Quaderni di cultura repubblicana

vitare proporzionalmente sul superfluo e da evi tar;! le soverchie spese di percezione •; 9) liberalizzazione degli scambi interni ed esteri e creazione del più vasto mercato possibile ed anzitutto del mercato unico europeo; 10) intervento pubblico, indicativo e operativo, nella vita economica. Programmazione è termine del tutto moderno, ma è bene rileggere questa pagina mazziniana: « Perché la questione economica, riparto più giusto della produzione e della distribuzione della ricchezza, possa sciogliersi praticamente, è necessario equilibrare le differenze che separano un mercato da un al tro, aprirli tutti alla trasmissione reciproca dei loro prodotti, dare alla scienza dell'attività materiale un avviamento uniforme: sostituire a poco a poco alla cieca anarchica speculazione degli industriali un moto pacifico e intelligente di emulazione e soprattutto ordinare le cose per modo che i frutti dei progressi dell 'industria, delle invenzioni meccaniche, dei nuovi sbocchi aper ti alla produzione, delle rapide e lontane comunicazioni a perte fra i popoli non diventino monopolio dei pochi ma si spandano tra le moltitudini a beneficio dei più ». IL CRITICO LEITERARTO E LO SCRIITORE Mazzini, abbiamo detto i nizialmente, soffocò a quella che considerò la sua missione politico-sociale la iniziale vocazione letteraria: è andato perduto il romanzo « Le reliquie di un ignoto », che egl i asserisce di aver scritto nelle tormentate vicende della sua vita di proscritto. Talune composizioni poetiche, in real tà di scarso valore e tutte del periodo giovanile, sono state pubblicate. Resta come monumento letterario l' immenso epistolario, dal quale possono isolarsi minori raccolte di particolare suggestione, come le splendide « Lettere consolatorie • o la corrispondenza amorosa con Giuditta Sidoli ardente di passione o il carteggio con la madre, donna di altissima spiritualità giansenistica, che fu sua confidente ed ispiratrice esemplare (quest'ultimo 26

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