Camillo Marabini - Dietro la chimera garibaldina

- \)0 Di fuori lr trombe 'nonano, il bntta~liom• fa la sua to)Pttn. (:li it:lliani perdutisi ieri ;,rm d hanno ritronllo. Onmwi bisogna metter ,• in fila i plot oni. i 'J·oti rli111il"ia .JI'r·... ì-' (Primo plolonr iu rig-a! ). Altl'nli. riposo, sfod<•mnwnto di S<'iahola ed avanti in mar!'ia un'ultra voltn. OO\"(' dormirrmo "ttiM'ra '! li battll;:liorw si è diYiso. involontariamente. in tre r·olonnr . L<' r·om pa;:-niP ~ioris <' Costa lwnno prr;,o in bnsso, c·o- ,l!·~u;iando il fiume. Il g"!'nio lo abbiamo seorto nwrciare in alto. alla no,tra dc>,tm. per una via di monwgna. ~'ortUJw f'hc> a )Lalakassi C'i ritr·ovpn•mo. lnr·ominc·inno i volontari ad ammalarsi. ::\on tutti i fi- ~ic·i possono tollrrarr il dormir'e in mezzo al fango, a tutta nottP. senza tend<', ;,euza ripar·i e C'On il trrribile f <·ddo di qu<'sto irwerno tr,~alieo. Co;,tantl' c:aribaldi non 'può più r·nmminare. Hipm-c•rit a :\lalakassi. l 'n tiOldato dt'ila no~tra !'OlTI)JHI!llia lo ahbilllllO dovuto abbandonare in un gran capannone, eht• nhhlamo trovato sulla nostra via. <11i abbiamo fatta una lrttera pt•r il fJOJII! d<'l paese piu ,·irino, ar·<·ior·r·hè abbia cura <li lui. Il giorno <' chiaro ed assolalo. Omma i s i \"CclP solt•nne Prl!·<'rsi la c-at<•na del l'indos. copel'la di neve, innanzi a noi. 1-: dire che dovremo attJ·a,·ersa r la! A pensar-lo passa un bri,·ido JH'I' lt• ossa l'ri il pensier·o vit alla ter·ribilc notte l'altra sera passata a K11~sandm. A mezzo~·iorno. qu11ndo i• stato d i ~tribuito il ('Onsucto J><'no di forma;.:gio e le r ituali galktt<•, rravamo su r un prato tutto ,-..rde e tutto morhido d'<'rba. ~<' ho approfittato pt• r· ~dliacciarmi un ~onnellino deli;-.ioso sotto la ('arezza <-alda del sole. Dopo un 'ora s i è r·i prcso a cammiru tn•. Ogn i ta nto una

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