Alfredo Baccarini - Discorso ... pronunziato in Bologna nell'adunanza del 6 novembre 1881

-24- « Ebbene; io al Governo non domando che « una cosa, ed è di non essere · timido amico « del vero ; di affermare altamente la sua fede << nelle istituzioni, la sua volontà di mantenerle; « di agire a tempo, senza esitanza, colla co- << scienza di ad.empiere un dovere ed in modo << che a nessuno possa venire il dubbio che sia « per patteggiare segretamente coi nemici << della Monarchia. >> Alla lettura di queste parole, io mi .sento tentato di dire all' onorevòle Minghetti con tutto il rispetto : Non raccogliete insinuazioni, in parte amene ed in parte codarde e laide come l'anima tenebrosa di chi le concepisce. (Applausi vivissimi prolungati) Signori, io credo che l'onorevole Minghetti sia d'accordo con me nell'ammettere che tutte le forn1e di governo sono di loro natura ed a priori contingenti ; ma quando le forme di governo rispondono all'indole e alle tradizioni di un popolo; quando la monarchia, come da noi, ha la sua radice nell'amore del popolo stesso perchè la Dinastia, dopo di avere recato in trionfo il vessillo della nazione dall'Alpi all'estrema Sicilia, ha con esso lui accomunato il proprio destino; allora queste forme di governo assumono carattere assoluto. •

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