L'Unità - anno VIII - n.51-52 - 25 dicembre 1919

... • \\"')(I/( >H S I.I\ 'li·'H "!.\ l/011pu\ opf\ Il•~ .i~ .. , '"'i"""~ problemi della vita. italiana Direttore: O~ETANO SALVEMINI.,,. Direzione e Amministrazione:Firenze, Via S. Zanobi, 11.64 .,,. Abbo11ame11to ordinarioannuo L. IO, semestraleL. 5.25 per il Regno; Annuo per I estero L. 15 .,,. Sostenitoreannuo L. 30, semestrale l. /5 .,,. Un numeroseparatoce!.11, 20.,,. Si pubblicail Saba/o a ROMA e a FIRENZE.,,. C. C. conla posta. Anno VIIl '-" N. 51-52 '-" 25 Dicembre ./919 SOMMARiO: Fiduda t sjitluda, g. s. - .Volt parlamtn/ari. - Po1litii:a uùra t disciplù,a ù1itma, G. SAT.V'E)ll'-1.- L'rsperime11to dt/la proporufmalt, ER:SE!->'TO Rossi, L'UNn'.\, - Il probkma dei problttni, Mir.ES S1UDE:SS. - I grttppi di r1·111un,•o,11e11to. - Il G'ur:erno6uro<ralico. - ù di /e.se dei slderttrgù:i, G. I. - Ptr W ff!ilupj>o de.lit 1101/rt up,orta:ioni. - f...Ltlurt raaomaJJdalt, G. I. - L'aù,Jo• Jeçli amit,: Fiducia e sfiducia biamo un mosaico di Stati, i quali per lun– ghi anni sara1)no parali1.zati dalle difficoltò. intera.e, anche se riesciranno a conciliare i reciproci .sospetti. D'altra parte, non esiste .f.iiù la T!'iplice, che nelle convenzioni m!litari aggiunte al trattato impegnava l'Italia a man– tenere 3 !iOrpi d'armata a disposiziÒne delle alleate. Dunque i corpi di annata dovrebbero, anzi che portati da I 2 ~ 15 essere ridotti da I 2 almeno a 9. Contro chi debbono servire i 6 corpi d'armata evidentemente non necessari alla difesa del paese? La politica militare è lo stnunento della politica.- estçra: d~ quale politica estera è strumento questa politica mi– litare? 11 Corn"ere r.e/la stra domanda: « 'Come « può orientarsi neiia hÌtOJazione nostra e a~·u « fiducia in noi quello straniero e quell' ita– • liano stesso, che vede riuniti nella stes~ « opposizione ad un Governo, d,e par(a il pùi « rogio1u·u0·le linguaggio, i nazionalisti e gli ex « fascisti da una parte e dall'altra gli appar• « tenenti ai gruppi, in cui militano l'on. Bis• • solati e l'oh. ~alvemini? • E pcrchè a que– i,ta domanda ogni uomo di buon senso deve rispondere che il suddetto, straniero o ita– liano che sia, difficilmente potrà raccapezzar::;i nella confusione di quel ,·oto di sfiducia. il Corriere ne conchiude che male hanno fatto i due gruppi, di cui fanno parte Bissolati e Salvem:ni, a votar contro il Ministero Nitti. Debbo confessare che ascoltando le dichia– razioni dell'on. Nitti sulla questione di Fiume cJ in genere sulla questione adriatica e sui rap– porti cli cordiale amicizia, che l'on. Nitti dc– ,;idera organizzare fra l'Italia e Ja Jugoslavia, ·o ebbi qualche momento di dubbio sul voto negativo, che mi preparavo a dare insieme ai colleghi del « GrupP? di rinnovamento». E ::.e fosse venuto in votazione un ordine del giorno, che avesse detto: « La Camera ap– « prova le dichiarazioni del Pr.::"bidente del « Consiglio sulla quesli011eadn""alica », sono convinto che più di un deputato del Gruppo <li rinnovamento avrebbe invitati i colleghi a riesaminare il problema se si dovesse votare o no contro, e a't·rcbbe proposto di votare a fa\'1)re: e fra questi ci sarei stato, franca– mente, io. Perchè sarebbe stato per me assur• do votare contro un Ministro, che per la prima volta bandiva dai banchi del Governo il pro– gram11l.a,per cui da cin~uc anni si balte I' l/11ilà. Ma l'ordine del giorno, ,,otato dalla Ca– mera, implicava una fiducia generale Sulla po· litica del Ministero Nitti. Ora sulla stessa politica estera. le dichia– razioni dell'on. N"itti furono ottime per quanto riguarda il problema adriatico immediato: ma non rivelarono in nessun modo con quale in– dirizzo di pensiero l'on. Nitti si proponga di trattare i 'rapporti, non solamente immediati, ma anche