTATO PER RIMINI PRONUNZIATO pe r la ESTREMA SINISrfRA nella tornata del 10 dicembre 1878 ROMA TIPOGRAFIA EREDI BOTTA 1878

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OBDINE DEL GIORNO DELL'ESTREMi SINIS'fR! sulla discussione delle interpellanze al Ministero relative alla politica interna ealle condizioni clelia sicurezza pubblica La Camera- incoraggiando il Governo a prose· guire con sa via energia la completa applicazione del suo programma, giusta i più corretti principii di libertà- sorretto dal criterio massimo di provvedere al miglioramento morale ed econo1nico delle molti· tudini povere, e dall'uso accorto di mezzi e di persone rispondenti all'esteso còmpito riformatore, passa all'ordine del giorno. BERTANJ AGOSTINQ ThrARCORA GIUSEPPE BASETTI LoRENZO FOLCIERI APORTI FRISCIA Bovro GIOVANNI Firme: M USSI GIUSEPPE RoNCHETTI ScrPIONE FABRICI PELLEGRINO MEYER BASETTI A TANASIO ANTONGI NI PETRUCCELLI DELLA GAT'l'INA MARANI MAJOCCHI SALADINI CADENAZZI 2 - Bertani. SALOMONI MazziOTTI C a vALLOTTI

SIGNORI! Designato oratore dai miei amici e colleghi dell'Estrema Sinistra, io sento così grave il còmpito commessomi che le forze mi paiono ìmpari all'assunto. Io camminerò sopra punti di lava ap· pena rassodata, pur mi~ando senza agitazione i suoi · rivi intermedii che corrono ancora infiammati ; e voi, signori, rammentando come io non trascenda parlandovi, vi prego essermi cortesi di attenzione e benevolenza. Sulle carte che tengo sott'occhi le nostre parole sono pesate e misurate. Da che l'Italia è costituita n(J)n mai fu dibattuta in quest'Aula, in occasione più solenne, una questione più radicale di quella che si agita caldamente oggi. lo non ho incarico di indagare innanzi a voi i mo- • ---- ··----

6 venti di tanta lotta, ma questo solo noi sentiamo, che la libertà discussa, è la libertà in pericolo. Non ispaventatevi dunque, onorevoli ministri, non ispaventatevi, onorevoli colleghi , se noi da questi banchi incoraggiamo il Ministero a procedere con savia energia al compimento del suo pro· gramma. Signori, abbiamo senno di Governo anche noi, e in questo solenne momento in cui si combatte per la libertà, è nostro dovere il chiarire francamente il nostro concetto, che fu pur troppo calunniosamente taciuto o travisato. - Il nostro silenzio sarebbe creduto un accordo indiscusso col Ministero, e ciò sarebbe di danno a lui, a noi. - Noi dobbiamo dire il perchè diamo . il nostro appoggio al Governo, ed il perchè è questo : vogliamo che l'Estrema Sinistra non appaia un mito per l'avvenire o un imbarazzo per lo stato presente. (Bravo!) Ascoltateci, onorevoli ministri, onorevoli colleghi: noi non siamo nè distratti, nè astratti nelle contingenze attuali; noi pensiamo e viviamo nel giorno che corre, e stiamo attenti per raggiungere il bene comune : noi esprimiamo delle idee e dei propositi da uomini politici onesti e convinti. Nel programma ministeriale noi ravvisiamo la certezza , che i diritti e le libertà sancite dallo Statuto saranno inviolate ; e perciò noi appelliamo l'attuale Ministero eminentemente conservatore; e in questo affidamento, siamo a lui devoti col voto.

