Vita Nova - anno II - n. 5 - maggio 1926

. . I . . . • ' I • • '- I \ \ . . ( . . . ' • ' . , • ' f • ' ~ ... ., I I • • ' I "t . . , ' ' . - - ... ' l • • •,' • ' • . ... . ' .. . , . . ' ... • • I '\. I' • • _. l • 1t .- •,'·-· . : ._·.··<;-·:·- -· Via Manzoni 4 ··.~- Bòlogn- ·.-- • ,, .. I • . • I ,r .. • r . . . ... . : , . , . ' • • I I <\ ' . . • • I ~ • I I ,r \ f • • I ... ., ~ I • .. • •, • 1 ( : "\ ' " ' ... " / ... . . . - . ~· ' . ,..: . . . . . , . ; . .. · è_··a[Jeri&···al :i1u~biico•.",'tlalle Ore 7 àtte'ore ?4 _cli ogit(gi(!rno;-- . ·. .. . . ' . ' • • f ,C • I ' . • .. "• ,.- • I . . . . . - . . . .. t. • t I ~ • • ' ' ,, .,,, _,,, - . ,.. ' . t f / I , ,. • .• o / , , • ., ,., • • • .. . J ' '" .. ...• 1 • • • ;. , • • • 1 • lr • r •• ~.. , ." • • • : .. ·\_. ~ ~ .-..·:..:.·.. ~.c·Af.FÈ--. __ RISTORANT.E. ·.. :· · --.-.-, :··. . \ 1 ·,. ... ' .. ·I .. I - • ~. • ' ' ' . " .... . • I ✓ ; ' , I , l • • ' .• • ..,.. !, I , I i.-•• f . , _ \ , . · ~1~g~nte/tn-O.dernitolé~iPpuntabilec; on serviziospeciale p-~r.' '4 , • t • t ,, • t . . . .· bançh~t~i.: è_ _.èe_rimonie; pensioni-cOnveni~ntis~impeer mùti.~...· . ., . ....tafi_. ;e, -·st~d8.riìi: .L. 10.- ogni dùe pasti (serviziocorripleto._)·;.'. · . . . ..., ' . . • • I • • • l . .. . . • I • -... • I ' • .,. . ' . ( . . . . . .·· ·_>.;.\:·::;:~.:·-.··-··.:..-ALBERGODIURNO ··.. , f !, • . '\ t • • ,. ... . • ... I • \ I • • ' • t .. ' • . . ' . • I .... . • .. ·"' . ' . . . I • • ,, I i.. • ••• .. \ ; ' • • ' • • _,Il Pil('.- ifande; J)iù l11oderno, più·completo,. ·,_ra .gfi esistenti.·_.·- • 'Il "· • •• • ... • • ... lii ·. in -ltélli~·,4~Q, ·OéÌbi~_ettL da· bagno; ~alo~eda barbiere; par- \ . , ' .·.:.,-r:~-cchi~reper ·Sig!')ora·;manictu:~èp-e,dicure; water closéts; ...., " . ; . · ::;;-_.~--~t-~strJscarf)deè;p. oSito·b~gagli .ecc.. . .. . '- - ,. • \ •• • ✓ , • ; , • . .. " .. "' . ~ 1\ • .. I ~ •. :."" • • ' 1 ... •• • •• . , .. .. ' . ' , . . . ..... "",.,;,·• ... .. . . . . .. , ', , f ,.. •• ' ·-> >_.:.':'-· :._·_: Ufficio Postale~Telearaflco·-Telefonlco - f li .. .I. • • • ' 1• I , • . , ... Il>: ' • • ·.J '·. " - ._ ', I ,- • •' ,O#• .. J ~ t I . . · · .·.:.. :<,·:S~~iz(b· fafJidlssim'·o a tutte le· orè•.:· · • • • ;.lt• • V .. • ' • • . . . ,_ . . . .. . ,--.~--~-- ~ . . . . . ' ; • .. • .. . i • . .. ., ,, . . I • • f • t J • • ,· • • \ • ... . .. f J ~ I ~.. .t • • • "' · ::.-_ ·'.··. ·so■cclo· di. T8bacchl nazionali ed esteri • t / • ,I I • # a # ' • • . ' . . 1 . ' ' ... r • • . . ' \ . . Bia

• • Qualche pregio _particolare della \ CARATTERISTICA 'PARTICOLARE DELLA NUOVISSIMA FlAT MODELLO 509 È QUELLA DI P05.5EDERE OCNI PIÙ MODERNA APPLICAZIONE CHE. SINORA ERA PREGIO ESCLUSIVODELLE PIÙ COSTOSEVETTURE DI LUSSO. q ESSA POSSIEDE PURE. PROPRI ESC~USIVI PERFEZIONAM~!'JTI CHE COSTITUISCONO AL TRETI ANTE PICCOLE NOVLT A t) Dinamoa comando "direttò, silenziosa.e facilmente accessibile. 2) Freni Miterioriauto-trenanti, brevcttaÙ, con regola.Lione t.lpida e e~ moda daÌI' èstemo. . 3) Pneumah<:1 & bcbSa pressÌone 4} Motorino d' aniamenco con nuovwuno sistema d'innesto elettroma• gncttco b,e,•ettato di assoluta 5icurezzae silenziosissimo. S) F rwone monodisco a· secco con guarnizione speciale. 6) Trasmissione normale Fi.at con ·ponte in lamiera stampata e dilfcren-- vale ·smontabile posteriormente: 7) Sospensione con lung~e molle a balostra ·BJ Lub~cazione dellear\icolazi<>l\i dello chass~ mediante siringa a P!essionc. 9) VentJa,·ore con rrasmwaonc diretta a frizione (senza cinghia). IO) Motore ad aho rehdimcnto. V alvolc in testa, bocchettone d' ouo di comodwtmo aCCC$50 I I ) A VVlSatore lettrico. I 2) Parebrise brevettato. che assacura ~ perletta protezione. I 3) Leve di comando al centro. I 4) Sedile anteriore composto di due comode poltroncine ribaltabili per permettere il passaggio ai posti postcnon. · I S) Cassetta utensili invisibile 16) Chiuswa ermchca per mcuo di tendine laterali apribili con sli sport~lli. c~toditc dietro· lo schienaledel sedile J>O$lcriorc. · \ flAT -'AUTOMOBILI - SEDE .DI ·BOLOGNA Piazza S. Felice - BOLOGNA - Telef. 13-77 - 5-68 Bianco •