pem1anenti, fra l'Italia e la Du– plice franco-inglese e la Germania. E le di– chiarazioni dell' on. Scialoja, ministro degli esteri, non furono nientc 1 altro che un ritorno puro e :-emplice al silenzio insolente, con cui la vecchia Camera era trattata dall'on. Son– nino. E il rifiuto di pubblicare i documenti diplomatioi non, badiamo bene, delle Ira/la/iv-e ù, corso - questo non 1 1 ha chiesto O'Cssuno - ma delle /rallatil.'e esaurite (dichiarazione di neutralità, intervento nella guerra, accordi con gti alleati durante la guerra, trattative che hanno condotto ai trnttati di pace), questo rifiuto che altro è, se non la prova che si vuol continuare a' nutrire il paese con mezze verità, doè con mezze bugie, che sono messe in cir– l'olazione dai giornali amici o pseudo av,·er– ~ari, ma che ncsSUQO può controllare con l'aiuto dei documenti, e .finiscono con essere' ac_cet– tate a furia di essere ripetute? li OJrn'ere della stra delinea come meglio noi non sapremmo quella che dev'essere la nuova politica estera dell'Italia: « Chiusa la << torbida parenteii del 191(), ci ritiriamo dal « margine dell'abisso su clii per settimane e « per mesi furono ballate folli danze, e ripren– « diamo la dritta via. f....' Italia è mediatrice e «conciliatrice; resta vicina alle Potenze occi• ~ dentali. con cui vinse la guerra di libertà, .-:senza tradire il suo equanime istinto e la « volontà che la muo\'e a considerare senza <I( 5upcrstit'! rancore il nemi,..o: e di querto f>Uo « programma di giustizia, il cui tem1ine supre– « mo è in una veritiera Società di nazioni li- ' « bere ed eguali, dà pro\·a tendendo la mano « ai vicini jugoslavi e ponendo la concordia e « la fratellanza dei due popoli adriatici fra i « primissimi scopi da raggiungere nel prossi– « mo avvenire. Queste sono le idee.-animatrici ~< della nuova politi~a ». - Sono? - Con· fessiamo di non riuscire a sentire nulla di tutto ciò nella prosa. dcll'on. Scialoja. E quanto agli accenni, che possonb essere contenuti nelle dichiarazioni <lell'on. Nitti, noi non ,·or– remmo che le dichiarazioni dcll'on. Nitti e il parlare senza dir nulla dell'on. Scialoja siano una nuova edizione Cella controscena Orlando– Sonnino, a cui abbiamo assistito tra il febbraio e il dicembre del 1918 .... E a conferma dei nostri dubbi, è venuta, subito dopo il voto della Camera, la pubbli– cazione delle proposte, che dopo un luogo seguito di trattative sanbòero stole falle dal Governo al Consfglio ,Nazionale di Fiume per sistemare la questione dallnunziana. ,Secondo · Che se della politica estera e militare pas– sassimo a domandarci quale sia la politica doganale, e tributaria, e burocratica, escolastica, e locale del Ministero, i motivi di dissenso si moltiplicano ad ogni passo. In queste condizioni come votare la fiducia? Anche l' on. Giolitti, dopo tutto, in quei dieci mlouti, in cui presentò co:,; cosi scarso successo la sua candidatura alla successione dcll' on. Nitti, fece dictiarazioni soddisfacenti quanto quelle dell'.on. Nitti sui rapporti italo– slavi; lasciò lo stesso velo impenetrabile sulla futura situazione, che l'Italia intende assumere fra la Germania e i suoi nemici di ieri; ma aggiunse dichiarazioni ottime contro il nuovo il testo di questo. documento « il Governo .: italiano, che è deciso a mantenere integra « nelle sue mani la /ùua di armùli":io di Villa ordinamento dclJIesercito, e contro i trattati « Gùuh~ prende atto del voto della città di /cgr~ti;. e vo~òaddirittura l'ordine d~.' giorno, « Fiume espresso nel proclama del 30 otto- che mv1ta.wa d Governo a non fare ptu decreti « bre 1918 »: cioè il Governo italiano rimar- legge e a pubblicare un Libro verde di docu- rebl>c sempre fedele al ptogramo.a ùell' oc ..... m,;:nti diplomatici sulla neutraliti1, sulla