7 Noi non pretendiamo di anticipare i tempj, in- -tendiamo bensì di spingere quegli uomini onestissimi che stanno al Governo a feconiare i tempi presenti. (Ilarità prolungata) Nella Camera attuale ravvisiamo due soli programmi ben chiari e distinti: quello della prevenzione repressiva, che può giungere perfino a violare la libertà del pensiero e quello della piena libertà, energicamente tùtelata. Nel mezzo non iscorgiamo se non nomi di persone rispettabili e molteplici dissensi, che vorremmo sperare concilia· bili nell'urna coll'appello all'immortale amore della patria e della libertà. Da questi scanni noi dobbiamo purtroppo ricono- ·scere, che il tempo e gli avvenimenti hanno operato sulla Sinistra, che un dì s'ergeva e stava come un cono vulcanico, parecchie fenditure e solchi profond i e squarci di fianco. Ma sta ancora il cratere primitivo, rimasto intatto, e da esso noi ci appelliamo di Estrema Sinistra : nome antiquato, ma significanza oggi di nuova fase politica e di attendibile concordia . Guai se, invece di rappresentare noi qui il paesP, ,rappresentassimo delle inconciliabili fazioni ! Guai a noi, se non sapessimo compiere il maggiore dei sacrifizi, il primo, il pjù necessario, quello delle nostre ambizioni personali, delle nostre passioni, quello di emanciparci dai nostri privati affetti, e di sacrificare il nostro particolare per il pubblico bene 1 3 - B e -rtani .

8 (Bravo) Ed è per questo che noi, uniti in una fede coi liberali di ogni frazione, respingiamo qualsiasi transazione nel difendere la libertà, che sola fa. pro- · speri e sicuri i popoli civili. Se noi, rispettosi quanti altri mai della fede giurata, miriamo colla mente più in là nel calunniato concetto dell'evoluzione dello spirito nazionale, siamo altrettanto premurosi di scongiurare la po.., tenza improvvisa ed esplosiva della rivoluzione. Chiunque ammetta con noi questo indefettibile progresso dello spirito umano, non importa uome la pensi nella politica del giorno, colui è nel vero, il quale non ha partito, ed annienta invece tutte le ·· prevenzioni contrarie. Se qualcuno tentasse oggi di porre le colonne di Ercole al progress9 delle idee e delle aspirazioni in politica, facendo dell'Italia un nuovo Paraguay· (Rumori a destra ed al centro), io vi domando, signori, se egli renderebbe maggiore servizio alla libertà ed alla civiltà di colorò, i quali, segue:n.. done lo sviluppo, si guadagnassero il consenso uni-- versale. Noi vogliamo, perciò, onorevoli ministri, che iprincipii liberali professati siano anche rispettati. Noi vogliamo liberale la teoria, liberale ,la pratica, liberali i funzionari; e non saremmo, lo diciamo fran-· camente, fiduciosi e sicuri dell'attuale Gabinetto, se vedessimo ancora uomini di fede occasionate, già commisti un dì con Minis~eri COlldannati, ricompa-

9 rire al potere ad impastoiare i propositi della Sinistra. Perchè la monarchia in cui viviamo e che noi rispettiamo si rassodi in Italia come istituzione, non deve essere un monopolio oligarchico, ma deve poggiare sul consenso della volontà e degli atti dei più; e questo consenso non può avvenire se non risponda appunto ai bisogni ed alle aspirazioni dei più. È soverchio, o signori, il dirsi di noi, legati per fatti e per parola di onore alla monarchia, che le siamo fedeli finchè progredisca nell'interesse nazio· naie; ma guai se la monarchia s'arresti nel cammino fatale che le è imposto! (Rumori) poichè anch'essa, come cosa umana, deve subire la legge delle evoluzioni ; ed è agevole il comprendere perciò come l'Estrema Sinistra, anzichè recar danno col suo appoggio al Ministero attuale, come fu sobillato, deve essere salutata apportatrice di forze oneste e disinteressate, come garanzia che concilia la parte mig1iore de.i partiti avanzati, e facilita quell'accordo che, incoraggiando il Governo nel suo programma, reca vantaggio alle stesse istituzioni. Il senso che trae l'Estrema Sinistra dalla opposizione che si fa oggi al Ministero, è un senso di vuoto, da cui oramai non può venire che equivoco o colpa; poichè, signori, se in altri giorni potevasi, e principalmente da noi, bene spesso posposti o negletti e ora pronti ad ogni sbaraglio in sua difesa, movergli censura nell'opera amministrativa •