-- - --·"-- - -.... .,. - \ VILLA BELLOMBRA CLINICA PRIVATA MEDICO CHIRURGICA BOLOGNA (30) VIA BELLOMBRA 24 Telef. 14-87 Dii ettor6 Sanitario: Dott. ANTONIO LUTTICHAU MEDICINA GENERALE: Consulenti Prof. AuGUST~MURRI, Prof. PIETRO ALBERT0Nt, Prof. LUIGI S1LVAGNI, Prof. ANTONIOGNUDI - CHIRURGIA GENEtlALE E GINECOLOGIA: Consulente Prof. SANTE SoLIERI - MALATTIE DEI BAMBINI: Prof. PIETRO BCJSACCHI- ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA: Consulente Prof. AFRICO SERRA - UROLOGIA: Dott. lVIANLIOMONTANARI- ISTITUTO RADIOLOGICO: Dirett. Prof. G. G. PALMIERI, Vice-Dirett. Dott. G. TONELLI - TRATTAMENTO DELLE M ALAT"fIE DEL RICAMBIO, CURE FISICHE (elioterapia naturale ed artificiale, attinoterapia, elettroterapia, idroterapia). LABORATORI PER INDAGINI CLINICHE - ASSISTENZA MEDICA PERMANENTE La Casa di Cura è situata presso Porta d'.lzeglio (Tram n. 2), in posizione amena, a breve distanza dal centro della città, ed è dotata di ampio parco. Servizio di automobili. Ogni stanchezza derivante da un opprimente lavoro, ogni esaurimento per eccessi di qualsiasi specie, tutti i postumi delle malattie debilitanti, e specialmente dell'influenza, sono rapidamente vinti col il magnifico ricostituente moderno la cui geniale composizione (dovuta ali' illustre Prof. SILBER) è universalmente apprezzata. II TAIFOSFOL trovasi in commercio tanto in flaconi che in fiale e viene distribuito in saggio ai signori Medici. ISTITUTNOEOTERAPITCAOLIAN-OBOLOGNA Or. Uff. RAFFAELE TOSCHI & C Biblioteca Gino anco AMBULATORPIOLICLINICO BO LOG N A .:. Via G. Oberdan n. 17 , primo piano ORARIO Malattie Nllrvose • Prof. A LBERTONI - Lunedì, Mercoledì ore 8,30, Sabato ore 14 (Abitazioa,·: Via Libertà, 3). Malattie drl ricambio • Do·t. G. MONETTI • Tutti i giorni (meno i festivi) ore 10,30 (Abita~ione: Via G. Petroni, 15). Malattie (lei ,Cuore e Polmoni • Prof. LANZERINI - Tutù i giorni (meno i festivi) ore 12 (Abitazione: Via S. Vitale, 28). Malattie d~gll Occhi (Sezione A) • Prof. G. RICCHI - Martedì, Giovedì, Venerdì e Sabato ore 10 (Abitazione: Via S. Stefano, 23). Malattie d('gll Occhi (Sezione B) • Dott. TIRELLI - Lunedì, Mercoledì e Sabato ore 10 (Abitazione: Viale XII Giugno, 15). Malattie de! Bambini (Sezione~A) • Prof. P. BUSACCHI - Lunedì, Mercoled1 e V<.nerdì ore 11 (Abitazione: Via Barberia, 9). Malatt!e deJ Bambini (Sezione B) • Dott. TESTONI - Martedl, Gioved1 e Sabato ore 10 (Abitazione: Via dei Mille, 9). Malattie delle Donne e Ostetricia (Sezione A) • Prof. PIRANI • Lunedì, Mercoledì e Venerdì ore 11 (Abit.: Via G. Petroni, · 15). Malattie de~e J?onn,e e Ostetricia (Sezione B) • Dott. V. JASONNI · Marted1, G1oved1 e Sabato ore 11 (Abitazione: Via Dantf>, 14). Malattie df'lla Pelle e Veneree (Sezione A) - Prof. DELLA FA VERA · Lunedì, Mercoledì e Venerdì ore 14 - Martedì, Giovedì e Sab t ore 19,30 (Abitazione: Via Guido Reni. 4). a 0 Malatt!-e ~ella, Pelle e Veneree (Sezione B) - Dou. GAVINI. Marted1, G1oved1 e Sabato ore 10 • Lunedì, Mercoledì e Venerdì ore 19 30 (Abitazione: Via Benedetto XIV, 1). ' Mal~t~ie ~el Nas~, G~l!' e Orecchi • Prof. D' AIUTOLO _ Tutti 1 g1orn1 (meno 1 fesuv1) ore 13,30 (Abitaz.: Piazza S. Simone, 2). Malattiei del Denti e della Bocca • Dott. E. GA'ITI _ T tt" · giorni (meno i festivi) ore 9 e 18,30 (Abit.: Via Indipendenza~ 1~): Malattie della vie urinarlP • Prof. PERRUCCI • Tutti· 1· · · ( . ~ . ') ( g1orn1 meno 1 1e3tlV1 ore 14,30 Abitazione: Via Zamhoni, 9). Raggi X, Radium • Prof. G. ROCCHI - Tutù i giorni (meno· i t· ') ore 11,30 e 12,30 (Abitazione: Via Gargiolari, Il). 1 es ivi ESAMIDI MICROSCOPEIADI CLINICA(ORINE,SPUTO,ecc.) ESTRATTO DELLO STATUTO:-~' Ambulatorio dà cura gratuita agli ammalati poveri munllt del certificato di povertà.

• • J .. . A~~l[lftlmnf ff AllOAflf f fRR~fHVl.I[ ft ~ ~ AnAl ~ nAl f f fRR-V~I(RI EnteMoraleperla Previd.ed il M. S. - Fondata nel J 881 SocietàAnonimaCooperativa- Fondata nel J 889 • Sedi riunitein BOLOGNA, Viadei lVlille2, 3 e ViaRizzoli, 20 (Palazzoproprio)- Telefoni7-29 e 13-25 su eeu R s A L I ( CON SERVIZIO BIGLIETTI FERROVIARI E MARITTIMI) : ANCONA, Corso Vittorio Emanuele, 20 - CASALMONFERRATO, Via Roma - FERRARA, Piazza Commercio, 3-5 FOGGIA, CorsoVitt. Emanuele, 35 - GENOVA, Piazza De Ferrari (Pronao Teatro Carlo Felice) e Piazza dtll'Annunziata LIVORNO, Piazza Vittorio Emanuele, 2 - MANTOVA, Via Cesare Battisti, (locali vecchia Posta) - MODENA Piazzetta delle ova - RIMINI, Via Gambalunaa <angolo Via Cavalieri) - ROMA, Via Terme di Diocleziano, 44 ,. SAVONA, Via Paleocapa, 27 - TORINO, Gallnia Nazionale, Via Roma, 28 RAPPRESENTANZE : in tutti i centri ferroviari d'Italia ,- Situazione al 28 febbraio 1926 46° Anno di Esercizio Patrimonio .. • • . . • • •• . . L. 10.993.116,27 Valori di proprietà . . •• . . . . , , Depositi presso Istituti. . . . . . . . ,, Contributi dei Soci (Anno l 926) ai fondi assicurativi • • •• • • • • . . '' Assicurazioni pagate nelr anno 1926 ,, Eccedenza delle Entrate sulle Spese . . ,, Fondo di Previdenza del Personale . . " 1.504.807,34 9.056.683,60 682.745,40 295.735,45 404.944,99 1.591.412,37 TOTALE su!sidi pagati a Soci e famiglie L. 10.339.486.85 Somme assicurate ai Soci . . . . . . ,, 5 1.656.997,07 • • t, 745.116,47 Situazione al 31 marzo 1926 38° Anno di Esercizio Capitale versato e riserve. . . . . . L . Contanti e disponibilità presso Istituti di emissione . . . . . . . . ,, 2.039.392,62 1.840.872,83 Portafoglio (Buoni del Tesoro Italiano e Mutui garantiti dallo Stato . . ,1 36.707.656,--- ., Valori , . . . . . . . . . . . ,, 3.593.223,22 Corrispondenti . . . . . . . . . . ,, 9. 194.301,96 Depositi fiduciari . . . . . . . . ,, 27.889.107,62 Valori in deposito . . . . . . . . ,, 5 .207.133,80 Utile netto dell' Esercizio. . . . . • ,, 40.312,67 TOTALE somme ricevute in deposito a risparmio. . . . . . . . . , L. 362.421.632, 12 TOTALE somme investite in operazioni di credito .. . . . . ,, 534.836.967,66 Risparmi distribuiti agli assicurati p. I Sindaci G. Z A 1\.1 BO NE L LI Il Commissario Prefettizio L. ARPINATI Il Direttore Generale F. BA L LA R I N I ASSICURAZIONI: Malattia- VecchiaiaTUTTELEOPERAZIONDI I BANOA ( rendita vitalizia) Decesso - Somme pagabilia tempodeterminato. ASSISTENZA SOCIALE: Borse di studio e premi di profitto- Curemarinee montane - Doti - Sussidi speciali- Viaggid'istruzione. Saggi d' interesse sui depositi Libretti a risparmio. . . . . . . . . . . . . . 3, 50 % Buoni fruttiferi a sei mesi 4,50 - 9 mesi 4,75 a 12 mesi 5,- % Società di Mutuo Soccorso, Cooperative e Soci Conti correnti disponibili per chéques .. • .. .. 5, - % .. 3,25 % Gmissione immediata e gratuita di fissegni BANCA D'ITALIA e BANCO DI NAPOLI Esposizione Nazionale di Torino, 1884 : Medaglia di Bronzo - Esposizione Emiliana di Bologna, 1888: Diploma ONORIFICENZE di Benemerenza - Esposizione Nazionale di Palermo 1892: Diploma e Premio di L. 250 - EsposizioneNazionale di Torino, 1898: Diploma d'Onore e Medaglia - Esposizione Universale di Parigi, 1900: Medaglia d' Oro - Esposizione Internazionale di Milano, 1906: Gran Prix e Medaglia d"Argento - ConcoJSofra le Società di Mutuo Soccorsodel Regno indetto dal Ministero d' Aaricoltura, Industria e Commercio nell'anno 1890 : Medaglia d' Arsiento e premio in denaro - Concorso fra le Società di Mutuo Soccorso del Regno indetto dal Ministero d' Asricoltura, Industria e Commercio nelr anno 1903 : Medaglia d Oro istituita per i Benemeriti della Previdenza Esposizione Opere Sociali, Gand 1924 : Due Medagl.le d• Oro , . Biblioteca Gino Bianco

