Camillo Marabini - Dietro la chimera garibaldina

l'n gruppo di italiani ha deriso, anch'esso. di passare la notte <·o~ì a lutto eampo.•\ nulla sono ntlsi i nostri ordini e le notitn• preghiere. Auz.i, per sovrammereato. essi hanno subito a<·ceso tut grande fuoeo. Ed io vPdo lag~iù, a destra, lontano, dei lumi vaghi eh<' si muovouo. oe ~i ]l\'INt d1e il nemico, fino a: po<·hi giorni f;t, era padrone indisturbato d i quP8li luoghi, se si rit·ordnno le <·asl' mwora fumiganti, i fili ed i pali del telegTafo da po<·o ;tbballuti, eli<' noi abbiamo continuamrntl' incontrati sul J)m·aro "ammino. <·OJJveniatnone, non ("è da stare Hllegri. Si ha un bel dire: Ci sono trecelllo candioti avanti, e· i· i'Pppino, e· P Ronws. )la 11011 potr<'bhero e'si essere stati già sconfitti c nw:.;si in fuga per altm stmcla, oppure abilmenl<' aggi· rati :' C'om<' possono mi.lll' uomini, appPna in lutto, dare aflidamPnto eli tl'illlljUillitù, ~ol· pen·h<' sono, almeno cosi si l'rede, innanzi. quando tutto i l fr onte, di c:hilomelri l' di ('hilonwtri, è in mano nll' esercito turco:' lo que>te ritlessioni \'ado comunicando ai miei (·olIE'ghi E' le faccio tradut'l't! in itn]iano per gli utlìciali t• soldnti gre<·i allo scopo di poter ottenere un po' di buona volontà per riordinare la colonna . i\ la ò fiato sprecato. li mag~ior(' Bianehini, dicono, sia in testa e non c' ò YPrso d i trovarlo. Finalmente, su in alto, si vedono brillare dci lumi. I~; Kt·o<·evitz.a. In questo paese passeremo l a noti('. Ci inoltriamo per le vie s<·oSCP;,e. ]{aggiungiamo un \'l'l'l'ilio castel lo diror('ato. del quale hanno già preso possesso gli antarti l'retesi, e ([Ui alla meglio allochiamo i no~tri volon tari i. Vengono distr ibuite delle pagnotte. Om inc:omincia la nostra r icerca d' un alloggio. Siamo r imasti in gTuppo io, Duranti, Corvisieri, Felletti e Scarselli. A forza di een·arc continciamo con il trovare del vin o in una capnnua. 1-i' iniziano le tra!lative. Per fortuna c' ò un cr etese, che ò stato i11 ~ud-America, e parl a spagnuolo. Egli m i aiuta a convincere un g io\'incello, dappr ima ringhioso e difTidenle, a prender<' in esame le n ostre proposte. C'i

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