Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

;554. BEATRICE CENCI Ala non correva stagione di accarezzare coteste liete rimembranze : onde cacciatele via da se, Si pose .a considerare quanto fosse sconvenevole cosa andare à morte con siffatti abbigliamenti sfarzosi. E pensando, come pur troppo era vero, che donna Lucrezia, immersa nel dolore, non vi avesse nè anche, ella badato, — Signora madre, le disse, quando noi altre donne imprendiamo il viaggio della vita, i nostri censori dicono che per viatico prendiamo la vanità; e $e il pericolo ci c-soglie, lasciamo anzi perire la. nave, che gittar via il carico. E veramente affatto torto essi non. hanno. Degli altri vizii le donne possono, volendo, emendarsi; della, vanità no; perciò quelli si conoscono, ma la' vanità difficilmente, o non mai; e neanche si può combattere perchè non sostiene punto l' assalto,•ma cede, e fugge„ e fuggendo si rimpiatta sotto la nostra persona come l' ombra a mezzogiorno. - Beatrice non vi comprendo ;,,per me queste. le sonò Cose troppo astruse. — Ve le renderk più- piane uno • spiarla che gittiate sopra .di voi; vedete, un po'coine senza porvi mente vi siate abbigliata? — O gran Madre delle misericordie, esclamò donna Lucrezia spaventata, vedendosi in cotesto arnese; — si direbbe che ho perduto la testa! Beatrice notò .le ingenue parole, e quasi sorrise; ma subito dopo contegnosa seggiunSe — E. poi mostrarci tosi, sarebbe per la parte nostra una jattanza a sfidare la morte, la quale è lontana dai nostri cuori. Noi la subiamo con rassegnazione poichè Dio ce la Manda; non è vero, madre mia? • -- Voi parlate da quella savia, e costumata fanCitfila eh' io vi ho sempre conosciuta. - Orsù dunque, Virginia, proseguì Beatrice; tu fa di proVvedercì una stoffa qualunque, che basti a formare due Cappe; una per me, e l'altra per la signora madre: due funi, e. due Veli... Virginia,' o che non mi rispondi? Virginia si sentiva un peso sul petto, che non li dava balia di formare parola; a singulti, dopo molto spazio di tempo, favelò: — Ho un taglio di tela bambagina di colore scuro, ed un altro di taffettà pavonazzo , che mi comperò mio padre alla fiera di Viterbo ; — ma non me ne feci mai Vestiti... perchè il meglio per me è non essere osservata... nè conosciuta... se li volete?.,

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