L'Unità - anno IX - n.51 - 16 dicembre 1920

, problemi della vita italiana Direttore: GAETANO SAL VEMINI ,e Direzionee Ammi11islrazio11e: Romn (6), Trinità dei Monli; 18 ~ Abl>o11amenlo rdinario annuo L. 15, semestrale L. 8, per II Regno; A11nuoper l'estero L. 20 ~ Sostenitore annuo L. 30, semestrale L. 15 ,lf Un numero separato ceni. 40 /f Amm. Soc. An. Ed. • la Voce•, Roma ,lf C. C. con fa posta Anno IX ~ N. 51 ~ 16 Dicembre 1920 SOM_:11~~0~ ~ 1rsr:i~o i!~ l~a?te~d-:::/t i;;~~:i~o:,~:v~n~:1;- J: ~~~~lco cp:~1.:n~t~:~,' .i ~ PJ~:if!:i~r :r~~: dl ,~dlo!'Dol~~~ic~c~~munnle (Seduta della Camera del 23 novembre). -Sospensione, g.•• Sul prezZo del pane I. e tatto o oleate L"on. Snhe.minl scrive un articolo in cui dico molte cose giuste, ma di cui la con– clusione è profcmdomcntc sboglinla: 11 Noi non soppto.mo qnule è In. situazione complcselvo. ciel nostro bilancio; i prl.lvvedi– mcntl prescnloU in occasione del disegno di leggo sul pnnc non sono su.fflcienti; ,l'au– mento del prezzo tlcl pane è l'ultima ratio n cui st ricorre dopo esaurito ogni altro ospediente cd il Governo non dimostra che <JUeSUaltri espedienti siano dnn·ero tutti esauriti. Troppo st spende per l'ammini– strazione Cl\'lle; gli impiegati, anzicbè sce– mare dt numero, dh·engono una legione sempre più tolta e scontenta. Si spendono 5 miliardi llwece di 960 miHoni e si cres~ la lnlru,ge dei ribelli contro lo Stato. Bi– qna perciò puntare t piedi e rifiutarsi di \'0tare l'aumento dtl preuo dt.1 pane, se prima lo Stato non O.\'rà comincia~ la ri– forma della burocrazia 11. L'on. Salveminl vorrà consentirmi di dir– gli aperto che questo ragionamento non è logico od almeno soffre di quella spéciale ronnn di loglcn che anche egli aborre ed è quclln a cut si inspirano troppe teorie domn.gos-tche. Avl're un pio.no regolatore, organica– mente Ideato, il quale cl dia la fiducia che a scadenu di un datò numero dt anni l'e– quilibrio rrn entrate e spese sarà conqui– stato è certo un nobile destderio; ma &l– i' attuazione di _., non bisoena subordi– nare l"esecuz.lone di quel prop06iU t qualt, singolarmente presi, siano opportuni e ne– cessari. Persino in Francia, la quale, tra tutti I poesl d'Europa, è quello dove il pro– blema finanziarlo è stato affrontato con maggiore risolutezza, l'attacco in pieno non è avvenuto. Si è fatt.n la restriz.ione men– t.ale che una parte delle spese dovesse es– eere 8081enuta dolio Germanio. Ipotesi di renltzziulono lncertlssimn, ma necesaaria n rn.rs1 se si \'OJcva dn r coraggio al paese por sobbnrcnrsl nd 8-9 nuliardi cli spese nuovo. Dopo si vedrà che l'ipotesi ero. in· ·tondato; mn. Intanto Il risultato di avvici– no nrl iù pareggio è ot.nto ottenuto. On. noi, se al volesse la garo.ni.io ., prima dl rare un qualunque bnclolo di bene, che tutto il be.ne sarà ratto; se si volesse essere 1icuri che si rldura.nno le spese mi– Jilnri all"cqul\•alente dell"anle guerra; che si srralterranno tutti i parassiti della burocrnz.ta ; che st liquideranno le inizto.