Volontà - anno IX - n.6 - 1 novembre 1955

1 - « Gli anarchici, credono alla Jit{ertà. nel-c101 »: non è t.'f!ro. Jli è certamente tra noi, come in ogni altro gruppo, clii può penMJre una tale proposi.:ione, in sè conrradd,'rorùt: ma i più ri/lenivi certamente non ritengono c/1e la libertà esista solo col caos. An::i, ere• dono che il caos ( quella specie di caos so. ciale cl1eaccompagna la Jase culminante di ogni rivolu::ione) è condl'.:io,ae prelimina• re d'1.marinascita in libertà - la <1uale ri• nascita ( sorgendo dalla tabula-rasa sociale elle appunto si definisce caos poichè tutti gli isliluti del pa.uato vi son d1'.strulti, nè "lcun nuoa:o .t'è ancora definito ed aOerma• to ncll'e.tperien:a) in tonto .ti auua in ,,uan.• 10 C .t11peramentodel cao.t. 2 - « La creazione di un ordine nuovo ... in questa età di progresso scientifico e tee• nico... (non sorge) da un periodo tli riccr• ca e di esperimento .•. m:i dn una volontà costruttiva e tenace la quale deve non solo 1aperc a che tende ma anche con quali meni ,,j J>UÒ pervenire». Anclie ,,ue.tta proposi:ione è semplici.Jtica ed erronea. Gli a11arcliici ( .sal1:o clii penS4 cli1,~rso, s'intende, e 1,~ n'è anche rra noi) ricono• scono «rtamente cJ,e oggi la rinaM:ita di una vita sociale libera dal caos rivolu.:io• nario è assai meno /acile e più facile c/1e nel pas,010, tiare le disponibilità tanto mag. giorr' di energie naturali, le conoscen::e tee. nologicl1c, /'insieme cl1e consente una e– norme diminu:ione di fatica per tuui. Ma pensano clic tale condi::ione è la cornice del quaclro: in tale condizione, infatti, guai se ad una persona o ad un gruppo ui'ene dato potere df « riorgani:=are • la Jodet(Ì, Le nuove /orme sociali nasceranno solo allraver.to un tempo di uperimento, eia• .1eungruppo essendo libero di tenf(lre /or• 111e di vita anociata nella dire:ione clre gli pare migliore, sen:a possibilità di imporre la 11ropriavia ad altri, con clre nella pro• fica .ti t•edrà c/1i sopravvillt. alla proua. - • non°sarà mai un sol gruppo, un sol mo– do, m(Z certamente nwlti. La società-aperta, cioè esplicantesi in forme molteplici, è una nc«uitù più e/re mai ovula, proprio per l'immensità delle energie disponibili. Nei• $Imo pouà mai arbitrarli di dire: «eo t~· te tutti come me (cioè 1eguite lutti me) ed avrete il meglio. Vl ,arà Jtmpre qualcuno per cui quel « meglio» non è tale. In questo senso della molteplicità neces– Mria dell'agire umano, c/1e se abbandona tale moltepliciui $i trqn1uta in comando• 11bbidicn::a e quindi non è più umano, è una delle ragioni essen::iaUdell'a,wrc/11'.smo. 3 - « •.• per indicare agli steui detento– ri del potere come questo s'impiego. me– glio per il bene di 1ut1i ... •· Ecco il tesi finale delle idee di F.C. Egli non Ira capito nemmeno c/1e per un anarchico i detentori-del-potere non fanno clie male, ali') lunga, anc/1e se pa• re cl1e nell'immediato facciano del bene. Come $Ì puiJ 11uindi postulare cl1e proprio ud cui noi ci rivolgiamo in veste di, con• siglieri? Ba.sta (/et resto l'e1perien::a stori• ca della Spagna negli annl seguenti al /936: gli anarcl1 i ci cl1e si son illusi di po• tcr influire sui detcn1ori 0 del 0 potere sono stati lutti divorati. 4 - « ... gli a. avrebbero dovuto rieono• 1eere l'uomo comune ancora in1:a1,acedi go– vernarsi dn !è... ». Cl1e gra1·e errore di in• c-ompre11sione, Clii penM co.tì si clauiko implicitonten. te • 1wmo-non.-con111nc •· Noi invece sap– viamo bene che anclre un pastore della Sonlegna o un peSC(ltore di Calal,ria o un travet di grande città industriale ( gli « uo. mifii conumi )) $01~di mille specie) son pro• prio uomini come me come te come noi: l1anno i11, sè le stene capacità di bene e di male e/re sono in me in te j11, noi. Sa– per leggere pilÌ o meno, a1,-erletto più o meno, 1id molto meno peMJ di ciò cl,e pen– ,ano rami. Noi diciamo, penu,ndolo dnvvero: tu la– tiro tu pro.ttituto 1u pastore tu operaio tu scienziato tu filosofo tu $0nlO, uomo o don– na cl,e tu sia, sei nulla pilÌ nulla meno di me. Sen.::a que.tta btue, anche noi crede• remmo che è giu.,to che alcuni si costitui– scano 1in potere di comandare. Ed è questo l'errore fondamentale di F.C. nel valutare l'anarchismo. (P. S. - E' appena neceuario rilevare 333

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