... I , I ••••••••••• ■•••■■••■■•■■■•• •••••••••a••••••••••••••••••••••••••••••a••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••• •■ .. . ' • • • i-Banca Emiliana-Romagnola I . . ' . : SOCIETÀ ANONIMA - CAPITALE VERSATO L. t.500.000 : • • 5 SEDE CENTRALE E DIREZIONE GENERALE IN BOLOGNA: Via Rizzoli 18 (Pal. proprio) i • • • ft :••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••a••••••••••••••••••~J••••••••••••••••o••••••••••••••a•••••••~••••••••••••••••~ FILIALI: CASTELFRANCOEMILIA- CASTELSAN PIETRO EMILIA- CONSELICE- LAVEZZOLA - Luoo MASSALOMBARD- AMEDICINA- SANTAGATASULSANTERNO- SESTOIMOLESE- SOLAROLO DE.POSITI A RISPARMIO in conto libero. DEPOSITI A RISPARMIO in conto vincolato a condizioni da convenirsi. DEPOSITI IN CONTO CORRENTE con chèque. CONTI CORRENTI DI CORRISPONDENZA in lire italiane e valute estere. - CONTI CORR,ENTI GARANTITI da titoli. SOVVENZIONI E RIPORTI su valori pubblici e industriali. SCONTI di cambiali e effetti di com- • I merc10. APERTURE DI CREDITO. DEPOSITI DI TITOLI a custodia e a . premio. . COMPRA-VENDITA DI TITOLI a con-· tanti e a termine presso Borse ltalia·ne ed Estere. NEGOZIAZIONE DI DIVISE ESTERE. .ASSEGNI (chèques) e versamenti telegrafici su piazze estere. E~issiongeratuitae immediatdai assegndiellaBancad'Italiae delBancodi Napoli Qualunque altra operazione di Banca e di Borsa alle tnigliori condizioni iiiCL\SSA NAZIONAJJ; HD'ASSICVRA.ZIONE PER G[,INfòRTVNI ~ ~VORO SIDECfNIRAW lN ROMA Direzione Generale : . ROMA (33) Piazza Cavour N. 3 Presidente: On. Sen. Or. Uff. PIETROSITTA Direttore Oen.: Or. Uff. Avv. Fosc'oLo BARGONI Organo ufficiale per le assicurazioni contro gli in/ ortuni sul lavoro Operazioni principali: 1. Assicurazione contro gli infortuni sul lavoro nelle industrie; 2. Assicurazione .contro gli infortuni sul lavoro in agricoltura; 3. Assicurazione contro gli infortuni sul lavoro dei dipendenti dello Stato. · Svolge le sue operazioni in tutto il Regno a mezzo di 42 Compartimenti, 62 Sedi, 2086 tra Agenzie ed Uffici di Corrispondenza. Gestisce 107 ambulatori, 13 posti di pronto soccorso e 5 ospedali propri per la cura e la rieducazione professionale gratuita degli infortunati, ed allo stesso scopo ha stipulato convenzioni con altri 13 fra Ospedali e Istituti di cura. . L'Istituto pubblica la 1 Banrn Aoril[olma mliaeier . di Bologna SOCIETÀ ANONIMA Capit. Statutario L. 5 .000.000• Emesso e vers. L. 3.0000.000 Riserve L. 292.057 ,25 Sede in Bologna - Via Rizzoli, 26 . (Palazzoprop.) Telef.: Direzione 27-36 - Uffici 22-20 - 15-12 SUCCURSALI CESENA . . . . ,, . - Telefono N. l FINALE EMILIA . . .. - ,, ,, 0.61 MIRANDOLA DI MODENA - .., ,, 14 FILIALI Borello Castelfranco Emilia Castel San Pietro Castenaso Concordia Crevalcore - Telefono n. 5 Loiano · Minerbio Persi ceto Pianoro Piumazzo Praduro e Sasso Ranchio Roncofreddo Rovereto San Benedetto del Sambro San Cesario sul Panaro San Giorgio di Piano San Martino Spino San Pi ero in Bagno Sarsina Sogliano al Rubicone Vado Corrispondente della Banca d' Italia - Banco di Napoli · e Banco di Sicilia . . ESE0UISçEQUA~UNQUOEPERAZIONE DI BANCA ed ha corrispondenti su tutte le piazze d'Italia e dell'Estero DÀIN LOCAZIO~EçASSEfTEDI SICUREZZA per la custodia d1 preziosi, valori, ecc. COMPERAVENDET~TOLIPERCONTOTERZI a contanti ed a termine Rassegna della Vrevidenza Sociale ANNOXli - 1926 - Abbonamentoannuo L. 40 - Estero L. 75 ■-------------lllilillllll--1 • 1anco •

Ì1 • I ["i . [ì [ì ==- ' ~ Pi Pl~ ~ ~ (:l Q) [:i~ ti (!) e] DJ e1Qi . D. ri ---------------- FRANCESCOBONGIOUANNI VIA RIZZOLI 22-24 (già Vicolo Pini) Musica - Pianoforti - Strumenti Corde armoniclie - Accessori Rappresentanteescusivo dei pianoforti : ''ANELLI,, - Cre111ona ----------------- . BASCHIERI & PELLAGRI SOCIETÀ ITALIANA PER LA FABBRICAZIONE DELL'ACAPNIA SETTIMIO BASCHIERI .. Proprietario BOLOGNA Via Caprarie n. 1 - Telefono 438 Telegrammi : ACAPN)A - Bologna I Produzione dePl olverificio d MaradniCoastenaso (B logna) ACAPNIA - Polvere da tiro e da caccia senza fumo : vanta un successo incontrastato da 36 anni. ANIGRINA - Polvere da. tiro e da caccia senza. fumo, economica, perfetta. SUBLIMITE - Ottima polvere da caccia senza fumo,· economica, perfetta. PRODOTTI CHIMICI - Acido nitrico, acido picrico, cotone fulminante, cotone collodio. Produzione delPolverifdici i[ohitigna(nAorezzo) La CHITIGNANOper fucile - Polvere nera, ottima velocissima, dà pochissimo fumo, sporca · poco le armi. La CHITIGNANO per spingarda - Polvere nera, ottima, velocissima, dà pochissimo fumo, . sporca poco le armi. ESPANSITE - Polvere da mina tipo potassa, di grande potenza, circa doppia del tipo potassa del commercio. MINASODA - Potentissima, non deliquescente, sviluppante una forza eguale al tipo potassa del commercio. POLVERINO impalpabile per pirotecnici. BANOODI PROVAdi Maranodi Castenaso uer il controllodi tutti gli esplosivdi anoifabbricati Provate le nostre polveri! Preferite la produzione nazionale ! MOTOPREIRBICICLETTE ~ I MOTOREEMOTOLEGGERE I DI EC I T I P I DI V ERS I· ■ ■ ■ Rappresentante Generale per I' llalla : B. CAVANI • BOLOGNA • VIA S. STEFANO 12 • TEL. 7•28 Bibliotec Gino Bia co t •

