L'Unità - anno VIII - n.23 - 8 giugno 1919

11W , proble1ni della vita italiana Direttore: GAETANO SALVEMINI JA Direzionee Amministrazione:Firenze, Via S. Zanobi, n. 64 JA Abbonamentoordinarioannuo L. 10, semestraleL. 5.25 per il Regno; Annuo per l'estero L. 15 JA Sostenitore annuo L. 30, semestrale L. 15 .,: Un numeroseparatoceat.20 JA Si pubblica il Sabato a ROMA e a FIRENZE-~ C. C. conla posta. Anno VI[[ -" N. 23 ~ 8 Giugno 1919 SOMMARIO: le minoranze nazionalf, L'UNITÀ. - Troppo lardi. - Un buon esempio. - Gente di buon senso. - Le polveriere e la guerra. - Lo Stato Maggiore, SILVIO GAORIOLO. - Il ritorno dalla guerra. - la questione agraria, V. Ve:ZZAN'I. - Cronaca della lega. - Scuola privata e scuola di Staio, UOO GUIDO MONOOLFO, g. s. • _Le minoranze nazionali Il trnttato cli pncr fr~\ r T~t~Fi·. r l'Austria. contiene nlcuue clausole, 1~ cui importanza. può rivelarsi immensa o benefica, per assicurnre la. pnce del mondo. Dal riassuuto del documento, che è stato comunicato a.i giornali, risulta c110 « con una serie di cln.usolo speciali » PAustria. riconosco che gli obblighi re– lativi alla protezione dello minornnz~ sono q1u:stion.i di 01·di11einternazionale, che dipe ,r.il< >no dalla 9ii1,risdizione della, Lega delle nazioni. fJ Austria. garantisce là. pro– tezione <lolle minoranze <li nazionalità, lingnn, razza o rcligioue, come pure il diritto di esse a professare liberamente la. propria religione. Tntti i cittadini au– striaci senza distinzione cli razza, di lin– gua o di religione, $arauno egnali davanti alla. legge. ~cssuna. J·cstrizionc sari\ im– postn nl libero uso di alcnna lingua in privuto od in pubblico. o tutte le facilita– zioni,chesarn.nno riconosciate ragioncvol i, saranno accordn.te ai cittadini austriaci di lingua non tedesca. pcrchò possano ser– virsi della loro Iiugnu, <la,·aoti ai tribunali. I cittndini austriaci, che appartengono a minoranze di rozzi\. di religione o di linguo, godrnnno della stessa protezione di tutti g-li altri, specinlml'ntf' p{';r quan– to riguarda le scuoio o gli altri istituti di oducuzione. :Nei distretti, or-e risiedo non. proporziono considere,olo cli citta– dini nustrinci che parlino nna lingua. di– versa dul tedesco, si prenderann() prov– vedimenti per permettere che nelle scuole i fanciulli ricevano la istrnzione nella. propria lingua. Una. congrua parte dei fondi pubblici _sarà, impiegata a questo scopo. Questi prov,·odimenti non impe– 'ctiscono al Governo austriaco di rendere o!>bligatorin. In. lingna. tedesca. Essi sa– ranno inroqlor1\ti dnll'Anstria nella sua costituzione foncln.mentalo sotto il titolo: « Diehiarnzionc dei diritti». I regolamou.– ti, ohe ne .fmmo parte, sa,auno sotto 1(1, pro– tezio,te della Lega delle nazioni. Anche lo parti del trath'Lto, che ri– guardano lo Stato czecb-slovncco, lo Stato serbo•croato-sloveno o la Romania, impe– gnano i Governi di questi paesi a pren– dere tutti i pro,,~edimcnti, che saranno giudicati necessari, per proteggere le mi– noranze di r:,zzn, di religione e di lingua. I lettori dcli' Uniti';, ricorderanno che noi abbiamo più ,-olto deplorato che il pntto della. Societi\ delle Xnzioui non contenesse nessnnn.. 