L'Unità - anno IX - n.19 - 8 maggio 1920

• , problemi della vita italiana .Direttore: GAETANO SAL VEMINJ /f Direzione e Amministrazione: Romll (6), T~inilà dei Monti, 18 ~ Abhonamenlo ordinario annuo 4. 10, semestrale L. 5.26 per il Regno; Annuo per l'estero L. 15 ~ Sostenitore atlllllo L. 30, semestrale L. 15 /f Un numero separato ceni. 20 /f Amm. Soc. An. Ed. • la Voce•, Roma /f C. C. con la posta Anno IX J. N. 19 "" 8 Maggio 1920 n<wamento, Vùice/1:o p~r;tc o ltlture · g. s. - La Jot.ta contro Il latifondo, R. Ua1u1. - Questione meridionale e riforma tributarla. - Politica Hnanzla.ria • tributaria: Relazione per 11Congresso di Rin- Che fa.re? ..pa 1u,a. città delll,, Ve,u,zia Giulia. Cnrn Unità, ln molti frn noi co"1 detti intellettua.• li <lci.llnYenczin Giulia va ~1upre più ao– oentrnndosi una crisi di coscienz..'l, su cui vorremmo ric-hiamare l'attenzione dei tuoi lettori e cliicclrre m~1gnri il tuo con– siglio. Che cosa dobbiamo fare? - Siamo con. tinuomeute a, dom:rnda.rei . Anche nella Vent"zia Giulio le moltitudini si popofa,. ri1.uu10 tra, clericttli e socialisti ufficiali. La, ,•ec(!hia horgbcsia Liberale irredenti-• sta si precipiw. nelle bra<·eia del partito cJ~rienle, s-1w1·nndodi trc)\·arv1 una. di/e– sn ,·0J1tro rassnlto l!OCiolist.,. Per que• sta. strada. noi non intendiamo seguirla. a ne;,sun p,1tto. E nllora? .\ndare col par1Ho socia lista? La soluzione teorica.– mente migliore R.Hehbe di aderire a on partito democrnth.-o, diciamo oosì. di cen– tro ~imstro, il <1unle avesse la,-funzione di un partito socialista-r•iformista degno di que8to nome, e aspettasse rhe l'attun– Je !:t<>Vl'('(!(!itnzione di giustizia del parti– to ~cinlista uf1lcinlc si i-:incnlmata, per se<•o11dn re gli sfor,,i della pnrte più col– ta < pii\ pratica di questo partito nelJ'o. P<'"R della ricostruzione. lla. no partito di centro sin~ di questo genere uou esiste ne.Jla Venezia Giulin. (::.on esisto neanche nelle altre regioni d'Italia: il partito radicale e il partito rifonnistA non godono più la. fi. ducia di neS8Uno: il partito del rinno• vnmento minaccia, di ridursi a. llll aborto mez1A> nnzionnlista. e mezzo democratico). .Qurante la guerra sorse fra gli irredenti emigrati in It.'llin u.na « democrazia so– ciale». lla anche q)le..ta è morta nella CO· !K'icnza ùei prn. E allora? Il nostl'o passa.lo irredentista, e i con• trnsti c·he abbiamo arnto sul terreno na.– zionale coi socinlisti, ci impedisce di an– dare coi &oeialisti. Eppure i ntigliori fra noi si EtC:utouo rn-mai S10Cialisti.Non in– tendinmo nulla rinnegare de.1 nostro pilli-' s.,to. cioè dell'irredentismo e dell'adeirio· ne alla guerra. Ma ·l'irredentismo e In gnerrn lono oramai, tatti su1>erati. E per quanto i &OCialisU ufficiaJi si dichiarino internazionalisti, la, nazione è un fatto in1manente. eh(" nessuna ideologia anti– nazionale ,~arrà mni a.dis....QQlvere. I 80- clnlisti credono cli larnrnre fuol'i della, nozione. e magari contro Ja nazione; ma non ranno s,e non arricehire di elementi nuovi e più ,igorosi fa vitn nai,ionale, port.,ndo la. lnee del pensiero e la. eoscien• za ciel diritto in stra.ti sociali, che fino• ra, non sn·evano nulla. di umano e che at– tingendo per merito dei socialisti la. SO· glia della 111111111ità, entrano nella comn• nib\. nn-zionalr o uc assumono Ja, forma, anche so s'iJl111lono di essere i.ntcrn:11Jo– na.li . Mentre l'irrcdenti,ro10 e la, guerra SO· no fatti passa.ti , mentre la. illusione ruH tina.zionale da cui il socialismo è ine• bria.to in questo momento non ci eembm pericolOllà, una repugnanza, invincibile ci djvide dalla borghesia nazionalist& e st.roqa. Qnes gente, nJ coi fi1>noo, sotto le cui bMdier.! lottammo fino a. ieri, ci !