Camillo Marabini - Dietro la chimera garibaldina

ti'j -- ('i r:u·c·onta, uno C'Ile ha \'isto, f'hC un po,-ero e n •c·- f' hio prigionit·ro il quale :t\'l'\"1\ i pit>di piagati e non an•Ya più forza di andan• avanti, si11 stato J'r\'ddato da un ('O!po di rivoltPlla sparatog-li a bruc·iapelo da un soldato gr('('O. .\Itt·o si narra di più ell'enu o alH'Ol'a. Ta"inari. :\lai nardi. Bolr.i hnuno dic·hiarato nettanwnte dw non intendono più difl'JHh•n• una nazione la quale tratta c·osi lmrbaramentl• i pri;:ioni<'J'i. ed essi se m• sono paniti. alla C'hetidJ<'I!a . '"nza 'a!uJate quasi nessuno. .\J lC'hc• noi abbiamo protl'stato. abbiamo p•·onun<·iato an<'ht• PIWrgiehe nunanziuC' ai nostri ~old~ui, ma ci sian1o dl'tli C'lw uno o p iù episodi i indi\ iduali non possono assurg<'r(• a 1'111-(ione di c·onside•·azioni f\"l' JH'ral i. Troppo \' iO· h•nto <' l'odio tra greci <' turchi perehè questi doloros i f<•nom(•n: non debbano a('C'aden•. l'l'I'Ò la santità della causa pt>r c·ui ('i ,imno oll'erti <' ('Osi in alto <'he in noi rimane fermo il dowre di serbar feck nlla parola data. Sinmo andnti, nel ponlt)ri~~.do, a vbitc\re, nei pndiglioni , on• sono rinchiusi a nu\ndri('. i prigionieri otto1111\ni. l -dite le descrizioni nwc·allt'ic·c·ianti c·hf' i mi<•i :unici m· han tinto dello stato in cui sono ridotti i soldati di ba-.sa forr.a del Sultano, a mr non ha retto l'animo d'andare iu mc·zzo a loro..'iono andato in,·ece a visitan• il reparto utnriali. IIo trovato 1wrsonc dall'aspetto inl rll i- :.çente e fi rro, nel cui viso :; i seorg-e,•ano ev identi Il' RtigmaH' de'i patimcnti e della fnnw. l cappotti che 1iropri- ,·ano quei C'Orpi erano ridotti ad informe ammasso d i hmndl'lli. Ilo potuto barattare C)UH!c·he fmH• in fran<'<' '(' c·on qualeuno. l -no ha C'olpi to nwg!-(ionnentt• la mia attenzione. Em un g iovine appt•na trent!.'nne dalla , -ore squillnnte t' dal voito da pensaton•. - f.a [JU!'ITI' c'est la [1111'1'1 '<' m' ha detto con g(•sto rassegnnto ('d ha stretto fort e la mia mano. Xoi an•,•amo por tato dellt• s igarette rhr abbiamo distribuito, e <" ht• sono st11l!' av idamente e con cntusinsmo aeccttatC'. Abbiamo promP>so di ritornare. Ls<'endo mi son sentito un groppo alla gola. J<"o1·tuna che la not te ('l'l\ già scesa rendendo osC'ure tutte le ,-o~e. ,\I trinwnti 11\Temmo lett o l'uno

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