Via Consolare - anno II - n. 1 - gennaio 1941

.Se esaminiamo molta parte dell'arte contemporanea, sia essa letteratura o musica. poesia o pittura, se pensiamo ai nomi di Mallarm~. De Héredia, Verlaine. Blake, Geor,ge, Ungaretti, Cardarelli, Montale, Picasso, Boccioni, Carrà, Campigli, noi troviamo comune nei citati artisti di tan'te arti un dogma d'innesto, un principio conduttore che s'identifica con un ritorno ai valori puri ed essenziali dell'arte, con un salto nel tempo per ritoccare le fonti primitive. li ripristinare la semplicità estrema d'espressione, il riattaccarsi alle forme primordiali, è una delle grandi « vie maestre » sulle quali si è venuta formando ed ora prosegue l'iniziato e felice cammino l'arte di oggi. Beninteso questo " ritorno II non deve essere considerato impotenza a creare o regresso inventivo, bensì bisogno prepotente attuale di liberazione da tutto ciò che in arte è materia, orpello, fotografia, realistico appesantimento, a vantageio sempre non di una copiatura gratuita di esempi per così dire classici, ma di una esatta visione, assoluta e unica, in funzione soltanto di se stessa, squisitamente in se stessa compiuta. Sui binari di questa concezione è graditissimo parlare dell'Euritmia, della nuova arte del movimento creata da Rudolf Steiner, il filosofo tedesco. Per coloro che, astraendosi dal ritm.:i meccanico della vita odierna e dall 'ansia d'aspirazione che informa di sè ogni moto d'oggi, dedicano cure ai fatti culturali o ai movimenti spirituali, la parola Euritmia non deve giungere nuova, perchè il Goetheanum di Dornach. tempio tuttora vivente di questo nuovo verbo di pensiero e di arte, già diede in Italia nel 1926 e nel 1930 esempi i scenici d'arte euritmica. L'euritmia, nella cui essenza di vocàbolo si ritrovano radici evidentemente ellenistiche, non è una forma di danza. come a priori si può credere. Forme di danza, in Italia e all'este• ro, in questo secolo ventesimo, ne abbiamo viste moltissime. Dalla grecista Duncan ai morbidi e languidi Sakaroff, dalla briosa mimica di Diaghilef all'estetismo esteriore della Ruskaja, dal nervosismo intimo e dalla ricerca ·psicologica di Carla Strauss al balletto russo, molte espressioni, a volte colte, a volte intelligenti, a volte soltanto superficialmente copiate, si sono alter .. nate e si alternano nel campo della danza. Rudelf Steiner volle reagire al sistema e impostare un nuovo ordine d'idee VIA CONSOLARE FondazioneRuffilli- Forlì nel quale fissare i termini di una nuova arte del movimento. Parti dal presupposto che il nostro corpo, macchina di assoluta perfezione e composita armonia, è un elemento continuamente in organica vibrazione, relativamente alle parole e ai suoni che esso stesso emette. Rudolf Steiner ricostruì scientificamente gesti ed atteggiamenti squisitamente idonei alla sonorità verbale e musicale, trasformando ogni vocale, ogni consonante, ogni nota in conseguente espressione euritmica. Questo processo di trasfusione di elementi non è però, come potrebbe sembrare, affatto meccanico o concettosamente sterile, ma fornisce invece all'artista un corredo tecnico infinito attraverso il quale l'artista potrà interpretare. secondo la sua anima, la poesia o la musica che deve .:uritmicarnente commentare. Occorre ricordare ancora una volta che 1 'arte, specie cggi che è in via di sempre maggiore semplificazione, è studio, non improvvisazione; l'apparato tecnico è indispensabile a chi vuole su di esso personalmente costruire. Non si creda però che, interpretando una strofa poetica o un brano musicale, oppure una frase o un :ema, I'euritmista sia costretto a " trascrivere » ogni vocale o consonante od ogni nota. Si ridurrebhe allora l'Euritmia a una materialistica