1>recisa di"posizionc. che gnrentisso cquit1\ di trattamento alle minoranze nazionali. Lo sopraffazioni del– le mttggior::tnze sulle minoranze nei paesi nnzioualmoutc etcrogcuei sono state, da no secolo n, questa parto, lo radici più velenoso degli irredentismi o i pretesti più comodi nello mnni delle oligarchie militariste, diplomatiche e finanziarie per scatenare lo guerre: se non si strappano quello radici, non u.,-rcmo mai una pace sicura; e nno statuto della Società dello :Nnzioni, che iguornsse la gravità di questo problema, è a. noi a1>parso sempre come nna costruzione cl!e sorgesse debole e inndeguo.ta ai suoi scopi per mancanza, di uua delle sue uecessarissime basi. Questo clifetto del trattato generale sembra cominci ad essere corretto nel trattato coll'Austria. Purtroppo, non co- 1;os.:inmo a tcslo di lJUClh, « clnnsoio spe.c.1.ali ». a cui accenna il riassunto dei giornali: e non possiamo quindi a1>prez– zare se e fino a qual punto esse assicu– rino onrnque una soluzione sincera cli questo gnwissimo problcrnn. Sul qnalo esiste da parecchi anni unu. vera e pro– prin, lottcrn,tura, donata spccinlmcntc a,i socialisti dell'ex impero nustro-ungarico; o questa letteratura offre tutti gli ele– menti necessnri per la. soluzione, purcbè si abbia voglia, di corcar!i io buona fede. Pcrchè i nostri lettori abbiano un' i– dea sommaria, dei nodi, che il trattato lli pace dovr<'bbe sciogliere, bnster.\ che ri– corclia1no loro i ,·oti formulati n, <1uesto proposito dalla, Conferenza. inter1rnzionalo per la Società delle Nuzioni tenuta a Ber– na ntl marzo scorso. Bccone il testo: « <t) ~l'utti i cittadini di uno Stato, « senza distinzione di origine. di lingua. « o cli nazionalità, sono eguali innanzi « alla. legge, ft'Odono uclle stesse con~li– « zioni della stessa. liberti\ per le loro ~ persone e proprict1\ o acquistano nelle « stesso condizioni gli stessi diritti od ob– « bliglii. « b) 1 cittndioi d'uuo Stato possouo. « per il fa,tto cli una manifestazione li– « bera della loro yolontà, organizznrsi in - gruppi nazionali (naziounlitfl, maggio– « ranze nazionali, minoranze nazionali). « o) Qnnndo, in un comune o io uno « dei distretti amministrnti,·i minori. con– - to cittadini almeno decidono di orga~ « nizzarsi in un gruppo nnzionale. essi « formnno nu:1 corpornzione pubblica au– « tonomn, elle può nmministraro da sò i « propri ntfari economici e morali; pos– « sono, in special modo, mantenero scuoio « proprie, e prelo,·aro collotti,·amente im– « posto nazionali speciali sulla. Unse di nn « ca,tnsto nnzionnlc. Possono n.clerirc alla. « organizzr,zione unzionalo di nu comune « vicino incliviclni disseminati in altri co– -t< muni. « <l) Ogni comune o unità ammini• « strath·a minoro amministra. in maniera « autonoma la polizia localo nel suo ter– « ritorio, o pro,·vede, sempre in forma « antonom:1, agli affari economici e mo– • rali dei suoi abitanti che non sieno or– « ganizznti in minoranza nnziounlc. li co– « 1110110 detide. sempre iu maniera auto– « noma, la questione della sua lingua nf– « ficiale », e) Le elezioni dei rappresentanti per « lo Stato, por i distretti amministratid « o per le altro corporazioni• della. pub– ~ blica amministrazione, si fanno col « metodo della rnppresentftnza. propor– « zionale, eguale, diretta, segreta, e per « iscritto, in 1nodo da garentìre la possi– « bilità di una pnrlecip:lzione proporzio– « nalo uella rnpprcsentnuza popolare a « ciascuna minoranza, che si elevi almeno « al ~O ¼ nello Stato, nel distretto am– « ministmtiv·o, nel comune, ecc. « /) Le leggi, decreti. ordinanze e ma– « nifesti pubblici sono pl'omnlgati nella « lingua dello. naziooalit:\ cli cui fa parte « almeno il :!O 0 1 0 degli abitanti, iu -rirtù « della loro nnzionaliti\ liberamente con• « fessata; ogni nntorità pubblic:> dovrà, « nei rapporti coi privati, servil'si della « lingua di questi, se RJ)J>{!,rtengonon una. « nnzionalitù che comprendo nlmeno il ~ 0 0 ° 1 degli abitanti d(.'111:l, cfrcoscriziouo ;"'~lipendcntc dnlla, dcua antoritit. « g) l?ro. gli istituti d'istruzione, e in « tutte lo orgnuizzazioni econo,niche e « a.mmiuistrMivc, di cui uon possano « essere membri cho cittadini cli una• dc– « terminata. nnzionn,lità, lo speso tli Stato << sono distribuito in proporzione elci un– << mero degli aderenti u .. ciascuna. nazio– « zionn.litù, elio abitano lo Stato. « h) La legislazione sto.tu lo prenderà. « le misure necessarie a,ffinchò in cinscunn. « località. rt.bitat-o, prendendo In media « degli ultimi cinque nnni, o quando vi « siPno almeno 4-0 fRnciulli di una. oazio– « nnliti\ io un rng~io cli 4 chilometri, « questi fanciulli ricevano l'istruzione « primaria obbligatorio, da. maestri della « loro stessa nazionalità o nella lingua. • materna, senza dover frequentnre una. « scuoln lontana, più di 4 chilometri. La. « uazionalit:\ dei fanciulli ò determinata -t< dalla nazionalit.\ dei genitori. « i) Gli Stati contraenti provvederanno « oclla loro lcgislnzionc. amministrazione « e giurisdizione, nfl111chòsia impedito e « punito o~ni :t.ùuso dello risorse ocono– << miche nllo scopo di cserciht.re una « 1>rcssiono nnzionulc o por flui di intol– -,,: lernnzn nazionale. ..... « De mùw,·,ut.zc1wdo11ali, hanno il ,U.,.itto « lli fat· t:ale1·e i,inan:i agli oi·g,mi della « società, medesima ·i dfriUi aà esse garantiti « <LallaSocieUt, dbllc ,va::ioni. « Le persone, che in caso di cessione • di terrilori sr·Clft'ono unn. nazionnlit:\. « diversa da c1uelln. del nuovo Stato, (< possono durn.nte ciuque noni, a partire « dalht da.t:L dclln cessione, lnscinrc Iibc– (< ramento il territorio o Y0ndcro i loro « beni noi territori ceduti, senza, che « possano essere te1111tcal pagamento di « qualunque tassa o diritto». -Per Fa1>pliC'azjone di questo sistema giuridico o di n.ltro unnlogo, condizione essenziale di sinccrit:\ o di serietà è la adeguata. orgnnizzazione o la esistenza continuativa di quegli orgoni della So– ciet:\. delle :Yazioni, a, cui le mi11oranzo nazionali do,~rohl>cro rwcro diritto cli ri– correre per la tutela cl<"iloro diritti. ~ necessario, ciol'. che per molte zone etni– ca.mente misto funzionino in permanenza commissioni snpcrnuzionnli di controllo, fornite, dovo np1>aia neC'essario, anche di forzo militari pro1>ric per In c~ocu– zionc delle loro sentenze. Questo commis– sioni supernnzionnli potranno caso per caso nssmnere forme di,,c-rse: per es., òi commissioni misto nominate chtllo na– zionalità intcrc~';ntc, con o senza l'io~ tervcnto di cstrnnci, di commissioni arbitrali formate in parto o in tutto eia. estranei allo lotto nnziona.li o nominato in tutto o in piwtc clnll' 110i<'io centrale dell:t Socict~ delle Nozioni. Ma quel che importa ò che in tutto quello zone, in cui il go,·crno loealc non din sufficienti gareozie di lcalt:'\ e di serenità. nell' im– porro alle urnggiornnzo il rispetto delle minoranze, o mngnri I' inten~ento di una commissione supernazionale appaia opportuna a calmare odi traclizionnli, a. dare tranquillità. alle minornozo, a. pre– parare nno stato di animo cbc renda, o prima o poi