Ricciotti Garibaldi - La camicia rossa nella guerra greco-turca, 1897

o tjf IL Ricciotti Garibaldi La Camicia Rossa nella guerra greco=turca ROMA Tipografia Cooperativa Sociale •899

BIBLIOTECA REGIONALE A. M. l. CASA SAFFI • FORLI' 13-111PIU.WHIFT\ RISER\ATA hta 11h111 •li l"ua... , •· l'~t11u r lli•t·gui" J•Nln" ro all'aequaN:'Ho di }:·r-rmw .i'" t KK4lU, \IIIWlLbu Tol.,o•\lr.r, P. T t tco·r, \f ~kn ,. --. , ButBII:Rl "Xt.LLI.

A te, cara Costanza, 1 insieme alle madri, spos(' C' sorelle dci miei compagni d'armi, che nel vostro cuore d i donne', nwntre lo sçhianhwa il dolor e, trO\'aste il ('Oraggio di bC'nC'd ire i vostri ca ri partenti chiamati dal dovere ad un'impresa la cui ultima parola, per questi, pote'va h<'· nissimo pronunciarla la morte... Un fatto rat'COlltO che mi (• rimn.....to impn.•:-.so; t•n nostro volontario:! ritorni\. allo. t'(lt;O. }>1\ternn.. rh·ede la. sua ve<•t•ldu. mrulr<': quc- :ita, (ltH\!'ìÌ prima di abbracciarlo, t· llll'nt•·e le suo labbra n.ncorn. trèmtwano ['K'I' l'cmo;o:ionl', tirn. fuori l'ago e il filo1 e bi nwtto n. rin.tt.u.ccnro i hottoni cndt.•nti e a. rattoppal'o i hufhi twJia ~ua Camicia Ho~:-;a- qua...'i a pn~pan.l /.ione per un'altm t•nmpagona. Xon t~ for"e (!UC:-.to il tipo 1h•llo no,trc donne'! Uloriosa ~·hiera femminile, m.•. lla. quale pcwh{', t'onw .\delaide Cairoli, furono illu-.,tl'i, ma tntte degne di CS:,Crc C(')ebrah'! A voi, carissimi amici, che. diretti da Ettore' l•'Nnui, vi addossaste con nu:t abnegazione tutto il lavoro prC'paratorio, <'OSi incerto C' così fastidioso... 1 C'1)1tanr.:\ H·>r•raìt, liJl•)~& ,. <'OUlJ)l\tr'IHt di lht't'i•Hti Oe ribaJ.li. f" m!\.olr~ ~l'LLIJII"~' d1•i •n11i di,·ei thdiu,,li, · t Oill-~t·ppto Oibt>lli, di J( o1t•l{tl:t.nto,

A voi, valorosi compa~n i d"arnù, '· 1nilizia non 8e~nata in alcun quadro, ma eh<' a se- ~nata ora sor~c con sna propria di,·isa c disciplina e vince 1 ·~ elw dimostraste '' lumino~amente clw nella nostra patri<t è desto sempre il S(•nt irnC'nto avvivator<:> dc>gli er oici sacrifki, sc>mprc splc>ndidi 0 ~agl iardi si ri nnovano gli rst:>rnpi della antica virtù,"~ che andaste quando lt• sorti della campagna per Ureci giit volgevano a rovina ·· come ubbid~enti a un cenno fatidico - cl"un tratto sc>nza preparati,·i, senza scenegrafia - steste alle fati<' h<', alle pri,·azioni, alle umiliazioni di qm•lla sciaguratissima campagna, senza lam<:>nti, t>enza polen1i tbe, come soldnti in guerra: o quando arrivò il gioruo della battaglia l'1mico giorno della hattagliavi trovaste primi eontro .il nrmico e non ne foste> vinti. 3 , ('on ,·oi ·· i lll<H'C'llati come un armento ad Ahha Carima hanno rifatto tc>sta a Domokos! e l'Italiano i:> ritornato in possesso dc>l suo \"l'cehio onore di popolo armato <' forte> - quando la pugna è impegnata n<:>l nome di un alto priiH:ipio. • ., A voi, giovani, chr a i vc>cchi garibaldi n i ;:w<:>te fatto passare " ricordi marziali c lampi di g iovinezza, su le front i pc>nsose d i vctcran i canuti: 5 ,. A voi che al vostro comandante, a mc> che nC'll'op<:>ra vostra non portai dw un po' dell'esperiC'nza di altrC' campagnP- eomc vi di<·t'\'O rac-cogliendovi vin<'itori, ancora sotto il (ischian• delle ultinw palle turche, a Domokosa. nw eonforistc l'alto onore• di riferire oltre> tomba (in un ~wrno [Wr me ormai non molto lontano) qual sia la gioventù

7 nuova d'Italia n ch i guidò i \'O~tri pad ri tnnt<' Yolte alla ,•ittoria -c d i gridargl i, con l0 ispirde parol<' del uostro l•'elic0, ·· queste sì furono a ncora - quC'ste di Domokos Pad re mio , lo t uo Cami cie ll ossc! -questo clw spi<'carono irl macchia rossa tra gli a lberi , in riga rossa sC'rpentina lungo i fianchi c](.' l mont0 .sotto il grandi ne del fuoco nella pianura tessalica! ' ., A voi, miei g iova rti 0 baldi <.'ompagni, che con il \'Ostro s pirito pronto c indngato ro tantC' vol.te vi ri bellava te, o voll' \'ate sapere dove si andava, con qual i tappe, pC' rchè -(cui io, comprC'so dell a necC';;sità di non dar tl>ma a di scussioni, in guerra g uerreggiata, rispondevo, tacendo c sorricl 0ndo) - e a vo i, mio caro (; uizzardi, 2 ehe al campo di Ka to Agoriani mi d icevate: '· Gonernlc, vo i siete sempre cosi riserva to con noi! _ cu i io rispondevo ·· che dopo vi avrei t utto raccontato ., a voi oggi sciolgo 1:-t promessa fatta a ll ora perehò questo libro vi rC'sti como Wl ricordo delle g iornate di vita vissuta t he insi0mo trascorrC'IIIlllO la ggii1. nella class ica terra eli (l r0cia. Certamente la nostra Canucia Rossa in qncsta campagnn, di pochi g iorni non ha avuto c:trnpo d i portare u rt utile pratico alla causa g rC'ca - ma ha dato un esempio moralP, la cui in fluenza si farà sentiTe in altre campagne, qua ndo il ' 'ai oroso esercito greco non sarà p i(t sottoposto alle brighe dt>lla d ip lomazia, ma <tvrà m·anti a sè la strada chiara e limpida - '' vin<'C're o morire per .l'unità o indipendenza della patria g reca .. unità cl!(' è il caposaldo d i un'equa so l.uzionc de ll e quest ioni balcaniche, secondo il diritto delle gent i. La splend ida o \' ittoriosa cari<'a in campo aperto - • contro un nemico SC' tte \'Oite pi it numeroso sarit un nuoYO punto di pa rtenza per lo spirito militare gn•co: il J J.'••licc ('a,-ali•Hti, ibidl'm. . . t r.·6 ,.,-, Cari" \1\M>rto (..iuiz.~,u·di iu11i•·•oe al dnttor Ferrnl'('Ì•• Tohmn • t' a Tot" \l•~..;:wh fur'-uo i tUJ,;trì vtori prrt'ur.orl in (lr"("('Ì8

<[ll<tl<• ha <>g-l{i aequistnto la <'Ntl'zza prati('a chl' tul <'sC'r- !'ito l'lll' non fa eh<' dif'Pll<il•rsi con~C'~na la 'ittoria alncmi('o, <' ehC' IC' battagli<• non si vincono restando appiattati dl'ntro fortini o trincl'e, JJH\ andando a inconlrarl' il i1C'- ntico, in piN!i. dn tJOJJ\in i lihPri l' ,·alorosi, non l'<llltando 11111i n(• il numero dt>i Jli'Jn ici ni• lC' proprie pe rdite . L nostri compag-ni gn•c i l'ho io pcn$atnnwntl' lanciai su qtwlla parto dC'I nost ro ('ampo di hattaglia o,·e prC\' Cd<·,·o la ma~giorC' resistenza. corrisposero piC'nanlC'ntc a l coli<'Ptto che di Pssi io m\•ro formato c il loro r isoluto attacco della fortC' posiziouc llt'mica sulla nos tra dC'stra, pro,-ò luminosamente elH' anehc ques ti erano più che degni di portare la nostra l rggr nda ria c v ittorios[l, divisa. \'t•JTÙ giorno qua ndo il poter dire-- io ho appartenuto aiiP <'amide Hossr <'OnHtndaJc da Alessandro Homas c \'ittorio Mm·tini ali[), battaglia di Domokos .. sarit un titolo d 'onore c di gloria nella nuo,-a Grecia, ritornata lihrra <' padrona dri proprì destini. Sì, non inutile sarà stato il sangue \'Crsato Jwlla pianura l<•ssalic[l, da queslo manipolo ùi prod i campioni di l'iù che vi ha di piit giovanilmente gagl iardo nell e raz;r,r slavi', toutoni l'a, anglo-sassone, gr cc11 o latino (pcrchè tant r cmno lo razzr rappr('SCntalc nel nostro ('orpo vcranlcnto eosmopolihtJ. ?lht (l'ome n ella favola di questa dassi<·a terra di (l l'C'l'ia). a tlll dato momrn t o - da oo-n i ~o<·<·ia <li questo ~ang-uc sorgorù uu valoroso sold~to pm_uto_ a <·omhatl<•rc prr \[1, g iustizia, rwr la liber tà c per ln nuhp<' JJdcnza dei popoli. .\ ' 'oi tutti, tom pag ni , io dedico qucstC' n otr e qnC'sto ril'ordo. RICCIOTTI (: ARfBAJ.IH.

