L'Unità - anno IX - n.46 - 11 novembre 1920

' problemi della vita italiana Dtreltore: GAETANO SAL VEMINI.,. Direz,011ee Amministrazione: Roma (6), Trinità dei Monti, 18 ~ Abbonamento ordinario annuo l. 15, semestrale L. 8, per 1/ Regno; Annuo per l'estero l. 20 ~ Sostenitore annuo l. 30, semestrale L. 15 .,. Un numero separato ceni. 40 .,. Amm. Soc. An. Ed. • la Voce•, Roma ,,. C. C. ·con /a posta Anno IX ,;1, N. 46 ,;1, 11 Novembre 1920 SOMMAHIO: Crampi di stomaco, Giooanni A11snldo. - ltalltl e Hussla, Uu ruuo socinlisla riuolw:ionario amico dell'Italia. - Il libero scambio e In crisi economica del mondo, Angr.lo Crupi. - Commnli ad una poslllla, Giacomo Po11lr<'orno -- UlTt1ìt1ì. - Socialisti e slavi nella Venezia Giulia. Crampi di stomàco n L'Italia è pot'era u ,w:.io,wlme-ntc 11; l'o• peraio ilalfrino può sciLvarsi, iL po11olo Ha– liano JHlÒ S(lloarsi solo in qua.nto si renli::i l'lntc:rna:.ionale Comu11Jsta, cioè solo i11 quanto 1'enga cibolita, oltre che la proprielrl 71ri11allL, crnche la propdett\ nazionale, solo in quauto sia attuata una orgcmi:.:.a:.ione 111- Jern.a:.ionalt• delle econo~nie na:.ionali che 7,onya il prndtttlorc italilwo sii un piede di egu.aylhw:.ci col 11ro(tuttore inylese 1 ameri. cau.o, nuso, indilwo, rrr. La borghesia ;m. perialista ha atlrtàto fJtlfllche cOtlt •li sfoti– Le durante la guerra, per i suoi fini: ottr._ nuta la t·Woria, l'oracmi:.:.a:.io11e economie,, che clttra. J)ane, riso, ferro, carbone, al po– J)Olo italiano, perchi' resi.,teue fino tilla vil– loria, è caduta, 0911i pol}olo è rientrato nei qulldri dellt, pro1>rietd e tltlla possibilittl na:.io,wli: l'aiuto dato, u111r. rolla ra(Jgiunto il fine, t <lirent(l.tO un debito, è 'diventato una pit•lm al rollo. Si tratta di ricostrtLire questa M(Jtrni:.:.n:.ione, per 1tn , fl.ne , non tra,udto,·io, 110n epi1odico, 111a che rappre– se11t,, wrn neceuità pernilLnente, che si identifica col 11rocesso fii Sl'ilttppo storico della cil)illd. mondiale. Q11t•slo {l.ne J)llV es- • ,ere attuato ctull'lnlerna:.ionale ComunL,u,, H esse, rirsce a ottenere tla ogni prolet(lria,. lo il 7e11dimcnto storico che euo t capacr di dare: il proletaricito italimlo, prr lt1 .ma Ticcht;;a demo9raflca. per la sua ricche:.:.a di energia rivolld:onaria, può euere la dr· lenninante dtlla Riuolu:io,ic mondiale, può rue~e la furr.a 1wlcauica. i,i grado di far saltare yli ultimi balll(trdi della rea:ione lfWWn<lialeo. • Questo rn.gionnm('nto chC'ho ricopiato dnl– l'Ordi,te Nuo1 1 0 di Torino, ultimo numero, è quanto di 'più stringcnt(! In frazione ro– munistn ha espr<>sso finora, per sostenere In nocessità di unn. immediata rivoluzione, prr– ccdutn, naturalmente, dn. una disdegnosa cottu rn con i destri e con i centristi. :-.:on per niente, un C('rvcllo rigorosnmcn– l(' qistrnwlico com'è q1u•llo dPI Grnmsct hn J)ensato <1ucste righe. Vi pniono nuovi, o. ,oinltri, que-iti con– cetti coordinati in 11n sistema rhe mctt(' cnpo allo necessità dclln rivoluzione? Di nuovo, c'è <1uel largo palpito, quelransito bramoso di comprendf're in un riordina– mento sorlnlistn tutto il vn-;to rnondo: ma. anche c't' molto, molto di vecchio. E In chiave prr cnpire quanto di \'CCchio ci sìa, ve Jn di\nno le pnroh1 dcll'Orclfoe Nuo1 1 0, che dipln~ono il pr\)lf'tarinto Italiano come « la cltlt•nnfoa,ite dello Uil'ol11.;io11e mon– diale u come II la for:.a rulccwica in grado di far saltare gli. ultimi baluardi della rea– :iont momliale u. L'ltitlifl, centm ciel mondo: ('t.:C'O unn idNl con tanto di burba. Ln vita tld paèse chio– mato Itnlin concepita in <lllP~to.