Filippo Turati - Il delitto e la questione sociale

- 95Che può dunque la società? - Togliere alla -cieca meteora la sciagurata facoltà di mutare in ladri i galantuomini. Ristabilire il naturale rapporto tra le qualità individuali e le responsabilità sociali. Se pene vi han da essere, fare -almeno che quelli vi siano esposti che natura ,creò più egoisti ed antisociali, e a naturale socialità di tempre, non a privilegio di culla, sia riservata l' immunità. Questo è il solo concetto positivo della giustizia. Rimettere ogni cosa a suo luogo. Unicuique suum tribuere. Hominis ad hominem propor/io. Parificazione delle condizioni sociali deìla moralità: che significa appunto perequazione ,del tributo cri mino - penale fra le varie classi .-sociali. Allora la legge di selezione agirà provvidenzialmente anche in quella piccola parte 'che dl' è interpretata dalla funzione penale : la quale troverà la sua base d'azione profonda non :Più su fatti ,che sono indice falso dell'istinto criminoso, ma su fatti che ne saranno l'indice vero. E in proporzione della temibilità loro intrinseca si isoleranno, comprimeranno, isteriJiranno le tendenze antisociali, che ora trovano ,rifugio e sfoghi legali nella facile immunità dei privilegiati. Le ruberie del povero al ricco non sono che ·,tenue e parziale rappresaglia. Ma il privilegio -economico sovverte intimamente la naturale -epurazione umana, frustra i conati evolutivi della civiltà, falsando quel ricorso misurato di azioni ,e reazioni che è essenza della giustizia e molla Biblioteca Gino Bianco

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