– tl\"e inutili dello Stato; che si aboliranno le imposte cattive e si istituiranno quelle buone, non si farebbe mal nulla e si sa– rebbe sempre al punto di prima. Io non ho rtspo.rm.loto le critiche e ferocissime critiche contro 11dlscgno·suJ pane; rit.e..D8o pessime Q\Ul-'li tulle le jIDj)OSte in 0060 congegno.te, so Ivo quella sul \'i.noi reputo lnsuffictent-0 Il ritùzo propo!:to di prezzo. Ma non per questo dico: deve respingersi an– che quel modesto a.vv1ctna.mento all'onestà, nlln. sincerità cd alla giustizia che è la pro– posta di flssore il prezzo del pane. E" poco; mn è meglio del nulln di prima. E<l è so,·ratutto, un posso sulla ,1a giu– sto. Il rialzo del prezzo del pane, sono dolente di dO\'l'rlo ricorda.re o.oche alron~ revole Sa.lvemint, non è una imposta nuova od ti riiùzo di una 1mD<l6ln oreeslslente. Parlo.re In questo caBO di tmposta è vera– mente un non senso. Si ba imposta quando Il clttndino viene obbligato a pagare al– cunchè olio Stato per ror fronte oJJe spese di ordine generale. Qui si lro.lta invece di sopprimere un ruuidio, di far cessare 1ma 1pe1a che lo Stato sopporta, ossia che lo Stato rn sopportare o.i contribuenii mercè quella vera e dnnnosissimn. impo– sta che è il torchio dei biglietti a stampa. Il rinloo del.prezzo del pnne non è un'im– posta; è un'economia, è In cessn.zione o In dimlnuzione della più ignominiosa spe– cie d'imposta esistente, quella la quale crosce Il costo della vita a tutte le classi di ctltadlnt, è cagione di incertezza nelle trnnsaz.lonl commercinll, di alea e di in– quietudne nelle Industrie, ossla l'alto od oscillante cambio. L"on. olvemint si è reso benemerito,· ob– bligando il Governo a confessare il suo pro– posito di aumentare In circolazione a van– taggio della siderurgia. Egli non vuole che si aumenti il costo della ~ta col pretesto di salvaro operai èd industraili siderur– gici; cd ha ragione e lo lo lodo per la sua onesta cnmpo.gna. M.a la continuazione del sussidio al consumatori di pone è altret– tanto ingiusto e disonesto o dannoso alla. collettività, al consumatori, nll'asseBt.a.– mcnto del pneae. Con o.Jtrcttanta Logica del– l'on. Salvcmlnt, un protezionista siderur· gico potrebbe dire: perchè cominciare da noi? Facciamo un pio.no, eliminiamo la burocrazia, riduciamo l'esercito e poi si parlerà della slderurs-ta. Certo, la riduzione della perdita sul pa– ne non risolve tutto U problema finanzia– rio italiano; mo lo risolve tn parte, il che è già qualcosa. La tliminnzione completa di quelln perdi!.> toglierebbe la cagione di rimprovero mn.gg, ore che gli stranieri ranno al nostro Governo: quello dt debo– lezza dinnnzi alla. prepotenza bolsce\·ica e di prova provata che l'Italia è un paese destinato nlln dissoluzione. TO@lierci di dosso, anche in 1>nrtc, questa macchia è, per se stesso, un enorme vnntaggio. Fat– to questo, In bAttaglia per li risanamento sn.rà appena comlnctntn. Bisognerà imsi– stcrc che le speso per l'esercite, ridotte diù luglio 1919 oJ luglio 1920da 617 a 357 mllloni d1 11re, che t),Jellc per la marina, scemate da 36.6 o. !6.1 e quel!~ per le co– lonie, diminuite dn. 149,2 a 77,7 si riduca– ni ,1epph). tlisognerà dar battaglia affin– crè le 6pcse del ministeri clviii non segui– tino o. crcS(cre, corne han fatto per ben 2(H,9 milioni in quel solo mese. Saranno iùtre buone ed uUit batt.oglle; e Il pareg– gio del bUanc10 nascerà appunto da vitto– rie ottenute ad una ad una nel più dh·ersi campi, con pazienza, coraggio civile ed as– senza di preoccupazioni elettorali. ~lo. la vttt-Orla completa, assoluta conseguita merrè un piano sapientemente preordina.– lo, è una chtmern. In politica. è l'asptra– z.ione perenne di coloro I quali non vo· glionfl fnr nulla. L'on. alvomlni ha il do– vere di non lmbrnncarsl tra questi ultimi. LUIGI EINAUDI. Il. " Ndrlo ti e maro ! ,. L"omico, Senatore Einaudi, mi rimpr •– vero la mia determinazione di non ,·otarA alla camera nessun'oumen1.o del .