Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

INTRODUZIONE Amoroso ti versa a raccontare Questa storia di pianto, o pianto mio. ANFOSSI. Io quando vidi la immagine della Beatrice Cènci, che la pietosa tradizione racconta effigiata dai pennelli di Guido Reni, considerando l' arco della fronte purissimo, gli occhi soavi e la pacata tranquillità del sembiante divino, meco stesso pensai: ora, come cotesta forma di angiolo avrebbe potuto contenere anima di demonio? Se il Creatore manifesta i suoi concetti con la bellezza delle cose create, accompagnando tanto decoro di volto con tanta nequizia d' intelligenza non avrebb' egli mentito a se stesso? Dio è forse uomo, per abbassarsi fino alla menzogna? I Magi di Oriente e i Soli della Grecia insegnarono, che Dio favella in lingua di bellezza. La età ghiacciata tiene coteste dottrine in conto di sogni, piovuti dal cielo in compagnia delle rose dell' aurora: lo so. Serbi la età ghiacciata i suoi calcoli, a noi lasci le nostre immagini; serbi il suo argomentare, che distrugge; a me talenta il palpito che crea. I pellegrini intelletti illuminano di un tratto di luce i tempi avvenire; per essi i fati non tengono i pugni chiusi; su 1' oceano dello ifinito appuntando gli occhi della mente, scorgono i secoli lontani come 1' alacre pilota se-, giiala il naviglio laggiù in fondo, dove il mare si smarrisce

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