& letteruJmente schifo dopo che il pro– b.lana dell'irredentismo è ri.9oluto, e IID· perato è lo l'tnto ,ranimo, che dalla lot• l..'l nazion:lle era. alimentato alimenta.n– doJ::.. on In borghesia, mai più. Nazio– nalismo, t·l<'ricalif.mO. strozzinaggio si fondono ornmai. rwJlu ,♦enezia Giulia, in un solo crogiuolo borghese. TM1, borghesia, sempre più iuduritn e più stupida, si nllc.n col prode: c·i mimwcia nella nostra dignitù, nella no~-trn liùcr-tù cli cos:cienz..'\.. C"t1e cor-..1 possinmo avere cli comune con rostor·o noi? L'uni<'o rampo di azione sarebbe per noi il pnrtito aodnlista. TI quale è la soln org:rnizzazione concreta, che bene o mnlc lò:<'tJt(\ di N'aliuare quakosn., che si a,•viein11 pi1' o meno alle no.c :treid.ee . Nelle file horghesi, nulla da fare, nulla <la'dit-c. Fra, i J.IO <'ialistin~oce, tutto da fare con reclc ed nmore. Chi sa ehe non s:i riefò:Ca,per qnesta via. n re1rJizz.. 'l.TC qnnlrosa. F.ppoi: 1>roprio per quell'amo• re ,·erso In no.stra nnzione, che è stato finorn la luce delln nostra gio\'lnezza, noi ~ntinmo cli dover nndare tra. U po– polo no~tro, e niutnrlo ~odo i suoi bi– sogni e desideri. E il popolo dove tro– varlo fnori elci pa1·tito .$0Cinlistn.? D'n1tr•o canto. m<-utre ci sentin~o n.t– tra tti dn1 partito ~in li~ta, doblfl.fimo riconoRCere che <"t' ~mpre qunl<'o~.a che ce ne dh·ide sempre. Che cosa? Non cer– to i] do~a timno <lC'i socin liFlti : t' Flempre · preferihile a quello Mi preti: eppoi si trnttn di 11n'fenmneno tcmpornn('() e eon– tin~nl<-: il partito socifl1istn. di o;rt?inon è quello di venti nnni or sono. ne è qna.• si il contrnrio; e quf'IIOdi ,lomnni i,::ari\ ben dh·eM>Oda quello cfi ogi:-i. F:ntrando· ,~i. non potremmo rontribnire. per Ja par– te no~trn. nd ne-ce1ernre la trn~on:nn– zione? 0hc ro(òn ('i tnrhn duuqn(I-? .:F: ~opratut– to il timore di perdere la nostm n.utono• min intellettunle. ln lihert.-\ cli I)<'nsiero e cli movimento. M>t11.n <·tti non Y'hn di– g-nit1ì urnnnn. Vo1·1·('mmoJnYOT'lll'<". Mo da liberi, ~111,a, srhinvih) <lo[!n1::1tirhe. Pesf.lim.flimpres.c;ifone,per e~mpio, fe– rc. or ~ 1m mese. i1 modo con cui il UJ.. oora.torr ti,,ttò Aldo Obertlofer. TI caso ~ cMatteristiro. TI Piccolo di Trieste. di• ~redit.,.,-,tissimogiorna1<-borghf'Foe.rweva iniziata unn ("ampngnn per richi:un ... '\re r,-tten1.ione delle nutorHà sulla, delin– quenr .. 'l dri mino~nni a. Trieste, e a,-reva interviFrtnto vnrit" fl('r"'one. pubhlicando– ne i pn"•ri. Or :l,n·enne ebe uno del Pic– colo riglinSs<' rOberdorfer. pochi minuti prima della parten1.'1 del treno, che do· ,·e,·a portarlo n Roma. e gli cbic{l~se il suo p.orcrt'. parlandogli della iniziati,·a 6el Piccolo. L'Oberdorfer approvò l'ini• zintirn, dirJ1inrò tra l':tltro il suo dispia. cere 1.>erd1~ il suo pnrtito. « il quale nel preFtente prepara. coscier.ll< 'mcnte l'n.vve– nire, non nbbio tentato una sistematica -soluzione d~l problema,»; continua : « non po""° non es,9er lieto quando vedo che qunkuno si OC<Jingecon serietà allo studio del problema stesso, perchè ognj .sfo=, da. qualunque parte ,·enga, ci a,v– vicina - intendo spirituru..mente, prima che materialmente - a,! fine sperato e augurato». Questi i eone.etti principa.li dell'Oberdorfer: approsazione della inl• zinti,·a. •borghese». critica della inazio– ne «socialista». Non l'avesse mai fatto! J I Lavora.tare to prese o ~ulaccioni oo– me un IJitnbctto,per un nonnulla, con un tono 8.