lO talvolta diffidente e tarda per stiracchiature, oggi che, dietro caute parole, si presenta la reazione, non è più tollerabile l'equivoco e già spunta la colpa. (Oh/ oh!- Rumori a destra) Così la intende, o signori, la parte liberale del paese; nella quale la Sinistra esclusivamente trova il suo appoggio. Ben triste eredità avrebbe il Ministero successore all'attuale! esso dovrebbè farsi il vessillifero dell'estrema Destra, il difensore delle idee dell'onorevole Mari, il solo che, ammirabilmente franco, abbia contrapposto un programma preciso al programma del Ministero. E allora? Oh! allora la parte democraticain Italia, che è entrata nell'orbita legale, allora ne sarà al· lontanatu.. A coloro rimanga la responsabilità degli eventi futuri; a voi tutti il vaticinio di quanta stabilità maggiore sarebbero rafforzate le attuali isti· t~zioni, che non possono durare senza il concorso della democrazia. Venga adunque, potremmo noi dire, se fossimo maligni, venga la reazione; se provocata da voi non a voi gioverebbe, mai ai respinti. (Rumori) È fatale l'andare dei tempi, e bisogna acconciarvisi, o signori, ed è pensiero di mente imperfetta e sconvolta quello di un uomo politico che invocava (( per la comup.e. salvezza l'unione di quanti liberali NON DEMOCRATICI vi sono nella Camera e nel paese. »

11 Una voce aZ centro. Domando la parola. BRRTANI AGOSTINO. E un altro sconvolgimento lo va manifestando un uomo d'ingegno, che sa abilmente dare il la in · quest'Aula ai suoi cointesi di fuori, che sa duplicarsi, quadruplicarsi nell'arena della stampa, dove talvolta si sorride senza discutere le sue amene invenzioni e induzioni, ma più spesso si deplorano le sue funeste eccessività. Quest'uomo ha fatto un solo fascio dei desiderii incomposti, dei cupi rancori. PRBSIDBNTR. Onorevole Bertani, lo pregherei, parlando d'un collega, a voler moderare le espressioni. Voci. È scritto 1 è scritto l BERTANI AGOSTINO. I_o non ho detto che parlassi di un collega. (Ilarità) Quest'uomo ha fatto un solo fascio dei desiderii incomposti, dei cupi rancori delle sette, (suo stile), repubblicane colle internazionaliste; ed ha perfino tentato far credere, che in un medesimo ambiente si educhi, si governi~ si determini l'azione degli addetti alle due parti. Noi, o 'signori, non abbiamo obbligo, nè dovere di difendere in quest'Aula, quantunque in essa calunniati, quelli che ne stanno di fuorL Ma pure, lasciando da parte ogni allusione che appaia tacitamente fatta a taluno fra i nostri colleghi, ed a me individualmente, il cui nome fu pronunziato in quest'Assemblea, noi tutti dell'estrema Sinistra rispondiamo una volta di più : che un solo giuramento ci

l 12 unisce, Destra, Sinistra, Centro, e non un atto, non una parola eccitatrice a sommovimenti politici può esserci apposta in danno delle attuali istituzioni. (Bene l a sinistra) E pertanto noi stimiam·o pari dovere e proviamo eguale soddisfazione rendendo una meritata giu- , stizia ai repubblicani accusati, col respingere ogni loro solidarietà in quella menzognera confusione di ambiente, di desiderii, di rancori, di opere, di partiti accomunati con essi. (Bene l a sinistra) Due grandi verità storiche oramai emergono da queste considerazioni. L'una è quella : che la idea repubblicana, considerata come elemento di educazione (Si ride), allargando il ~ampo del partito liberale, ha cre .,ciuto notevolmente i partecipanti · alle pubbliche faccende; cosicchè dal 25 al 27, dal 30 al 33 per cento crebbero gli accorrenti alle urne in queste ultime elezioni fino al 55 per cento ; e da ciò deriva, come iqevitàbile conseguenza, che la partecipazione, fattasi assai più diffusa ai pubblici affari, va rendendo quella oligarchia, che sola vorrebbe sfruttare le istituzioni, (perdonatemi la frase che traggo dalla mia professione) quasi asfittica, un tantino infiltrata, edematosa, e pertanto irritabile e un po' rabbiosa. (Ilarità - Bene! a sinistra) E l'altra verità è questa : che il partito repubblicano, che fu tanta parte nella redenzione della patria, non chiese mai nulla per sè; in sè rinchiuse tutta l'abnegazione, mai fu d'impaccio al pro-