• ' Cil<_&Nl)E .CAS4 1)1 CU ' 1 AUGUSTO MU'2'2 I ' VILLA VEl<l)E 13 OLOCi~~ - CORPO MEDICO.,CONS.ULENTE DELLA CASA Medicina interna: PROF. GAMBERINI CARLO PROF. AUGUSTO MURRI PROF. MONARI UMBERTO DoTT. BOSCHI ENRICO Ostetricia e Ginecologia : · DoTT. COCCHI GIUSEPPE PROF. SFAMENI PASQUALE PROF. DAGNINI GIUSEPPE Rettore della R. Università di Bologna PROF. FRANCHINI FILIPPO Oculistica : PROF. GNUDI ANTONIO PROF. LANZERINI ARTURO PROF. PES ORLANDO PROF. MODONESI FILIPPO della R. un;versità di Modena Malattie nervose : PROF. BRUGIA RAFFAELE PROF. FERRARI G. CESARE Dermosifilopatia: PROF. PINI GIOVANNI Radiologia : PROF. BUSI ARISTIDE Ordinario della R. Università di Roma PROF. SILVAGNI LUIGI Otorinolaringoiatria: PROF. VIOLA GIACINTO DoTT. BARACANI GIOVANNI Ricerche di laboratorio: Ordinario della R. Università di Bologna , PROF. MANTOVANI MARIO Chfrìì'fgia""'gèìieratè:-~ t~ ~~d~~~ri;~ANCIONICARLO Direttore tecnico: PROF. GIACOMO NOVARO Ordinario della R. Università di Bologna PI:OF. PINI GIOVANNI Cure idroterapiche ed elettroterapiche , 0 OMANDATELOAVUNQUE . ESIGETE LA FIRMA: CHE GARANTISCE ILPRODOTTO . OFFICINE MECCANICHE ELETTROTECNICHE DI PRECISIONE GOZZOLI & PETRONCI j BOLOGNA Mura di Porta S. Isaia N. 9 Telefono 1t-01 . . Macina ...Caffè ~left rie i "VITTORIA,, (Brevetto R. 9 - Num. 67) GRAN PREMIO D'ONORE E MEDAGLIA o· ORO 2 a Esposizione Tricolore in Milano 1924, per la valorizzazione dei Prodotti Nazionali GRAN PREMIO E MEDAGLIA o• ORO Espos. Internazionale Roma 1924 Bibliotec Gino Bianco

□I _........,__ ROMAGNA_, _____ ~ GIUGNO 192& G·RAN.01 f ESTEGGIAMENTI I in occasione della venuta di . S. A. R. IL PRINCIPE EREDITARIO .;1lnàgurazion'deel CampoSportivo H FrancescoBaracca,·, e della 44 SalaMuseoBaracca,, .;/- CorsaCiclisticdai campionato H Girodi Romagna,, .;,.. SPETTACOPLIROOTECNICO - LUMINARIE - BANDEMUSICALI, ecc. ' Ditta I.tUIGP IOhETTI & G. .. IMOLA. ESPORTAZIONE. VI -I·O1STILLERIA . ___ , __________ ~ Credito lesino -(Ancon~) Società Anonima - Con sede in I E Sllj • Capitale versato L. 1.000.000 TUTTE LE OPERAZIONI DI BJINCJI CASSDAIRISPARMDIOIRAVENNA (Fondata nel l 840) - - ---- - -- filiali in ALFONSINE, BAGNACAVALLO, BRISIGHELLA, CASTIGLIONE DI RAVENNA, COTIGNOLA, FUSIGNANO, GRANAROLO, LAVEZZOLA, MEZZANO, RUSSI, S. PIETRO IN VINC~OLI ESATTOCROIEMUNADLICIOTIGNOLA EBRISIGHELLA Depositi al 31 dicembre 1925 L. 62.425.987,68 Riserve al 31 dicembre 1925. » 5.649.147,47 Titoli in deposito. . . . . . . . » 38.182.842,38 r Biblioteca Gin ■ 1a e CREMERIASUZZARESES. A• Burro $, $ $ $ $ Formaggio $, $ $ Parmigiano Telegrammi: CREMERIA-SUZZARA Telefono n. 2 SUZZARA cr Lombardi a » ___ , __________ CON,SORZIO AGRARCIOOPERATIVO Società Anonima a capitale illimitato CESENA Concimi - Mangimi - Anticrittogamici Cementi - Macchine agrjcole ~-------------------------- Soc. An. Costruzioni meccaniche ADRIANO CECCHlETTI PORTOCIVITANOVA Cos1ruz1one eriparazimonneterifnelreroviario, t amvinerieoo,naulico MACCHINE AGRICOLE, VINICOLE ED OLEARIE •

• I , , ' • t . • INDt.lTA DAl:Gl2UDD0 QJONALt·FAICIJTA · ~ONCéLLO 15-90 Gi11gno 1996 · Bib ioteca Gi o Bianco ...

· ANNO Il. Numero 5 MAGGIO 1926 Conto corrente con la Posta• I I • I Pubblicazionemensileillustratadelr UniversitàFascistadi Bologna ABBONAMENTO ANNUO LIRE 50 ESTERO , 100 I FONDATORE: LEANDRO ARPINATI DIREZIONEE AMMINISTR. - CASA DEL FASCIO BOLOGNA - VIA MANZONI, 4 - TELEF. 4-52 \ I .. EDITAA CURA DELLA CASA DEL FASCIO t - DI BOLOGNA ~ VIA MANZONI, num. 4 · teca Gino Bianco NUMERO SEPARATO LIRE 5,- • I I J ..

r Bibliot • SOMMARIO GIUSEPPE SAITTA - Il problema spirituale del Fascismo ARNALDO CERVESA1~0 - fil/redo Oriani GIOVANNI LORENZONI • - Cengia Martini RENATO PAVESE - Delenda Philosophia ;> FILIPPO GALLI - Un precursore dell' ltal;a imperiale CAMILLO PELLIZZI - Revisioni: Panzini MANLIO MISEROCCHI - Una città dell'Amazzonia . VoL T - Impero ed aristocrazia DANTE MANETTI - Le rivendicazioni della Storia TITO MANLIO MANZELLA - Quando l'Italia era l' ltalietta ~ASSEGNE: Politica estera: WIDAR CESARINI SFORZA - Politica interna: CARLO CURCIO - Politica coloniale : Uco BASSI - Politica scolastica : G. SAITT A - Cultura fascista : G. L. MERCURI ~ Economia politica: GIACOMO DONATI - Cronaca finanziaria: Uco MARCHETTI ~ Letteratura : G. MANZELLA FRONTINI - Filosofia: ARMANDO CARLINI. ' ~ECENSIONI: . U. BISCOTTINI - La vita ed il pensiero di Cesare Balbo - FRANCESCO NITTI - La libertà (Bruno Biancini) - A. NECKER DE SAUSSURE - Educazione progressiva ossia studio sul corsò della vita. (M. M.) • QUESTIONI DEL QIO~NO: .. . Un alito « /ascista » nel partilo repubblicano;> - Littorio mazziniano - Rie11ocazione di Romagna - La fine dello << storico » partito repubblicano in Italia (ARMANDO LODOLINI)~ ~OI E GLI fiLTRI: Spunti polemici: Precisazioni - Un curioso giudizio su Giordano Bruno e T. Campanella - Sensibilità morbosa (RUSTICUS). FRA .LIB~l E ~!VISTE Note bibliografiche di GIORGIO PINI e GIAN LUIGI MERCURI. "DOCUMENTI 'DELLA STORIA DEL FASCISMO: -Gli Italiani ali' estero e il Juoriuscilismo in un discorso di CARLO DELCROIX a r:XContecarlo. I I .._ LEZIONI 1JELL' UNIVERS/T A FASC/ST A. . • .,