• • I. Grecia e Italia nelle tradizioni de lla Camicia Rossa. DE"vo questo ~apitol o alla penna simpatica dd mio ottimo Ettot't' ~occi . rl fìJc!JeniSIUO fn una del((' ('Ordo che }lill vibmrono u~J CttOl'C dri .'(('llCl"O.Si al principio del ~ecolo. ('h i usa an. pochi anni l'epopèa ~npolconica. smnnio:.i d'n~ ziooe i magnanimi frementi sotto lo. ribadita tirannide, innAnzi alla. saur\dleanza. stretta tra i dc~poti, su~e c gcrmo~liò negli animi liberi l' idt·a de1l'all1•anza de-i popoli. !.Ja OrC<'ia. lottava oroicament(' contro la !Utli.ZO. luna: Cnnnri~, ~\lia.uli, Rot· z.aris, ( 'olocotroni ;tpparivano allt.• lll('Uti entu:-.ia:-.tc come t• mi N'divh·i d<'ll'antica Elladf'; B,vrou c B(•mn~er innalt.nrono aJIB. patrio. dell'artf' e della bellezza che ri bellava"i eontro l'opprc.soione Ottomana i loro vcn;i pi ù i!oopirati; in tutt.l l'Europa era. un p;tlpito ,, un voto - un palpi to d'amore per ('h i insegnavo. d10 non si devono c:ontare i m·mici, nn voto per la fin(lo di qut>ll1onta !o.CII?.S. nonw t'h<' è il go,•t•rnn del Tnrc•'· L ' l talia non i;Oio non ritna!o.t• insen!:::iibilt• Innanzi allo spett."\Colo eH tanto croisrno IIH~, ('Otne sempn.•, mamlb l migHori tra i propri figli laddove si CoUlbattt•va. j)('l' la libertà t• JH:'I' la dviltù. Santorre di :-;:;\nto,ro:-.a1 il grnnùe tradito nel ltr.H dnl prindpe di ('.u·ign:mo. lasciava u. Sfacteria la ma.gnaninHl \'ila. }'rnnCC!-iCO ·nasett ì di Borgo taro, twauzo (lt•l l't\rmata Napolf'onh.'n1 1nor·ì il~~ giu· gno 18'28 alla ha.ttngliu. ùi )[a~ninki - il cont<• <Hno Gon~olomfln di Contur bia, nl"l t1ore tlt"'J'et~\. cac.ldo nelle ultime scorrerie dl'Jl' J~Iliro. B sl\n•hbe in~ratitudine il non ricordar(' TareiJa, :Mruniot. TircHi. Brirl'ari. 1 l1arsio (' Vivian i, piemontesi; 1'urricl•lli, Prt•ru\r io e ~lio,Tito" itt·h, lombardi-·vcneti; nanil\ gcnO\'e:"'O t• Batelani tOS{'Q.UO. UC<"iSi tutti nelln. bntlnglia. di Pt•tn il IUlu~li" 1>1'22 . .\ndrOo.\ Brogho d'.\.iano. capilùno di ca.vnlh·riu. prOtl<.' tr.. l i prodi IWJin ram· pagno. di Husl)in, n•r·o Aiaf'c in 'luellt\ di (i l'l'l'i a, colpito da una palla tli l':tunone lasciò sotto )(' muru. lli Anatoli<'O In. magnanimu vita. il ~:l nu~g~io H:l~. gg)i f:'rn amko di <iincomo Lt'OJHrdi: a.'•ea hL Jll('nte temprata a. otudii s~·n•ri: pot"t~\t'Ùl•t'oe·

J() J,A C'A \Il(' lA JIOSSA .. . Xon ho fatto rhe un renno di un periodo storico dt(' tutti i giovani dovreb· bt•rtl t·ono~(·erc e rhc illumino d~l ~uo vivido ~plendore, attraverso il secolo, tutta Jn trruli.tionc dPIJc simpatie lta.linno verso la cla.ssira t~rra. <legli Elleni. Debbo oro. dcorda1 ·c cho non pochi Grec i, vai•)I'OSi l<'giona.d della Camicia nos~n, divi~cro le uostr{' fn.ttche o le nostre g lor ie in Italia. Dnolmi rhe i dati mi numchino per potere di que~ta loro compartrcipaziono 1:-('ri\'cn~ più largamente. Ranunento però <'h<' :-.otto ~li ordini di Zoccoli pre~(lorO parte con noi alla. t·tunpngnn elci 186'} molti Gre<"l c ..\ llH.\IIe:->i. e tanto nel 1866 com<' nel 1~7o-7L in Froncin, m p icC'olo maniJ>Olo. furono t-empre. primi tra i primi, in linea. di battaglia. .\.la. una pagina di storia. men nota è forse quella. eh<\ rifl<•U..e l' insu r rezione di ('r('tn n(') 1800-G?. il movinH•nto di soli<lo.rietlL della. Orecin. <' in particolare la pnrh• pre:-n. n. quei moti dai volonlnl'i delle nazioni curop(•O (l specialmente dot,;"li Ltaliani. Nrl 18H6, dopo la ca.mpRgna. dt.•l ' l'rentino, l'boia. di (1rt•ta. cs.scndo insorta, • oltre 2\'100 volontari italiani ") H) utlìciali vi si recarono. J~,.~i pnrtivnno al l a. ~picf'iolo.ta dai porti dell'.\driatif'o ,·on V('Jicri e convergevnno n•r~;;o Sira, punto di con~ntmmento ovc gli insorti l'<i rifornivano di uomini, di armi, «H munizion i '-' di viY('ri. l due vapori rhe per ben 15 o li ) volte forzarono la. <·rocicra. turt'a. <"Ompost.a Ili :l:) TlM·· i da guerra. o ;)()() bo<·chp di <"annoni, erano il Panh<:llrnirm eomando.to dn. Orlof l! l' fclm dello. Uompnguin. greca, \'Oma.ndato da Corr('nl i, figlio di un itnliuno stubilito a ùalnxidi. [ primi volontari italiani du:o. rdlluirono a. Sim furono inviati n Creta. a com.- OOtten; a lato di Za.mbra.klLk l!-\1 BiSI\ ntdos (' f'ora.cos; gli a.ltl'i t;Ot to g H ordini dl Luciano )[ereu, andarono C'Ol colonn<'llo Coroneos . .A )l('reu prima della. :;ua pnru·nt..a. da (\lprera il i;Cnera)c (:aribùh\i tlettc la seguente lt>ttem: " Caprem, 9 ottobre ISHG. " ll nu•~giore .Mereu, uno dei m1ct prodi compagni d'armi, vo. in G-recia per t•owbatu-re ]a santa cau~a di qu~l pa(...,e . .. lo Jo rMcomando cnldam(•ntc n.i miei amici. (l, 0ARIOAI.f)J. 11 l.u part(•(•ipazione clùl Coronl'OI-i tLll'insurrczione eli ('r(•ta diede luogo allo ....(•tunl,ifJ tli cli\·~rsc note ngro-doki fra h\ Porta. ed il Govcl'llU ùi Atene e soJo per l' in~rUJui :-:o,iou.e llell<' poh•n1.o ..,i potò imJX..-dire lo ~coppio d('llu g-uer;·a. . .Il. t.~verno ù Ah•nt• rispoOÙ(·\'Il c·hc il colonn ello Coronl'Os, a.vcnùo date le •lunt!(:,Jollt, 11~'.1 . 3P~rt~·'.w.vn ~Ha nll'c~t·rf'ito ,::reco l.>d era. quindi pndrom•. ~:tt>mpre tiOUo ln St11t tbpon~nbdJt~•, ùt i.1Hdun• ch1\'f' voleva.