13 .. ·gresso civile, gli fu sempre invece d'eccitamento e di aiuto; e lo svolgimento dei professati principii, nelle sue ~s~ociazioni, procede sereno e pacifico . come quello di una teori~ filosofica. E per noi di Estrema Sinistra, indicati qu~si come nascosti ed ipocriti avversari dellè istituzioni attuali, noi possiamo dire altamente : che in tutte le .. guerre per l'unità d'Italia abbiamo militato senza complotti, senza ritrosie. sotto il vessillo monar- -chico, abbiamo portato sulla nostra divisa, rossa o turchina, l'emblema della dinastia che ci sovrasta. (Oh! sovrasta l - Rumori) ' ' Io credo, o signori, di .parlare in buona lingua italiana, ma pare che i filologi di quella parte attingano altro senso da quello di stare sopra di noi dalla parola che ho adoperato. (Bravo! a sinistra) Ed ora, o signori (non parlo di tutta la Camera), toglieteci, se volete i suffragi popolari per ritornare, se avvenga, su questi banchi: noi possiamo oggi ·· stesso offrirvene l'occasione, presentando le nostre - . · dimissioni, e lasciando voi soli guardiani alle urne . . Sciogliete pure i circoli che vi adombrano, quand'anche siano incolpevoli di ogni iniziativa che · tocchi il reato, e questo sicuramente vedrete ac- . cadere, che coloro i quali stanno ancora fedel - mente avvinti, affezionati alla monarchia, perchè la credettero e la credono conciliabile con una savia libertà, perduta l'illusione, sentiranno ripalpitare nel loro cuore gli antichi ardori politici, che hanno ..

.. \ 14 compressi in omaggio di una nuova fede auspicata dai plebisciti, e convergeranno ad altra parte. (Rumori a destra) Abbiamo senno anche noi, ve lo ripetiamo, ·e.possiamo dirlo assai più di coloro, i quali non hanno dovuto frenare antiche convinzioni che voi andate irritando; e fedeli alla parola d'onore, senza bisogno di ripetute dichiarazioni, poichè nul!a dobbiamo farci perdonare o far dimenticare, sapremmo anche noi governare l'elaterio liberale, immenso del popolo italiano, come chi con mano forte e prudente guiderebbe il vapore invadente nei meccanisn1i di- , • stributori di moto e di vita, che moltiplicano i por- \ tenti dell'ingegno umano. Ma consideriamo per poco, o signori, i motivi de.. terminanti di tanto uragano, che andò lentamente accumulandosi nelle tranquille ferie autunnali, e nui prestarono i fulmini i tristi avvenimenti dello scorso mese. Una ragione iniziale nei la scorgiamo appunto nel tempo trascorso, poichè oggi soltanto è venuto i l momento di attuare il gran programma della Si- - nistra. La vera crisi, di contro dalla Destra; che si sta attraversando, comincia appunto in questi giorni, in cui si vuol venire all'applicazione dei principii professati nel programma, che deve ormai avere vita e sviluppo. È questa la crisi radicale che mette i brividi . ... nei più, brividi di diversa natura, da non poterai