IL PROBLEMA SPIRITUALEDEL FASCISMO . . • Chi dà uno sguardo anche fuggevole alla prod,uzion•e lett-eraria e politica ,del Fascismo prova un senso di sgomento : l'ispirazione fresca, spontanea, robusta della nuova coscienza italiana, non si trova eh.e in ,pochissimi dei nostri mi1 gliori; ma essi, non temiamo di affermarlo, sono stati oppo5ti gli· uni agli altt'i dal verbalismo o dalla ret~ torica dei ·;·anti giornalisti o futurisa:i o ,pseudonaZJionalisti, che credono di essere gli interp·reti genuini della concezione fascista, e 1110snono che retori bolsi che cercano co.munque ,di farsi largo e che non si vergognano cli adoperare metodi e mezzi della vecchia demagogia, ,che lo stile fascista avrebbe dovuto seppel 1 lire •per semp1e. Gli è che sul vuolo non si costruisc-e null1 a cli durat 1 uro, e non basta proclamarsi originali per essere veraimente tali : il problema spirituale che assilla .Ja coscienza fascista non si risolve coli-e solite frasi fatte che, non ostante il loro fragore e il .loro impeto, lasciano il tempo che trovano. Si ,:hiamano tutti i •giorni rivoluzionari, ma se chie.dete loro quali sono i termini dentro cui condensano il loro spirito rivoluzionario, essi non sanno che mormorare la solita pa:rola : azione. Ma che cosa è codesta azione che non sia illuminata da una id,ea pr-e-cisa? Il vuoto concentrato. S.appiam•:>di ocrivere ,parole amare, ma noi vogliamo ·essere spietati contro noi stessi prima che con gli avversari. Il nostro D·uce spesso ha volu~o additar-e a gregari e a •-~apiil segno~ a cui il Fascismo deve mirare, ma ogni indicazione, ogni m.onito di lui ha trovato in certa fungaia giornalistica li1nit.a--- zioni e contorsioni, talchè non c'è giorn,alista che non creda di essere l'interprete autorizzato del Fascismo. I I che è -c-ertam-~nteu-mano, ma ciò non ci impedisce ,di scorgere e di segnalare il male da cui noi fascisti siamo corrosi e che ·consiste in una certa boria. per cui· tendiamo a svalutare l'oper,a, spesso silenziosa .ma tenace, 1 degli altri. Ora colla boria po,.. tremo costruire magni1ficicastelli, ma di carta pesta, e il F ascis1 mo, inv,ece, ha voluto porre le basi d'un edificio f,aldissimo e tutto ,d'un pezzo, come manif.eBiblioteca Gi o Bianco .. I. stazione potente della nuova coscienza italiana. La qual-e non è sorta tutta idi un getto come la famosa Minerva dal cervello di Giove, bensì e3~a è lo sbocco meraviglioso di motivi e di ispirazioni che al principio del secolo nostro avevano cominciato a delinearsi con caratteri forti e d,ecisi. Onde ritenere che il F asci~mo sia una concezione che abbia avuto soltanto inizio col 1919, è segno di immaturità spirituale, e non crediamo che il nos'i::foDue•~ possa L uar,dare con simpatia tutti quei tali che si affan-· nano in buona o mala fede a rend,ere un cattivo ser~- vigio a.I Fascismo definen,dolo ,come un prodotto, • • • scaturito 1mprovv1sament~. Questo concetto antistoricistico ha precluso la. via a noi fascisti di porre nei suoi termini v-eri il no-· stro problema s,pirituale, che è fondamentalmente problema di cultura. Giacchè proprio qui è il pun.to più delicato del Fascismo, che non possiamo rimandare come s'esptimeva un giornale fascista di Roma ai nostri ,figli o ai nostri nepoti, perchè siamo proprio noi tenuti a fissarlo o deter,minarlo. Co.mmettere lo stesso colossale •errore dei socialisti che cercavano ,per una malintesa ~onoezione mate11ialistica,della storia di svalutare la cultura, è cosa addirittura im,perdonabile p,er coloro che come fascisti •tendono alla ricostruzione spirituale di tutta la Nazione. Solo l'idea trionfa : qualunque movimenrto che si ,estrania d.a essa, non può lasciare t·raccia durevole di sè. Se questo concetto fosse ,presente sempre in· noi, parleremmo certamente con maggiore ri,., sp~tto di uomini che hanno dato le loro migliori ene·rgie alla scienza, anche se questi uomini appar..- tengono ali' altra riva. Il. F.ascismo nella visione alta e stupenda 1del Duce vuole essere pcl,tenziam,ento delle ,più vivide e migliori forze della Naz.ione. Ma se noi ,continuiamo a scavare degli abissi, a disting,uere e suddistinguere, a fissare delle categorie nette, ci troveremo alla fin►e ad aver preso un pu,gno di m,osc-he. Che vale difatti lamentarsi della incomprensione delle finalità del Fascismo • •

• Bi 4 GIUSEPPE SAITT A da parte degli uomini di scienza, se noi li teniamo a ,distanza, se de.magogicamente non riconosci.amo loro nessun n1erito, se non c,i preoccupia,mo fervidamente e seria,mente dei problemi della culrtura ? · Poichè la ,cultura è cosa seria, molto seria, e non si può raggiunger,e se non da chi umilmenrte, cioè colla coscienza dei propri lin1iti, lavor,a giorno per giorno in mezzo ,a difficoltà e a travagli che spezzano talvolta la vita. Ma fare osservare questo ai gazzettieri che si credono pe~sino lecita qualsiasi insolenza ·contrro gli stessi studiosi f1 ascisti., è forse inutile : essi continueranno a gridare che ciò che o~corre è la cultura fascista. D',accordo. Però la ... sciate ,che ad essa, che non s'improvvisa come una qualsiasi cerimonia, lavorino con tr.anquillità e sere~ nita di spirito quanti sentono vivo il ,pungolo d'una · scienza che sia veramente nazionale e quindi f orzia pod,erosa del1 l 'attuale regime. .Servirsi ancora di certi ve~chi concetti che noi abbiamo deplorato nei vecchi partiti è, ,per •lo meno, ,da incoscienti : la cultura v,era quale noi sentiamo e vagheggiamo, non ,conosce co-desti demagoghi in ritardo .che pur cr,edono di essere la quintessenza dello spirito fascista. Siochè ipotecare ·come essi hanno fatto per fini ,proprii o contingenti il problema della cultura fascista., ci se·mbra molto pericoloso, se si consid,e:ri che coloro che tentano di far questo non rappresentano nulla nel campo degli studi, talchè nulla hanno da dire tranne le solite sci,pitaggini ch•e ripetono in1- .. , ' • , ■ ■ ca 1no 1a mainca,bilmente in ogni articolessa. È il dilettant,ismo che bisogna fustigare a sang~e se ~i vu~!e eh~il problema spirituale del F asc1s~o s1 a~vn r~p1da~ m,ente alla sua soluzione. E perciò crediamo sia venuto :il tempo di mostrare i,n tutta la loro nu,dità, cioè in tutta ila loro crassa ignoranza i famosi competenti idei Fascismo che assumen1 do I'.aria della più intransigente ortodossia tir.ano tutto al proprio mulino, che .è ancora purtroppo quello dell'anteguerra. Giacchè siamo i;>recis~mentea questo : ~e paUu~liette di u~ tempo che s1 facevano compatire per 1 loro grossi spropositi di politica e di cultura, a furia di sbandierare la loro competenza, specialm-ente in politica estera, sono state credute, e giudicano e mandano, e così sono riuscite a creare un'atmosfera che toglie il respiro, un'atmosfera da quacqueri. Questi quacQueri d,el Fascismo che tal volt.a scim,miotteggiano Papini o quel l'altro stinco di -Giuliotti vogliono e non .vogliono la cultura : la vogliono in quanto espres- .siorie del loro m1 isoneismo nazionalistico o reazionario che si riduoe a zero via 2;ero; non la vogliono ,se per caso in essa scorgano ,}'omhra odiata .... di non so qual filosofo stranie~<o,cioè dell'idealismo di cui saranno sempre incapaci di intendere un solo concetto. Ora e' è bisogn,o ,di 1 di:<ea certi imbecilli più o meno selvaggi_, i quali affettano di ca.pire, che I' id,ealismo nostro è squisi<t,amenteitaliano e che non .c'è nulla in esso ,di tedesco? È quello che dimostreremo ·nel ,prossimo articolo. (Continua) GIUSEPPESAITTA

