Volontà - anno XVI - n.10 - ottobre 1963

di esempi, che potevano esser presi alla loro epoca, bensì a mezzo di esempi presi dai tempi alluali. Se tutto resta conforme sul piano dei princìpi, tutto è differente su quello dei mezzi. Oggi, ad esempio, non bisogna più ragionare soltanto sulle classi ma sulle categorie sociali, poichè in ogni classe esiste un'infinità di categorie. In un altr'ordine d'idee, le guerre sono certamente rimas1c guerre, ma da nazio– nali si sono trasformate in guerre mondiali, Lo sfruttamento dell'uomo ha pre– so un altro aspetto: il macchinismo. Sarebbe puerile, dunque, voler difendere lo sfruttato dei grandi trust odierni allo stesso modo come Proudhon, Bakunin o Kropolkin lo difendevano ai tempi delle piccole fabbriche. li padrone è di• ventato consorzio di padroni e non c'è più nemmeno lo Stato che non sia di– ventato uno strumento pericoloso ed oppressivo nelle mani di coloro che lo controllano, più di quanto non lo fosse ai tempi di Proudhon. Nuovi fenomeni, che non abbiamo ancora analizzati, sono anche comparsi: la colonizzazione e il suo corollario: la decolonizzazione. Non ne parliamo che in termini generici, in funzione dei nostri princìpi di base: la libertà individua– le, la libertà collettiva, la libcrià dei popoli. Il problema è trattato vagamente e, appunto percho:! vago, non può sedurre: non si fa strada, stagna e si dà l'impressione che manchiamo di •specialisti» per trattare di questi problemi. Intanto la pubblica opinione si forma con quanto dicono gli t1 specialisti,. uf– ficiali, formati nella tradizione della società autoritaria, i quali spesso si sba– gliano e, più spesso, facilmente ingannano. E' così che il grande movimento di decolonizzazione, che ci viene presen– tato come una risultante di aspirazioni verso la libertà dei popoli asserviti, si traduce in un semplice ... cambiamento di padroni: t1 Esser libero, per mc, non è che un cambiar di catene», diceva, se mal non ricordo, Andrea Chénicr. E' ciò che è capitato ai decolonizzati... Quanti hanno denunciato questa impostura? Dove sono i popoli decolonizzati? Ecco la questione! Perchè è di tutta evideni;a che questi popoli si sono liberati dalla servitù deUa colonizzazione non per arrivare ad essere • sé stessi»: analizzare la questione prendendo in considerazione uno di questi popoli, significa dare una risposta valevole per tutti gli altri popoli «decolonizzati». Come esempio, il più attuale, ho scelto il Congo. IL CONCO: il Congo, evidentemente, è un certo territorio occupato da un certo numero di abitanti. Pocò importa il numero dei chilometri quadrati e il numero degli abitanti. Nel mondo attuale, nel quale dominano gli uomini d'affari, conta più sapere ciò che dà come profitto questo territorio e questa popolazione. Ecco ciò che si trova nel Congo: olio, cotone, caucciù, caffè, cacao, canna da zucchero, lino, riso, banane, stagno, ferro, rame, piombo, manganesio, ura– nio, cobalto, cadmio, etc. li Katanga è la provincia pili ricca del Congo. Essa 559

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