' 15 medicare con unico sistema curativo. È in questi giorni appunto che si inizia la lotta nella quale la Sinistra e la democrazia sono impegnate in Parlamento da 18 anni. Vi è invero chi non vuole le riforme finanziarie; chi non vuole le riforme economiche; chi non vuole le amministrative; vi è chi non vuole le riforme politiche proposte; vi è chi ne accetterebbe una parte, e vi è chi le vuole più radicali e complete. - Vi ha infine cui ripugna che la sinistra si procacci tanto favore nel paese, e chi, mosso da uno zelo che sente nell'animo suo ardente o da presunzione di eccezionale attitudine di Governo, non si acquieta volentieri che altri di sua parte abbia tanta fortuna. L'abolizione del macinato, misura provvida nell'ordine politico, economico e nell'ordine socialP, e la riforma elettorale, sono questi i due punti capitali che eccitano e sostengono le calorose opposizioni oggidì. È la nuova èra italiana che spunta, è l'èra della democrazia che sta per ischiudersi, e questo avvenire fa invidia e paura. (Movi1nenti) Ebbene mediti la Camera e sappia il paese, che colla caduta del Ministero attuale quei due grandi benefizi annunciati saranno per lo meno indefinitamente dilazionati, se pure non pretermessi. E se l'attuale condizione della Camera suggerirà a chi ne ha il diritto lo scioglimento, sappiano gli elettori privilegiati come regolarsi nella scelta dei lo ro rap-

16 presentanti, perchè, alle C·)rta, esca vinto o vincitore da questa lotta il Minis~ero, queata C1mera, così suddivisa come si presenta, non è più vitale. (Moviment'i) Ma passiamo oltre. -Noi, pur appoggian iolo, diciamo al Ministero, che non abbiam~ per lui nè l'amore nè l'amicizia cogli occhi bendati, ma li te· niamo largamente aperti ed attenti. Badate, o signori, che nel vostro programma non avet e tenuto sufficiente conto delle profonde cause che producono tanta estesa agitazione nel mondo \ sociale. - Badate che avete trascurati alcuni fattori essenziali del problema italiano, quali : i rap- . porti tra la Chiesa e lo'" Stato, la libertà dell'insegnamento, la questione estera.- Ad ogni modo noi, appoggiandovi, vogliamo oramai pQssare dal sonoro periodo delle affermazioni a quello più plastico dell'effettuazione piena e pronta del programma. Ed è in questa speranza che. noi, colla fiducia nellà rettitudine vostra, corriamo oggi alla vostra difesa in n '>me della libertà. E sopra t utte le libertà noi reclamiamo quella, educat rice sovrana, che è la libertà del pensiero e della sua manifestazione nel l ibero insegnamento. Udimmo in quest'Aula da quella ·parte, deplorare che il ministro della pubblica istruzione avesse tenuto in buon conto un professore, che il censòre . chiamava di dottrine spigliate, alludenao certamente all'onorevole nostro collega, che siede su - questi banchi, il pr_ofessore Bovi o...

• 17 BOVIO. Domando ìa parola.. (Ilarità) 8RRTANI AGOSTINO... il quale, libero insegnante, dopo la prova di opere pubblicate, fu invitato a far parte di una Commissione nella quale doveva mostrarsi, e non si mostrò altrimenti, che uomo di studio e non uomo di politica. A tanto è dunque .giunto in Italia il monopolio della scienza e del pensiero t .. Non sarà forse facilmente perdonato all'onorevole Bovio l'avere pel primo proposto da questi banchi il progetto che mira a sciogliere il pensiero dalle pastoie convenzionali. Passando ad altro argomento, tanto discusso og · gidì, noi reputiamo sane, libe:"ali, sicure per l'ordine pubblico, corrette le teorie del Ministero sul \diritto d'associazione e di riunione ·e sull'esercizio e i limiti della repressione. E noi saremmo curiosi invero di vedere in questo proposito conciliate le teorie e le parole che un dì espressero i maggiori dissidenti di sinistra con l'opposizione che fanno oggi al Governo. Ma di questo e di altre contraddizioni almeno in apparenza, qualche altro onorevole collega forse, se la Camera ne darà l'agio, si prenderà cura di un facile ricordo. La 1ibertà, o signori, tutto scoperchia, il bene e il male delle società. Tutto ribolle all'aperto quanto vi ha di agitato _e di agitante nei principii, nelle passioni, negli interessi, negli individui, nelle erel

