Filippo Turati - Il delitto e la questione sociale

- 123 - xxv. Recedendo ora da questi vasti orizzonti aE ristretto limite delle osservazioni svolte nel. presente studio, riassumiamo in pochi paragrafi. i resultati a cui ci pare di essere giur.ti, augurando che altri ne tragga stimolo a più ampioe trionfale svolgimento della nostra tesi : 1) Non esiste imputabilità morale e, se esi-- stesse, non sarebbe determinabile in base alle· cognizioni umane, quindi essa non può servire· di fondamento nè a sistemi nè a giudizi penali. La forza irresistibile esiste in ogni azione· umana. L'unica base oositiva della dinamica penale è l'utile sociale considerato nel suo senso piùvasto e più umano, alla luce della teoria dell'evoluzione, nell'interesse combinato dell' individuo e della specie, della società e dello, stesso delinquente; 2) La sperequazione del tributo criminopenale fra le varie classi sociali è delitto della società; 3) La poca efficacia utile della dinamica. penale essendo dimostrata, la pena non può essere che un mezzo estremo, a cui ricorrere con estrema cautela e nei casi in cui nessum altro mezzo possa essere adottato. Essa è illegittima e funesta quando tutti i rimedi pre:ven-· tivi del delitto non furono prima esperiti, quandola società co' suoi ordinamenti antiegualitart è complice della delinquenza de' suoi membri. E_. quj ci sia ledto aggiungere che la pena, oltre: B bl1oteca Gino B anco

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