Volontà - anno XIII - n.7 - luglio 1960

Specchio delle cose del Sud L'foteressante relazione che qui &otto pubblichiamo può sembrare inattuale ri&J>ettoalla data del Convegno di cui parla. Ma purtroppo il quadro che e,,sa fa di certe .::one deJ>rCs&e del nostro ,,ae&c è una dolorosa realtà che non è prossima ad essere cancellata. E i metodi che uomini di cultura, sociologi e tecnici propongono per eliminare certe miserie di cui tutti dobbiamo vergognarci .• s'impongono all'attenzione di tutti. Perciò abbiamo creduto utile la sua pubblicazione (n. d. R.). I L D o L o R E antico e la miseria profonda che affliggono la gente di Pulma l\fontechiaro potrebbero scmbrnre incredibili, per coloro che hanuo seguito i lavori del Convegno solo attraverso la stampa. Ma io ve– rità, ,1uanti si sono recati a Palma l\fontechiaro, in veste di relatori o di osservatori, hanno potuto consta– tare con i propri occhi la tragica realtà. ll manilesto del Convegno, opern di Carlo Levi, nel suo lin– guaggio pittorico presenta e rias– sume già artisticamenle questa tri– ste renltà, che è comune a tutte le zone deprcs8e, non soltanto della Sicilia e del Meridione d'Italia. Abbiamo appreso, infotti, che un terzo della popolazione del nostro globo terrestre vive in condizioni di miseria e di arretratezza inde– scrivibili. La miseria e la fame so• no pili diffuse di quanto si pensi. Bnsta pensare alle popolazioni del– l'India, dell'Africa, dell'America latina, di molte zone dell'Europa mediterrnnea, senza dire che in cit• tà come Roma, Londra, Parigi, Barcellona, e persino nella civilis– sima Copenaghen, esistono delle a– ree depresse che sono dei veri e propri pozzi di miseria. 436 Chi volesse meglio documentarsi non avrebbe che da consultare il li– bro del famoso medico e sociologo brasiliano, Josuè De Castro: « La geografia della fame ». .Ma cerchiamo di vedere la mise– ria di casa nostra, che il Convegno di Palma Montechiaro, cui abbiamo assistito in tutte le sue Casi, nei giorni 27, 28 e 29 aprile, ha denun– ciato all'Italia e al mondo. Uno dei pri.ucipali organizzatori, ed animatore indiscusso, dol Conve– gno è stato Danilo Dolci. La figura di questo studioso è così nota ni nostri lettori che è inutile (arne la presentazione. Ma per i contadini e i braccianti di Palma, che in mas– sa hanno affollato il teatro Chiara– monte, dalla prima all'ultima se– duta, Silvio Pam1>iglione, il giovane professore di parassitologia aJl'Uni• versità di Roma, è stato un po' l'e– roe di quelle « tre giornate», e a lui hanno indirizzato le J>iù caloro– se ovazioni, in segno di simpatia e di gratitudine, per l'inchiesta igie– nico-sanitaria dolio stesso diretta e svolta nel loro paese. Ln presenza inoltre di scrittori come Carlo Levi e di igienisti, economisti, urbanisti di Cnma internazionale ha dato al

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