('l'(" e l'JCnza riguardi, quasi parla..~– ~ ~011 già ,li un ('OlllJli\gDO, 41 UD fratel– lo di hworo. ma di un nemico. Quest'incidente ci hn. profondamente turbato. A nezzi alle 1-egoledelle strette cei-chie intelJcttuali, non è sen1,a incer– tezze. che gunrdinmo il 1>artito de1le mas– se, oons<'i, entrandovi, di esporci ll mor– titicaz.ioni e a sacrifici. Mo. for~ ucssu nu morti ficnzione S.'l rà maggiore di quo.Jla che cj inflisse.J'anar– cbia, materinle e niòraJe borghese, ognj dl. ogni mom(•nto. in mille: modi. L'ipo– crisi.1, di qucsla gente ci offende infinita– mente di più elle l 'eventun.le rozza vio– le1u.a dei uor;tri futuri <:ompagni. Cl1efa.re dunque? li terreno sterile del. Lo, democrazia l'abbiamo già abbandona.to interiormente ed esternamente. Dal par– tito soein lisu1 nulla. di profondo ci clivi• de, m,t solo nocidenti. clic però sono tali da costituire serio impedimento. Ohe fa– ~- dunque? rna tua pnrolu, un luo (.'Oof.. ;gtio.ca– rn U11if<l, ti riesc-irebl.>e assai gradito. nella nostra inquietitudine athmle. Noi .s.1ppiarnoiK'ni~~imo <:be il ~·ah•emini, che ò poi l'U-ntitd u cui in queffto momento ci ,r-irolginmo, ~i è st..'l<·c·ttto da molti nnai dal partito sorinlistn. Mn. snppin.mo nu– che ('be eg-li (\ <·Pp:1<·P cli discute.I"(.' il pro– blema. asu·nendo dalle SU(' condizioni per. !lOrrnli. e nwttrndo\ti nri J>rtnni di gio_vaui <.-orne noi ),iiamo, vh·cnti in quest'ambien- 1<! della Yenezin Giulia, e dandoci un ronsigJio dh!iutcre~~ato. U1l antico CPttore. ll'ostllln li consiglio è presto dato, se veramen– te il n<lb-tro nntico lettore non si sente diviso dal partito socin.lieta che dal SO· spetto di esporsi, entrandovi, a mortifi– cazioni e 11 sncrifizi. 11 consiglio è ooe1 na.turnle che torse nrri rcn\ a destinnzio• ne, quando nou ce ne sa.rà più bi8ogno, perd1è già san\ etnto $Cguito. Iscriversi subito nJ nnrtito socinlistn, accettando t•on animo forte e sereno le mortifica.zio. ni e i sacrifici individuali, in considero. zione della u till là colletti va, che il no– stro amjco spern. sia per scaturire dnlla azione sua, e dei suoi amici. 11a primo di fare il gran passo - se tion l'ha già fatto - noi vorremmo che il nostro omieo annlir,zasse ben bene Il proprio spirito, e si domandasse se 1>er a,•,,entura l'lmplllso, che Lo port..'l verso il 1>artito l!OCialistn. •i pebba veramente o nlmeno pren,lentemente a eonsaperoli e definitivi C'ODSC:nsi positivi, piuttosto che ad uno. S<'mplice rivolta negativa contro L1, stu1>idit1\e la. immoraHtl\ cli tut. ti i partiti cosi detti borghesi, o a c1ueJ. la. inquietitudine che viene in tutte le classi sociali suacitnta da.i disagi mate• rinli di questo 1>enoso periodo di Jiqui• dazione e di nl!l!eSlamento succeduto al tragico s! o= della. gnerra.. Nel largo ra,·ore, che il partito &oeia• list.~ incontn, oggi ln Italia, sembra a noi evidente che le adesionj dovute a ve• ri e propri consensi positivi l<ieno aasai meno numerose cli quelle dovute a ecat• ti cli malcontento mora.le di disagio mo– teriale. Si è eocfal!.sti per protestare phl che costruire: che cosa a,,,·errà di que• ste adesioni fra cinque nnni, ee 1n vec– chia società borgheiie rie9eirà a ri""9e• star-,d, 8an\ interessante vedere. E più imeressante anc..