18 denze, nei programmi e nei propositi: tutto si rimescola e fermenta. E che perciò? Vogliamo noi impedire o minorare le manifestazioni della vita di un popolo che appena sorge all'amplesso dell'unità? Non è forse più savio consiglio vedere chiaro e palese eosa sorge e si agita, per poter moderare saviamente gli eccessi e mantenere la libertà nella sua larga via, incolume da ogni pervertimento ? Non è meglio vedere, scrutare, assistere, moderare tutta codesta ebullizione e fermentazione all'aperto, anzichè rinserrare tanta espansione di pensieri e di passioni nel segreto, dove si aumenta a dismisura il prestigio della cointelligenza e della decisione? Permettetemi, o signori, un raffronto che calza e persuade, che io posso trarre, con utilità, un'altra volta dalla mia professione, poichè, credetelo, o .signori, assai maggiori che non si pensi sono i rapporti e i coordinamenti possibili ed istruttivi fra i dettami delle scienze fisiche e quelli delle scienze morali. Prevenire e reprimere, rispo-nde per me al prevenire e curare le malattie possibili del genere umano. Ed ora pensate a che si ridurrebbe il credulo mortale c}Je seguisse tutte le prevenzioni di un medico qualunque, che intendesse preservarlo da ogni male per conservargli la vita? Ridotto una mummia vivente, sempre incerta negli atti e nelle inclinazioni sue, continua·mente col polso in mano, imbacuc-

19 cato per difendersi dall'aria, rappresenterebbe for se col suo medico l'uomo sociale preservato ad una operosa longevità? Io, che, per esempio, ebbi ed ho una particolare affezione alla gamba destra redenta dell'onorevole Cairoli, avrei dovuto, per mantenerla incolume dal pugnale dell'assassino, difenderla per 18 anni con un gambale di ferro , ma quella gamba riparata sarebbe ora atrofizzata, paralizzata, in~apace di sostenere la persona. Signori, è l 'igiene largamente intesa e fondata sui più sicuri precetti della scienza che provvede e previene i malanni, nei quali incorre lo sfrenato uso o r insufficienza dei mezzi per condurre ]a ) vita. È l'aria libera, pura da r espirare; è l'ahi tazione riparata e proporzionata; . è il cibo ristauratore delle forze; è tutto ciò unito col parco dispendio della vitalità che costituisce l'igiene per la conservazione degli organismi. - E per l'igiene morale occorre del pari; oltre i mezzi per viver la · vita materiale, un sano pascolo dello spirito, l'educazione al bene, ,l'esempio edificatore nei consorzi civili. - È tutto questo che può rialzare le plebi, togliendole dall'abbiezione in cui giacciono, scongiurando le conseguenze dei perturbamenti morali e dello disperate risoluzioni della fame. Consideriamo altresì, o signori, le nuove influ · enze delle rapide comunicazioni, dello scambio tanto facilitato dei pensieri e dei propositi fra per-

• 20 sone, che dai luoghi i più solitari e remoti conver· gono nei maggiori centri di popolazione. Riflettiamo al facile esaltarsi di intelletti non educati, non istruiti, pel contatto e per l'espansione novella dei cumulati e ricambiati lamenti da tanto tempo repressi. Consideriamo tanti animi spinti da confusi intuiti di potenza della propria individualità e della forza selvaggia ma irresistibile del loro numero, esacerbati dalla lunga miseria, e poi, o si.. gnori, mettiamoci una mano al cuore ed apriamo gli occhi sull'abisso che ci è spalancato dinanzi,. per giudicare, severi ma previdenti, gli atti e le cagioni che precipitano alla follia di tèntativi esecrandi. Pensate che una sproporziata minoranza agiata non può più oggidì a lungo obliare, comprimere la grandissima maggioranza dei bisognosi, che difettano del necessario. Se la forza militare bene organizzata e sapiente della Germania ha potuto produrre miracoli di vit.. torie, ponete mente alla sua impotenza di combattere colla forza teorie che non vuol discutere ma . sopprimere. Alle vertigini del potere che strascinano un uomo insigne al precipizio, contrapponiamo a salutare esempio la sapienza italiana, che sappia prevedere e provvedere ai maggiori pericoli ed ai supremi bisogni dei popoli. Orribile, o signori, orribile, diciamo noi da questi banchi, il fatto di Napoli; ma orribile per follia ' ..

