L'Unità - anno IX - n.49 - 2 dicembre 1920

• problemi della vita italiana Direttore: GAETANO SAL VEMINJ lf Direzione e Amministrazione: Roma (6), Trinità dei Monti, 18 /$' Abbonamento ordinario annuo L. 15, semestrale L. 8, per il Regno; Annuo per l'estero L. 20 * Sostenitore annuo L. 30, semestrale l. 15 lf Un numero separato ceni. 40 1' Amm. Soc. An. Ed. • La Voce,, Roma !!. c. c. con la posta Anno IX .:,1, N. 49 .:1> 2 Dicembre 1920 SOMMARIO: Jtalln e Hmsin, e:;. CociorovJky-l'Unilti. - 11dazio doganale sulle automobili. - Il voto alla donna. - Per un voto alla Camera E. D.-g. •· _ Sursum ... l.lmberfo 7.auotti-8ianco-L'Unitct. _ La lin- gua francese nclln Valle dt Aosta, Dolt. A. Ria.n.- Lo elezioni In Puglia. 1 Italia e Russia I. La fame Quest.·anno le sofferenze sovrumane delJa ~u~sio. giungono al colmo colla ricolta s<fr– siss11na, collo. carestia completa. in vaste re– gioni. Come studioso del problema agrario in Russia, credo di poter nccertare quanto segue: Le scnrsc ricolte periodiche erano ~empre disai,lrose nella llussia, e tah•olla costava– no centinaia di migliaia di ,·ite fra i conta– dini. ~In unn volto. essi avc\"ano dserve spe– ciali nei magazzini dei II mir 11; una certa n~sistenza era organizzata dal governo stes• so e dagli ,, zemstvo 11; funzionavano i tra– sporti; lnfh1è aiutavano largamente gli in. tellettuoJi democratici e socia.listi. Adesso tutlo ciò non esiste più. I conta– dini sono ttill complet.amcnte esauriti, im– poveriti dal regime bolSCe\"iko. Le riserve sono o consumate, o prese dai bolsccviki. U go\"erno bolsccvlko non solo nQ,Daiuta il contadino, che è suo nemico e lotta dispe– ratamente o oontinuamentc contro di esso, ma g:H prende letteralmente gli ultimi a– van1,l. 1 trn.sporLi quasi 11011 esistono più. Gli lutcllcttuo.Ji sonl{...essì stessi sfiniti dalla rame. lo taJ modo la popolazione contadinesca delle regioni colpite dalla carestia è oggi priva d.i Dilli aiuto, ed è condannata alla lame e alla morte. Secondo la staUstica bo!- • ocevika, dal IO al 12 governatoraU hanno raccolto appena Ira iJ 25 % e 50 % dei pro– dotti alimentari necessarli. Questo S4P1illca che, ln questo idvemo, almeno venti ,nilioni di uomini rimarranno senza cibo e corre– ranno pericolo dt morire di :amc. !. La rlvolazlone russa e le democrazie occldeatall La storia singolare dello. Russia. l'ha !atta una grande po.ciflca democratia contadine– sca. Un territorio enorme, le ricchezze na– turali inesauribili, l'b1dustria relativamente insignificante, hanuo fatto il popolo russo un gigante buono, pociflco. I contad.ini che cost.ituiscono dai 4/5 ai 9/ 10 della popola– zione ,ernno educati 1:>torico.me.nte in una certa nulono1ui.a di lutto nel loro u mir» comunale, che serve di municipio e di coo– pcro.tlvu. insieme. Negli ultimi 50-60 anni esst hano fatto un posso enorme (con l'aia– LOdegli II zemsh·o 11) nello tiYiluppo ctùtura– le; si :;0110 moòcrmzzoU, si sono organizzati in un sistema grandioso, unico uel mondo, di cooperazione; e sono diventati la forza principale dello. democrazia. ~ella serie di elezioni dal 1006 lìno al l!.117, essi hanno sempre dato la grandissima, e sempre cre– scente moggiornnza, dei \"Ot.i ai 1c populisti 11, ai ,, laburisti 11, a.i social-ri\"Oluzionari. Si deve ai conto.dinj se questi ultimi ottenne– ro Ja notevole 111ugglornnza as'-Oluta nello. costituente nel gennaio 1918. Questa Jemocrnzin contndlnescn coopera– tiva, per la stessa sua sostanza, per i suoi Interessi più clement.nri, è l'avversario