CAPtTOf.O l Il U printO scontro cui parteciparono gli Ltaliani fu H 2-l ·nttt>Ùr~ al enn\·f·nto !li C:arise; ~lustal1• Pacha, con nn esercito di olt•·•• !Z mila uomini, cercò di •loggtare gli iu.sorti dalla fort issima.. posizione drl convento di ('arise, ~ltuato "()J>rtL tm' n l tura, ma, dopo duo giorni d' inntilr combattimento, fu obblii-,"'B.to u. rctrOCt.'(IE"re. J...a. re..'i~tenza. O.C('anitu. de-gH insort i frullÒ dùloro:;c pt~rditc, fra le (jUali nove ftr~lia.n i , il Zogni di Boz·gumo, Fa.va.lo di Genova, Bianchi di Brescia, De Paoli abruzzese, ed altri. Yi fn una ventina di feriti gravemt•nte clw furono i nviori u<"i monti d i Sphnkia. e curati n.morovolmente dagli Sphnkioti. [n tutti i combattimenti JWr l'indipendenza. di CrNa. il ~anguc italiano fu sparso: il 2:8 ottobr(' a Alicambo e Promero - il 1° novembre a Sphakin. il 21 novembro a. Klpamo!òi f' ~falcvisi il 15 dicembre o. Lakos- il l? dicembre ai fatti di Cascs e Caslt•lli ]>olicaiStro ..... il Zl ad .\pocorona. c a Fonia - il 00 dicembre a Sclinos e a }{<>timo - il 2 1 g-ennl\i o C"On Krinri cd Agio. rontro gli Egiziani, allora allora sbarcati in rinforzo- ii:?Ggennaiodi nuo\'o ad _\gia, assieme ag li Sphnkioti, Selinioti e A pocoronoli, una accanita lotta ~~impegna an4 rom ('On gli Egi:tìaui, e nwncrO:,Ì furono i rnorti italiani. lTu fn\ nccse, certo t~enormnnd, fu di gro.ndii"Simo niuto ngli I talinni in forniture di armi, viveri e muniz ioni. ll 2'2 febbraio 800) ' l' orchi usciti da ll ernclion vo1l<•ro sloggiare gli inwrt i che cmno a Gerakari, ma furono rP.:;pinti perdendo ~ cannoni. )lorì in quel ('Ombattimcnlo 1l' ultimo vittorioso d<'ll' insurre-t.:ione·. un giovane ~::~ieilhìuo a. nome Rosolino Jli l_,alco, sediC<"nne, nllievo del gi nnasio di P alermo. Xon solo il colonnello Coronoos e Zimbmkakis ebbero a loda!'lii d~gli ltaJiani, mn. tutt.i i capi im;orti sotto g li. ordini del qunli combatterono ltnli o.n i, quali Aschi(n;;, Corae.as, Sirakas, Bisnnzio.s. tutti ammirarono il valore ed il t•onlegno degli ltalio.ni andati in Uret-a per combattert' per l" iodiprndenzo. ùcll'iJ:>ola. :\[a non. solo sul suolo dell' indomita i~ola. arcor:.ero i gen<'ro:-.i Jìlelleui, per In. ma~gior parto Italiani. Hulla. terra. ferma di Gret·ia, O\'C tutta la nazione minacdavll. di ~org<>re in armi per dceiderc sulle f' ronti(•re miH't.>doni uon t;Oio )(' sorti di Crrta, ma ttue11e delle ultre isole c delle regioni continentnH greeh(' clte lo. tirannide turca opprimeva. - in Orecio. s i raccogliovano t\ltri e uumoro~i volontari. }"ra l'altre, al prinripio d(~J 1867, ULB nuova t-pedizion(' di lUlA (tnarantma circa tli 'fosraui, sott.o gli ordini di Sgn.rallino, partiva da Livorno diretta a Candia. Avendo toccato a Cuprern, a qursta si unì Hkciotti Garibaldi. Egl i p1\rtiva con blruzioni formali del padre, ili rum andare a Candia, ma. di portare, t-t• cm possibile, la rivolut.ione in Eplro e .\l banin: f' d i clnre QSJ:>icumzionc che, !:iO cii'• o.\·c~ an1t0 luogo, a neh 'egli - il Dut'(_'- ~areb})(• a.. "Cor~o sul campo dell'azione. Uitenc,·n. più utile creare una dh~('rsionc ed em ~ua opinion~ che )a quhtione non s i sarebbo dochia che s ollo. terraferma. Dopo un orribile viaggio di otto o dil'(.'i giorni, dura n t<' il quale. per l'i m-

1:.1 periz:ia ùt·l capitano, inH"<'C di imhot'Cd.rc lo ~tretto ùi .\l(':.;~inn, i naviganti ~i tro· vnrono nna ht•lln. mnttinn davanti il porfo di PalerlliO, lLITÌvA.rono nll'n.ltcu.n del (npo Jla.to.pnu. 0,c tnlt" fu il t·nttivo Wmpo, (·he dovctt!'I'O ripnrn.ro all'isolo di Ctlprara, vicinn u \[t.'{lonc. Io tanto pt•r il prolun::r:unf'nto ù~·l \'Ìagg-io era vt•nuto n. mnm.. ·l\re il cibo. Pt•l' fortuna il Comitato eli Kalamat.a. ovt• la spNiizione approdò, spinttwi dall~l fnm('. la rifornì di vin•ri f' così pott• tu·rivarf\ a Sira. Da ~ira i volontari chf' d arri\'aYt\no \(•nivnno mo.n mnuo sr)Nliti al Pirco, ovr, npcrto:-.i un nrruolll1l1Cnto1 arrivnrono nd Psscre Cil'('n dm.•u1 iln (in parte resJuci do. Creta. •, (' molLi fu l'Ono acca~rrmoti n l Pireo1 altri IU'I po.lnzzo del Du('n di Dt'nmshirc 1 nlnwno co.·Ù crcd•J t'Ile .si chinma..'i::>e) in A t('JW. il qual pal azzo t•rn anche o..·<·upato daJit-. famiglie rifu~iuttlsi da. Creta. Lo , icmnnza eli tanti gioYinotti o. t nn t(• donne ]n·ov04·b delle scene grn.zio:-.e -ma mi fu rift•rito <.'hf' un g iorno, ]Wr qualche pì<'C'Oia mom·an1..a di rispetto da parte ùi uno clt•i zuhstri, le terrihili dfllll\(' cret('si jnvn:;<'ro In. parte del fabbrknto ri servata 1\Ì volnuiari (• in un attimo ne ca.ccia.rono tot.ti i no~tri g iovntlOtti! Ci ,·olle dt•l bello e del buono per pncificarle. I ntanto t·on il Comitato grf"('() ~i organizzava un movlm('nto MÙia frontiera \:pirota c già )',i f'm tutto pn:.di~p<,sto })('l'eh~ le fortezM• turche di Jnnina, Pr('- H~:-.a ed .\rtn. •allora <JII<':-Otn era in poh•rf' <IC'i Turchi non Q.\'t'~)o,ero oppo~ta. troppa e ... btenza. rna ]l<lfiC ddl'C:--CrCitO gr('("O !-ii l'iflf(•hhe riWlita alle hilllÙC dci vo)ontnl'i C irregolari appt'IU\ )',i fu:-.::;e pas::.a.ta. la. fl'ontìcra. .Ma. l' intcrv~:~nto delle poten~o k[lC' I\st• questo moto noi suo rHt&·ere. Ricciott i t.•m nn dato n. Sim <·o n il vapore Panhellt'IIÙm (ant ico " blocadc runnt>r ,. della. gurrro. nnwricaua dw tiln.va t:> o lt> miglia all'ora) C!lli\Udo nel ritornar(', pa:-..-.an•lo ~:o•)tto il Capo Colònna, ~ht11·arono ù' impron:bo due fregate turf'he, eho dit-dero al Puulu·llnliOI1 )a. c~u·d:\ :- i no ull>ireo, P<'r fortunn. ~cnr.a mai pot1•rsi appro~:-;imar(l tant~• ai no:,tri da n:--an• i loro cannoni. Arrivatt~ ul l'il'(~, (!U(':ste dut~ frt•g-nlt• pt;es(•ro posi~iont.• eli combattimen to ttUmvers<' l'iwluJc·Clltur·a d<>l porto. Poco dopo Hkdotti fu chiamato pn.•:-.so il noverno di .\tcne era allora J>residt•nti' il ('omrnotlouro:s• c ~li fu partt•dpnto che i rapprt•st•nta.nti delle potenze anmuo tlll':---.n qtu-~to dil<'mnla: o dw fu......('rO immediatnment(' ~bandati i corpi 'olontari c rimanùl\to Uieciotti e gli ultrl Ltaliani in Ha.lin, o o.vrcbbero aut.orizZ.'ltn le fn·!{atf" turt•lu·· rvl aprirP il fmwo. P(•rò il Cì-(1\'('rnn dt•lla Grcda lll{giun~Pn\. cl1e ~o \' i ('ITI po:->!:i ibilità di l'Ì<'<'- \'f•re aiuti pronti ('•l (•Oitnci da. ( :ius('PJ>t' Unribnldi- tanto da poter tener tc~tn.­ il (ì-o,·erno anPblw re... pinto la nota. t~o!l(•tli,·a dei mpprC-'~entnnti e~teri. Ricdotti. visb' clw al Pireo vi cm tiOlnmcnte una piccola Ci\nnonicm e tlm• ... tn• cauunui. '11T11;.;-~initi. e eh(' lt.• fre~nt<• turcl1e in p•K'hc ore n.\-rebbero probah•lmPnt...- bru•·r.tto il lJirt"' e Attne, uon potè.• prendersi que~ta re~pon~abilitiL .In cvnsf·gu~J•Za, il ~iorno dopo, fit•iolta In sezione, Hicciotti con Andrea. Sgn~ raiJIIII. C COli g} ltnJiani ~· iiOb!uennmu }>l'l' )Jrindisi SU Ull )t•gn.o «.lf\ guerra gre<•o.

