Volontà - anno XI - n.12 - dicembre 1958

Le cause di codesto deplorevole fallimento sono così tante e compii– rate che sarà necessario esaminare brevemente lo stato economico e po– litico degli afro-americani nel me– ridione in rapporto al tenore di. vita e ai dirit1i civili degli operai settentrionali, i quali subiscono la influenza deleteria degli elementi imrui~ratori del sud, ora che l'immi– grazione europea è limitata, giacchè non solo i proletari negri si recano al □onl in cerca di lavoro ma anche un grande numero di operai bianchi. (continu,1) DANDO DANDI (sogu, d,11, pag. 692ì - COSE D· ITALIA 3 - H noslro govcruo, anche ~en:1:a un De Gaulle, è diventato « stabile» (almeno pare che \"Oglia durare a tutti i costi), Nonostante che Fanfoni abbia otlcnuto una 1uag– gioraoza di soli tre <.' quattro ,·oti per la sua politica eslera, nonoslante abbia avuto bocciati tre dei suoi disegni leggi presenlati alle camere (la tassa 5uJ ga$-liquido, il 11wraprezzo della bernr.iua, e la liberalizzazione dei metcati all'ingrosso) 11011 ha dato le djmissioni, L franchi tiratori del gruppo parhuueuta,·e D.C., che si sono fatti più nu• merosi, soao cosi dop1>iamente scoafitti: i loro tiri 110n hanno colpito !"obiettivo che si proponevano e si sono ricoperli (anche se 11011 tutti :;ono f'unosciuti) di vergogna per :1 loro doppio gioco che li porta a ,•otare coutro nello sc1·uti11io segreto ed in favore nelle votazioni ad appello uomiuale. Ma gli eletti non danno esempio di ones1à e 111oralj1à nell'esercizio del loro man– dato. I partiti di sinistra bauno votato con1ro la liberalizzazione dei mercati all'ingrosso che, istituita con un decret<1-lcgge aveva arrestato qualche mese fa la veloce corsa al rincaro della vira. (Si e pai;a1<1 il burro anche a 200 lire l'etto!). J rapprcsenta111i lici popolo danno al loro volo contrario ,il significato di rifiuto dei d1,-c:reti-legge. Ma non è un mistero per nessuno che il Governo governa tJer decreti-legge ed i lavoratori 1i chiedono perche proprio questo doveva esser bocciato, e perehe gli oppositori non ave• vano saputo trovare nessun rimedio per impedire che i prei:zi mont11Mero. E concludono con una riflessione che può sembrare qualunquista, ma che risponde ad una realtà: man• da1eli lassù e poi saranno l111tiuguali. Le elezioni sono UllDcosa e la politica ne è Ull'altra! ::..t.1!'-1" 4 - Siamo nella srngione dei Congressi. Da mesi si sta preparando quello MCia• lista che avrà luogo dopo la prima decade di gennaio, a Napoli. Quelli repubblicano e liberale hanuo già avuto luogo, seguiranno quelli degh 11hri partiti: la D. C. ha fissalo il suo a Firenze per la seconda decade rii aprile. In attesa delle eouclusioni dei congressi dci grandi partiti tutto sembra in 1ospeso e le queslioni che piìi si diln1tto1,o sono la partecipazione o no al governo, l'aper• tura a sinistra, la eompo5izionc delle tem.lenze iuterne eaislenli io tutti i partiti e che si Slanno facendo una guerra che non JJolrebbe essere più Ceroce se, invece di essere direua, verso compagni, fosse riirena conlro i peggiori nemici. Dei nostri problemi uessuno ne parla. Ed il male peggiore è che i poli1ici, con lutto il luro agit~rsi e le loro interminabil'i discussioni per la prcpar.izin11e df'i çongre.ssi, riescono a far credere a molti che solo essi arriveranno a rimediare c111elloche fun,:iona male nel paese. ·Perchi: le eose amlassere meglio bisogllerebbe che ~cov1p11rissno J,1ll,1 vita pubblica tutti i politici di professione. Sarebbe gii, una buona bonifica! 697

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