\formula: 1c il proletnrinto d'Italia. rsporta ricchez1a demogrnOcn e encrgin rh•oluzionnrio, e importa, in compenso, pone, riso, ferro e carbone 11; non è affatto una novità, nl'lll\ -:;torin delll' ltleologie che fiorirono in que– sta terra b<'yletletla dnl soli.!. Aprite un vo– lu1ne di ~lnzzini, n coso, come si fa per scozzare lr corte, e voi tro\'erete infallnn– temente unn II missione u che Oio nlfldò nl– Ja Terzo llnlin, mis ione che a prima. vistn non si capisce bene cosa djavolo sia, 1na che, acquistando un po' lii pratica, si vede essere. nel pensiero del profeta una specie di insegnamento di l'gua.glianzn e di Uma– nità che l'llnlin a\'rebbt' impor11to al mon· dn, !)Cl' ril'f'vrrne. in <·()mpr-nso, 11,,n prllprio 1)11nce riso, rnn. un lj!flcio di Presidenza tl~•lln :'.\iuovn Europa, alquanto rimunèrati– vo. Se voi pnssnte sopra allo differenze, per c·ni l'iclPologin mazzininna 11011 chiedevo., ge• nni alimentari, per la consolante opinio- 111' che l'ltalin rosse u il più rcrnce suolo -.otto il più dolce clima~> mc11tre l'ideologia l'ornunista è ù:-,i,ui più cspe1-to in tpma di (('rtilità di tcrr('ni: se p,;csc:indetc pure dal ratto. che ~lazzini si prcpnra,•n nd espor– tnrc Vguaglianzn e Umanità, perchè allora il mercato piccolo-borghese richiedeva <1ue– _-.ti generi di consumo, rnentre oggi il Gram– sci progett:l lii valorizzare all'estero il no– ~Lro H SJ)irito rivoluzionario 11 J)Crchè pare che il nuovo don,inatore del mercato, il 111·olctarinto, apprezzi particolarmente <1ue– i,la mercan,dn; se, dico, rate astrazione da tutto ciò, voi vedete che siamo sempre un baratto dello stes·so genere: l'Italia offre 1•ner,gic ,nornli, r cerca robn. dfl 111ungiurc. E guardate un'altra cof-ln. Il confronto c·he il C rumsci In, tlrlla orgnnlL.1.nzione in– ternnzionnle borghese durante In guerra con la organl1.1.n1.ione proletaria dopo la J'i. voluzione, non sfugge a questn obiezione . Perchè cessò l'organizzazione borghese? Pcrchè, rag-giunta la vittoria, le borghesie lici paesi più ricchi non ebbero più biso– gno del sangue italiano, dsponde Gramsci. I~ vada pur bene: ma chi vi assicura che, uno. \'Olta consq;uito il fine rivoluzionario, l)roleta\·ìati lici paesi più ricchi non ci ri– p('lano 1 h, ·stes:,o tiro? Quale garanzia. avete voi, che una volta sfruttata In II energia ri– volut.ionnrin II del proletariato itnlinno, lnn– clo. spo:z.z&lu della rivoluzione mondiale, ron si riproduca un fenomeno ondlogo, e i 1>rolctariatì dC'i paesi più ricchi, non sapen– do che rarRflllC' drlla. nostra rnano d'opera P della nostra p1wrgia rivoluzionaria, si tengo.no per sè tutto il pnne, il riso, il !erro ,. il carbone? Quale assicurn7.Ìone ci date che ciò non succ~da? In fondo, ll('I 1>en~iero del Gramsci, si trovano soltanto 1111cstcdue nssicurazioni: .. I) Lai bontù del genere umono, che do– po il trionfo del co1mmis1]1l) a, rà In sua fìofitura più ~1>lendida; 2, La com irnione che il mondo ha bi• sogno drll'lrnlin, che il proletnrinto inter– na1,ioflnlP u, rii bisogno di <1ucllo itnlinno, nnche dopo In dvoluzione. \ ~fi rincrpsre ~inceramcnte, per Grnmsci t per l'Ordine .Y!tovo che rappresentano un mO\ l111C'nto !-)f'rio C'stimabile: mn non pos– ~o trattenermi dnJ òire che anche GabrieJe l)'f \nnunt.io e dl llUe!,tOavviso: che Il mon– do sente una gran necessità di essere ri– .i;cnernto dnl fn~cl~mo italiano e fiumano. ... o A wut sei(Jneur tout honneur u: cedo in proposito In po rOlu al Bollettino Ufficiale drl Cornundo di Fiume d'Italia: u IL Con,a,id<wle Gabriele D'.,lnnun:10 è il Capo di <11usla unione di 1pir1u e di anni delta " Lrgc, di 1- 'iu.mc n . IL difnuorP della .