C .\PITOI.O l l,tt.....anclo sulln c:o:-.U\. prima di arrivar~ n Corf\1 tro\·arono, 1 uwornta Ju non. i ns~nnh.11·a, unn. cannonicm turt·n. Sic<·ome il t•omandnnt~ il h~~no da g1wrra g'r<'t'O rweva fatto ('Rrit•nre i ~uoi cannoni. a](•uni dei no~tri voh•\·:mo prPJlllt·n• d' 4 nlto la cnnnouiem tun•a . Un t'atto liimilc poteva portare dellt' complica.zioni inutili. )[e~sa. al vnto la fJUC:-.tiont.', la ma.ggiornnza l'bpos(• no; t• tra que.:,ti erano :->gara.llmo c Hirciotti, il qualt•, b<:-rwhè g-iovanis::;imo non arrivava on(•orn. ai. venti n~mi c t\\'('ndo n(') "'ang-uc una uaturu)(' t.• indomita audacia, mo~tra\'tl peri1 Hn d nllon\ la. pruden:za. e In. l':\8":lCia di nn vero coma.nclantl'. . •. Dal 18H7 al 1~17 ln. eret:ia parve <limenlirata: penlnravano vive le simpatie tlell' Europa, ma la ingiu"'ìtiflca.ta. inazione, flurnnt(' lu. g-uena. tnrro-rus~.;1L Jlcl 1872 l' il profondo leb1r~o nt•l qual(' l'i('mhm\"a n.~--opita una t(•rra un di 4'0:-.l {'roira, 14• avro.no, a poco a poco, allontanata. ogni attenzione. Solo nf'l 188fl i moti si ridt•l'ita.rono in Creta; molti ufiìdali t• volontari s:t"t·ci acconwro uciPisolu; la nazione Hemb1·b di nuovo nb:ursi in n.rmi o minnccinn• la o.perturn di O:oottilità ~;ullo. frvnti('ro. turf'a, mn anelli· qu('~ta volta lf' sehinec·itutti influpuzo d('llt~ diplonHl'l.in <"Ompr('sscro il moto nazionale per l'un it:'\ (' l'indipcndcnza. ch~IJa patria t•llenh't\. . .. ) [:l ba:-.tò nel 1897 una l'Oia favilla a. fnr diva.mpnro in ogui tmgolo dt'l mondo <'i vile l'entusiasmo. .A.llon·h{• cor:-.e la notizia della in~nrrezione di Cn.. •ta. e i ginrnali annunzinrono c: be il OovC'rno d'.\t(•ne t•rn pronto a difend('t'{' la t•nu~ <lt•l1a. g-iu::;tit.in, impersonata nf'gli in:-im1:i eroiri. e !:'i appr('l'itavano a.rnuuncnti c si f'h ia.~ ma. vano a 1'(\.('COlta i volonta r i, IHtequ('; in tutta l'Italia m1 ferm('nto, C' dallt• Alpi nll'(>:;trema Sicilia i gio\'ani pllt \'Olentero!'oi, gli ::,tudenti pilt baldi dell<' -Cniver- ,jt.~,, i piU V('<:·f'hi <' provati patrioti s('ntirono il <lovero di aff<•tTnart• nJta.mrnte t.'he lo. rau~a dt·lln (:n~cia ('ra la t•a.usa dello dvilta. lu ogui c·cntro principale tldla no:-.tra. peni:sl)lta. 8i ol>bt-'ro ndunanZl', ('omizi, tlimo:-itrazioni. Si nndn.vn. ad npplu.mlire sotto le fìnestn• dei Consolati di (: rccia: Tmbrinni t~on roventi parolE' tuonava alla. Cam('ra con t m i mitragliatori dt•ll<' donne inermi l' dei fanciulli innoc·enti <' ripcl<'va al sultano l'apostrofo ~de~no:--a. d l • ilad...tone t•he lo av<'va rhiarnato l'n.~~as. .... ino coronato: (\~\·allntti, inmlmontto d4•1ln Orc•(•ira. n.nticn, !Su.lutnvn. con la sti'Ofa aln.ta dC' l suo alto ingf'gno poetko lo. Gr(.'<' in risc•rta; ukuni gio\'nni, impazienti tli ogni tùtcriore indugio, fìduciosi wltanto n<'lln santità della cuusa, senza. o.lcw1 ineorfl.A'giamcnto <' :;enza. alcuna r..t.(.'t"om:uulalione, p:\rti\·ano. Str<'tto dnlle <'sigenzt• diplomatich<', il C.overno cer<"M·a con C"'gnl !'tUO nwuo di but uuc at~tlH\.·sul fuoco: ma nes::;unl\ potenzn umOIHl snt'<.•bbe riuscitll n !:ipf'ngcr r incendio.

l-l P.m. un drsi<lerio :-;mnnioso quello di pru·tirc: ero. un ~llCI'OSimto dov(~ro quello di continuare la. glorio~a tradizione della Camicia Ro!oò~a, simbolo di Jib<~rt.à. per gli opprt\.... i, di giustitia pt>r tutti. Havvisar(' in ogni f."s~ere umano che so~fre un fratello t• in una. nazione oppre.s...'"ifl unn. p.•'ltrin, tale la. mis~ione che crasi impo~ta e ('he e.-.{'rdh') fino agli ultimi nnn i d('lln !:HI O. vita Garibaldi , tale il retn~gio rhe ha. lnscio.to ai compagni d'armo SUJH}r"Stiti c n.J i lL g i ovcotl1 che deve essere la. sacra. prima,ern dt>gli anni l'Il(' vanno inco.lzandosi. La. ~ioveutit compr<"..e questo dovere <', quantunque il Oovcrno italiano face~e tutto il po~ibile JX'r impedire f,tli imbarchi, per sequestrare i denari, per interromPf'rC gli arruolamenti, gJi anim~i, in w1 bre\·issimo spazio di tempo. poterono ritrovan.i al loro l>OSt.o di ('Ombattim.euto. Errou: Socr1. /

II. Come si è forma to il Corpo Ga riba ldino. Lo dice il documento che qui segut> o che mi ò st•to comunicato dal professore Etlorc }'m-rari, onore dell'arte e della dcmocra?.itl repubbli<'ana d'I tal ia. Nulla ho da aggiungere a questo documento sp non qu<'sto: <'ho senza l'opera instancabile, paziente P p<'rtinace di F!'rrari e d<•i suoi amici, la dala di Domokos non •·icordcrebbc fors<', nC' Ila storia della O reeia, che l'ullima ruina e lo sfacelo del suo es<••-rito. 1[a l'opera di ~'etTari cd amici ct·eò il Corpo Uaribaldino. E fu la p resenza di questo rorpo che ('Ontribui f'flìcacem<•ntc a tf'nere allo quel g iorno il momlc di un eserci to giit clemoraliz?.ato, e fece sì chP nella storia della campagna greco-turca del l 897 si possa ora registrare, da parte della Un•cia, se non una •ittoria, almeno una g iornata di tìH-tc c onore>OIP resistenza. On. (irwralr, Non fu ,-eramcnte un ·· <'omitato" il mJ't ro. ni· io ,-i ebbi d<l\'- vero carica ufficialmente presidenziale; ma ai<.~ttni amici repubblic;u1i, alcuni uomini di buon volere e i gio•:mi, anelanti di accorrere in ll recia, che intorno ad essi si raggruppavano, >ollero far capo a mc, t• della mia easa ltt •edc centrale in cui si organizzarono le pat·tPllZ<' dci volontari. A voi che di qu<•sti volontari fo.,le condott iero prudentP <· va101-oso, c eon essi segnaste, ttccanto alle glorie delltt ( \11nicia ii<H<a, una pagina piena di idealità c di fresclwzza Il' co<i util: .'-' <'onfurt ante appunto perehè scritta d:tlltt gioventù nuova),tt ,·m dmgo <]UPsta particolarcg~ittta relazione che resti com<' documento <1<•1 lavorio che

