Edgar Quinet - La crociata contro la Repubblica Romana

LA REPUBBLICA ROMANA 49 truppe d' Europa, il popolo italiano ha dato prova di esistere, noi l'abbiamo rivelato al mondo collo schiacciarlo. D'ora in poi quel · popolo potrà essere invaso, accasciato, massacrato, non annullato. Noi stessi ne scrivemmo il nome col suo sangue sulle sette colline, e non potrà esser cancellato. Nostro malgrado, la patria italiana, l'Italia aspettata, annunziata di secolo in secolo al genere umano, come una speranza, è sòrta sotto i nostri colpi. Noi fummo i carnefici, essa il martire. Gli italiani seppero morire; l'Italia or più non morrà; la Francia non riescirà a .scannarla un'altra volta. Voi vedete fin dove v'è d' uopo arrivare: alla negazione della cosc~enza umana. Il delitto del quale il nostro governo accusa i difensori di Roma di non esser tutti nati in Roma è al contrario la prova la più solenne, la più morale, infallibile che la nazionalità italiana non può essere più spenta nel sangue. Nel medio evo, ogni uomo al di là delle Alpi s'interessava soltanto alla sua città, al proprio focolare: il Pisano era nemico del Fiorentino, il Fiorentino del Sienese, il Sienese del Romano, e a cagione di questo smembramento barbaro la patria era impossibile. Oggi da ogni punto d'Italia, gli uomini s' incontrarono per difendere una stessà causa. Se vi sono degli uomini che muoiono in suo nome, non diremo noi dunque che la patria esiste? L'accusa dunque lanciata dal governo

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