Volontà - anno XI - n.7 - luglio 1958

LA DELINQUENZAMINORILE MENTRE in Italia, dalle statisti• che, risulta che la delinquenza miaorile è in diminuziouc, negli Stati Uniti ha avuto, in questi ul– timi tempi, una tale recrudescenza da impressionare la gente in gene– rale e da preoccu1>are seriamente medici, sociologi, psichiatri, scrit– tori, magistrati cd educatori. Ciò cl1e rende ancor pili sconcertante ta– le {enomeno è il suo carattere gra– tuito, l'assenza di un fme utilitario. Sembrerebbe che rubare ed uccidere fossero diventati. uno spari od un'im– presa in cui certi giovani si con1- pincciono di misurare il proprio CO· raggio e le proprie abilità. E biso– gtrn riconoscere che questi delin– quenti non professionali arrivano qualche ,,olta a costruire il « delitto perfetto •· J nostri giornali, di questi ultimi anni, sono stati pieni della cronacu di questo genere di crimini negli Sta– ti Uniti, per cui non c'è che l'imba– razzo della scelta per citare quelli pili tristemente famosi. C'è il delit– to di quel diciaseuenne che alla fi– ne del 1957 telefonava alla polizia per a\•visarla che aveva ucciso sua madre perchè essa lo scocciava; c'è quello della b:mda di giovani che trova su una panchina un disoccupa- 10 :i.ddormcntato e lo prende, lo but– ta a mare e lascia che anneghi; <1uel– lo ancor piì1 raccapricciante del ra- 390 gazzo paralitico ucciso da una banda di ragazzini, ed li caso di cui piia si è parlato, del diciannovenne Char– les Starchweather, soprannon1inato il mostro di Nebrasca, recentemente condannato a morte, che in pochi mesi, con l'aiuto della sua amica quattordicenne, uccise 11 persone. L'Europa non è certamente immune da quest'ondata di delinguenza gio– vanile. In Francia non si sono anco• ra spente del tutto le polemiche at– torno alla condanna a morte pronun– ciata dal tribuno.le di Versaille!I, contro due giovani che, nelle vici– nanze di Parigi, nel bosco di St. Cloud, uccisero due fidanzati che stavano leggendo, per impadronirsi della loro aulomobile, con il solo scopo di di\'crtirsi un pò. In Inghilterra, proprio in quesLi giorni, c'è stato un processo contro due allievi che, per 1ma scommessa, avevano incendiato l'edificio scola• stico. Ed anche da noi, dopo la i;econda guerra mondio.lc , vi è stata un'esplo– sione di violenza da parte di gio\'ani appartenenti a famiglie per bene ed anche ricche. E' evidente che non si possono spiego.re tutti questi delitti con le solite cause di ereditarietà, di con– dizioni di miseria, di vizio di igno– ranza legate all'ambiente. Bisogna allargare il cerchio delle ricerche,

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