asso– luto, mortale, cosl del bolscevismo, come de.Ila controrivoluzione. Ed essa ha lottato, e lotta dlsperntrunente, - benchè qua.si di. sarmata., - contro tutti i ditLatori, che ban– no afferrato U potere so.lo con la violenro e coll'aiuto dei soldati demoralizzati: con– tro i bolscevikj, contro i genera.li reaziona– ri, contro gli avventurieri-separatisti. Ora che posizione hnnno preso le demo– crazie occidentali di fronte alla democra– zia russa? Dimenticando i sacrlftzi della Russia. in gucrrn, non conoscendo e non vo– lendo conoscere la, snn vita sociale e iJ suo popolo, inebbrintr dnlln paura, dalla rab– bia, dall'egoismo rapace, esse non solo non hnnno aiutato a stabilirsi <1ucsla forza. for– mldn.bile dc.Ila creazione sociale, positiva cd organico., che è In. democrazia contadi– nesca della Russia, mn nddiritturn hanno ratto di Lutto p(lr schiacciarla e per aiutare i nemici mortali cli essa. Nella seconda metà ciel 1918, i bolsceviki, assedio.ti e battuti dnpcrtutto dagli eserciti risorti jn difesa della Costituente, erano {come avevano ammesso poi loro stessi) quasi finiti. E proprio allora il Governo in– glese, - come adesso è accertato pubblica– mente col dnti precisi, e come ha ricono– sciuto esplicitamente esso stesso, - organiz- 1.ò Il colpo di stato di Colciac: cosicchè i de– mO<'ratici tu rono dn costui schiacciati e ster– mlnuti, e gli eserciti del contadini si disper– sero: dopo di che i dittatori reazionari fu· rono fncilrnente hnttuti dni bolsceviki l'uno dOJ)Ol'nJtro! Non bnstn.: nffnscinnti da queste yjttorie holscevike, non solo I governi, ma anche t partiti proletart delle democrazie occi<len– tnli, si sono dati ad esaltare l'usurpazione bolscevica, mentre i governi continuavano nd aiutare I peggiori avventurieri del ~epo.. ratlsmol <:osl le democ.rnzle occidenta.11 hanno di fatto agito i,i Ru,na ,empre per tutti gli u,urpatori. e qua1i umpre contro la demo· cra:ill! Ma in questo u.ltlmo supremo momento - in cui la morte 1ninaccia venti milioni di uomirLi, - è giunta l'ora per le democra– zie occidentali d,i rln,\ersl, e di retrocedere , sulla via, che sicuramente le ~onduce aJlo nblsso. Se dorme In loro coscienza, deve S\"egliar– si ulmeno In loro ragione. Non parlo già del tutto evlclento, che il disastro degli a– gricoltor( e dell'agricoltura in Russia sa– rebbe un disastro econo1nico per tutta l'Eu– ropn. )tolto più grnve è il pericolo politico. Quando il gigante buono - il popolo conta– dino tlelln. nussia - vedrà. nello democrazie occidentnli ex.aHente i suoi nemici di fatto, quando vedrù in esse la ·causa diretta delle sue soffcrcn.te so, rumane, allora la crepa sinistra, che ha già separato la Russia dal– l'Europa occidenta.Je, dlve11tecà un abisso, che può condurre od un nuovo oonflitto ter– ribile dei due mondi. Le democrazie occidcn– ta.ll hnnno tatto tutto per questo. :\la forse non è ancoro. tardl Le domocio.zie occiderl– t.uli possono e de,·ono tendere la ma.no aJ– l"unico padrone della Russia: al contadino. li destino dà una occasione per fo.raquesto: rnuuule disastro inimmaginabile delle rac– colte. 3. Un prestito alla demoerazla contadina raesa 1 modi t.lcll'niuLOa11a Russia si concreta– no, secondo In situaz.ione su esposta, 11ei punti seguenti: 1. L"alut.o non può o.vere carattere fl· !antropico. Da una parte sarebbe goccia nel mare del disastro. D'altra parte il p<r, polo Ja\"oratore russo può accettare un pre– stito, ma non una elemosina. 