Volontà - anno XVII - n.3 - marzo 1964

caduta, al punto da domandarsi come mai tale regime aveva potuto re.sistere fino ad allora; non solo, ma si è visto che, allora, come tutti si siano dichiarati da lunga data antifascisti. Eppure il fascismo aveva durato per più di venti anni. Così in Germania, così nelle molle repubbliche del sud-america, il giorno in cui hanno rovesciato un regime autoritario. E' il bisogno d'essere colla maggioranza, di ..;seguire» la corrente, di non tro– varsi mai solo e nella posizione aperta dell'oppositore, a ciò che forma la forza di alcuni regimi e movimenti, più che la forza di penetrazione delle idee stesse che tali regimi o movimenti rappresC'ntano. Gli anarchici sono più che un movimento politico, un movimento d'idee che si diffondono, maturano e germogliano, non poche volte, spontaneamente nel seno stesso delle masse che, non poche volte, inavvertitamente alla loro stessa attenzione, dopo averle maturate, le esprimono in iniziative che riescono a muovere il mondo. Ma l'influenza diretta degli anarchici è difficile da indicare in maniera precisa e concreta, perchè non sono chius! dentro ad uno schema rigido, cd appunto per questo l'anarchismo è forse più diffuso di quanto non Sè ne so– spetti 'nemmeno. Un'altra caratteristica dell'anarchismo che sfugge a quelli che non lo cono– scono, e quindi può lasciarli perplessi, è che non vuole nemmeno diventare· «governo», autorità che impone, quindi forza che rimarrà per molto tempo es– senzialmente espressione cli minoranza, che non vuole diventare potenza di stato, forza di oppressione. Il Cristianesimo, con tutti i suoi ideali di fraternità, di uguaglianza e di giustizia, trasformatosi in cattolicesimo, divenne eia movimento di piccola mi– noranza, potenza di maggioranza il giorno in cui si alleò ai governi e si fece forza di governo. Evidentemente per l'anarchismo è tutta un'altra cosa. Esso combatte il «gregarismo», esso vuol essere una forza d'opposizione èd è un movimento pre– cursore, ragione per cui la sua influenza non può avere presa che su delle mi– noranze, col conseguente inconveniente che qualche volta scivoli sulla superficie esterna dei movimenti politici e '>OCiali,come una goccia d'acqua scivola su una tavola di marmo, senzn lasciare traccia profonda del suo passaggio. Perchè, moltissimi, pur riconoscendo esatte e valevoli molte delle idee anarchiche, non ne accettino i postulati e le rivendicazioni pcrchè è loro insopportabile essere minoranza, e il trovarsi fuori dalla corrente. Un movimento, come quello anarchico, che tende sopratutto a far leva non sugli istinti più bassi, ma su quelli migliori dell'uomo, domanda, da una parte dei suoi aderenti, un costante comportamento diverso da quello della mag– gioranza. L'anarchismo afferma che, non solo negli altri, ma avanti e sopratuLto <;use stessi ed in se stessi si devono trovare le condizion: indispensabili ed utili per creare una società nuova: e che si possono trovare le possibilità perchè tale società si regga senza l'uso della violenza e dei sorprusi; che nuovi rapporti, ISO

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