Volontà - anno XIII - n.4 - aprile 1960

nifest"zioni, si fanno accom.pagnure da operai agricoli le cui conclizioni di vita sono misembili e pei <Julllile leggi sociali sono inapplicabili. L'immagine dei problemi agricoli si trova ancora deformata agli occhi dell'opinione pubblica, dal fauo che è presenwta da ciggruppamenti poli– tici. Non è t.anto la riforma dei metodi agricoli che interess<i uomini come Henri Dorgères, clte f11,il creatore del movim.e11t.odelle (( Camicie verdi» prima della guerra, quant.o l'appoggio cli manovre rivoluzionarie e degli scopi e-0rporativistici. La m.obilita.zione dei cortei di contadini corrispondep per u,1, certo ,wmero di detJIUati « indipendenti)), ad un mezzo cli lotta contro il regime della Repubblica. Da p(trte opernia, non è mai esistito wi'mitenticn politica tlerso il mondo llgricolo. Le 110che riw1ioni che si sono tenute 11.eidipc1rtime11ti, tm sindllca1i operai e si11dac<1ti a.gricoli, si sono concluse con mozioni ge– neriche deplornnti le « spese improduttive del governo », ma nie, 1.te hanno apportato come soluzioni concrete. Le centrali operaie si limit<mo a de– plorare una situazione che co11ti11uaa {llr rialzare il costo e/elle,,i;ila, ma llQn prese11t<t110 nessun programma capnce di pro·vocare il coordi11am.e1110 degli sforzi dei co11tacli11i e operai. All'indomani clell<ilibemzione, i militnnti della Federnzione dei tec– nici, aderenti alla Confederazione Generale del Lavoro - allora unificata - avevano realizzat.o un serio lnvoro di studio concernente l'agricoltura. Avevano partecipato al movimento cooperativistico agricolo e aiutato aliti creazione di m,uue. Con l'niuto del sindacato del Catasto, erano stati fatti dei progetti di riunificazioni di terre. Quest'opera importante, che avrebbe potuto essere il punto di partenza di una vera politica comune tra e-0nra– dirii e salariati dell'industria, fu spezzata sotto la duplice pressio,ie dei grandi proprietari agricoli - che csaltnrorio i contadini come una classe che si clovcva difendere cont.ro il pericolo del movimento operaio estrarieo ai suoi propri interessi - e dei partii.i politici di sinistro: la direzione conumista della C.G.T. pro,wnciò lo scioglimento della Federazione dei tecnici, che aveva. un orientamento sindacnlista, e i bisogni eleuorali del partito socialista contribuirono ad imbrogliare le prospettive in corso. E' probabile che il « malcontento contadino )l abbia l'occasione di manifestarsi spesso. Ma sarebbe azzardato prevedere un vero movimento che sbocca in ,ma crisi di regime. Il mondo contadino è troppo diviso ed i suoi interessi sono troppo divergenti perchè possa manifestarsi com.e mr. corpo sociale in grado d'inlen,·e,1ire nella condotta degli affari pubblici, con lucidità. Potrebbe, per merito di quelle sue frazioni piiì. degne d'in– tereue, diventare /at.tore di progresso e di migliore organi::a:io11e sociale se trovasse ai suoi fianchi un movimento operaio che concepisse e perseguisse esso stesso una vera politica sociale. Fino ad oggi, nessun indizio permelte <licliscemere tale orie11tame11to. S. PARANE 268

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