J.A C.\ \li ('l\ UO~:-iA in quei «im·ni di Pntusiastno f' eli nnsia si s,~olsP intorno n me; il (1ualc .se il più...,dt>ll <l voli<' <anzi, "to JWI' d in•, "·mprc}si •·isol ~e in una serio di tentativi non rius<'iti, pnr non fa meno onorcvolt• f<'d<' dell a ROmma di \olontà t·hc iu 'luei g iorni anitn:tVt\. la ginvt~ntlt italiana in pro di una t'<HI';\ cr indipt>ndpnzc\ (' giustizia. e di un spntin1cnto di ~olidarietù fra (ll>polo <' popolo. L e rinnovai<' barbarie dt>ll' imp<'ro turco ttYe\·anu ril'hiamato Hlllltt tanto agitata <]U<'stion d'Orit•nh• l'ath•nzione e il sPntinwnto del mondo l'ivi i!'. . \gli inumani massacri di ,\rmo9 ia cr..-. seguìb la tenace c am· mimhiiP insutT<'ZÌt>nP dell'indomita Creta. E la Un•.. ia unita, con la spt}•liziono di \ ·a"'""os e con qm.. lla annuneiatH dPI prin('Ìpe Giorgto, t·oi continui :-.of•c·orsi di \ÌYPri P d"anni agli insorti, coi Con1itati nazionali ell<•nisti """ in patria " fuori agita,•ano la <JU!'stionc e mcCO;.(lievano fondi <' mczzi por risolv<'rla, con Il' dichì :tmzioni fatto <htl s uo ( ~Ov<>rno ~ '"' ' suo Parlanwn to, in fine con gli a ffretta! i armanwnt i <' con la mohi lizzazione del "' '" eM•rcito e dcii!' sne riserve, dimostt·ava :n-an ti all' Europa eli ,·oiPr fan• causa comune •·oi fratelli grc<'i di Candia. Cn sotlio dr•ll'antico spirito t•mico oembm,·a passan• in qup) mo· tllPnto >ulla !'h.'" i"" tcrm di (i rpr·i:t; <' non l:t soltt questione di Creta, mn quella tl<•ll,; int!'ra nnitit ollt•nic·1, <lallp isoli' loniche a q uelle ddi'J~geo, dal ( 'apo ~(atapan all ' l~ piro, alla ~Iacr•donia meridioJlalr• ' ' alla Caleidi c·a, scmiH·i, atl'ae<·iarsi, twl suo monwnto determina n te, alb 'loria. In I talia tuttc> le simpatil'. tutti euori r·rano pc•r Candia e per In Urecia. Comitati fìll' ll t• nici si coslitui,•ano in tutte le c ilt:\ o fì n nei borghi " n<'i villaggi ita.lia.ni, e intorno ad l'!SSÌ si rac·cogliovn o :si Jnanif'esta..-a unanitnP il <'on""n'o dPI puh!.li<'O, r·o11 sol!'nni d imost r azioni o t•on ract·oltP dt tfmùi. l n Hotna. la ·· Con•ociazionc> ·c·pubblicana del Lazio, _ la - ~o­ <'ietà dr•i H,•du!'i dallo patrie haltaglil' ,, e gli stud('n t i uni\-ersitari \l!"sll!nc·vatlo analo~ho inizia.tiYo. l'l'r la dc>moc'l'azi:t d ' Italia, prw i v~echi soldati eli Uaribaldi la s~lid~rir•li• •·oi. popoli opprt•ssi l' a nolanti a indipctul ~nza (o co1~ la lrre~ta m partwolat'u! era twlll' lnulizio11i del passat<J ,. nel sentimento tld pre,.c·nt... !'ii . l l . nf'orr ava ('w gia np) primo Congro:s~o intPrnazionale por la i""'', '"·~· · nuto in Ginevra 11!'1 J8<iì, il d U<'O "~" intt 'rYenuto p er

CAPITOI.O H li dichiarare che zn·ima do~e~ano le nazioni ancor divi'" rmu 1uistare uniti~ e indipendenza; o si ripcte~ano le memorabili parolo che G iusopp~ Mazzini dit·csse a quel Congresso : " ..... l'intento nostro è il ristabilim<'nto della. Polonia, il cmnpimento dt•l1' unità Oermanira., dcH' unità Italiana, dell'unità Ellenica; la confNlcrazione Danubiano. da sostitui~i all' hnpcro ~\ustrinco, c una Scizzet·a o,.itnlale alf impero 1'urco. ,. La " Socioti• dci reduci, .. aiutaln dagli student i universitari, iniziava una raccolta di fondi che v(•nivano rimessi a :\! arco Ranioris, prt>sidente del Comitato c!·etesc in At~nc, e apri,-a anche degli atTuolamenti, cui a (·entinaia e centinaia si inscrivevano i gio~aru, per il raso ehe una guerra fosse scoppiata fra Grecia e Turchia. La - Consociazione repubblicana , indiceva un primo grande C'omizio pubblico, che, proibito dal Ooverno, ebbe luogo, in forma di riunione a inviti, nelle sale della" Società dei 'l'ipografi .. e dopo il quale una folla, traversando la ciltà, si raccolse acclamando sotto i balconi della f.RI-:<\zione greca, eh<' <•sponeva per gratitudine la bandiera bianco-azzurra. Jl partito socialish< '~~eva ugualmente r iconosciuta per la Grecia la precedenza dC'Ila qu<'slione nazionale su qualunqu<• alt ra; e ~icola Barbato, portando primo laggiit il concorso della persona, aveva sNitlo da Corfù qtwstc pat·ol e degno d 'C'ssere ricordate: •• )fai, come in questa. occasione, ho polutQ rwere nella min. vito. una. pro,~a t•o..,i f'"ri,Jente che i ~<'ntimcnti, e non le iùee, spingvno la SpN"iC umana in una vin anlichè in un' nltm. " ~e questo popolo non si libera. dallo ~pettro del 'l'urco, i)l)tri\. '~omprcndere, nei wom.enti ra.rl 1li ~<·n·nità deJia. Yitn. 'tuotidiana, il lingung~io cl<•i socialisti: ma. IH>ll c g iOt·nnto soiC"nni, quando palpiht. in tutta. la. sua int('nsitil 1'1\nima col· 1<-tti\·a. rarida noz. ionf", illiO\'e inne:..to i<l<'il<• sparisce, naufragtt travolto òall'onda. di :-t.'nlime-nti , che racchiudono una storia. lunJ.,"il. ~alare, di dolori d'ogni genere... L:n Comitato pro-Ure<'ia si <'Ostituiva anche fra i socialisti eli Homa, e l'ex colonnello signor 11Pt'tl'l si incaricava di recarsi m "\t !'ne per rifm·ire ad esso sul da farsi. Un telegramma da Parigi av<wa annunziato dw anrho Amilcar0 ('ipriani o:>ra partito p<'r la Grecia. . F11 allora <·lw gli amici a\'vocato ('ado Alberto Ou~zz:mh, dottor F<'tTtwcio Tolotnci p .\ntonio l\fa~-:gioli , ddh•- C'onsO('taztOne repul>- hlirana del Lazio, .. si rivolsero a m<•, al colonnello Clattnrno. ad

18 I, A CAMICIA ROSSA Antonio F ratti e al d!' putato Haui lai, perchè si t•ost ituissP uno spe - ciale Comitato per una eq•ntual<' s1wdizione di 'i'Oiontar i, raccoh;ero da noi. da altri amiri c dal si~nor Adriano L t:>nuni, a lcune prime o11 't> t'l<>, si abboccarono con voi, Oenerale, che avn •ste pot uto <'ssere, nel r aso, il comandanti.' la Rpedizionc, e quindi partirono pe1· la G r<'ria con l'assunto di informar·<•i d<>l la siluazion!' o d i ri ferirei so un intervento di volontari si rendeva opport uno o sopru lut to possibile. E infatti una pr ima lelt<>ra dei nostri amici da Corfèt (in da ta 20 marzo '97) era in qu<'sto s<>nso molto incoraggiante. Anzi tutto la guerra ..·he qui, dalla stampa. era revocata in duUbio, Jo.ggiit, dalla popolazione, dall' impr&Sione c·ho i nostri amici riportavano <h•ll a pubblica opini one in Grecia, era data. per :sicura. Sj>("CiC poi se il b]()('co, che pochi giorn i dopo v('ni va appl icato all'isola di C'audi!\ d11 l concerto de11e potenze, s i fo~c c::;teso (como t;i credeva.) a t utta In. ClrN'in., si r iteneva laggiù che questa mism·n. avrebbe prccipitato l'apertura delle oo tilità. l no:;tri amici. i qun li s'ern.no t rovati a bordo con uno. tre ntina d 'n.lt d g iovani d i varie provenienze, ri ferivano dello o.C"ro~licnze estrematnf.l' nle cord iali dei Corfiot i, delle benedizioni dei Greci f\1 popolo d ' Italia bcnrhò l' Italia uffic iale si fo~c in quei giorni resa corre.t)pon"iabile del bombardamento d i H icrapetra in Crt•ln.,, di un piano dei Corciresi •Che f'i trova\·a ad CSS('rt' il nl.edc:-.imo che voi , G(\nerale, avC\~ate accennato ai no:-.tri nmiei nell"abboccamento avuto con r&;i d i in,•rW.('rC1 cioè, con un ~·orpo di volontari italia ni e coriìoti )'Ep iro, mn.r(': iando di fianco su J oannina. per Il\ V[\ llt• d('l P hanar i, mentre Je truppe regola ri g reehe snN'hbE-ro fatte avanzare ~ullu. fro nte <lal confine dell'Arak tos. l~~si ~crh-evano che ad Ate ne avrebbero probabilmente po tuto otte nere dei va.pori g reci per spediz ioni in mn.8sa di volontari dall' lta.lil\ (c c ho in quc:sto Ct\tiO la prima spedizione s i sarebbe for:so potuta. fnre dall a spiaggia d i b{(\CCnrcse p resso Homa1; mn. che intan to si favot' ibsero il piìt po!o>S ibile le pa rtt\nze alla s picciolata Ù4:1i volontari, e subit{), prima che le que..,turc i taliane impedibscro ron maggior rigor~ lo partenze. .A. Corfù ""rebbero btati accolti e alloggiati oocl ca~ che si fo:-.so decisa la progettato. spedi.donc in E piro o altrimenti sn.rehbero ~Stat i inoltmh in ~\tcne, dove la Camera avt'va giù. votato una legge per la. costituzione di una U>.r1ione filellenica ir~lenuJ'•i()ll(lk Jn finE' davano esatte notizie per il viaKgio, le partenzedci Jl i ro:-.cafi po~t ali , ecc., ind icanùo, per informazioni , n. Brindi!:;i1 il :signor Giustino Durano, n. Corfù l'ospitulc Hlg-nor :~: lo.zzucchy, il bignor Mo.urojanis c altri. . Ana logamente ess i a vovnno bCI'itto a voi , a Ga.ttorno, n. ]~a,·zilo.i i m11 d ' ora wu~nzl dichiaravano che avrebbero :;cri tto solamente a. mc, tsicuri che con me si tonr{'hbel'O inte:;i t utti gli alt ri amid de iJa. causa. Dop~ una lettera rosi importante per le noti ziP eh<> <'Ontcne..-a <'Oil\·ocat subtto nel mio studio gli amici Cìattorno, Barzilai, Emil i~

