Quaderni di cultura repubblicana

Ancora un filo dì speranza legava al legittimo sovrano l'anima dei borghesi e dei proprietari di Napoli e delle province, e le dimostrazioni, le invettive, le offese contro la persona del re in fondo erano rivolte a i ministri catt ivi , che non sapevano dare buoni consigli al sovrano. Solo la ostinazione borbonica nel più cieco assolutismo fece cadere nella borghesia ogni fede nella dinastia. L'odio contro di essa si approfondì nel dodicennio e determinò la catastrofe del 1860: la borghesia meridionale trovò poi nello Stato subalpino l'ideale costituzionale che aveva sognato per lustri e sostituì ai Borboni i Savoia; ma nel nuovo ordinamento unitario le classi dirigenti del Sud riportarono tutti i loro istinti e in Sicilia come nel Napoletano si r iuscì a conservare il sistema economico-sociale dei primi del secolo. Che cosa faceva intanto il proletariato agr icolo? È noto che nel 1799 le plebi rurali avevano seguito le part i della monarchia borbonica, si erano avvicinate alle bande brigantesche, affiancando potentemente la reazione e seppellendo col loro moto di tipo vandeano la giovane e gloriosa repubblica napoletana. Tutto ciò è stato già detto precedentemente, ma il fenomeno apparentemente strano non è stato da noi spiegato con sufficienza. Gli straccioni di Napoli e i cafoni delle province, imbevuti di idee sanfediste, abbrutiti dalla ignoranza e dalla miseria, ridotti in stato di servaggio dal feudalesimo, diventarono cieco strumento della reazione; ma, se in queste condizioni si indussero ad acclamare alla forca e ai carnefici e ad acclamare al papa santu, latore dei cannuncini, in quei giorni oscuri di feroc ia barbarica, essi cantarono anche lugubremente: chi tiene pane e vine ha da esse giacubine. Con la qual cosa si spiega, anche da un punto di vista economico-sociale, oltre che sociolog ico-criminale, la posizione delle plebi meridionali nei riguardi della nascente borghesia, la quale nella prima metà del secolo XIX avrebbe costituito la classe dei così detti galantuomini, che quelle plebi medesime si trovò di contro riboccanti di odio, di invi20

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