\farca Orientale d'ltn– lia, che non l)UOl cedere cille 'imposi:.ioni dei banchieri i11tema:.ionali, ha (licl otte· n1&to esplicite adetioni a quuta Lega dalla Irlanda., dalfl:.'gitto, dall'Islam. intiero e dai p0J)0li impegnali in giu,te lolle contro lf, barbara clomina;.ione dei urbi, croati, 11umteneyrm1, lllbanesi, b,agoro-macedoni 1>. Questo in aprilr. )la in agosto 1i bJsogoo o B1ano ' dell'universo è più urgente. E il Comnn- <lnntc1 dopo aver promf'~so l'illuminnzione nl montanaro montenC',Krino, allo scelceo di ~azlet, nl piccolo mortii·e olande~c <lcllo ~i1; F't>in, all'fodigrno dell'Amrislnr, e {ld altri personaggi multra.ttnti do.ll 'lnghilter• ,·o, mette la luce di Fiume a disposizione dell'universo mondo: c1 IJot,'è un op1,reuo che string<, i denti •slltlQ ln pres,ura, dov'è un. vinto cht ab– hia tutto pcrdtLlo f1wrchè ;L bruciore della 11et1cletta, dov'è un iusorto che 1·ada arma– lo d'un ramo d'albero o ll'un sasso contro lro la mitragliat.rice e contro il ra11not1r, Là oiiut(JC lei ltu:e di. f'iumt•, cli là, si scoprt• la lltcc di. PitLm.e ,). :"\o: vi assicuro; non lo farò mai più, non cito più niente di fiumano. Ma tanto basta, per conoscere a colpo che la u luce di Fiu– n,e 11 ò cugina primo. della u missione ,1 di ~·lnzzini e dellH energia rivoluziono rio 1) di Antonio Gramsci. E' sempre il solito luu·nt· lo che si cercn di preparare, più in picco• lo o 1>iù in grande. Ebbene, questo ba.ratto è unn illusione. E' lilli.\ illusione credere chC' l'lt.alin con Il' sue 11 energie morali n sin. indiSpcnsabilc nl n1on- 1to. E' un·musion,. crNlt~re che dn Romn ,;;i debba tener caUedm di l 'gunglianza e di L1· manHà, o che il proletariato ìtnlinno clebbn ('~ere la !orza (l('t('rrninante e , ulcanicn, e rhe lo. luce cli Fi11111edebba fnr chiaro o. tanta gente. E tutt~ llt1este rnusioni, "ec– chic, vecchissime. dt'rhano appunto dal rnt– to che le nostre forz,r materiali sono estrc• mamente limitate. Lo stomaco vuoto soffre di crampi: quando un popolo è debole e denutrito, ha bisogno cli molte ideologie, ba hisogno di credersi indispensabile e impor– tnntisshno nel mondo. Gli ideali sono rnn– to più grandiosi, l(Unnto i crampi sono più int('llSi. ~In le convulsioni che ne dcrlvnno non sono dimostrazione di II energie >1 mo– rali (' il mondo non si lascia gabcllurc nl bnrntto, il mondo non se ne fa niente delle pr('dicazioni mazziniane, il mondo - come riconosceva mesi fn, in Comunismo. Ange– lo Trcves - non degna di molta attenzione neppure il movimrnto proletario ltnliano, e infine, vedete cnso. <1uando il Comandan– te 1>nr1n, il mondo ride. u Ah, ces ltnliensl.. .. ·,,. ... Ancora una provn? Esaminate ciò chf' si è il\1vernto nel pro– cf'sso storico della borghesia del '.\1ezzoglor– no itnlinno. C'è un documen1o solenne, nelle cui pa– role ornate io sempre ritro,·o una oscura e telra malinconia come quc11a che prova chi ascolta vaneggiare in lieti sogni il ma– lato senza spernnzo. !