2. Tale prestito, - torse cinquecento milioni di dollnrl per IO o 20 anni, - può e deve essere organizzato dal Governo degli lati linitj. Polchè solo l'America, seguen- Jo i moth i ldoologlci e suoi propri interes• .J, bene compresi, era e rimane un $\mlco fedele del popolo ruS:s-O,della democrazia russa. Dn cs!=n Il popolo russo nccett~rà, e nd esqn accurutnmente pagherà questo "de– b~to d'or1oré "· 3. Tutti gli altri paesi, - per es. per mezzo delle organizzo.zfoni democratiche e laburiste e socialisti, e attrnvcrSO In Società delle ~azioni, - possono e devono garen– lire, come testimoni e medintori, questo pre– stito, e fare tutto il possibile per aiutare In concreta orgnnizzazione. 4. Per rnppresentnre In quesln Opera– zione il popolo russo, sono moralmente e in ce1'to modo anche ghiriclicamente qualifi– cate le orgnnlzznzioni centrali delle coope• rntive e degli 1, zemst\"O n, che rappresenta– no economicamente la stra.grande maggio– ranza ciel contadini e di tuttn la popolazio· no delln Russia. 5. Le operazioni stesse dell'aiuto dev<r no essere organb.zate da.Ila Croce . }los.sa Americano. che hn una grandiosa esperien– za, e un'alta autorità uni\"crsalmente rico– nosciuta. Essn deve agire nll'infuort di tutti i governi di tatto della. Russia. Deve com• pro.re i prodotti neccssort, - in grnndlsst. mn pnrtc, nello Russia. stessa, - per mez– zo delle orgnnlz,:a.zionl contadine (delle coo. perntivc e dei cc tnir 11). Deve poi orgonlz. zore un minimo necessario di trasporti. Dove Infine distribuire l'aiuto nel contadi per mezzo delle comwuùità contadine e nel~ le ciLtà oon sue proprie orgunlzzazioni spe~ ciali. Solo cosi gli allrl popoli possono aiutare i.I popolo russo e costruire un ponte verso In democrazia russa. .\la se que,to aiuto n.On verrà ,ubito ,arù troppo tardi. ç. C-\CJORO\"SKY. li"ostllla Hkhiomiumo dvnrnent.c l'attenzione dei nostri om1ci su quesL'nppeUo, che viene da un uomo d'ingcgnq_, di colLura e di Insospet– tabile buona Cede. Trottino l'argomento nei giornali, StJ cui hanno influenza; ne ,liscu– tn.no a voce col loro nm.icl; pensino che si tratla di uno del problemi attuo.li della. vita europeu, più gravi, più angosciosi, più gra· ,i di aneuire. Quel che succede in Hussia si può intrav– vedere dal do.li pubblh:ati nell'organo bol– scevlko II Pravda 11, n. 210, riprodotti nel giornale russo dei 1 soclo.listi rivoluzionari "VoJia Rossii 1• (« La volontà della Russia n), che si sUlmpa u Praga. Secondo <Juesti dati si deve ritene.re : a) che 6 GO\ crnutoroti {Vitebsk, Calu– ga, Ore.l, lllasan, ~jjnii, J>erm) hanno rac• colto solo il 50 % dei prodoui ulime.nLari ne– cessari i. e jfl questi governatorati (secondo la statistica del IOIO,che su per giù è giu– sta nnche per adesso) s1 contano circa U milioni (13.930JJ)lln) di nbil.aJlU; b) che 4 Governatorati {Vladimlr, Co– strovnn, Novgorod, TuJa) hanno raccolto solo il 25 % del necessnriOi e hanno circa 7 milioni (7,009 mila) di nbitanu. Quindi vi sono 2J milioni di abitanti nelle sole regio"i più colpite, dei quali almeno i 9/10 sono contadini, di cui almeno 1/3 sono privt di cibo, di trasporti, di aiuti, che d&– \"Ono migro.re come uccelli, la.sciando tuM.o per perire in gran parte sulla strada, op– pure addirittura rimanere n morire nel con– tadi senza cibo. li corrispondente del Dail11 Telegraph scrive quanto segue: u .