CAPITOLO !T Xissolino, .\ngusto fl-io~annoli e altri e si decise di fa~ortre intanto le s~ggerite partenze di sin~oli volontari; peri'> si <·onsiderava (i11 mel'llo allt\ partenza in massa) che una guerra greco-tun·a a\robbc· forH<' determinate complicazioni noi r~sto d'Europa, por le quali non em bnona co~a che i nostri giovani e più f,. t·vitli elementi si fo,sero tutti tro,·ati in quel lontano ('ampQ di azion~. E questp considerazioni venivano con1unicatr ai nostl'i amici in .AtPne. ~la appena vi erano ;..:iunti eh<' (in data 23 marzo essi dirigc•vano a voi. GPnerale, ed a lll!' altre pressanti lettere. Cortfermn.vano che VO<'(' unaftame dell'opinione pubblica gn•ca era ormBi eh<! In. guerra fosse ine\•ita.bile. Con fermavnuo ovunque le l\Céoglknze corh•si c il nomt> italiano e quello di Oaribaldi lx>nt>dettì e invocati. ComuniC'avano eh<.' Amilcar(' Cipriaui era già partito per la fronti<'rQ. mac('- don(' con un(l. sellanti no. di ~iovani italiani, CO:tt ituiti in banda armata clw b'i sarebbe unita ngli altr i irregolnri p<'r aprire le ostilità.; c annulh'iavnno che altri venti giovani erano vaa·titi }H.'r rn.ggiung('rlo. C"i prf'Cisavano le nQtizic sulla" Le. gione iìlellenica internnzionnle: ,, costituita -dit•tro un voto de!J1L Camrra, t·~ .... a sa· rebb{\ stato. divisa per reparti ~ecom1o lo nazionalità., e i1 t•omamlo in <"apo ~arcb~ stato affidato a un ufficiale greco. Riferivano delle tn\ttative del colonnC'Ilo Bcrtf'l: il quale, giunto in Atone tn• o qun.ttl'o giorni pl'imn. di loro, aH•va otl'erto al Governo dJ co~tituire una lt:>gione di ,·olontari italiani; che perO dal patriota ~{arco Hsmicri s, pl'ima, quindi dal mini<:~tro dl'1la guerra colonnello Uetaxas (il quale a.vrebhe la bCra eònferito in propo~ito con .Oelyauni~) 'wevn.no potuto compn•ndere che il Governo avrebbe più volentieri trattato per una. eousimih• imprr~a ('On uno df"i Jì~li di Garibaldi, di cui l'arrivo era da tutti ~ollecita.to. Intìne i nostri nrnici insistevano per la imnwdiatn. partenza. di quanti più volontari poto\•an partire alla ~picciolata e per l'arruolamcuto di quelli eh~ poi ~arebbcro t;tati imbarcati in mas.-.n. su vapori Fìpecio.li. Mi comunicn.vtmo poi un cifrario di pnl'ole couvenzionalì <'he si barebbero \l'ate per i dbpacci tclegrntìci. Ma qualche giorno dopo arrivn~a una terza lett<>ra del dott. 'rolomei, il quale, con frequenti corrispondenze dirette contemporaneamento al Messaggero di Roma, incitava anche per le stampe.' i g-iovani a partire. ] n e~~a. tlra fotto ('t•nno a. un'altra lt'ttenl, diretta al nostro \ntouio ];-ratti. il quale, prima della pnl'tenza dei nostri nmid per In Grt-cia. 1\\·eva loro lletto f'he li avrebbe m.~ginnti appt.•na. liberato daJin lotta dell'urna {in quC'l torno di tempo bi pn\parasnno appunto in ltolia lf.l' elezioni genrrali, dali(' quali 'tue mt•mbri del nostro Comitatu u..civano fra. i nuovi eletti: ~\ntoniu Fratti a l.,,)l'lì C' .Fed<'· rico <: attorno n Rimini. \'i b i direvo. che i ,·olontRri pre::;enti in .\tent' unn ~t·ttantina si :-.f\tt•hhforn intanto potuti t\WCOg'li<"re in una. ~·ompngnin. ~otto il co~ mando di l·'rntti c quindi fnr pf\rtin• per In. frontien\; che il llinbtro ùella

20 LA CAMICIA nOSSA · l' · p' ù Jarffl• •ca!• c sotto i) r umando gucrrl\ a.cccttava. in. tn.(IRSWUJ. una t:-pe<1Z10nc su l e't~ dei naribnldi: ma che aurora le partenze in m::\S~n. erono ritenute prPmo.ture: che i vapori spol'ia.li sarebbrro stati inviati più tardi: <'he il colonnello Bcrtct, appun to per queste incertezze o qu&to tempor~~giare_ .del Governo gr(·~~· er~ tornato indi!:ipettito in Italia: che però intantO s1 favon:;:-.ero )e partenze ~an~olc dei volontari e si continunJo.~cro gli arruolamenti. Queola lettera ci lasciav:• incerti sul da fare e ci rivelava altresì le indecisioni dei govemanti d 'Atene, le quali t•bhero tanta pa~·te nel: l 'insuccesso della campagna. :Ma il 29 di marzo mi ar~·~vava da• nostn amici d '. \ tenc un tdegrammrt che trascrivo qui dec1trato : u Procura t<' rostì un piroscafo per l'Ontenf're t rceento volontari- pngn. il Governo greco - M'rivio.mo. ,, 'E la lett era che lo seguì confermava il telegramma: Dicevano f! h~ da tutti in Orreia sì riteneva. ~icuri ssima la guerra, mn. ehe però il no,~erno si mostm,·n. am·ora. titubante nei p rovvcdimrnti, il che g li soll e\'O.VB. ogni giorno pilt gli animi contro: che però almeno a una pnrt.inle ('On· elusione crono potuti ven ire: non avevano potuto profittar prima. ùi una pre~cntazione r he il ~ignor Condouriotis. re~:grnte la Legazione g n '<"a. Ji Uomo, an•vo. loro fatta per il :.-;ignor Athos Itornano.:., d(•putnto di C~phalonia, prrch(l qut.'~ti , recatosi a CretA a~sieme al conte Ale:o'sandro RomBS, deputato di i'.At.ntl'. t·on un veliero enrico di ,· jyeri e armi p<"r gli insorti, ero. ::.t.ato catturato da. una cannoniera austriaca, che incrocia\·a per manten~r() il blocco, e trnttenuto per nkuni giorni: :sì che solo allors. em tornt\to in Atene: che il dt•puta to Romunol) li <\vcvo. subito conclotti, col conte Jloma!o;, in rasa d{'l deputato Drlig iorgeb, ove "~"~i radunav:wo in Comi tato i piit influent i t? ]lh't calùi pntri otti : di qui t?cro.uo nnùn.ti , col conte Romns, al )[inh;tero, per e~sere pre:-.enta.ti nll'on. I>el.)·annis. presid('nte del Con~igJio: que~ti li 1\\·eva M'COlti l'OH pnro)c di ]1rOfondU. g ratitu4ine VC'r~O J'ltoJiu; in mf'r ito poi nlla progettata SJJt'(Jizinne di volontari, egli dkc\·a che l'.iopNl iziuni su lnrga. :.t'ala erano 1\ttcorn. immntun• ! 1, cl1e qunnto o.lln spf'·<l izione di un :-olo Vt\pore~ COH non pill di tre< O qunttrOI.'(•IltO \'O}ontari ! 1 l'gli l"accetttl\'a ('OIl ~1'1\tO animo1 tnnt.o più poi ~e fntta. pnrtiro dt\lln ma.r int\ prN~so Roma, perdu\ come dimo.ortrazione, questa partenza, :--(' fptta dalla l'npita)(l' italiana. a\" rebbe a,·uto maggiort• influt•nza su ll'attt•gginmentu dei ( ln.binr tti europ<'i : perb aggiungt•va • 4unnto al piroscafo tutti i \·apuri gred cS:-(·ndo impegnati nt?i t ra "'porti di t r uppe •> tw11e linee inte rnr, c anche ]H'r ragioni di rigul\rdo iuternnzionulel desi<l<'rn.vn. cht• il ('ornitato di Homa IW a\"c.....e nuleg~iuto uno ucl port i i taliuni , il pr<'ZZO <li nolo,ecr., re:>tando nntur1\lmento n. l'~'"rko d~ llu. f:rceio.: a qu<' "ito punto (<l ir<'vu.n<) i no... tri -~miei' il <'Ont(' Roma.-.. n.\'t"\~a preso in paro}o. i) Pre~id(•ntl•, dn.l qnn.le bt'm- ~r.wt~ .. ~~.n. un gran rh~· d i U.\'Cr t-~trappato nnn. t'Uil<' IU!o;ione d('fmitl\'n, pt•r quanto JU c•ota rulotW propor1.10ni. t ~i t·ranv nmg~l"ti dn.IJ"on. Delnmuis. 1 nobtri amki ritornati quindi al ('omitato iu ('ttsa Deliglorge:-.. e!'auo ~t~ti pn·~ati di solh•ci~