inutile ogni controllo, io tutti questi casi una comll)issione super- nazionale sia immNtiatamente costit.t1ita. o dotata dei poteri necessari a imporre a cbiun<pt<, il rispetto dei trattati. Ferchè ~i u, rcLl,u un l>el u,ctrerc nei trattati le più minuzioso e accu, ra.te di– sposizioni per gnreotirc alle minoranze i loro diritti; si avrebbe\w bcll'introdurro questo disposizioui nello costituzioni dei nuovi Stati; si tLvrcbbo un bel pubblicare leggi perfetto sulla. cRrta: flnchè i trat– tati e lo costituzioni o le !oggi dovessero essere applicato dalle maggiornnzo senza nessun controllo superiore, lo minoranze non avrebbero nessuna sicurezza di uon essere oppresso e per giunta. turlupinate. E questo avverrebbe specinl1neote uei pic– coli centri, che fossero rnei:;:sifuori delle grandi vie di comunicazione. e n. danno di quei nuclei nazionali, che avessero minori ea.pacit:\ cli autodifesn. Naturalmente, questo sistemlL di con• trolli sn1>ernnzionuli implica nna, limita– zione della sovranit.\ degli Stati. E invo– cando i diritti di sovranitù, i rappresen~ tanti dcliii Grecin, della, Jugoslavia, della Romania, dollu Poloui:l, della Czeco-Slo– vacchia, l1nuno protestato alla Conferenza di Parigi contro lo clausole speciali, cli cui ci occupinmo. ]~ purtroppo contro queste protesto non c'ò stata. nello demo– crazie e nei, pnrUti socialisti di Inghil– terra. di Fr~ncio., rPftn,lia Il\ arlegna.tn . reazione elio osso si meritavnno. PC'r– chò un secolo cli esperienza shi lt. dimo– strare che proprio <lelPillimitn.ta sovra• nit:\ statalo l!auno npproflttato sempre lo maggioranze nazionali, proprio nei terri– tori di <1negli Stati cho oggi iu ,~ocano i diritti della, sovranità illimitata, per commettere i pi1ì indegni. e spesso i 1>iù atroci abusi, a danno delle minoranze. E cosl l'Intesa. avesse pensato ad occnpnl'O moltissimi territori mist,i, non (~ppcon. firmato Parmistizio ! La fumosa illimitata sovrnuitù. non nvrcbbo dato nuovo bril– lnutissimo 1>rovo dello iniquit:\ o dolio ferocie, cui cli\ luogo quando ò utilizzn.tn , da 1>opolazio11iesasperato dtL un passato di odii nazionali o 1ton ancorn, familiari con le abitudini degli sta.ti liberi o ci– vili. Il solo punto, in cni lo protesto delle Potenze minori contro la liruitnzione della. loro sovranit1\ sono giustificate. è quando esse larncntano il trnttamcnto diverso fatto ad esse in confronto delle Potenze maggiori. Perchè quel rispetto dello mi– norauze nazionnli, che viene im[>OStoad esse nel trattato di pace, lo Grandi Po– tenze non lo impongono anche a sò stesso nei territori misti cbe si tro,~nno nei loro confini! Pcrchè la, Soci oh\ delle ~azioni non dovrebbe i11torvcniro anche fr:.\ irla.u– dcsi e scozzesi io Irlanda! Agli Jugoslavi sarà impedito di scnnn:ire i bulgari in Ma.cedonia; sarà concesso invoco b~sto– nare gl' italift.ni :t Spnln.to1 E gli slavi po– tranno bastonare gl'it,a,linui n. Spalato in compenso dello bastonate che riceveranno i loro connazionali a Znrn.r Se ci dcv' essere una Commissiono su– pernazionale della. Soeietà dello ~azioni in Slovacchia. per sa.Ivare dalla. distruzione quei mn~inri che non sono stati ancora ammazzati clngli czechi, se un'altra ce ne de,·e essere in 'Irnnsilvnnia per impedire ai rnmeni di « rnmenizznre » ovunque sas– soni e magiari, e cosl <li seguito, pcrchò uon dovrebbe esserci anche una. commis-

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