Camillo Marabini - Dietro la chimera garibaldina

l~(i- )larolli <l<•lla eompagnia italiana, entriamo in una casn O\'<', volt•ntiPri, bi dbpon~ono a <·uocerci un brodo di ga llina.. \1 di sopra dt?l <·amino seorgo una ima~ine sacra, dinanzi alla quale ardr un lume. Le Y('('('hie della ca•a pre~ano a hassa \'O<'l' e <·i guardano con compiacenza. Ilo udito l'ipetere spl's~o. ùa esse, questa parola : cl'istiani, l'ri.,lialli, ed ho <'OillJH'CbO allora le riposte ragioni di ('Osi inusitatn eort<•:;ia. Ali,· undiei ('i mg-giun~<· Hi<'ciotti. Quasi •·ontempom· nt>amente at'l'h'a un nw~so con una it'llt'l'll di l'eppino. 1-:\•identemente qualrlw <·o~a ùi imponanll' si proietta sul nostro orizlonte. li maggiore BiHJwhini, la ('Ui più eceelsa \' irl ù non è !'l'l'LO la <·alma, appena prt•sa dsion<' della mis,;iva ùi l'eppino, <·on \'O<'<' condtatn, ordina di fornu1n· i ranghi e di in i;-.iarc subito In mal'(·ia. Il ' '"pitano Picdni, •·ui duoll• ('he la <'llnll' non sia stata atl<'om tutta spezzata e distribuita alla truppa. tenta una Jll'Oil'sta. ma Bianchini. in !'orma impcJ'io,a e recisa, ripete t'iw non c'è tempo da perdere. ,\ll ontanan<loei da l'<' tms noi d d i('iamo l' un l'altro ('he <_.è odor ùi poh·err nell'arin. Petn1~. 9 11irt·mbre, a/l"allm .-.iamo arrivati, dopo quattro or<' di marcia. a Petras, un paesrllo .t('<'oecolato sui <·oli i del n •t·sante sinbtro del fiume Dipotumi. Di fronte. sull'altra ri\·a, si st'Ol'gono i monti diDrisko. Dietro aù essi c'è .Tanina. La mar<'ia s'è svolta reg-olarmente rd ordinatamente. Xon JH'r nulla al mio plotone era stato affidato il tie rvizio d'a nm~uardia . Io ,. Cot·,· isiel'i abbiamo regohue le rose per benino. Og-ni <·a~upula .era rigoro:;amente perqubita dalla pat· tuglia di punta, ogni viandante fermato <'d interrogato,

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