Volontà - anno XV- n.5 - maggio 1962

n1e111e 11ellorealtà del momento: la Ruuia inM&ni!. Ma ti ui mai chie,to perché, pur com• ballendo ,u un uluo fronte, con me::i in- 1uffici,mti, con un numero eti&uo di forse, fanarchi,mo ,io riuscilo a ,oprar,i:ivere in• teiro nello sua ideolo&ia? Ti ,ei mai do– mandato H quanto, ancora, c'è di buoM nelle ideolo&ie dei "mattatori,. politici ,UJ o meno libertario? Che co,o: bi,o&na fare? - A mio 01wiso, t:ii:ere anarchicomente è &ià un fauo po• ,itii:o: aiire onorcl1icomente è l'altro fat• tore po,itii:o: vii:ere ed o&ire anarchico• men/e sono delle realfà d1e dimotlrono co– me /°mrnrd,ismo 110n 1ia un'astriu:ione. Avvio per uua discussione « I. - L'anurchitmo C una filosofia? - 2. - Può la concezione 61osofica di Godwin, Bakunin, Kropotkin e Proudhon fondare criticamente e solidamente il con, cetto di libertà, cioè può essa costituire uo ,olido « Grund • teoretico di que1t'ul– tima? - 3. - Come può euere conciliLtO il proletari.smo ottocenle.SCO d, 1nolti.Nimi anarchici con l'Anti-clas3imo e l'A.eJauismo di un autentico punto di vista anarc11ico? - 4. - Si ha torto o ragione ad affermare che la euenu dell'a11an:.hi1mo C !'umane,. 1imo? •· lii:orno 7 aprile 1962. R. M. Nel cor,o di u11aprir,a/a t'Orrisponden:.a, Romano /lforianlini lw chiesro di "aprire uno discuuione-ricerco critico-teorico,. ,ui quattro punti cl1e precedono, rite11endola interuumte, aricl,e 1ttcmdo il &iudi:;io di molti &iovoni•compa111ilivornui. Ben ven• go que,to di,cuuione•ricerca: che 11' poun tram11tare in un sereno dia/010 ·• a pii, voci., i'l cm' ,capo ,ia 10/ta11toquello di co,tnJire appro/011de11do,prohlematicl1e ,i°. made, magari. allo ,rmlio di u.implici e, nuncio1:io11i, Il mio inleri:e11to, molto bren. vuole essere uno preme,,a cli metodo, una inlrodiuione a q11elli clie ,ono i convinci• menti di chi ,crive, 11n... avvio olla cli• JCUHione. I. - E' fanarchi,mo una filo,ofia? Sì, certamente. Dondo alla parola " filo,afi,i ,. il t-alore pre1nante di "interprettuione dell'umano; 1pie1~ione della 1pie1a.iione; tentativo di 1uperare 01ni 1pie&az.ionepo• ,ibile,., non v'è alcun dubbio che l'arrar. chismo ,io un.a filo,ofia. In termini ,trella• mente '' filo,ofici.,, la interpret<llione e ,pieg~ione ·di un determinato ordine di fotti ed il tentativo di supe.rare 01ni 1pie– &az.ione "tenerono., uno concezione - {ilo- 1ofico. cioè UM determinata vUlione del mondo e l'anorclii,mo, e. ,en:.'altro, """ determinata vllione del mondo. L'anarchi1mo. meglio lo conce:i'one onor• chica, partendo dalla cono,cen:o della realtà pr0$pella una possibilità, cioè un modo di reali:r;::a::io11e clell'irreolinato attuai• mente; l'a11archi1mo,come allo pralico, C un fare perchè il possibile divenli ttale. 2. - Anche la ri1pa1ta alla seconclo do– manda può dirai po1iti1,.-a: i,1fatti se 1'inten• de la libertà come indipendenza delfo vo– lontà del sin&olo da ogni potenza o lui estranea che poua comunque determinarne l'a::ione (od. anclte, come poMibilitii cli ,ce– &liere l'a:ione che più preferi~e), i:etliomo che il pen,iero anorchico - pur no11ouu• pendosi ,i,temoticamente e didascalicamente del concetto di libertii - ha follo dei chiari ac«nni alla problematica della liber– tà. GoclH:in, ri&ettondo lo Stato quale ente neceuitante, proclamo fo irrinunciabilità delfautonomia morale del 1in1olo - "pro, prielii indir:iduale inalienabile ed invemli– bile,, -. Prouclhon, mentre chl'ari,ce il con– cetto cli pro&re.110 ( malamente i,lluo quale "fatale evolu:ione del1'11monità ,. , proclama la libertà qu.ole "pote.n:o d'116erma:ione e di nega:ione, di co,1ru:io11e e di di1tr11- :.ione", quale forza motrice dell'"omo, tm• tore del proprio "de11ino., -. Bal..-iuiin. non 1olo puntualiu:.a la relaz.io, re volontÌI• libertà, 11011 solo dii olla parola libertà 11n &elt$0 razionale - "domina:io11e delle CO• se ,. -, ma afferma un conce/lo obba11an1<1 limp1'do di libertii: aQr11nC<1me1110 dello Co• 317

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