Volontà - anno I - n.8-9 - 1 marzo 1947

Ed infi11,, il. ;:iomo desi11to arrivò ed io cntrui ri<'l ,nomlo pif'110 di 7"· w•rosi propm•iti, pieno di spernnze e di illusioni. Aucvo Umi.o .~ognut.ocli repubblica, che non pot.elt.i Jure u meno di gC"t· 111nni,luppert11llo dove m.i dicevano che c'crn un 1.entut.ivo, """ u.spir"zionf'. 1111 desiclerio rcpubbliccmo; e come rep11bblicm10 vie/i per le prime volt<' lt• ('t1rceri regie. Mu JJO$CÌu incominciai " riflett.erc: Studiui lt, storitt che fino allorn (lt:<'• 1·0 appreso it1 mmwuli st.upidi e bugiardi, e ,;idi cl,e lt, re1mbblic<1 eru ·"'"'" '"' go11emo come gli ultri o peg{{io degli oltri. e che in re1mhblict1. come in monurchiC1. v'è misuiu ed ingiu.~tiziu. e si mitrngliu il popolo quw1- do tenu, S<-uoterc il gioco. Cuurdui i paesi co1u.emporrmci e vidi che <111ellin cui v'<' lu repub· hlic" non sturu,o meglio di quelli in ,.,,; ·vi i> le, monurchio. In Americu vi t'• ICIrcpubblicll e. con tonto e:,;ten:;ione di terrn libcnt. con tulltll sountl•– homlunzc, di produzioric. v'è della Mente che muore di Jume; vi è /u re- 1111bbl.ic <1 e. mnlgruc/o lu libertà e l'<>suuglicmu, scriu.e nellu costituziori<'. chi è povero 11011 Jw dignità di uomo e fo ccwllll.rri" disperde li colpi di ba– ... ron<' o di sciltbola gli operc,i che cl,ieggono 1xme e lavoro; v'è le, repub· blica e si ri,ù1cot10 ullu dispcrnziori(> e si cucc.icmo come belv<' le popolo· .:.ioni indigen('.,. Che dico? iri Ameriro. com.e già in Roma e in Grecia. si i• risto d,e le, repubblirn è compettibile con lu scl,iuuit1ì! V'è repubblicll nelllt Srizzcrr, e v'P mùeri(I. (> clo,nimmo i prNi protP· .;tu111io r,,uolici. e 11011 si puO_ ubi((1re i,1 1111<1 cii.là sen::{1il perm.esso di so~– gionio, '-' , liberi rittadi11i svizzeri merc,1111.eµµicmoil t,·oto per q11alclrr•hic• d1irr<>di hirrn! V"è rC'pubblicu in Fram:ia (alloro ern sorta dtt poco) e iniziò le, _,.,rn ritn mass,,cruntlo 50 mi/e, parigini, <'contin11ll ù1Je11clcmdosi oi pret.i e nwndcmdo i suoi solcluti dot,·11r1q11e i fovonttori leuftno il copo, per costri11grrli a sol· tomettersi. <ti1x1dro11i<'sopporturc sommPssi fo loro miserict. Dunque. ,ni dissi, le, repubblica non è quelfo che io uuci·o soguutu: .,Ju11<1ue, ultra è In voga "spirttziorie del collcgic,/.e, ultnt. ben llitru. ,-, la rcllltà. I miei compagni pi,ì vecchi. quelli c/,e io considcrcn:o comP miei mllPSt.ri. dice1;,mo bene e/re le repubbliche esist.ent.i non enm le, vera e e/re in ftotiu le, rcpubblico ·apporterebbe éu, ..t.i:ziu. libertà. benessere. egw1- !!lim1zu; nw io SllpCL·oc/,c le stesse cose :;i dicevcmo in Frcmciu prima che fu repubblicu trionfasse; $Ctpevo anzi che rose simili dicono e promr'tto110 tulti i purtili che /ranno bisogno dPll'llp/JOggio JJOJJOlurcper sC1lir<' ol po· terc c ... volli vederci clrioro. IJ" m,1,1rc,cli ww società nori può di pendere. pcnsC1i. doi nomi e dltll.e /orme uccc:-soric. mu bensì. cfoi ~ntpporti t.rct ciascun membro dclltt soci<'tà <'Otdioltri membri e col corpo sociale intero. Nè l' c.icll.fl di 1111 cctmbi"· ltl<'IUo 11e!l',,rga11izzuzim1e socilllc può l'Ss('re dctcrmin"to sofome11le cfoi -dr:;id<'rii e dalle intenzioni <IPlportito cl,e lo preconizza, /JOiclrè ,m pnrtito ,di(• accett11 e cren certe posizioni ne s,ibisce le consegueuzt>, o si perde iri 57

RkJQdWJsaXNoZXIy