. 21 morale ed intellt ttuale, poichè mente sana, comunque esaltata, non poteva compiere quell'attentato in Italia. Rammentiamo, o signori, una .importante lezione che ci diede l'Inghilterra. Quando fu attentato a lla vita della r()gina Vittoria, donna esemplare sul trono, nessuno nel Regno Unito potè ammettere che un individuo; .un inglese incolume di mente osasse recare offesa a quella donna regale, e quel pazzo fu rinchiuso per sempre nel manicomio di Bedlam. (Rumori) Nessun italiano può avere nel cuor suo odio o ira di vendetta contro re Umberto, che noi tutti ri - spettiamo, ed a cui professiamo riconoscenza pel suo pel'fetto contegno. A noi di questo nucleo, che posso chiamare di politica intemerata, è conforto e soddisfazione, e per me personalmente è caro una volta di più, dichiarar~, che egli comprende pienamente ìl suo dovere e merita dalla democrazia il titolo di a lto gentiluomo e di principe veggente nei tempi e liberale nelle convinzioni. (Bravo t a sinistra - Movimenti) Nè io credo ~i menomare l'integrità dei miei intimi convincimentj, che voi tutti ormai conosce te , cresciutimi dalla scuola di illustri trapassati, e che oggi ancora divido con uomini celebrati per diversa cultura e fama in Italia, inchinandomi riverente davanti all'erede dei plebisci ti (Bene!) cui si ag- ..

22 giunge il pregio di uria lunga prosapia di reggitori di popoli, che seppe conservarsi per secoli affezionati. (Bravo!) Però, uomo politico, coerente e leale, sono studioso altrettanto dei guasti, che in un cervello deficiente, in un intelletto torbido e ignorante, in un'anima appassionata possono produrre certe idee indefinite, incomprese, sovvertendolo fino al fanatismo di un ambì to martirio. (Runwri) Io sento pietà del pazzo che vanta l'opera· sua distruttrice, e si ribella in me l'orgoglio nazionale, rifiutando di constatare l'esistenza di tanto delitto in uomo sano di mente, cresciuto in Italia. Provvediamo, o signori, alle plebi, e da esse sorgeranno gli eroi popolari che vanta la nostra storia e che onorarono l'Italia in questa sua redenzione, e non più sicuramente sorgeranno assassini. La democrazin si coordini, non lasci ad al tri il vanto esclusivo· di pregi e capacità che essa pure fa.. cilmente può procurarsi, alla quale è geniale aureola la splendida luce degli intemerati prinoipii. L'aristocrazia, se vi è ancora ragione per questo nome in Italia, si decida fra il v~cchio ed il nuovo; altrimenti non sarà neppure più ric~rdata. E la borghesia, che si impingua e gode (Rumori), pensi essa, che è gran parte della popolazione agiata, che il popolo italiano coll'intuito del su~ a:vvenire e di animo generoso, è tuttora sprovveduto nella sua grande maggioranza dei mezzi e delle vie per elevarsi e contare nel consorzio civile.

23 L'Estrema Sinistra considera la missione dello Stato elevatissima in Italia, educatrice, complessa, e però insistente. Inetto il Gov-erno che non l'intende! Povero quel partito che non la soccorre, che non l'aiuta, che non si mette completamente nella sua via. E voi, uomini di Governo, che fidenti nel senno del popolo, che non vi smentirà mai, annunziaste una èra di sicura libertà in Italia, sgombratele la via da ogni inciampo, adoprate mezzi e persone che vi a· iutino, convinte quanto voi dell'epoca nuova che si inaugura in Italia. -E se alle insidie che vi circondano potete opporre la perenne vostra cortesia, siate non meno capitani decisi ed armati ; le vostre sentinelle non sonnecchino per indifferenza di qualsiasi natura, e la ronda liberale sia incessante e severa. Con queste ampie dichiarazioni l'Estrema Sinistra non si atteggia a tutrice presuntuosa del Governo ; essa espone i suoi concetti per non essere più fraintesa; comprende il suo avvenire, conosce il suo do· vere d'oggidì, e il suo dovere ora compie. Non temete, onorevoli ministri, l'allarme che si vuoi gettare intorno a voi per la nostra adesione, per la simpatia personale che portiamo a voi. Commiserate con noi quei pulcini (Bi ride) che da un atto pietoso, da un atto di lunga, intima e ricambiata amicizia vogliono trarre argomento per condannare la vostra presunta solidarietà con noi. Mefistofele è colui, che non sa apprezzare, perchè