-oru sar..\ vedere quante tra queste recluto subitanee ciel partito socia1ist1' c·ont inue.rebberoa ,·olere la ri• ,·ohizione, se una rh·oluzlone vera.~nt.e ~i determlnMse sotto I& pressione delle inquietitudinl, molteplici, oontrnddjtto– rie, confuse, c·he tutti oonOuiscono oggi ad ingrossare In ,un_rea 80Cialirrt:a,. ~ Questo. ad ogni modo, ci sembra chia– J'O - ed è ammesso anche da. molti ri– v0Ju1.ionari nutentki: che l'occorrere di elementi e-osi numerosi ed eter-ogenei nel pa1·rito SO<'inlistn - anrhe senz.a tener conto degli offl·itnuisti e dei vendemmio– tori rli profes~ione --- menti'() esalta. Je i11u~ioni, intorbrnn, le idee, " rende per• ciò pill difficile l'nzione del partito. li gio,·nne. che ri serh'e. e gli altri amici del suo ~n1ppo 1 ci ROnoconoscenti come spiriti nohili e purf, i quali non cercherebbem ne.ll 'acle•io11e nJ partito so• einli~tn ne-ssun ,•anta~io personale. Do– mm,dano unn possibilità di azione uti• le: Ji:Cntooo cli non poterla, compiere iso– lati; r•N·rnno intorno n sè Jn. massa a cui :ide1·i1'<': ed è nntnrnlc che Ninno attrat– ti do! p.,rtito socialista. A questo ell8i sono <'Ondotti anehe dall11 lJ1 ttiro del par– tito socialista. che a.ss .'lle ferocemente tutti i nuclei 1)()1itici afllni, e CCl'cn. dj pa- 1·alizzni·li pe1· di~·rcdiL.u·li cd assorbir-ne coRt i segun~i: ~ unn fonna di proseliti– smo hen nota nella storia delle chieS<' e delle "Ctte più o meno religi0$0: e che non intende n, nessun J)fltto trasfo11narsi in 1-egin guardia, dello borgl1esio, a.i trova ridotto alla impotenza da questa tattica. di fnnatismo intraMigente del partito SO· einlista.. E deve seegliere: o saltare il (of,I~. o ritNlr~i dall'nzionc. E molti sa.l– ta110 il fo@'-'<>, <loro essersi prÒneduti di una restrizione mentale: mormorando cioè che entrano nel partito sqclnlista. non pcrch~ ne ronsider:u.10 prop1·ie tutte le idee, mn. pcrchè sperano cli fargliene l'ambin1-e p.hì d'una. · 1 Re il nostro nnt.ir.o Jcttore, esaminando ben bene 8è stesso, riesee n S<,oprire nel. suo i,1pirito nno restrizione mentale di qu~sto ~<'nere, Erinsrtenga <ln1 ~nltare il fosao. nlmeuo rwr ora. Sos~n{lo il gin– cli,io. Analizzi meglio le sue ba!<idi cre– dcn,~,. Aspetti cl1e nuo.-e esperienze nb• biano meglio chiorito le frazioni colletti. ,-e e individuali. Chi v"ivr-.l,,·edrà. Questo non n1ol dire che debba. stnrse– ne con le mani io mano. L'azione degli individui isola.ti o dei piccoli gruppi, che in questo scntenamento di forze cieche e di lotte brutali rlerieo•borghesi e SO· eia.liste, vogliono consen·n N' con animo retto una posizione dJ centro sinistro è senza dubbio a.ssni difficile: di\. ~be soddjsfazioui e molte mortiOcnzioni. Ma è questa., oggi, In sola posizione, che M· sicuri libertà di pensiero, di paroL1,, di pmpagandu a chi non crede a,lia utilità dei metocli attuali <lei socialismo rivolu– ziona.rio,· a. chi è convinto che l 'idea.le e il metodo del sociolil!Dlo riro,mista non hanno ancorn esa.urito il loro compito nella •torin,, e sente il dovere di prepnrar l'awenire, tenendosi risoluta.mento cli– stinto e dalle arroganze del socialismo ri . rolnzionario e dalle degenerazioni del eo• cialisrno rifonnisu. Ohi si assume que– st'ufficio nell1> ,·iut pubblic.1, it:ùiana n.t• tua le, non può c-lticclcre nulln per sè, de• .-e dare tutto ngli ,ùtri: deve a.vere la fibr-J del seminatore. non quella del mie. ,

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