Volontà - anno X - n.3-4 - 1 dicembre 1956

ài gloria d'ispirarsi a valori univer– sali. Questi valori devono essere quindi suscettibili di realizzazione, sta pure in misura limitata e sten– tata, in associazioni umane d'ogni genere, (uorch.è a delinquere. Non si aspetta che tutti siano anarchici per provarsi a praticare l'anarchia. Massime e principi anarchici devono farsi strada fra uomini che non si di– cono anarchici e che d'anarchismo non ne vogliono sapere. Altrimenti l'anarchismo si riduce a una setta e i suoi tempi migliori son da ricercar– si nel passato, non nel futuro. Vien la voglia di lanciare il mollo « An• dare al popolo »; senonchè, se non si è gia col popolo, c'è da domandarsi do\·e diavolo si è, e di gente che va al popolo H popolo giustamente si diffida. Ma si cerchi con ogni mezzo di rompere <1uella specie d'incesto mentale cretinizzatore che lega ed irrita l'anarchico con altri anarchici e gli vieta la partecipazione alla vi– ta sociale propria, gliene rifiuta la esperienza e lo mutila quindi moral– mente e psicologicamente. Ammetto che ci sia l'auarchico di tipo antiso– ciale, ma a lui non mi rivolgo. L'a• narchico non semplicemente ribelle e distruttore (per sistema, quando gli la comodo o quando gliene salti il grillo), ma capace di distinguere fra Società e Stato, Cra organizzazione e dominazione, Lr8. libertà ed arbi– trio, Ira l'anarchia ed il disordine archist.n, fra la realtà e la fantasia, l'anarchico che ama gli uomini vivi e non gli angeli della città del mii- 208 lennio, l'anarchico, dico, che crede oelle qualità positive dell'anarchia e dell'anarchismo, non deve evitare di far parte di quelle associazioni ed istituzioni in cui gli uomini soddi– sfano e precisano i loro istinti socia. li. Se non ve n'è che gli vadano a genio, ebbene, ne fondi una egli stesso, non dimenticando però che in ogni associazione o istituzione in cui voglia agire da anarchico deve essere pronto a dare come a ricevere, a con• cedere come a domandare, fosomma a rendersi conto che non c'è solo la ma volontà o il suo punto di vista che conti. Le associazioni a cui mi riferisco possono essere cultu.rali, sportive, economiche, educative e amministrath•e. Individui che si son provati a infondere un pò di spirito anarchico in tali associazioni, che hanno acquistato esperienza di orga– nizzazione e che non vivono in un mondo a parte, ma coi loro vicini, nella società in cui sono nati e cre– sciuti, saranno sempre meglio pre• parati a diffondere i germi di una società anarchica o a trasmetterne lo ideale ai propri figli che non coloro che di società non conoscono che quella del proprio cen,eUo e che quando \·iene il momento di agire si trovano nelln necessiti! di dislrugge• re o di perire, di sabotare o di di– missionare, perchè l'ordine che con. cepiseono non è compatibile con gli uomini che li circondano, con quelli con cui pur vorrebbero operare. GIOVANNI BALDELLI

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