IL PRECURSORE: ALFREDO ORIANI Non è proprio colpa sua se questo morto - e sia, storicamente, recente - sia .lo spirito più vivo del) 'Italia d'oggi e di domani; e forse di tutto il mondo moderno. Non è colpa sua : in vita egli fece tutto il pos..'. sibile per attirar l'attenzione degli Italiani sul suo pensiero,' sulle ar,monie ,che egli ,presentava necessarie all. aspi:cazione fondamentale e ideale di una stirpe eletta, per eccellenza - per missione e tradizione secolare guida alle altre. Ma non vi riuscì ; poichè i tempi non erano (come l'ipocrisia assev,era con la solita frase} ancora maturi ; perchè in realtà l'invidia di tutti i mediocri (cioè di q,uasi tutti gli uomini) - gli oscuri e i famosi - non poteva consentire a un genuino pensiero vitale di espandersi, essendo vivo 1 'uomo nobile e coraggioso che lo creava dal suo profon1do e lo espri,meva. Poi che fu morto, i sofisti e i loro accòliti cercarono di soverchiare i pochi sinceri fedeli nell 'èsaltarlo ampollosamente e nel ridurne la fiamma ideale ai t,ermosifoni della loro curva e tubu,lare dialettica. Ma la pura gioventù italiana, invece, continua oggi a celebrare (come ha co,minciato a fare, fuori delle accademie dei Sofi), colui che gli Arditi d'Italia chiamarono il più grande pensatore moderno. Più esattam~nte : grande, nel senso di « vitale » e moderno nel senso « d'italiano » e sia di un ·itailianità che, per privilegio di altezza, attinge la sfera dell'universale. Quest'uomo non h.a scritto nel suo ultimo libro, nel suo capolavoro : « la grandezza dell'individuo si misura alla qt1antità delle anime che può assorbire e significare : nessun individuo ha niente da dire 1finchè parla di sè stesso » ? ... I giovani che hanno sfi,la.to- 1 d,ue .anni fa, alla presenza del Duce - gettando rami di lauro sulla rozza lapide nel Cimitero di Casola V alsenio che reca queste due sole parole cc Alfredo Oriàni », sono veramente coloro che egli aveva già << assorbiti e significati » : coloro pei quali aveva, cioè, espressa la parola che essi sentivano, fotte ~ angoscia,ta, rna ·non sapevano dire. • 1anc • , I Il loro saluto ~pparv,e così e resta, a un tempo, riconoscente e augurale. *** J La parola della Rivolta Ideale -può e deve · essere (giova ripeterlo, poichè ancora troppi lo igno:<ano), il vangelo dell'Italia nuova; dj questa, che virili propositi mostrano alfìne sulla via di un . . r1nnova1 men.:o sicuro. Questo è il meri-i:o, questa la gtandezzr1 ,Jt;l1 'uomo di ~ui convieine ·por:ce ia figura, di là di ogni speciosa dialettica, al ·suo ·ve:ro ed altissimo pos·'·odi maestro di vita nazionale e umana. O~de bene scrisse di ,l~i il suo migliore biografo, Giuseppe ,Pentimalli : << Egli è maestro di vita. Il suo spirito e il suo cuore erano affallati di bisogni, e però fu poeta e pensatore, e però trasse dal suo sogno figure indimenticabfli e all,e potenti evocò dalla storia. Egli è maestro di umanità. Tutto ·in lui fu religioso e serio, e la sua vera grandezza Je la sua più grande originalità scaturirono dalla gagliardia del suo temperamento. La sua cultura non fu mai preordinata ad un fine e il suo interesseper il mondo spirituale fu sempre vivo e immediato ». , È appunto nella Rivolta Ideale ·che le doti del suo spirito si armonizzano ed elevano a presentare, con questa ultima e suprema sua parola, il vertice del suo ·pensiero e della sua grandèzza .. · Mi è più facile esprimere l'essenza di questo libro lungo le sue 1liineecentrali che riass-umerlo, capitolo per capitolo, n,ella sua sintesi già troppo serrata e ·dove (non è esagerazione affermarlo} ogni pagina è un mondo. , _ Dirò, che nella Rivolta siamo inizialmente in una irradiazione, e dilatazione (e di là di ogni cerchia originaria) di centrale idea carducciana. Ciò che il C?rducci aveva sentito di gran<li questioni internazionali e di partiti e di problemi del secolo, aveva senitito e detto appena somma- • • r1amente, è qui espresso con .ampiezza e sicurezza di metodo e valorizzato dall'analisi; la polemica e la ·conclusione vitto1 riosa della disamina orianiana • •

6 .ARNALDO CERVESA TO si fondano non- nell'ignorare e spregiare tante più o meno parziali teorie ; sì bene nel conos1:erle e confutame e su,perarle. Con Oriani la .linea dell'osservazione italiana si dilata ed estende sino ad attingere gli univ-ersali ; in questi spazia, e •poi da essi torna recando al pensiero nazionale contributi di lontane ricchezze e • • • • 1mprevist1 consensi. È così che l'asservimento è~, pensiero straniero .moderno ·al pensiero nostro, e già statuito da Giosuè Carducci con imperiosità di intuizione - è da Alfredo Ociani dichiarato e suffragato con la forza probante del ragionamento e di ogni dimostrazione sicura. Egli innesta, con definitiva sicurezza la tradizione nazionale in q.uella solenne cc universalità della storia » che è la novità e l'essenza dell'evo moderno. Egli -riporta lo spirito :d'osservazione italiano su tale cima· ove il pensiero, indivièluale e sociale delle altre tradizioni appare netta,mente dominato dalla nostra. È questa la grandezza di cod,esto incompreso di ieri ; è questo il dono ch•eegli fece al paese, che, lui vivente non lo apprezzò, non lo capì; e sino a ieri era lontano dal sapere su quale vetta sicura è stato da lui posto. II. Ma a questo .dono - che, pure essendo così intrinseco -si potrebbe .da taluno ,definir,e alquanto « esterno » ,poichè derivante in parte dal ragguaglio tra la tradizione nostra e l'altrui ....:_egli aggiunge quello del 1mònito (tutto nostro questo, perchè tutto per noi) onde da tante pagine d,ella Rivolta Ideale appare precisa, coraggiosamente netta la via, che (di là di ogni _ingombro di sofismi e pigrizie) la rinnovanda Italia deve percorrere. .p oichè Oriani, proprio quin,dici anni or sono, scriveva queste precise ,parole : << A desso bisogna affermare che le moltitudini emancipate prima ancora di essere libere, hanno bisogno di vedere in una aristocraziamorale ed in- . tellettuale la fi,gurazionedella propria vita per. intenderla, e che nella libertà nessuno può redimere un altro. La redenzione invece è dentro tutti, in alto, nel cuore che si sacrifica, nella mente che crea. La sovranità.popolare sarà più falsa e dolorosa BibliotecaGino Bianco • di ogni passata tirannide, se il cittadino non afJermi :contro sè stesso che il suo diritto è vero sol-- tanto nella verità della coscienza. Per noi italiani la prima grande affermazione sarà questa; che la nostra rivoluzione non trion/ò per la nostra virtù di popolo, e che la sua /ortuna ci impone adesso di fare -un'Italia grande ».. E ancora : « Non si diventa libero che innalzand,osi : -fìnchè il popolo non sia davvero composto . di uomini non sarà libero. L-a codarda teoria che lusinga il popolo, ,dicen.dogli che la sua infermità è soltanio nella ingiustizia della legge, sarà un giorno lontana, com·~ adesso la m·~nzogna degli ultimi cortigiani agli ultimi tiranni ... ». Ed ecco il programma ideale offerto all'eleva-- zione degli italiani : << È necessaria dunque una nuova aristocrazia che esprimendo le •più alt.e differenze risolva l 'equazion,e di tutte le altre ! Ma essa non sarà nella propria bellezza che la verità di tutte le mo-rte aristocrazie e l 'origin.alità 1d'un nuovo mondo ... Se nelle antiche il segno era nel d·~spreZL.-'. della morte, questa ultima .porrà n,ella vita il llregio ,della n,obiltà, respingendo le forme e le interpretazioni democratiche .. si compirà nella formazione di un nuovo carattere ·morale che ~' imponga alia incoscienza del volgo. « La vita ha bisogno di una continua ascensione. Lasciate che il nuovo strato operaio si assodi sulla l)ase della b.orghesia, e già negìi ultimi strati del popolo si cicatrizzino le più ver:chie 1)iagl1e della miseria e 1dalla anima più tr,anquilla e più r1-ura si alzerà un'altra visione ideale. Non si vive che nello spirito ; bisogna sognare la bellezza, la virtù, la verità .per non soocombere al ,dolore, alla nausea della vita. Ogni epo,ca si compone il proprio modello ,eroireo. Il ,periodo ind,ustriale disciolse i vecchi tipi -arjstocratic~, un altro periodo li ricomporrà ; la superstite albagia feudale appariva ridicola nel1 '·orgoglio ·di una -potenza morta ; questa ultima altezzosità della ricch~zza ,presto sembrerà anche più grottesca nella sua impotenza ... « Ma, se le antiche aristocrazie parevano tagliate ,n·el ,cristallo, questa ultima (la nuova aristocrazia dell 'i~g,tgno e del carattere) sarà come la bel~ezza del! ann~ iehe ricomincia nella ·pri,mavera e,_l acco·mpagn_a s1n,o dentro la soglia gelida del- ] ·Inverno : tuttI potranno cogliervi un fiore e ness,uno·f,arvi un'eredità ;. ::-i~n, vi :saranno gradi ~ppunto perche tutte le super1orrta v1 otterranno il proprio