>rezzo 1!:-l pane, oome del resto non ho vota♦-o finora nessuna n111wa lmpostn, flno a quando lJ )finlstero JlOn dimostri di avere un pro- o grnmmn organico per ro.sscst.nrnento del bi- lancio, del quale programmo d•J\ rt:'hhe fari! parte l'inizio dc.Ila rlJorma bur<x:rnticn. L'Einaudi trova che questo mio modo di pensare st può riassumere 11cllo rormtùa: te ~tto o niente 11, cara nllo. derungogia elet– torale di chi non vuole far niente. Ed avrebbe ragione, se il II pnrtito hnpo1>olare italiano 11, di cui sono alln Cnmf'rn unico e selvaggio_ rappresentante, a,esse dimostra– to finora. di cssHc sensibile nllo pr~occupa– zioni demngoglchc ,e se lo prelondessi dh.v– vcro .11 tutto o 11ie1tte, cioè Il 1u1 rcggio im– mediato del bilancio. ~In io domando solo elle Il )linistero In smetto con lo. polltlca flnanzinrin. del gior– no per giorno, e dimostri di o.,ere un pia· no serio per sistemare Il bilancio, sia pure in lm certo numero. magari non bre\·e, di annii o. questa condlzlorn•, sorci pronto a portare rapidomente il IJMC fino al prezzo di mercato. Questo, e non nitro, do, rebbe essere 11 terreno della discussione. L'Einaudi mi splcgn che t'numento del prezzo del pa.ne non è nè una imposta nuo– ,·n, nè il rtnho di una. imp~ta preesh,tente: usi trnttn di sopprimere un 1u11idio, di far cesso.re unn 1pe1a, che lo ~lato fo. sop– p0rtare ni contrlbue:nU mercè quella vero. e dannoslslmn Imposto, eh<' è il torchio dei biglietti a stampa 11, E se 0081 fosse. nulla avrei da ridire. Ma l'nmtco Elnnudl si guord.1 Intorno. E ,·edrà che 11 Ministero, mentre propone l'aumento del pre1.zo del pnne, consente al-, le Banche di Intensificare Il lavoro del sul– lodato torchio J>erchè 1>0ssa.n.., ro re prestiti, cioè largire uuovi 11t11idl 1 o. certe industrie, di cui l'Etnnudi cl hn ln<:regnntodo molti anni n comboLtere li pnrn.ssit1.sn10lncorri– gibile. ~elio stesso tempo, I! )llnhJtero or– dina nlla industrln "nu7Jonale 11 le r6t.a.ie ferroviarie n un prezzo che è di 400 lire la tonnellata superiore ol J>rezzi dell"lndustria 11 estera 11: un o.ltro 1u11idio di decine di milicml allo. lupa siderurgica.. Quonto alle oconomle nelle 6pC'se buro– cro.tlche, lo stesso Ministero cl hn fntto so.-. pere, per boccn del.!'011 . .\leda, nello. seduta del1a Co.mero. del 22 11,~lloscorso, che 11 di economie no11 si può po..rfnre, dn.l bo.neo del Governo, con trop1>n flducln; il primo do– vere è di Jlon crcor<' Illusioni, e di non po• scere il paese con prom,cue irreat1;;abili; non si fn una legge, che non porti In neces– sità di nuovt utftci, di nuovi hnpiesnt.i, di nuove spese 11: e difatti, nel luglio del 19'20 si sono spesi, per I ministeri civili, 206 mi– lioni più che nel luglio del 1919;e 'n spesa cresce sempre ... Oro che cos·rutro sono gli~ stipenlt pagnlt n impiegati, che si potreb– bero seni'nltro llcenzlnrc, o mettere in pen– sione, se non ,uuidi, che contribuiscono anch'essi in prima llneo. o.I disavanzo, cioè al la\'oro del torchietto mo.laugurato? E nllora, runico Einaudi, o. che giuoco giuochtnmo! O meglto, n. che giuoco gluoco quel ..~'fin istero, o. cui tu, sto pure bronto– lando, consenti le Imposte nuove e con– senti la cllmtnw:lone della sposa del po.ne? ~on si pareggia Il btlnnclo; e neanche ci • si avvicina sicuramente ol pareggio. Si tappa UJl buco, e se n'npre un altro. E si segue la linea de.Ilo. minoro resistenza.. La massuna resistenza è dnta dolle economie burocraUche; la mtntmn è st.ntn rappresen– t.nta llnora diùl"aumento delle tnsse; Of!gi oomJncia a diventare 11 prezzo del pane. A proposito del quale Il Senatore Pellera– no, nella seduto. del enato de.I 