Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

566 -BEATRICE CÈNCI faello, e, fatto obliare i versi del Tasso, i nostri nomi - non andranno dimenticati per virtù di amore; ed cigni aninía vedova di felicità muoverà il passo: pLer. .questi colli carne in pellegrinaggio .di passione.. Raffaello, ai . modo 'dello - -antica Aci, annegò.iinmaturo e glorioso-nell'onda dell'amore; il Tasso .venne respinto quasi .nemico• dal cuore Superbo -di donna reale, che • senza Cotesta ingiuria noi ignoreremmo perfino -che fosse nata.-Per me, amaro .,.caso!, la Amore invece di • ferirmi if seno con i suoi strali-, che' i, poeti dicono di oro,. mi è venuto alla spalle' carne ..un traditore armato di scure. Ma questo. nan monta; .e' sano favellii di- femmina; perdorrateli.: Nè già crediate che io il faccia. per- rammarieo- di -vita: . mai na, vedete 5- chè se •ad acquistarmela. ora bastasse:. il solo voltarmi addietro, io noti mi ci volterei.. Intanto. che io torno à ragianare con Dio, cancedele, carissimi fratelli in Cristo, eh' io 'mi- confidi 'nen' assistenza delle vostre orazioni. Lucrezia,- imitando. lo esempio della- figliastra, dispose • aneli' ella di parecchie cose in beneficio del!' anima sua non meno che dei parenti', -come si legge natio estratto del' Giornale delta confraternita di San Giovanni decollato in .Roma. Pi:ospero Farinaccio dormiva di un profondissimo sonno, rallegrato da gaie immagini di trionfi, di onori e di dovizie; e tutta questa piramide di' rosee visioni gli appariva incoronata da' un magnifico cappello, da cardinale, ch'egli, per vezzo, scherzando depositava sopra le bionde trecce d'una femmina; la quale arieggiava nel sembiante il volto della ,Beatrice.. Allo improvviso venne svegliato di soprassalto dal fragore di vetri stritolati, e da un picchio di sasso nelle finestre della sua camera. Al punto stesso una voce lugubre urlava giù per la strada: — A che stai? A che stai? Mentre tu dormi tutti i Cènci• vengono menati a guastarsi. Si precipita diletto, .e 'spalanca la finestra. L'alba appena Spuntava: tese gli occhi, ma non gli riuscì scorgere persona; la voce in 'lontananza -tornò a ripetere la novella -desolata: — Tutti i Cenci. vengano tratti al patibolo, - e tu dormi? Si veste smanioso; gittasi ia carrozza, e, volato alla prigione di Corte Savella, udiva confermarsi la cosa: rientra in carrozza, e si affretta al palazzo Quirinale. Ascende gli scalini a due, a tre per volta affannoso, e arriva nell' anticamera del papa. Qui giunto domanda con ansietà ai camerarii gli -procurino accesso al sommo Pontefice per negozio urgeritissimo: andarne di morte,

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