Quaderni di cultura repubblicana

entro questi limiti, ricchi di fermenti critici che si trasformano, a volte, in spregiudicate aperture di pensiero. Cosl quando egli si dimostra tra i pochissimi economisti dell'epoca favorevole ai sindacati, che giudica << molto benefici, e per nulla contrastanti al principio generale di libertà >>. Cosl quando, recensendo un opuscolo di Lassalle sul Politecnico, proverà che parlare genericamente di quarto stato è una pura astrazione, dal momento che esistono un quinto stato - il proletariato agricolo - e addi rittura un sesto - il sottoproletariato urbano - gli interessi dei quali , non di rado, sono in violento contrasto con quelli delle aristocrazie operaie: allorquando cioè anticiperà di cinquant'anni i termini d'una polemica salveminiana ancora oggi validissima. Quanto poi alle soluzioni ottimali che in pratica egli prospetta per una società di tipo europeo occidentale, e in particolare per l'Italia, esse si basano, e quasi si riducono, ad una economia di tipo prettamente agricolo. Si tratta secondo il Cattaneo di promuovere in primo luogo una progressiva razionalizzazione e- per quanto lo consentivano i tempi - meccanizzazione dell'agricoltura, elevando la coltivazione della terra a dignità scientifica e a redditività indus triale. La base per questo processo evolutivo sarà costituita dal capitale borghese che, accumulato con attività terziarie, verrà reinvestito in agricoltura dove, assieme a tutti gli altri aspetti , avrà quello principalissimo di promuovere l 'elevazione culturale e sociale dei contadini, fa - cendone a loro volta dei piccoli imprenditori agricoli. I n tal modo il ciclo economico si sarebbe automaticamente riaperto: nuovo risparmio, nuovi investiment i in attività terziarie, nuovi reinvestiment i agricoli ... Come osserva il De Ruggiero, il liberalismo economico cattaneano nasce e si sviluppa non « sulla terra », sull'esempio di quanto accadeva nel Sud, con una classe di nuovi proprietari terrieri forse persino più rapaci e assenteisti dell'antica aristocrazia borbonica, ma all'opposto << dal31

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