CAPITOLO Il 21 taro alm~no l'e.secuziono di quel poco t'ho s'era ottenuto: e quindi a.vevano tele· grafato. Es-.i insistevano perchè l'imbarc.o !,Ì faf'C~f.i~ a. )faccare..c: e pcn·h(• voi , ~nerale. fo)',t~ p..'l.rti to contemporant"amente. I '·olontari poi c.;arehbcro stati allog-- giati, ve~titi, nrmati, mandati allo. frontiera, naluralmcnt<' a spese dello <:r('ria. Da due giovani giunti allora. in Ate ne {Alarico Hih·e:;tr i e De Angeli~~; ) o.\·evo.n ~aputo che, c•ome primo ufficiale gariba ldino. sar{•hbc intanto arrivato il mag~iore Luciano ) [ereu: e si rallegmvono, pt"rehè almeno i presenti ~i ~:.arebbero raccolti militnrmcnle. Questo lettere, ciascuna di alcuni fogli, e pieno dei piit minuti par ticolari, ('i rivelavano da un lato il fl'rmo volere dei nostri amici di r iusci1·c nell"intento - la costituzione eli un C'orpo Garibaldino - (in questo coadiuvali dai 1;atriotti greci pi it ardenti c più risolttti): dall'altro lato le tit ubanze del Governo g reco, che, dopo mollo <•sitare. acc<•tlava rotYerta solo come una dimo,lrazion~ di simpatia. la quale avesse potuto avere una qualche influenza sulla diplomazia dei (1 abinetti c sul cotwcrto delle potenze, dal quale (si capisco) l'onorevole Dclyannis si illudeva, tem pore~~ianclo, di vcdor prender~ un deciso intervento por risolvere senza guerra la quc•tione greco-turca. .Ma intanto la 'l'urrhia accumulava reggimenti Slt reggimenti sulla front iera macodonc. E sc invece il Uov<'rno grceo avesse accettata l'olferta ilaliatla quando era tempo e dandole il maggiore sviluppo inviando, cioè, parecchi piroscafi o costituendo un Corpo Garibaldino di 10 o 13 mila uomini (ciò che certamente s'trcbbe stato possibile dato l'immenso entusiasmo della gioventù d' I talia) - forse, tenuto alto il morale dell'esercito greco por la presenza d i un aiuto si efficace, forse non sarebbero state tutt'altre le sorti della guerra" Comunque, a noi, in Roma, non reshwa che eseguire quanto i nostri amici da Atene ci a.-cvan detto di fare. Per tt·o s<'~e consecutive dunque gli amici del nostro Co111itato si r iunirono nel mio studio o furono stabiliti t ut ti i provvedirne nti per la costituzione iu squadro dei volontarì arruolati , per Lu llo il difficile lavorio che si doveva faro onde r iusci re nell 'imbarco senza allarmare !:1 regia questura. Il 2 aprilo tologmfai a voi, Ucneral<', in Riofroddo, perchò veniste a Roma per intenderei. Intanto arrivava un· altra lcttera del dott. Tolomei: .\.nnuncio.va l'arrivo in Atene di Luciano Merea, in\•iato dal gencro.lo Menotti , e il fo.tto che .Mereu avrebbe rn.(·colto in compagnie i \'olonta.rì presl•nti: insisteva pcrcJlè subito :;i desse esecuzione alln. pa.t·tenz:l. doi 3 o 1 cento volontari da :.\lo.ccarese.

22 LA C'Allll'IA UOSSA 11 ;3 aprilo ebbi il piacere di <'onfcriro co~ voi, Generai<', <' co~ (;attorno: \"OÌ e nneh<' Menotli <'rtn"ato pront r a partn·e: ma purche ,.i fo>><' un numero l'Oil~<'niente di ,-olonlari e a ~uer-ra si<'ura: anche il mini> !l'O di (1 re<·i" in Homa. oip;nor Condouriotis, da ~oi inl('rpelhlo, mo~trava l<' st<>sse titubanze (forse arwlw in lui mantenuto dal - l ' illusion<• di un intor·vento europeo che evitasso la guerra) como i.! capo d<•l suo Gov<•rno, l'on. Delyannis. La stl•<sa sera nulunai di nuovo il Comitato; g li uomini <'mn ,!.,rià. pronti: ora occorn•~a pro~~eder >uhito al nolo del vapore. 11 giorno dopo si fcc<'ro a tal uopo pratic]l(l in R oma, a Civi - tavecchia <' a ltrove, m" senza risultato. Sì ehe si d iede inr·arico a Galtorno di recar>i pcr<onalmenlo a Livorno o a Cicnova <'di combinare. [n data 3 aprii<• ()a lettere rni arriva,·ano naturalment<' tre o quattro giorni dopo) i nostri amici mi scrivevano un'altra lettera da Atene: u. Fate bene e fo.te pre:-.to. chè qui h\ guerra è do. un ~iorno all'altro., Co.:;l ammonhnno da Jaggila i no:;tt•i amki. E comunicavano c·he dopo a\"Cf veduto i ministri della marina, dcllr tìnnnze e dell'interno c finalmente d i nuovo, s(l'mpre col con t~: Homas, il mini~tro deiJa gul'rt'll M ctaxa~, rw('vnno potuto ottene,·o che intanto i volontari che !Si n\f'coglievunu in Atene si costituissero, in attf:\sa d i maggiori ~ped izioni, in "f'orpo Garibaldinot .. vestendo (~omicia. Ros~n, herretto ro~so (•on la trndiziom,lt' t•orne-tta. per C'ON·nrda, calz.oni di pr~1mo della (':\Valle-rio. greca: fo~<-...ero armati di fucili Gra.s: fo!':-.Cro intanto 0('('1\f.>ermati nella t·nserma. 1 ' Jli ~~ill. n ìn Atene: ohlJt'd i:s!o.cro agli ordini del moggioro ~fcrcu: fo"'!-.t.~ro poi iucorponl.ti <"Oi sopm.vv('nicnti, sotto il comando in capo dei figli di <:n.ribaldi: forma.,set'O tìnalmentc un t'Orpo :t. parte. (• affatto dh.tinto dalla " T..~egiont' Jilt~llenica, 11 la quale avrebhf." vt•:-.tito una c.livlsa \'erde-:s.curo fcttlC'IJa del1a cavalleria. greca i (> avrebbe a.vuto un ufficiale grec·o il capitano \~arnta,!'ooh,) comC' comandante in capo. lnfino rispondendo n. una mia pre<-edrntl• in cui si afl'n('<"iavano i dubbi ~ullad ichi arUt.iOIIO di guerra, ChO Q Ili ('j infOrHlt.'VO.IIO la Stampa C specie il legàto ~ig-nor Condouriotb ('Osl bi {'spl'imeva i) dottor ' l'olomei: " ... il l'atto è che qui non ,.i è piU IH'.. ~uno, dall'ultimn popolano al n•, che dubiti dt•lla guerra. Il partito pìi1 decbo {' plia battagliero, (' l'opposizione parlamt'ntare 1 la O.\'rebLero dichiartlt-a. già. tre ~ettirnrme fa.; lamentano che Helyann i ~, l'uomo politico }JiÙ mO<lemto o pil1 tcntcnnont~: della. (ir('l'il\1 din. tempo n.lln. '"Purch ia , ~ ..ho hn. tanta maggior JWtcnt.a. num<•ril'll, di portar(' tlllo. front iera sempre nuovi rt•gogimenti. ..Ma. tutti, gli oppositori JX•i primi, ntl'rrmauo che Delyn.nnis c il re ~onot come tutti i t;n,.•i, dl'ci~iA~ùni alla g'll('rra, 1UJJ;r~.,rro purr di don-rsi rottapue la trsta rm1tro la muru!JlùJ tHrca. 11 re ~tt>.:-.:-.o da. un ('Olloquio avuto col dm•a d 'Andrhl invillto dal r.()mitalo Pro-C'audio ddJe datne nnpoh•tane) ~mppinmo che è derùl 1 isRimo (' irritnti~:-.irno contro lo potc,~1ze; gli h n. fletto: la. posi:tion(' è insostenibile t' fra.

