Via Consolare - anno II - n. 5 - maggio 1941

J L'interpretazione scolastica di un poeta è uno dei casi estremi che si possono dare in questo campo: è quella cioè a cui manca ogni richiamo di suggestività, ogni apporto di tecnica esecutrice. Le esigenze tecniche dell' inter preta:ione scolastica sono principalmente, e quasi esclusivamente, d' ordine linguistico, poichè anche la necessaria integrazione storica delle circostan:::.e sentimentali da cui scaturì la poesia, è già, nei casi norrnali, un risultato, ,wn u,1 presupposto dell' interpretazione. Sicchè il lavoro del lettore scola.stico, insegnante o alu,rn.o, è esattamente qr,ell' integrazione di elementi o sentimentali o fantastici o d'altra natura, che dànn" con.cretezza al documento poetico ; lavoro identico nella sua natura a quello di qualun.que altro interprete, ma che si attua i11,circosta11ze caratteristiche. Oggi la tenden,za più diffusa nell' insegnameuto delle lingue classiche è di sostituire a quella più fine e capillare interpretazione eh' è la traduzione, una più generica comprensione dei fatti lessicali e sintattici, al fine di intendere il senso· e gustare la bellezza del poeta che si legge senza azioni intellettive mediate ; o in. altre parole rigettan.do la concezione dello stile come veste di u,i contenuto da scoprire attraverso o sotto di essa. Bella e vitale conce~ione questa, di gustare u,i poeta dalf interno del suo mondo espressivo e non getta11.do po,iti tra la propria sensibilità e quella insita nel testo; ma con quanti rischi d' insufficienza, con quanta dubbiezza di risultati è evidente. Sicchè non sarà u,i caso che la traduzione appaia mez:o insostituibile di ovvicinamento all'anima di poeti come Orazio, ritenuti i,uraduc1bili, perchè appare in questi casi danno.•issima l'approssima:ione. ftfa il caso dell'interpretazione cli un poeta classico, o anche di lingua scrariiera, è sempre più fadfe, e generolme11te molto più facile, del é,uo di un poeta nostro. Perchè qui le difficoltà linguistiche sbno meno palesi, e tanto più insidiose; le difficoltà storiche e le esige11ze ,Jel pensiero critito tanto più urgenti. Eff'ettiuamente 1i corrono i due pe• ricoli opposti: ,,ell' un cns,. di far servire la lettura di un poeta alla cost, uzione di una cultur" esterno, i,ue .t.a cioè come rapporti esterni di poeta a poet,,, di motivo a motivo, di moralità a moralità, e di formula letteraria a formula lett.e;a,ia; mentre nell' altro caso si trascurano tutti questi rapporti, e si incentra la lettura del poeta in un alone sentimentale - esterno anch'esso - co.uruito di romantichl! partecipazioni e simbologie. Qu~sto modo dà evidentemente luogo a storture nell'interpretazione, e a impossibilità di Fondaziori_~Ruffilli - Forlì di t}iacc.mo. 7Jiwiem valutazione; l'altro priva la lettura di og"i commozione e finisce col risecchire la poesia a puro documento. Certo la pos• sibilità d' incontro tra le varie esigenze consiste in un' approfo,ulita sensibilità linguistica, che pennetta di cogliere ie più intime risonanze tona li, come di svolgere ed equilibrare le vibrazioni del sentimento. Duuque l' i,iterpretazioue scolastica sarà, sia da parte dell' i,isegnante che del• l'alunno, una educazione di tale sensibilità. ft1a ci sono altri cnsi in cui l' i,uerpreta::io,ie non può limitarsi al valore di educazione, ma deve preseutare - uou. diciamo imporre - dei. risultati. È il caso dell' interpretaziou.e musicale, teatrale, cinematografica. S' i,uende che i casi sono infiniti: ma al confronto col caso estremo esaminato prima, questi tipi d'interpreta• ziotie ci appaiono assai meno capillari e più si,uetici. i.l1a si tratta di ,.ui meno e di un piiì, giacchè sostan::ialme,ue il lavoro dell'interprete è lo steuo: quello cioè di suggerire attraverso valori sensibili (siano essi di suono, o plostici, o fi· gurativi, o altri ancora • e sono infiniti) l'emozione che egli prova di fronte al testo interpretato: ciò che poi vuol dire semplicemente, di restituire attraverso i motivi particolari l'unità intuitiva da cui scaturisce la poesia. E si noti che no" è necessario riferirsi per ciò all' unità architettonica dell'opera d'arte ma basta riferirsi all' unità di una singola intuì• :ione tra quelle che costituisco,io appunto l'opera organica. Ciò che ho detto è me• glio visibile nel caso clell' interpretazione musicale; eh' è la più. vicina alla lettura poetica. Non ho la com.peten:a nemmeno per tentare un esame coucretamente storico di qualche interpretazione musicale ;. ma poichè è evidente che chiunque del pub• blico, se non è assoluta mente sordo alla intenzion dell'arte, rifà dentro di sè, particolarmente 11.ella memoria, il lavorio dell' interpretazione, posso accennare come ogni ascoltatore ritrova in sè, pur at• traverso l'inadeguatezza del ricordo, o peggio, della riprodit:ione. di euo, la sosta,iziale unità del frammento intuitivo: cioè del motivo. Questo costituisce per lui la gara11:ia dell'individualità dell' opera d'arte, il riconoscimento sicuro; sicchè, salvo il caso di vere e proprie forzature, che l'ascoltatore non ama, egli uon può riconoscere attraverso di esso la persona• lità dell' Ì,iterprete; la quale si rivela piuttosto tiella definizione dell' atmo!f[era, sia essa storica o sentimentale, tonale o ritmica o d'altri modi, di cui resta nell' attimo clell' ascoltatore un' impressione n.on richiamabile ottrav~rso un ricordo nettamente intuitivo. Se ora consideriamo l'interprete teatrale di fronte al testo osserveremo che la sua personalità resta d"fi,iita nella memoria dello spettatore non da una ricchezza sentimentale, l{ia,-chè egli cleve ririgorosamente immedesimare il proprio se,itimento con c1uello del persouaggio - con un lavoro che è massimamente di scelta e di semplificazione; - ma della ricchezza dei fatti iutuitivi - gesti, i,uonazioni - tra i quali egli può trascegliere qr,elli significativi per definire quel sentimento. l,1 certo senso, il testo teatra• le è assai più inadeguato cli quello musicale, e ha bisogno pertanto di assai mag• giare integrazione da parte dell' i,uerprete. 1lfa per ciò appunto, se è quasi impossibile all'ascoltatore comune giudicare dell' int.erpretazio,ie musicale, se non at• traverso il ricordo e il confronto, invece l' inter pretazio,ie di un testo teatrale (poetico, s• ititende) vive cli vita immediata, ed e,itra a dir così, in immediato contatto col sentimento cle'llo spettatore; per• ciò difficilme,ite questi ritrarrà ricordi chiaGuarda la madre l' innocente vita e tutta avvolge del segreto amore. Con romore di boccia capovolta sugge il piccino la fiorente poppa corsa da ghirigori di piacere. i I ! ! Così un tempo arabeschi misteriosi propendevan dall'ombra delle notti sui sogni suoi di timida fanciulla. Prova la madre grande gioia, intensa tanto che rassomiglia alla paura. ! CUR=:_J

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