•••• se si traccia una linea retta da :\1o– sca al sud, si può dire che quasi tutto lo immen!lO paeqe all'est cl.i questa linen è col– pito dolla completa cnrestla. Questa prima– vera solo il W ,o del campi erano coltivati e seminati. La situazione è come nel 189J; ma con fJtit•sto aagro\'onte, che t trasporti quasi non esistono, e che anc)le le reglol'il fertili meridionali sono.rnpletamente t>sau– rlte n. {,1 \'olia Rosll o, 1r"novembre 1920}. Quindi sono coJplU non solo i 10 Governa– torati su nondnati, mn anche le re.gioni più Cortili sul Volga. E ciò è confermato anche dalle notizie dei giornali tedeschi, che de– scri\"ono come dispcrnto la situazione delle ricchis~lnie colonie t<'desche nel governato-– rato di ~amara, che è il vero grano.io della Russia.. La stessa descrizione fa U corrispondente del .\fanchester Guardian do. Riga: o La Ru~~ia hn n.desso una raccolto di ,carsità tJun~i uguale a <1uella delranno 1891; ma con l'nggrnvo.nte, che è estesa su una re– Kionr oncoro. più larga, e che la popolazio– ne è ~nurlto. da tre anni di soffereoi~ e di csre-;tia 11 {u VoJla RossU o, 13' ottobre J900}. Ed ecco le parole del vJce-presldenle del– n ·nione Generale CooperaUva Russa, A. BHkengcim, nel suo discorso al Congresso c-onpernth·o dl Londra: 11 Davanti alla Rus~ ~in. si prospetta qurst'anno una catastrofe, ~imilc alla qunlc forse non ne conosce nes– :-.unn la storln. La morte lii fair&e di centi– naia di migliaia, dl mitionj, della popola:io– ne rtu1a è inevitabile ... 11 (cc Volla Rosll 11, 21 ottobre 1920). Questa non è eolo una prospettiva di qu&– st'tn,·emo; ma è in parte la situazione di oggi. Così il corrlspondc.nte su citato di Daily Trlegrapll. dà le seguentl notizie: cc '.'Jell'offensivn. di \\'rn08el. sul Onieper si è Cnttn una terribile scoperta. ~toJtissimi contadi sono pieni di contadini settentrio– nn.1i fuggiti nlln cnrestla. $<-no intere fami– glie, con tutta In toro povera -,ba, che dai Governatorati di Kostromn, Knznn, Rlasan, Calugn, ccc., hanno ,·laggtnto tnlvoll{l più di mille chilometri, nonostante tutU gli osta– c<,Jie le ,essnzloni del bolsccvikl; sono fug– gt.i, - come si dice tn Russi.a, - 11 dove gli occhi guardano u lnna11zl nito spettro della morte lnevltnblle in questo,lnverno 11. \Vrangcl, come 9id i botsreviki, rnccoglie– vn. lutto quel grano chè poteva tro,•arc, to– glieva l'ultimo tozzo di pone agli ncramatt. e si prepnra.,·n n \·end€'rlo o.ll 'lntesn. Proba– bilmente i suoi ultimi disastri si spiegano come-<1uelll cli Denikin, non già con vitto– rie bolscevik€', ma con sollevazioni di conta. clini messi nlln disperazione. E In prima li– nea, in sltrnttn opera infame, .si era messa r1talia. Kel Secolo (31 ottobre 19"20)c"è un articoletlo - sotto il titolo glubUante La po.uibititd (li ,cambi commerciali tra l'Ita– lia e la /luuWJ .. meritlionale - in cui il cor. rispondente éf1f Romn scrive, che \Vrangel R\"C\'ll. offerto o.ll 'ltnlln udi allacciare rego– lari rapporli·commereiali e politici 11, e che il Co\"Crno itolinno nvevu dichiarato che 11 non poteva ~ntrarc:; In rapporti di natura· politicn, ma che ben ,·olenticri avrebbe ac– cettato delle proposto di scambt commer– cio.li, e che n loie scopo avrebbe inviato \ma speciale ratsslono. SI assicura che il Governo di Wrnngel abbia offerto circo un milione e mezzo di quintali di grano in cambio di manufatti o. Certo i nostri nmlci del Secolo non conoscevano I dati di fatto che noi presentiamo. Forse non li conosce neanche ti Governo ... La. situazione è dunque chiara. L'Italia non conMt'endo, coine sempre, sulla Russia nulla di nu11n, e seguendo ciecamente le direttive degli nitri - non deve prendere

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