Volontà - anno XVI - n.4 - aprile 1963

E' pcrchè i sindacali operai si prostìtui– S<'ono acccltando ·di partecipare alla pia– nificazione governativa che la classe opc. raia _s'è imborghesita e non è più capace d'azione rivoluzionaria? La classe operaia è sempre là che lotta sempre contro la polizia cd, attualmente, in modo sempre più deciso, contro i sin– dacati. E' il caso dell'Inghilterra, della Francia (in certi punti: Decazcvillc) e non bisogna dimenticare gli scioperi belgi al– l'inizio del 1961. Anche in l1alia e nella Spagna si rileva che la lotta opcria è ben reale e viva. Sarebbe troppo semplicistico negare o– gni reazione del proletariato col pretesto che il capitalismo oggi gli • regala,. la te– levisione e la macchina. La lolla di classe s'è evoluta dopo il XIX secolo; è divenuta sempre più spon– tanea, sempre più profonda. Essa non ri– guarda più soltanto la fabbrica, ma at• tacca il modo di vivere. Le arii d'avan– guardia, poesia, pittura, sono divenute pro– fondamente impegnate. In Russia, la poc. sia ha denunciato lo stalinismo, è la pit– tura informale che è accusata d'essere borghese. In Francia, gU intellettuali, col manifesto dei « 121•, hanno apertamente protestato contro la guerra algerina. La lotta di classe esiste ili forma i11co11sape– vole con i « blousons noirs,. con la delin– quenza giovanile, come ha dimostrato ma. gistrnlmcntc Dc Marchi in Volontà del novembre 1961. Se la lotta di classe deve essere modi– ficata, è in senso più tot::ilc, più violen10; 220 dopo la fine del XIX secolo, nè essa e nè il proletariato sono venuti mai meno. Il termine • umanesimo,. è uno dei più oscuri. anche pcrchè ne esistono degli al. tri che appaiono simili: « umanitarsimo •, «umanizzazione•, etc. Tuttavia l':marchi– smo non può essere che un umanesimo nel senso che propaganda una libcrazie> ne dell'uomo: liberazione totale, sociale cd indi\'iduale, sul piano del lal'oro, del– la sessu::ilità, etc. Nòi riteniamo che non sia utile insiste– re in questo senso, giacchè l'anarchismo non perverrà ad esso se non dOPo aver risolto altri problemi: la rivoluzione, la soppressione dello Stato, etc. Bisogna, perciò, concludere che l'anar– chismo è rim•iato alle calende greche; che la •purezza•, la nos1ra etica impe– disce di concretare una rivoluzione; che senza !°alleanza con lo Stato non vi giun– geremo mai? E' umano cd anarchico du– bitare, ma abbandon::irsi, oggi, sarebbe come spulare sulla gente col pretesto che possiede la televisione e che vota De Gaul– le. In altri tempi, propagandare una idea era predicare nel deserto e quanli sforzi non sono stati prodigati da Bakunin e da Malatesta! Oggi, la vita spirituale, l'abban– dono, l'assurdo sono sempre più sentiti nei differenti strati della PoPolazionc. Sta a noi di ngire, di rendere le nostre idee permeabili, di formare una coscienza. Da qucs1a sola coscienza può scaturire l'anar– chismo. NOIR et ROUGE

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