6 dicembre, ci hn fatto sapere che: H per migliorare le condizioni degli ufficll\li, basterebb" che nel prossimo aumento <lei prezzo del pane si facessero entrare due ce.ntoeimt oJ d1Uo per questo scopo determinato, e si avrebbero cosi 60 milioni per dnrc modo di vivere de– torosomente agli ufficiali del nostro ,·al~ roso esercito n: ecco lo. mentnlltt\ dcJ nove •lecimi del nostri uomint di GO\Crno e (]et nostri pnrlament.arl. In queste condizioni, sembra a me che ,-otare l'au,nento del prcno del pane e le tasse annesse e connesse, ~in nè plò nè me– no che aprire uno. nuovo via di srnmpo allo. politica dogli sperperi. .Puntare, invece, i piedi su questo terreno fl.no a quando u.na politica di economie non sfo ,criamente ga– rantita slgniflchere.bbe costringere il Gover– no n mutare strndn. Ndrio ti e muro! arebbe il follhne.nto? Tutt'altro! - I ministri, messi con Je ~polle n.l muro, - e forse non chiederebbero di meglio - troverebbero Jn forza di resistere alle in– finite prcsstolll, da cui sono condotti a pro– fondere 1us1idf dn ogni parte. La bu~ crazin, che rappresenta In plò spaventosa -sanguisuga del bilancio, è dopo lutto In– teressata, essa per la prima, nd evitare u tallirne.nto; coetretto. od nbbnndonare una pnrte del suo cnr1co dnlln resistenza del Parlamento e del paese, comincerebbe su– bito a do.rei Je cconom..ie p~slblll f' sono molte - senza aapettare Il respooao di là da venire della ennesimo Commissione d"tn– chiesta. Fino n · quo.ndo, Invece, d('putaU e sena– tori rinvieranno sempre n nuovo ruolo la lotta contro lo. politica delle \'O.CChe gro.sse, fino o quando la burocrazia untfrd rhe può continuo.re impunemente lo Industrio. degli organici, tutti 1 provvt'dime11U finanziari d.iino.ti ad numen.tare Je entrate e a di– minuire ce~U 1u11idi e certe 1pe,e, ma non tutte le spese non Indispensabili, servlron- 110 solo ad aumentare le disponibilità per largire certi altri 111nidi ed nJlnrgn.re certe altre 1pe,e. G. 'AL\'EMINI. P. S. numero I. Avevo scritto le linee precedenti, quando ho letto nc11'411,rnti/del 9 dicembre, queste consldC'rnzlonl di Attilio Cabiatl, che coincidono pC'rfettnmente col mio pensiero: ,, Fino n che Il Governo com– pie il snJvo.tnggJo delle n..zlent.obacate, flno a che gli Istituti di e.missione rendono i bossi servizi o.I Governo, ncceltnndone su– pinamente gli ordini, sino n qunndo !I ln- 11 nondn Il Paese di cnrt.a·moneta, per vivere alla giornata senzo un pJnno organico, sen– za un barlume dt posetbtle miglioramento futuro. favorendone gli spc-culntort n do.nno dei lo.voratori e del rlspo.rmlntori, ftno a quando, come tutto ciò non bostasse, si ob– blign una azienda industriale pubblica già in formidabile dlsnvMzo, come le Ferro\'ie, a pngore le solo rotaie a 400 lire alla lon– neUntta più del necessario (e si ranno vive pressioni presso Il Governo per portar.e rordinnzionc da 25 rnila n 100 mlln tonn )· flnchè, ripeto <111cstovlt.upercvole Rlste~~ continuo, il 71opoto hn ragione dt riflutarsi a pagar,• tm ce,,1e1imo di pitì per it pane. Vendere iJ pane ol disotto del costo è, a mio andso, n.ssurdoi mo. non di più di quanto lo sto tutto Il resto dello poUUca economico e monetaria glollt.t.in.na. La 11 curée n aHc spnlle dello. rlcchc.tza del pae• se non deve restare un privilegio del plu– tocrati. IJ disnvooz.o causato dal prezzo odierno del pane costlt11Jsce uno del cancri roditori del bllan<"io; non concedendo ne~ sunn attenuazione di questo male, sino a

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