24 non mai conobbe, non mai sentì e professò l'indipendenza dell~animo, e non sa quanto costi mante.- nerla, nè stima la gioia .di un affetto antico e sincero. (Bene ! a sinistra) Così bassa è caduta la polemica politica in Italia ! Respingete da voi, onorevoli colleghi, il pensiero che noi di questa parte possiamo far propaganda sovversiva. Intendiamo le necessità del giorno, e sappiamo reggerei e progredire con esse. Respingete da voi i1 sospetto che noi possiamò mirare a sconvolgere la disciplina in chi, come è dovere successivo d'ogni Italiano , sta ora legato dal giuramento e sotto le armi in difesa della patria e delle istituzioni che ci reggono; ma non consentite mai e poi mai, che codesto corpo, che raffigura sotto forme ancora limitate la nazione armata, possa assumere personalità che la distingua e distragga dal suo ufficio esclusivo, di obbedire alle leggi che ci governano. (Bravo !) Ve lo ripetiamo, o signori, un'ultima volta, intendiamo anche noi i tempi odierni, o signori, e li fiuta sagacemente e li intende Chi, nella sua suprema posizione, non tutto mistico per la grazia di Dio, sa procacciarsi l'affettò e la stima nella volontà nazionale. Egli non teme la libertà, epperò·più di tutti potrebbe allarmarsene se la contrastasse. Egli strinse la mano agli operai non per solo spirito cavalleresco. Egli vide sventolare in cima. alle aste di parecchi sodalizi la bandiera rossa, e non se

25 ne adombrò più che di quella che copriva il pugnale del suo agressore. Noi siamo pertanto fidenti in lui e fidenti in quel buon senso e in quella saviezza italiana, di cui ab.. biamo diritto e dato ampie prove di esserne parte, perchè non precipitino quegli eventi, che la sola fatale resistenza al pubblico bene potrebbe deter- . m1nare. Fatalità per noi tutti, se una istituzione ancora vitale venisse demolita da una·nuova che non abbia il consenso di tutti : questa cadrebbe esecrata nel sangue, quella risorgerebbe vendicatrice delle offese patite. Tanta follia non sarà in Italia, se i suoi reggitori non avranno paura delle libertà e s.apranno vigilarla. E a me che, dà 30 anni ormai, vidi e soffersi in ogni maniera in questa Roma, agli albori della libertà italiana, in un regime che tramandò gloriosa e p~ra l'opera sua alla posterità, permettete, o signori, che al declinare della vita, io dica ai te- 1 menti del supremo imperio della libertà: che essa è l'ossigeno vivificatore per lo spirito umano e, com· misurato colla saviezza, crea l'aria respirabile e vi- . tale per il progres.so di tutta l'umanità. (Benissimo! - Applausi a sinistra)

26 Il Ministero, difendendo valorosamente la libertà fu riprovato il dì Il dicembre da una maggioranza di 74 voti. Il dì 13 il Re licenziò il Minist~ro Cairoli, che contava la maggioranza nella sinistra. Gli successe Depretis, rappres~ntante, .con 20 individui, uno dei quattro gruppi dissidenti. Non più noi, ma il signific~to della crisi ministeriale avvenuta feconderà largamente i tempi presenti. La Camera attuale può riprendere la sua ilarità prolungata. Le parti sono invertite, e noi aspettiamo sereni chi riderà per l'ultimo. 8ic voluere fata. ..

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