Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

3.86 BEATRICE CINCI a prorompere di frequente in nodi diltosse. Certo giorno, .allo improvviso, gli si empì la bocca di umore viscoso, che sapeva di plorokg 7 attese. allo ,spurgo..... era . sangue.. 'Tremò. da Capo a piedi; corse allo specchio, e $i guardò... Dio! che orrore! Quale . mai rovina di se stesso! Il sangue gli si era fermato, in breve spazio stil sommo delle gote, quasi raggio di sole che tramonta sopra la estrema vetta dei colli; -,ultimo ,addio del giorno che muore. Molte volte, col filo del rasoio alla gota, o col-focile della pistola alzato alla tempia,. stette .per troncare una vita di miseria e -di colpa; ma si :trattenne sempre, adombrando. a se stesso la esitanza 'col .desiderio di. vedere prima Beatrice' contenta: in verità poi cotesta esitanza, nasceva, dallo istinto animale di vita, aumentato in ragione della debolezza. Di .Marzio era morta gran parte; molta vita e .molto coraggio gli fuggirono dai pori del corpo col frequente trasudare.•Cotesta prova, sebbene sostenuta con costanza,. pure. lo aveva abbattuto •così, sChe .desiderò come .sommo bene ..ia morte, e sollecita. Però, appena deposto . a sedere, il Vicario. ordinava: . — Tra un quarto di ora, mastro Giacinto., replicherai cum squasso: se frattanto volasse bere, dategli acqua:e aceto; je sì- di- cendo faceva atto come di andarsene. ..•.. Vicario] - chiamò l'tlarzio con fievole voce., trattenendo le lacrime - se tri' inducessi a confessate, pòtrei contare sopra una grazia?... — Figlio mio, andandogli incontro premuroSo., e 'ponendoglisi al fianco, il Vicario gli. favellava dolcemente:• - farò ,quello che posso: ti' raccomanderò al. Vicerè. Il- signor Duca .è :magnanimo e cortese, _e delle grazie donatore generosissim(:L.,-.Voi frattanto,, .ser Notar°, registrate che lo imputato ha .proposto di confessare, ergo le, accuse 'sono vere.. Questo è un passo _ormai .acquistato al processo, e non si canCella più. Dunque, figlio mio, dicevi?... - grazia, che domanderei, non . è .forse di- quelle che immaginate voi... — O dunque che .cosa chiedi? Su, da.bello„ diletto mio; aprimi il tuo cuore intero, fa' conto di confessarti proprio a tuo padre. — Confessati appena i. miei falli., .vorrei essere tratto subito a morte... — Per questo non dubitare dell' ottimo, cuore del Vicerè.... e anche io ti aiuterò...' .,‘.- • - Solo. desidererei non fosse di- corda, ma ..sì- di scure;.. la morte. - mia... , . — Se..non.vuoi altro! - interruppe .maestro Giacinto., al quale non riuscì tacere, trattandosi di cose che toccavano tanto da i-

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