e piatta trasformazione esteriore di significati sonori. !La primitività e la purezza dell 'Euritmia vanno appunto ricercate, oltre che nella grazia suprema, nell'eterea leggerezza, nella armonia raffinata eh~ la caratterizzano, nella scelta che I'artista interprete fa, nella strofa e nel tema, del gesto più aderente alla funzione o al signilìcato dello ~tesso. Da una complessa t: oltremodo varia base tecnica si staccano i motivi es- ~enziali, che trasportano l'individuo in un mondo di egoica valorizzazione, in ur.a atmosfera serena in cui' il corpo umano, congegno perfetto, concepito nella sua individualità, si ritrova, fissato nel tempo e nello spazio. creazione divina e compiuta al pari della naturn e delle forze di essa. Il corpo euritrr.icamente vive nel cosmo e parla egli stesso, per la prima volta, un linguaggio suo, in armonia con !a parola e con la musica. o anche. e qui è conquista vera, assolutamente e senza l'ausilio di q't1este. « L ·uomo è una forma derivata dal movimento », disse Steiner, e aggiun- ~e: " L'Euritmia è la continuazione del movimento divino ». Dopo queste affermazioni e dopo le nostre impressioni, altro non vi è <la dire ; le nostre parole certamente non soddisfano un interesse profondo, m~ loro scopo è per il momento una illust. azione panoramica di ,questa assai interssante arte del movimento. Predicatrice di essa in Italia, veramente eroica se si pensa alla diffidenza negativa esistente sempre di fronte a tutto ciò di artisticamente nuovo (serve di esempio ! ·osiilità all'arte contemporanea) è Lidia Baratto, un 'italiana allieva di Steiner che a Milano, per ora in sede intima e ·non pubblica, offre saggi squisiti di ~uritmia Lidia Baratto ,della quale la Casa Editrice Bocca di Milano ha pubblicato un libro « Eurit!11ia », ha scritto per la nostra VIA CONSOLARE il seguente brano: u Fra le ricerche moderne per approfondire l'arte drammatica e teatrale, ,vi è da notare /'Euritmia, l'arte del movimento creata dal filosofo tedesco Rudolf Steiner. Quest'arte risale al più puro stile del movimento classico che era a suo tempo pervaso di elementi religiosi. La purezza di questo nuovo stile emana soprattutto dai cori euritmici; i gesti dignitosi ed eterei. risalgono nel loro studio a una profonda conoscenza dell'essere umano e dei ritmi che lo pervadono : i ritmi della parola e della musica. Il passo dolcemente fluttuante delle danzatrici viene studiato, a seconda delle poesie o musiche da eseguire, sui ritmi della metrica greca e latina : giambi, trochei, dattili, anapesti, ecc,... oppure nell'armoniosa e, ierdtica tripartizione del passo, che si manifesta nel movimento consecutivo di tallone, arco e punta. Con /'Euritmia il paradosso che lo spirito esista a priori della materia diventa realtà. Si può scorgere come a base della forma del piede umano stia il passo con la sua perfetta armonia. Ne/l'euritmia poetica si eseguiscono con i movimenti di tutto il corpo i ritmi della parola altrettanto realmente di come li eseguisce la laringe emettendo le vocali e consonanti composte a parole. Questi suoni, di vocali e consonanti trasfusi in movimento, sono il materiale più artisticamente malleabile che mai possa pensarsi per rappresentare sulla scena personaggi di carattere ultraterreno come: le streghe di Machbeth e altri personaggi nei drammi di Shakespeare, gli infiniti esseri che appaiono nel Faust di Goethe. la danza delle streghe e delle anime nell'Orfeo di Gluck. l'Orfeo del Poliziano e simili. Di quest'ultimo sono stati dati alcuni saggi con il coro che piange la morte di Euridice >1. Ritorneremo altre volte su questo argomento di appassi,mante interesse. P. G. 31

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