UN PRECURSORE: ALFREDO 0RIANI 7 • riconoscim,ento.. . . Una intonazione :nuova alzerà lavoratori e lavoro ». « Se l'antica virtù aristocraticacontrastavaalla viltà della plebe, la nuova dovrà essere più alta; giacchè nel volgo saranno ricompresi tutti coloro, che ricchi, anche dotti, che interpretando bassamente la vita, ne umiliano la tragedia. Quindi i grandi solamentevi sarannoservi; il genio che pensa per tutti, l'eroe che si sacrifica per molti. Non si crederà più possibile la grandezza che umilia, non si stimerà più una /orza quella che non solleva. Siccome non vi sarannoposti che somiglinoa plinti, l'autorità non potrà fingere la potenza o la /ama simulare la gloria; e, poichè la grandezza non ha altro premio che sè stessa, i grandi soltanto potranno accontentarsene ». Seguono le ,ultime parole, accese come fiamma sulla vetta delle ,più alte umanità : « Salire a tutte le bellezze, credere tutti i sacrifi,ci, ecco la rivolta ideale ». *** Cadd,e ; ma, poichè contro ogni ostilità come contro ogni indifferenza, contro ogni denigrazione, ed ogni incoµiprenzione egli giunse - vincendo tutte le amarezze e tutte le ,nausee - a esprimere compiuto ~I suo pensiero e legarlo a noi (e poichè è questa la vera, la suprema vittoria) noi presentiamo a lui le aiimi, come ·agli ,eroi vittoriosi. ,p oichè vittorioso fu 11 'uomo che, al termine della su:a aspra e nobile vita di lavoro, ,potè scrivere che « la grandezza non ha altro premio che sè stessa» (e perciò) soltanto i grandi possono accontentarsene e proclamare che solo « uguaglia la t'erità » la « virtù che dà invece di ricevere, e mula 1 sogni del dolore in opere di pensiero ». Per tale vircù - che fu la ·sua - egli fu vincitore -di sè e delle opposte fortun1e. Così oggi alla gloria di lui - che della celebrazione atten,de -quello ~he è il suo diritto e il suo yero premio la « comprensione totale » - ' man•ca solo una scelta dei suoi ·scri 1 tti migliori e una edizione veramen,te popolare della Rivolta » (il suo · « libro dei libri ») che ,diffonda a centinaia di miAlfredo Oriani cadde sulla soglia da lui stesso g-liaia di copie - tra !maestri, tra studenti e operai con totale ardimento aperta, sulla -soglia di quel- e artigiani - il suo pensiero consolatore e rinnoI 'lrtalia migliore di cui,, con amore infinito, volle vatore. compi,utamente disegnare la 1figura. • EPILESSIA. ------ ED ALTRE----- MALATTJE NERVOSE si guariscono radicalmente colle celebri Polveri e Tavolette dello Stabilimento ~hlmlco farmaceutico del Cav.CLODOVEO CASSARINdiI Bologna ARNALDO CERVESATO BANCA DI CREDITO PREVIDENZA E RISPARMIO Società Anonima CooperaOva a Capitale Illimitato Sede in BOLOGNA. Via S. Margherita 14 - telefono 26-56 OPERAZIONI DI BA.NCA. ED A.MMINISTRA.ZIONE DI ASSICURA.ZIONI PRIVA. TE E SOCIA.LI .. Biblioteca Gino Bianco •