( CAPI'tOLO Il '23 qnnkho giorno bi~ogna. finirla. - Dunque {K'rchè si &ita a. Rowa. 1~ fan! In parte no:-tra, a portare alla Grecia quc~to o.iuto fraterno, efficaci~simo non [H:•r il numero d~ll<' braccia 1ch.e anche fo~c di <1ualrhc migliaio sar('bbc l'<'mprf'\ come una g.occio. d'acqua nel mare1, rno. }Wl' In tiign ificazione politiC"o., per il c<m•g~io che dn. a i11tto l'esercito greco la. prc:-.enzo. di uu Garibaldi c deiiB. Cnmiciu. Jto....,..;a di t·ui qui lo. lcggeudn.ria influenza trionfa le ò conservata. ancor pii1 rho fra no; noJJ'nnimo. del popolo? P erchè si ln!)Cit~ :-;fuggire l'un ica occasiono CIJO si ò pre- ::;cnt Ma. d(\ trent'ann i in qua per ri~ollcvaro la tradizione i taliana. e il prc:;Ugio d('lla nO:-, tra democrazia? , (~ue•la lt'tlem fu subito seguita da un'altra: Vi ~i conferma\·a. la. costituziont~ del Corpo Garibaldino, dandoci notizia di I(UE'~t.o incidente: si era voluto far pre.:;tare ai volontari garibaldini lo .st&..:,o giuramento prestato da quplli della Legione filellenico.: eccone la formoln.: ''i. rolontari gùu·fuW di. 8trt:ire CO~l f'tlltlltì. la nrrria e il Re degli Elleni, di Rottopor&i. alll' ll'fi!Ji del L>acsc1 ili. di.femltrc la bamlirrt& r di comportarsi dt& soldati tl' onore:, quc~ta. fonnoln. da. va ombra. a i nolitri volontnrt: " e in caso di conflitti interni? «' so il ro df'gli Ellcn i tradiSliO la. pntrh\ '? o ci comandasse di sedare una rivohu.ionc '1 11 - qm".ilO opponevano. J'.: qull.ndo uu capitano greco si pr('Sc-ntò ai no~tri per h•gA'('ro quet:ita formola1 i ranghi si ruppero fra le protest(': l'incidente pa· r('va. grol'~o: fortunatamente il l'Onto Rornt\S era. riuscito subito a p<>r~ua.dere il ministro della guerra.: c finalmt•ntt.~ ~i ern. giurato su qu~ta. scmpliro formola: ·• { l'oiOrlttrri df'l C'orpo Garibtlltli"n yiltmno di comhalttrt con {t:tkltfì rd mwre l~t.·r l'tmiltì (' r itl'liwtulPII:a tlt>llll <:rtcia1 rufl' im."'inente campagrw contro la Turrl•it•. 11 Menlt'<' cosi da Atene i nostri amici sollecitavano una. <'Oncht>iono r i('evevo qui altre corimnicazioni. L'ing. Emil io Venezian, l r·iOl;tino, parl<'cipava r ho da Trieste sar<'bbo partito un drappello di volorrtari : da Milano un centinaio, che facevano capo al colonnello )[issori: fondi d isponihi li però non c'erano. Ern('sto Nathan mi comunicava chP lo contribuzioni delle lo~J:gio massoniche sarebbero sl<lt<• l'imesse d'om in nvanti al nostro Comilato. l i signor Piano, a nome di ) lenotti Oarihaldi, >i mette,•a :t disposizione per far sì <·hc il lavoro d<-lla. "f)ocieti• dei reduci _ prO<'r>dt'S"' d'accordo col nostro. Si telegrafò a Livorno, Genova, .\ncona per un piroscafo. ~ulla. TI 7 aprilo andai io stesso a Civit:wecchia per conlmttarrw uno; ma sl'nza risul tato. A L ivorno il colonrwllo Gattorno, messosi d':ll'<'ordo col compianto nostro amico ( \trio Moyer, pareva che fosse riuseito. ,\[,. poi a nche quella combinazione svani. GaUorno prospguiva per 0 PJJ (>va. Intanto g iunse da .\ten<' un'td!ra leUem di Tolorm•i: S i hunenta,·a che mentre tutto ~l faceva. col maggior scgr(lto, qua.ldte giot·- nule avetibe imprudentemente pubblicato la notizia della progettata. spt·dit.ione,

'24 La!:giù si em impazienti: pt•r<'hl• uno dri Gari baldi non pnrtiva? Il danaro ad .\ tenc em pronto: bastava. ll'h•gru.fRr(\. E un· altra letl<'ra la •~:::uiva : l~isognava. far subito, rius(•ir NUÙito, mandar s ubito quc5ti volontari, pcrchè lo ~oppio delle ostili tà. era iuuniof"ntc: ei :si annunciava. ello por aiutarci, per pcr~un.dcro gli amici t utti a viva vore Eml1o situazione e bnll'urgrnza sarebbero t ) I"IULti in Italia con quel pol'itah• Ouizzn.rdi e :Mnggioli : 'rolornci ~(H'<'bbc rimasto aù Atene ins ieme a :Mereu, pt\r c·ontinunre a ra.ppreJsentard p rcs!'W il Governo . Uattomo intanto parl<'rip<W<l da Genova clw spor(l.v(l. di combinan' con Raggio per 'lucslo bcn<>dl'llo piroscafo. Quindi ripartiva per Homa, lasciando incarico a ~t<'fano Cauzio. P PrÙ <'l'il urgente avere a disposizione i fondi. Quindi telegrafai al dott. F t'J'I'UC<"io Tolomei in Atone che il Governo mandasse a persona di sua fiducia in Roma l~ mi la lire, sulle qual i ~ i 8lll'Pbbc preso il necc~sario. La risposta tarda,·a. [ntanto al mio studio, ('Ouvrrt ito in ufficio, il lavoro ferveva. Erano continuo e innumere, oli lelt<'J'l' l' dispacci di volonturi eh<' si ofi'rivauo, che chiede\'an di pari in·, r he domandavano istruzioni e mezzi. Erano liste d'arruolumento, rost ituzione di squadri', provvedimenti da prend(•re percl1~ l' imbar!'o f'oss<' r iuscito. C: li amici .~!:m ilio N'issolino, Guido \ -ianini e .\maldo 'l'olomei erano in permanenza al lavoro. Una succursale d'anuol(l.Jrtenlo erano pure gli uflici del F11iw·o sociale dell 'amico F elice Albani. 'Ed è gitlsto ancho ricordare l a sua signom, Adele Albani , cho pl·estb cordiale ospitaliUt ai volontari negli ult imi ansiosi giorni dvii<• contrastato partenze; ricev(•ndonc, poi, in ril'ambio, a spedizioni cll'ctluate, una perquisizione della polizia. Si telegrafò nuovamPntP (l. Livorno, Genova, \"e1wzia , ,\ncona per un pirosrato c si apr irono tmttative per avere dci vclil'ri a Rimini, Civitavecchia o Porto <1'.\nzio. Il l:> (l.pr ilc l'uv,-. Guizzardi annunziava il ,,uo arrivo in Roma p<••· ](l. sera. . Arrivato, telegrafò col solito l'ifrario a Ferruccio 'l'olomci porcbè s1 sprd•sscro le l~ mila liro t'ieh ieste. Intanto ani vava un'altra Jetl!'J'll di lui da Atene: . u H~va notizie sulla rottura dcllC' ostilità. sul primo romba.t timcnto de'gli 1rrt·~lan n .Baltimo, cui M'eva partecipato la C'olonna Giprlnni , eli cui ~i deplomv~-. 11 ;o;(~g~to scioglimento: ìnsbt~\'a perchè ~i :::;olle-cita.;sero partenze sotto tutte h• turme1 ptro~cafo, velieri e nllR. hpicrioln.ta coi po... tnli .

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