guerra, Sonnino: il patto di Londra, realizzato nella sulle trattative di pace, rimanendo in m100- linea di armistizio di Villa Giusti, più Fiume. ranza coi socialisti, col ~ Gruppo di rinno\'a- È bensì vero che i giornali del 24 dictn- mento», coi repubblicani. Eppure noi mani- bre hanno pubblkato un·comunicato ufficiale, festammo la nostra ostilità contro di lui con il quale smentisce che sia quello il testo del m&ltu z,ive:idi proposto da! Governo· al Consi• gllo Nazionale di Fiume, e spiega che quel documento contiene invece le proposte del Consiglio Nazionale al Governo, su cui non si è giunti a nessuna deii.nizione. Ma, allora, perchè i,i ngime di censura è stato pubblicato il documento come contenente le proposte del Governo ? Quando ci deddercmo, una buona volta, a parlar chiaro, ad avere una~sola po– litica, ad avere un solo G(l'Uerno." E finchè la chiarezza non sia stabilita, chi può in co– scienza votare una fiducia, della quale po– trebbe amaramente pentirsi poco dopo? A ·proposito della Società delle N.azioni, questa o deve portare alla riduzione degli àr. matuenti o sarà erba trt1stulla. E l'art. 8 dello Statuto approvato .. a Parigi e ::.anzionato dal Go,·erno italiano per decreto reale, ci fa sa– pere che « i membri della Società riconoscono e che il mantenimento d~la pace esige la ri .: duzione degli armamenti nazionali al mi– « nimo· compatibile con la sicurezza na:z;ionale « e con l'esecuzione degli obblighi internazio-– .: nati unposti da un'azione comune ,., È forse per cominciare ad eseguire que– st'impegno della Società <lelle Nazioni che il Governo nostro ha lanciato per decreto-legge oel pae~e, proprio alla vigilia dcli' apertura della Camera, un nu~vo' orùinament) del!' e– scrcito1 in cui i corpi di annata sono portati da 12 a J5? Prima della gbcrra, ci si novel– la,·a che il cuneo del Trentino e il pessimo confine dcli' ludrio ci obbligavano a tenere sotto le ..armi r 2 anzi che 9 corpi d'armata : oggi, il cuneo del Tr~n~no non c'è pili, e il confine giuliano, per quanto non perfetto in via assolufa, sarà molto migliore del vecchio confine friulano; e ,ad est de!Jl Italia, in luogo di uno Stato di 50 milioni di abitanti, ab- • quei soli mezzi, che erano a nostra. disposi– zione, cioè a furia di urli; t,1cemmo naufra. gare il trionfo, che era stato preparato dai suoi amici, palesi e occulti: e il OJrr,ere non è ri– masto scontento di questa inlransige01.a. - Perchè? - Pcrchè le dichiarazioni valgono un bel nulla, se tutto l'insieme dell'azione di un uomo politico non ispira la fiducia. E l'on. Giolitti non ispira fiducia. Votando contro il ministero Nitti - po· tràchicderci il Corriere- che cosa volevateotte.i. nere? Ammettiamo che Jlaveste abbattuto. Che co::.a ne sarebbe nato? Una crisi confu.sa . e disordinata, senza nessuna designazione per f indirizzo politico del successore, crisi nella quale a,·rebbero pescato nel torbido naziona• listi, clericali, giolittiani, radicali e generi si• mili; la crisi avrebbe sorpresi gli clementi nuovi della Camera, mentre sono ancora stonati, di– sorientati, non assimilati fra loro: sarebbe stata sfruttata dai relitti d;lla vecchia oligar– chia parlamentare, sopravvissuti alle elezioni del 16 novembre, i quali formano una specie di Senato della Camera, conoscono tutti i trucchi del retroscena e approfittano della loro esperienza di vecch!e volpi scodate per lavo– rare a inquadrare i nuovi venuti della massa intermedia fra clericali e socialisti; una crisi, in questo momento, a~rebbe Tatto il giuoc~ proprio di costoro 1 che sono i responsabili dei guai attuali; una crisi fra sei mesi, invece, troverebbe in ogni gruppo i nuovi venuti già scaltriti e preparati a far prevalere contro i vecchi I; nuove correnti del sentimento po– polar~. D'altra