Filippo Turati - Il delitto e la questione sociale

privilegiati pagano· gli aguzzini a tener alta la sf.erza. Era il. senso' intimo della perturbazione, da esso-medesimo suscitata, che spingeva lo Stato a cercarle un correttivo, per quanto impari e disumano. L'ortopedia punitiva nacque di lì. XVI. Abbiamo i-noltre affermato che gli agenti cosmici e tellurici, quelli connessi alla razza, al suolo, al clima, ecc., hanno in generale una efficacia meramente ausiliaria nella produzione· del delitto, e concorrono piuttosto ad imprimere una data forma alle manifestazioni del virus criminoso diffuso nelle vene ·sociali, anzichè ad inocularvene del nuovo. Perchè non ci si accusi di baloccarci con apoftegmi vaghi e gratuiti, indugiamoci un istante su quest' ultimo asserto. Discorrendosi di agenti cosmici o di, fattori naturali del reato, è necessario distinguere (non meno, del resto, di quando si parla di fattori antropologici) que' fatti o fenomeni generali, normali, permanenti che sono la condizione stessa e il sustrato impreteribile della vita umana e sociale, da quegli altri che intervengono come perturbatori e dai quali si potrebbe . mentalmente astrarre, senza che la compagine umana e sociale se ne dovesse pensare sfacelata. Biblioteca Gino Bianco

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