Volontà - anno XV- n.5 - maggio 1962

per essere ill\•iato a Mosca <1uando l'autore, (uggito da Cuba, fece delle pubbliche dichiarazioni contro il regime di Fidel Castro). Si ripete troppo spesso il luogo comune che l'esercito rivoluzionario di Castro ( i Carnosi. barbudos) fosse composto al 95% da contadini e che i contadini cubani avessero appoggiato totahnente l'azione insurre– zionale castrista. La realtà è diversa dalla propaganda! t nolo che, essendo Cuba un paese essenzialmente agricolo, la maggioramrn degli abitanti si dedica all'agricoltura cd alle industrie ( come ciuella dello zucchero) ad essa inerenti. Nelle colonie della canna da zucchero lavorano non meno di 375.000 persone e la Sierra Maestra, zona nella quale si muovevano le truppe castriste, è praticamente circondata di fabbriche di zucchero e di campi di canne ..• Alla fine de.Ila cosiddetta guerra civile, dopo la fuga di Batista, l'esercito di Castro contava soltanto 1500 soldati. Qual'è stato, dunque, l'appoggio massiccio dei contadini nella insurrezione del 26 luglio? La verità è che gli appoggi a Castro li diede la classe media, la quale contribuì col maggior numero di giovani com– battenti; la Chiesa Cattolica che gli procurò migliaia di militanti clan– destini che agivano tra il popolo, nelle cillà, sotto la direzione dell'Azione Cattolica e dei suoi organismi colla1eraJi; l'alta borghesia che gli fornì i mezzi economici necessari per mantenere la lotla attiu; la stampa borghese cubana con la propaganda gratuita dagli effetti taumaturgici; clementi statunitensi che procurarono armi e procurarono reportages pubblicitari nelle riviste Time, Li/e, Coronet, Neumvek, etc. Naturalmente i contadini poco si aspettavano dal trionfo di Castro, mentre molto si aspettavano le classi privilegiate le quali aspiravano a conquistare il potere politico in crisi, ccl a questo fine avevano offerto grande e generoso appoggio. Ciò è tanto vero che Castro, pubblicamenlc ill una con(erenza televisiva del 2 Dicembre decorso, confessò che « non aveva espresso le sue intime simpatie per il marxismo-leninismo per evitare che gli elementi, che lo appoggiavano nella lotta c0ntro la dittatura di Batista, ritirassero il loro appoggio ». Così come si afferma nello scritto consideralo, u Ja riforma agraria fu accellata da tutti i partiti, inclusi i ,•escovi cauolici », mai avvenne in altri paesi clic vi fosse unanimi.là di appoggi aHa riforma agraria, battezzata come « la sposa della rivoluzione•· Le questue volontarie organizzate dai lavoratori produssero milioni di pesos per macchine agricole modernissime, tutti gli organismi popolari contribuirono per creare un fondo che su1>erò i 400.000.000 di pesos, la colletta organizzata dalla rivista Bohemia fruttò intorno ai 40 milioni di pesos, gli operai accettarono la imposizione governativa e concessero giornate lavorative gratuite in tutti i settori dell'i0<lustria. La riforma agraria ebbe, ai suoi inizi, la opposizione dei latifondisti i quali vedevauo minacciali i loro privilegi di classe: però il popolo acconsentì a qut-sta riforma. Pertanto è assurdo affermare che Castro, per rar fronte alla • opposizione che si manifeslÒ subitanea •· chiedesse l'a1>1>oggiodei ,,cechi e corrolli leaders comunisti del Partito Socialista Po1)olare (P. S. P.), in quanto allora 296

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