parte la situazione della Camera - può insistere ancora il Corn',re - non consente il sorgere di un Ministero, che realizzi il vostro programma in tutte le sue partì. I socialisti sono sempre all'opposizione; i clericali, coi loro 100 voti, unendpsi ai socialisti, possono far cadere qualunque ministero; la massa in• termedia di 250 deputati è formata di gruppi eterogenei, in cui la vecchia oligarchia par• lamentare conta roo deputati, e parecchi dei nuovi venuti non sono migliori degli au:.h...hi ; gli elementi rifoqnatori di sinistra, dunque, formeranno, si e no, e più no che si, la metà della massa interinedia. Qualunque l\linistero, dun=ìue, finchè i so– cialisti siano ali' opposizione intransigente, dovrà. cercare la sua base fra 340 deputati, dei quali' I oo sono clericali, 120 almeno sono conservatori preoccupati solamente dei loro comodi e· dei loro interessi e degli affa.ri delle clientele da cui sono stati eletti, e 120 al più sono disposti a lavorare sinceramente per una politica rinnovatrice nop clericale e non mas– simalista. Nessuno di questi.tre gruppi è ca– p•ce di formare da sè solo un l\linistero; e ognuno di essi può rendere la vita impo:,sibile a 'qualunque Ministero. Basta che quaranta deputati si mettano ali' opposizione si:,tema– tica, perchè la maggioranza, ridotta a ,)00 voti, minacci continuamente di sfasciar:,i per lo spostamento di poche dieci ne di voti. X es– sun ministero avrebbe vita sicura. Eppure "'' 1llùu'"slero è nei·essa,n'"o, se non si vuole dar prova di impotenza assoluta, e aprire la via ad una crisi rivoluzionaria, della quale tutti vediamo i dnnni. Dunque, dovete decidervi : se volete evitare la crisi, non dovete mettervi e.Ilo sbaraglio, come avete fatto nella ,·ota– zionc del 21 dicembre, e do\·ete sostenere il Governo. 11 ragionamento fila belle fino a quel dunque: ma qui il corretto processo logico :,i ferma. Pe;chè se è vero - ed è verissimo - che una maggioranza di 300 voti è maggioranza malsicura, bisogna tener presente che zi, regime di rappnsm/an:a proporsWnale sarà sempre estre– mamente difficile avere una maggioranza ~u– periore ai 300 voti. Quèsta necessità, crea non l'obbligo di votare pel Ministero In chi non ha fiducia nel Ministero per rafforzare una maggioranza malsicura; ma l'obbligo nella maggioranza di essere frequente ai lavori e disciplinata. Sarebbe troppo comodo per gli avvocati, che f~nno parte della maggioranza, che essi potessero andare in giro per l'Italia a fare i loro affari, e un certo numero di oppositori prendessero il loro posto nelle file della maggioranza per r~ndcre possibile la vita del Ministero, ed evitare .... la rivoluzione! Bisogna che i deputati di tutti i partiti si rendano conto clrc la rappresentanza propor– zionale, avendo messo fine alle placide di– scussioni e votazioni delle maggioranze- pleto– riche, costringe oramai tutti a un lavoro parlamentare inten1issimo, in cui l'assenza di un giorno può assumere la forma di vero e proprio pubblico reato. 1 Che se la maggioranza, anche distiplinan– dosi 1n'eglio,avcs:re, in questa Camera, bisogno proprlo di tutti I voti di sinistra per assicurare la vita del Ministero contro l'opposizione si– stematica socialista, e contro le indisérez.ioni clericali, allora la conseguenza, a cui si ~eve arrivare, non è che noi dobbiamo sostenere il Go\'erno con la corda al collo, ma che il Governo e gli altri Gruppi della maggioranza, in cui siamo invitati a entrare, debbono ac: cettare, se non lutto il nostro programma 1 la parte essenziale dj esso. A chi dice: .: Aiutateci a non far niente « o a far male, perchè se non ci aiutate voi, « un Governo non si può formare, e vi ren– e dcte responsabili della rivoluzione », - noi

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