Volontà - anno XI - n.12 - dicembre 1958

loro fini. Essi si distinguono dai par– titi che concorrono all'esercizio del potere per il (atto che non tendono ad assumere dircllamcnlC la respon– sabilità governaliva mà pesano su di essa dall'esterno. L'autore ha poi delle incertezze e sembra brancolare nel buio delle contrad,lizioni quan– do passa a definire e documentare la 11a1ura di questi grnppi, special– menle là dove è lcntato di cataloga• re in essi anche (tuei partili <li mi– noranza esiliali senza Sf)Cranza dal– Jc formazioni governative {in halia e in a 11 ri paesi poi rebhc essere il partito comunista). Ma il pregio fondamentale di quest'opera rimane Ja dimosl razione della vulnerabilità dcll' orgaoizzazìone politica dello Stato e dei principi etici a cui si ri– chiamano i partiti che finiscono per essere subordinati agli interessi par– ticolaristici. Principi tanto cari al sentimento dei !lOpoli come cristia– nesimo o liberalismo o socialismo non sono in rcahà che guanti di vel– luto per ricoprire gli arligli adun– chi dell'affarismo e deH'esosità ca– pitalista. Ma non è su tJUesto aspetto dlf' l'autore volge la sua attenzione; esso in sede teorica afferma la distin– zio1w e i rapporti tra l'esercizio di– retto del potere o (( potere decisio• nalc 1) dt'ilo Stato e i raggruppamen– ti esterni di qualsiasi natura che in– terfedscono nelle sue (< decisioni im– perative n. Nella dimostrazione pratica esso è portato a riconoscere nei gruppi di pressione le forze dei feudi econo– mici e delle organizzazioni affaristi– che e professionali e poichè il suo campo di ,ossen·azionc è la <ruarta Repubblica francese, la sua classi6- cazione non esce dal settore nazio– nale: si !ratta del Consiglio nazio- 688 nalc del padronato, del Consiglio nazionale deJ commercio. l'associa– zione nazionale delle società per a– zioni. la Confederazione delle picco– le e medie imprese, ecc. Ma se do– vessimo occuparci de1J'ltalia non si potrebbero ignorare i gruppi di pressione esteri e le severe imposi– zioni del capitale straniero sul po– tere decisionale dello St;:llo italia– no; non si potrebbe per esempio lrascurare il peso decisivo che ebbe nei passati governi Dc Gas1,cri e Scelba la pressione degli inleressi petroliferi americani. I rapporti strellamenle confidenziali tra i ccn- 1ri decisionali dello Staio e i grup– pi di pressione sono in quest'opera mirabilmente analizzali e messi a nudo. Da una pal'lc lo Stato che e• spande continuamente il suo campo d'azione e di competenza sino a de– terminare un principio di direzione ·centrale nella vita economica, dal– l'altra un accentuato [razionamento degli interessi materiali sollo la spinta dei rapidi muta01enti tecni– ci che dà luogo a sempre più po– tenti e complesse intese economiche in cui lo Stato assurge a supremo re– golatore ... e dispensatore dì aiuti provvidenziali. Ecco la politicizza– zione dei rapporti economici, ovve– ro l'ablHaceio Ira gruppi economici e ('t•ntri ~tatall. C.ò che attrae i pruppi pro[essionali nella vita poli– tica è la lotta per la ripartizione del reddi10 nazionale che si svolge non solo nel confronto sul mercato ma sopralutlo •nei mercanteggiamenti 1·on funzionari 1mbhlici e parlamen– lari. I profitti induslriali e commer– ciali cessano di essere quei margini fragili e contrastanti che gli autori classici <lescriYono per trasformarsi io rendite fisse che scaluris<'ono dal-

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