Carlo Gide - Le profezie di Fourier

:24 che egli può dare in fatto di energia e di capacità produttiva perchè l'esperienza, <:ome il buon senso, dlimostraITTIOche l'uomo non dedica mai tanto di: cura e di 1>aissionea lavorare per gli a.ttri quanto né prodiga pe:1 lavoro che egli fa per proprio conto. Ecco il primo difetto del salari:ato. Ed è faciJe vedere ancora come questo sistema comporti un con~ fli<ttodi interesse inevitabile fra padrone e capitalista, come lo si voglia chiamare, e gli opera.i salariati. L'i~ teresse del padrone o del-LaDitta, infatti, è di ottenere il massimo di lavoro in camb,io del mi,nimo di salario; mentre l'inter-esse del salariato è evidentemente di ottenere il massimo dii salario in cambio del mi:nimo di lavoro, - ecco il secondo difetto del salariato. Fortunatame"nte vi è un terzo m-0do di produzione, per quanto non sia entr.ato ancora d~ffusamente nell'uso. Suipponete che dieci, cento o,perai di un medesimo mestiere - per esempio di tipografi~ o di bottai, - costituiiscano unia società. Supponete che essi ispi'- rin:o tanta fiducia da procurarsi i capitali necessar-i a prestito, o che essi abbiano tanto dii energia e di previdenza da costituire a poco a poco questo capitale colle loro stesse economie. Supponete inoltre che essi abbiano abbastanza coscienza .dei loro veri interessi da affidare la direzione al più c.apaice d'i: loro e abbastanza <l'i abnegazione per assi-curargli un salario proporzionato all'importanza del serv.ilzio che egli <leve rendere. Voi vedete che io suppongo un complesso d~ condizioni che non è facile <Li: conseguire ma che tuttavia non è impossibile. Ebbene I noi avremo ciò che si chiama una sooretà cooperativa di produzione e in forza' di questa associ,azione il salariato si troverà abolito. Ognuno di questi operai, lavorar.do per conto <li una società di cui egli stesso fa parte, lavora effettivamente per suo conto; e i- prodotti dell'industria - si tratti dli stampati o di botti, - essendo venduti dalla società, per conto dei suoi soci, risuita che ogni operaio diventa proprietario, o per lo meno comproprietario

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