Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

CAP. XX. — LA NOTTE SCELLERATA 363 notte scellerata. Chi è ,mai quel caduto,.e che fa? Egli tiene riversa sul terreno la faccia, non fiala, e scarso là giunge il raggio della lampada. Beatrice ha già mosso le labbra per interrogare; Guido ha scorto, comunque visibile appena„.cotestó moto, e lo ha temuto. . . guarda lei... guarda il moribondo; ella segue con gli occhi lo sguardo di Guido sul caduto, - poi torna a sollevarli sul' amante... egli è sparito.,. Una luce funesta ha balenato su l'anima di Beatrice. -Immemore del verginale decoro ella balza dal letto, e non rifugge, o non sente di lordare il piè nudo nel sangue, di cui è inondato il pavimento. Appoggia le mani su i capelli del moribondo, - gli volge la testa... è suo padre!, — Egli agita lieve lieve la bocca nelle estreme convulsioni; i suoi occhi stanno orribilmente fissi nella immobilità della Morte. Beatrice si rialza, come molla che scatti, con lt .braccia tese, curva alquanto della persona, impietrita di spavento: pareva percossa da catalessia. Gli occhi del Conte si dilatano, si avvivano - mandano uno sguardo lungo • - poi diventano colore del piombo... si spengono... è passato. La mano della Necessità , le dita erano rabbia, spa- vento amore; furore,-e pietà', tese orribilmente l' arco della intelligenza di Beatrice; e se non lo ruppe, lo stupidi. La fanciulla, immemore. di se, stava ferma senza pensare, senza sentire. - Guido, come lo agita il demonio, scende tempestando le scale, traversa la sala dove si , trovavano raccolti la signora Lucrezia, Bernardino, Olimpio e.Marzio; e, scagliato lungi dak se il coltello sanguinoso, grida: — È. morto! .- È morto! - Perchh non lasciaste -a noi la cura saldare i nostri contt vecchi col Cènci? - interrogava Olimpio. Marzio, freddo, soggiunse: --- Questo è caso da assicurarcene bene (7); - e s' incam minò verso la prigione. — Singolare. natura umana! ',-..Marzio, capace di ammazzare il Conte. con la medesima devozione con la quale avrebbe -recitato il rbsario , appena ebbe visto la nudità della donzella si ritrasse verecondo, scese, e ne avvisò sommesso la matrigna; la quale, superando il ribrezzo, si attentò di entrare nella stanza del delitto.- Si fece presso a Beatrice; la chiamò a nome; la

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