,. ... ... LA "CENGIA .MARTIN!,, ED IL v.· CHISONE. Vengono ogni tanto alla luce dei libri, che, parlando della più grande epopea vissuta dalla moderna Italia, dovrebbero suscitare l'interesse e la curiosità pur del grosso pubblico, mentre invece s~lo un gruppo di fedeli alle grandi memorie, un gruppo di quelli, che possono dire: « lo v'era », sembrano veramente interessarsene. Non importa. Sono libri, che rimangono, sono libri, che, nell'ora del pericolo - la quale non mancherà anche nell'avvenire - verranno avidamente ricercati. Sono libri, nei quali, all'eroismo ed al sacrificio di uomini singoli fulgenti di valore e di masse anonime che, con la loro ecatombe, salvarono la patria, si erige il più bel monumento. Eccone uno tra i molti, non troppi - chè ogni reggimento d'ogni arma ne meriterebbe uno - del quale ho testè, con molta commozione, terminata la lettura. È dedicato a narrare· i fasti del 3° Reggimento Alpini nella guerra italo-austriaca. Ne è compilatore il noto scrittore di cose militari, Pietro Rivano, che ne ebbe l'incarico dall'A. N. A. editrice della pubblicazione. Sia merito al compilatore di aver molto bene assolto l'incarico ed all 'A. N. A. d'averglielo dato. Terzo Reggimento Alpini! Quante glorie e quanto sangue! Ecco il suo stato di servizio: Ufficiali mobilitati per la guerra 237 5; militari di truppa 32300. Perdite : morti e dispersi : 6195; feriti : 115 65. T otale: 17760, ossia il 51,22 % dei mobilitati. Totale · onorificenze di guerra : 1977, fra cui tre medaglie d'oro. In centoventisei pagine il libro dà un succinto resoconto delle gesta epiche, che questo Reggimento può vantare. Sono pagine semplici e quasi disadorne, ina emana, da esse, quel fascino, che, anche la più sobria narrazione di avvenimenti verarnente grandi, non può non destare. A volte si rimpiange. che di certe famose azioni e di certi memorabili episodi, non si dia che un cenno troppo succinto; ma la colpa, più che dell'autore, è della ristrettezza dello spazio assegnatogli. Alla meravigliosa conquista del Passo della Sentinella, sopra Monte Croce di Comelico, per esempio, è dedicata una sola pagina. Ma su questo glorioso episodio possediamo ora una bellissima monografia del T en. Gen. Giuseppe Venturi, uscita a Finalbergo nel 1923. Alla " Cengia Martini ,, sono dedicati pochi periodi eloquentissimi bensì, ma inadeguati a dare un'idea dell'impresa. Con queste osservazioni non vogliamo, lo ripeto, muover critica all'egregio e benemerito compilatore, ma soltanto incuorare chi, potendolo fare, volesse, seguendo il citato esempio del Gen. Veuturi, scrivere qualche monografia su qualche speciale azione. Avendo avuto la .fortuna d'incontrarci, a Siena, Biblio eca Gin ■ 1anco col Col. F.ttore Martini, e di discorrere, ~on lui, degli eventi guerreschi, po!e.mmo,. per gentile concessione dell'autore, aver v1s1oned1_alcune note, ~he il Col. stesso aveva compilato, relative a!la conquista ed al mantenimento della famosa Cengia, che porta il suo nome. E pensammo che,_ai lettori della « V~ta Nova », un breve riassunto di essa potrebbe offrire qualche interesse. Ecco l'origine di questo ~rticolo, che se un pregio potrà avere, sarà que~lo d1 _~fr co~ noscere, almeno parzialmente, al pubblico, c10 che finora è inedito, ma che meriterebbe d'essere pubblicato e conosciuto per intero. Molti, fra i lettori, conosceranno il C'?l. Martini. Chi scrisse queste linee, ebbe l' onore d1 averlo ad istruttore in uno dei primi corsi per ufficiali di complemento, istituiti in zona di guerra pochi mesi dopo l'apertura delle ostilità, nell'agosto cioè del 1915, a Belluno. Corso svariato era il nostro. Volontari piuttosto anziani fuori classe (fra questi i coetanei on. Leopoldo Ferri e on. Bonomi), si mescolavano con uomini di mezza età e con « becia )) giovanissimi, che avevano allor allora lasciati i banchi dell' Istituto tecnico e del Liceo. Il Martini (allora Capitano) era stato comandato a quell'ufficio, perchè potesse, in operoso riposo, rimettersi da un congelamento, al piede sinistro, preso al fronte. Ricordo sempre la simpatica impressione, che, su tutti noi, fece quest'uomo dalla figura massiccia, dalla faccia aperta e gioviale ed il senso di completa fiducia, che, in noi, destava. Si sentiva, in lui, l'uomo forte e sano, non solo fisicamente come lo attestavano le quadrate spalle, ma moralmente, d'una forza e di una sanità, che non avevano bisogno, per manifestarsi, di nessuna posa e di nessun atteggiamento drammatico. Era, nel suo viso una costante espressione di fermezza, ma altresì ' di sorridente benevolenza e di cortesia. Era un gentiluomo, che parlava_ a gen!~luomini .. « Non ho bisogno)) egli so- !ev~ _dire « d msegn~rv1_come dovete comporti!-rvi 1ndr\~1~ua!mente nell azione, perchè so che siete uom1n1 d onore ed all'onore non verrete mai meno. Ma voglio insegnarvi la tecnica del mestiere )). E noi lo ascoltavamo con attenzione e con defer~nza e sempre più ci ·affezionavamo a quel mi- , rab1le . soldato, che, almeno alcuni di noi, avrebbe portat! con sè al fronte, a quel fronte misterioso, da !101ancora sconosciuto, ma che si manifestava, ogni tanto, col _rom.bo lontano e cupo del cannone. Qualcuno d_i noi ebbe infatti l' onore di servire nel su~ bat!aghone e d?vette certo reputarsi fortunato, giacche qual maggior fortuna in guerra d'aver ...

LA "CENGIA MARTINI,, ED IL V. CHISONE 9 come comandante un uomo di fede, di fegato, energico e giusto, affettuoso coi dipendenti, impavido dinnanzi al nemico e pagante sempre di persona, primo fra tutti? Poco dopo terminato il corso il Martini, promosso maggiore, riceveva il comando del V. Chisone, che doveva tenere, con tanto onore, per quasi due anni, ed insieme gli veniva affidato l'incarico di prendere e mantenere la Cengia, che poi doveva prendere il suo nome. Cos'era questa famosa Cengia? Era una delle non poche posizioni paradossali di questa nostra gue~ra, ma, fra tutte, forse la più paradossale. Era una cornice di roccia sospesa a metà di una enorme parete discendente a picco dalla cima del Piccolo Lagazuoi, I I I • I i I I ( . ' t •.\ 1 H , I l ; • s~ Passo Falzarego. Una cengia non più larga, nei suoi punti più larghi, del marciapiede di Aragno, ma, a differenza di questo, non piana, bensì fortemente inclinata verso l'abisso. Una posizione che il V. Chisone riuscì a strappare al nemico per un miracolo di valore e che riuscì a mantenere per un miracolo di perseveranza, abnegazione e sacrificio. Posizione preziosa perchè, sebbene dominata d l l d l /='S!;ooJ• a tre ati da nemico, e quarto era essa stessa dominatrice e pre - /'o/"~/·-- cisamente a quello soprastante al Rio di Andràz. Da questo lato essa batteva il Passo di V. Parola, che costituiva un punto di transito obbligatorio per i reparti avversari ; e da qui essa prendeva d' infilata, di fianco ed alle spalle, le difese nemiche del Sass~ di Stria, q:.ielle di Monte Castello e di Settsass molestando così terribilmente gli Austriaci, che avevano giurato di riprenderla e quanto meno di cacciarne il presidio, sì che nessuno nè amico nè . . . nemico v1 potesse rimanere. . L' impresa poteva sembrar facile, perchè, come s'è detto, per tre lati era dominata dalle soprastanti posizioni nemiche, e quasi avulsa dalle nostre, colle quali di giòrno comunicava col telefono (spesse volte interrotto dalle artiglierie nemiche), mentre i rifornimenti dovevano farsi di notte e solo con nebbia. « I feriti gravi cd i morti (questi ultimi quando non si seppellivano prossimamente sul posto sotto la neve), dovevano - scrive il Colonnello Martini - venir calati con funi giù per il vuoto costituente l'abisso spaventoso sopra Falzarego, ravvolti in coperte od in sacchi »• E continua : « Attacchi furibondi di fanteria venivano sferrati, contro di noi, .preceduti da violentissimi e prolungati bombardamenti con largo uso di gas venefici, e da valanghe e da frane di sassi, provocati da numerosi barilotti • Biblioteca Gino Bian o di Denarit, da enormi bombe e da granate di grossi calibri. Contemporaneamente diverse mitragliatrici e molti gruppi di tiratori scelti molestavano le nostre spalle ed il nostro fianco destro, col fuoco e col lancio di bombe a mano e con rotolar di sassi. Ma tutto ciò, pur causandoci gravi danni e perdite e rendendoci l'esistenza tormentosa al punto da divenir difficile e pericoloso persino il soddisfacimento delle necessità più impellenti ed imprescindibili, non bastava a fiaccare il nostro animo, centuplicava anzi la nostra attività ed il nostro coraggio. Sicchè il nemico~ pur non desistendo dai consueti metodi di lotta, decise ZONR DI 1 : 250 .000 COL DI LRNR é, ~~rs _.., ~ss1a/?o -. 1 -,..ff"7 TCf"l-1H~ ,fr TO~t;f~~ Il . L~Gfì2U0t .. TOf'~""R I"' r· LAG~ZUOt .Ps.:~c;/~ha✓6:f'oos 1 ,,1 . ~ ./ lf> M . AVE Re;:> U ~/A7rc;?Z di ricorrere ad altre armi per sloggiarci da quella bolgia infernale; e si decise di ricorrere alle mine, che, nel suo intento, avrebbero dovuto farci saltare tutti in aria )>. Cominciò cosi quella, che A. Fraccaroli giustamente chiamò << Guerra di montagne , nella quale chi colpisce non è più l'uomo o l'arma dell'uomo, ma la roccia stessa, che tra volge altra roccia e con essa gli uomini che la presidiano. Duello terribile e 1neraviglioso, del quale rimarranno, nei secoli, i segni indelebili impressi nelle rupi immani dell'opera distruggitrice del piccolo uomo. Tre furono le mine fatte scoppiare dagli Austriaci, mentre la posizione era presidiata dal V. Chisone; una quarta segui nel settembre 1917; ed una quinta e definitiva sat ebbe dovuta brillare nell'inverno del 17- 18, se non fosse sopraggiunto Caporetto. È un vero peccato che la ristrettezza dello spazio non ci permetta più ampio resoconto, che, sulla scorta delle note favoriteci dal Col. Martini, stiamo per dare ora al lettore .

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==