-1andavnno I Napole– tani nel 1860n. Vittorio Emnnucl", lnvitnn· dolo n passare il Tronto (' a. entrare nel re– gno: "Pri\'ilegiati da Dio, e predestinati dalla storia ~cl alte imprese... noi cambieremo uno. pntrin, se troppo tnvorita dalla natu– ro, troppo oltraggintn dngli uomini, in una patria gloriosa e 1>0Wntc ... ,,. E no'n dubitate. :-:on mni progrnm111a di illusioni srondolnte fu più scgu.ito. Quando, dopo il l8ì6, cominciò in Italia l'nccrsso megalomane, la politica delle grandi spese ebbe nella classe borghese meridionale il più valido appoggio: 1 u galantuomini II po– veri e sposWi, semenzaio di im1>iegati a milleduecento, i possidenti taglieggiati dal sistemo tributario più ini(1uo di E1yopa, fu– rono sempre pronti nd ogni sb/rnttlio: e 11uando l'nccesSo diventò più atroce e si chinrnò Cri~pi e colonlàlismo, j privilegil}.ti da Dio e J>redestinotì dalla storia ad alte imprese, dimenticarono In scarsità di capi. inli, l'abbrutimento delle plebi, le campa– g1lf' gconsolatc e dcgertr, e approvarono, appro,,nrono, npprovnrono sempre... - Ebbene: se un valol'e ebbe il movimento <,ocinlistn. in Italia, fu np1rnnto qucUo cli sfrondare un cosi grave viluppo di me.nzo• gne e di illusioni: s~ uno funzione ebbe <1ui fra noi, rintc-rpretnzionc marxistica dt•lla ~toria, di fronte a cui cade il rascino e svn– ni~cc l'ebbrezza JcgU idculi n. buon, merc1\– to, fu appunto <1uelln di Llimost{' a.re che h1ttn In. vita del nostro paese era , izin)Jt da (p1esli sogni di Etrnnde1,zn contrastanti ron la scarsità di patate, di questa fissazio– ne di do,·er rn.ppresentnre una gran par1e nel mondo prima di fl\ er 111ongiato a sa– zietà. A~·turo Gl'O!, in un ro111anzo dimenticato, descri\1e le ansie di un Inie, cui fu nJfldnto il figlio di un suicido, cliscenclente di una. stirpe cli suicidi. E il tutore ansioso spin nC'I pupillo i primi srgni della fatale ma. linconia che 11c tra..,;:s~olla tomba il padre. )In si tratta di un romanzo, e nei romanzi c'ò sempre unn ~lisi-; Vhin11c che interviene a tempo J)rr rare innamorare il gfovane .Aurelio, e sal\'arlo cosi dnlla sorte dei pa– dri. ~In nello. storia ).liss Vlvlune non ne esi– stono in circolazione., E <1uando io osservo con an~oscin i primi sr-gni della. me,gnlomn. nia itnliann nnche nf'I socialismo: quando io vedo le antiche e lr recentissime ideolo– gie itallont~ che portarono nUa rovina In· nostm borghcsio, ripl'odursi pure in quel– In ultima 's1>e1·nnzn, e \ledo nncora uomini come il Gramsci, loJ'ti di un loro ragiona– mento, infilare li sentici-o già bnttuto n vuo– to eia profeti e da avventurieri, penso ... Penso che i crampi olio stomnco sono un tcrdbllc inconvenif"ntc: Italia e Russia Curo. Unitd, Gli nvvenirnenti io nussia precipita.no. Non c'è più dubbio che frn. qunlrhc rn('sC - !orse rrn qunlche giorno - il bolscevi– smo sarà morto. Ln restaurazione del regi4 mc czn.ristn, anche secondo gli uomini di destrn, è Impossibile in modo nssoh1to. Sin– mo, <111n<1ue, all'inizio d('!ln faticosa. rico• :òltr·u,ionc dcUn Russln1 in rrpubblico. demo– crntira contadinesco. Bisogna capire subito tutta Il;', import.nn – za di <111estorivolgimento. Se esso avrà uno sviluppo facile e pronto, In 1>ncc mondiale ~arù presto sfnbilita; In democrazia dapper– tutto rnfrorzata. )1a. se la guerra civile In Russia si prolungherà e continuerà a com. plicnrsl con l'intervento degli imperialismi stranieri rapinatori, allora anche l'Europa\ intern continuerà in uno stnto di menn guerra e di mezza a.norchlo.. R ogni pnese de\'e ornmni decidersi: o continuare in Hussia H gioco per il bolsc<'4 vismo, 1>er In conhodvoluzionc, e in tutU i cnsi 1>cr il disfacimento della Russia, o nccctu1rc il regime delllocrntlco in Rusiiin. Chi primo tenderà la mnno alln democ"azin russo, più gunclagner(t ,111ondo <'Ssa vin• cerà. Il primo posto è stnto già preso dall'A· mcrica, In quale soln non hn riconosciuto fl. nora nessun usurpatore - nè Lenin, J1è Kolcio.c, nè Denikin, ne \Vrongel - e si è mo~trntu. l'nmìcn. !cdrlc del popolo russo.

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