Camillo Marabini - Dietro la chimera garibaldina

IOper noi, plaude alle nostre decisioni l'ci ha tutta !"aria di dirci: ah! potessi \'('llirc anch'io' l'n sot"ialistn che <wen• già aderito, che <llt7.i aveva :;":\ is<:ritto il suo nome è venuto a dirci the dopo a,·er l..tto un'artieolo, stampato sull'. Iran/i, s'è rineduto c ri· tira la sua adesione. Oh! come era fragile la fede di questo imberbe seguace di Carlo )Jarx! Stava fres<·<t l'Italia se doveva !'s- ~er ("Ila con i disth1g11o dottrinarii dei t"iarlatani <·ile o.g·l(i non sapendo seguirei, prefcriseono ri(·orrere all'irr i- >ionc ed all'insulto! )li è pervenuta la rbposla di Eugenio Chiesa. Eeeola. Jlilmw, ':!(} ottobre 191:! C(l}·i a"lici, ltice~;o la wst1·a del ;.>:J. . ts/1·aggo dalla o1ia per·sona che non an·ebbe le <·apaci/li tecniche necessa1·ie. .\'on od orc1•po della netessità cl1e un af{w·e sirnile abbia uno dota:::ione impodanle pe1· pote1·si prepauu·e e spedi1·e in pu(ello ordir!!!. l'engo 111/a cosa in s11 cooll' già ri fosse e il capitano e i co pila/i. La gue1Ta così conii! si •' impostala 11 cedo negli stati balcanici gueJ·1·a di na;;ionalitti e che uiCJ·ita tulle le nostr·e siolpatie, ow dalla quale, dote le prenwsse fis·- sate dalle g1·andi poten:;e,. non pot, ·wmo i COiilbattenti lra>'J'e ,·antaggi l11li da potersi CJ'•'de1·e che la ba1·ba1'ie {lwca .~ia ,·icacciata in , l sia e e/w .~ op1·atuUo pos~a art•enil·e quellct costitu:;ione di IIJUt (edeJ·a:;ione balcanica di popoli libe1 ·i, quali' gli ideali nosl1·i J'epu!J!Jlicani possono vaglleggicu·e.•tnrhe se vincitol'i questi popoli lo sa,·nnno a .<olo vantaggio dei l'ispettivi 11W1w,·chi. ln tale stato di cose questct nost1·a poca giorentì• ,·epubV/icana italiana com·iene sia spinta laggiù ?

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