L'Unità - anno VI - n.24 - 14 giugno 1917

, ,. 1a tta - ROMA ~ .AIO '.L'RE VES A VERCELLI - .. - problemi della vita italia.na. Dire:ziÒN e: Direttori I ANTONIO DE VITI DE MARCO e GAETANO SALVEMlNl Amministrazione: 1 Roma, via Adda, 4, •-. Abbonamento ordi,;1ario annuo Lire 5 per iJ Regno, Abbonamento sostenitore annuo L're 20; semestrale Lire IO; un numero Centesimi IO. p«:r I' ,stero Lire I C ' Si p-..~olica il g-iovedi a ROMA - Conto corren!e con I.e posta. Anno VI - N. 24. SOMMARIO. LA CRISI - A. De Viti de Marco. IL UBERISMO INGLESE AL BIVIO - A. Crespi. LA MASCHERA DI UN Jl!ONOPOLTO - G. Bruc colerl. , . DAL TRIALISMO ALL' l HREOEN1:ISMO - A. D'Alia. LA RIFORMA DEL MINISTERO DELL'INDUSTRIA E LA MORTE DELLA DIREZIONE GENERALE DI STAflSTICA - U. Ricci. I PRIGIONIERI E LA MIETITURA - A. M. LA RIFORMA DELL'AMMfNISTRAZIONE E I SUOI OSTACOLI - L. C. FRAMMENTI DELLA VITA !TALTANA. PosTA DELL' "UNITÀ,,.' Le funzioni del Consiglio dei Ministri - Le Jicenze militari - IL b-ucco dell'Au– stria democratica - 800 milioni bene spesi - Il sindaco di Torino. ·♦ Premio agli abbonati Gli amici che 'invieranno ali' Ammi1iistrazio– ne lire t.50, oltre il prezzo di abbonamento, riceveranno una copia del volume COME SIAMO ANDAtl IN LIBIA studi di Agricola, E. Azimonti, A. Bernini, L. Caetani, "C. Colamonico, A. Ghisleri, C. Giret– ti, C. Maranelli, G. Prezzolini, G. Ricchieri, A. Rinè, G. Salvemini, V. Simonelli, Un geo– grafo, Uno studioso di storia antica, E. Vaina. .che le. Ji~~ia Dell a f.QJ :e _v.ende a. l,.; 3. '-'Il.< • LA NOSTRA OPERA può essere aiutata: 1° Sottoscrivendo una o più azioni deU'Uni·tà, 2° Prendendo un abbonamento sostenitore an– nuo di lire 20, o semestrale di lire 10; So Prendendo un abbonamento normale di lire 5 annue, piuttosto che comprare settimana per set– timana il giornale dal riventiitore; 4° Facendo conoscere l'Unità al maggior n1tmer, possibile di amici, chieden(iolo in Lettura nei cafft, nei circoli, nei pubblici ritrovi; 5° Inviando all'Amministrazione dell'l,Jnità (Ro– ma, Via A.dda, 4), nomi di possibili abhonati, per l'invio di numeri di saggio. ♦ ♦ FATE OGGI quel ehe potreste fare domani. Cioè, se il giomale vi piace e pensate di ab– bonarvi, non tardate a comprare una cartoli– na-vaglia cm ai.nque lire pffT' l'interno e di die– ci lire per l'estero, e speditela all' Ammini– ltTaJione dell' «Unità», via Adda, 4 - lloma. l4 Giugno l 9 l 7. CRISI Abbiamo esp1·esso il nostro giudizio cli merito sulla proclamazione della indipencfP.nza albanese; ma abbiamo taciuto sulla questione di forma e di metodo, che, invece, ha determinato il disspnso interno .neJ ,Ministero -e prorncate le dimissioni di aie-uni Ministri di .pa'rte dcn,ocratica. . Rileviamo subito la grande stonatura: - queste dimissioni sono avvenute nel momento in cui la democrazia interventista ave" con 11occsso'inten· siflcata nel rpaese 'l'azione conlr<' J;i fiacca µoJiticu interna e ,reclamava radicale mut:uncnto di uO· mini e di indirizw, per dùfendere la guerra con.tre il SaJbotaggio di -nemici interni. in ltalìa, liberi di organizror lo spionaggio sotto– gli occhi incre<luJi o indifferenti n paralizzati della Pubblica: Sicurezza; - 2) nei preti che, predicando la pace seno;a vittoria, fanno subdola propaganda contro •la guerra, sopratutto nelle campagne e sulJc donne; - 3) nei socialiJSti ufficiali, che hanno or– ganizzato U ,rioatt.o e la minaocia dello sciopero generale degli operai, c)1e lavorano alle armi e ·alle munizioni. Così una situazione politica: chia1·a, che i partit.i in,terventisti venivano precisando nel paese, è stata •improv,visamente intorbidata dallò scoppio di una • crisi diretta contro il .Ministro degli esteTi, più che · contro La politica 'estera. Bisogna dire che poco. nel•le assemblee interven– tiste si è più parlato di Giolitti e di giolitttsmo! li vecchio dittatore, reo della im1>reparazione mi– litare e dell'asservimento d'Italia aill'Austria e alla Germania, è ver8Jlllente morto nella coscien1Ja del pa.ese, e il giolittismo è considerato come un de– trito parlam.entare, che aspetta a trar profitto dal sabota.gigio della guena, che le for1Jevive neutra– ·liste compiono nel paese. Il ;fatto che il dissenso lrn. !'on. Sonnino e l'ono– revole -Bissolati è stato composto. dà la prova che le dimissioni furono deteTminate da ra:gione di for– ma più che di sostanza. E' ovvio che la politica estera non possa, sopra– t.ntto in questo momento e in quesha fase deHa g:uerra mondiale, essere un monopolio P un se– greto dell'on. Sonnino. ':Vianoi facciamo una que– stione di proporzioni di prospelliva e di ()J)portu– nità. In questo momento i~ compito preci,puo della democi,azia -era ed è la clifosa della guerra con1.ro i nemici interni. La mossa: 'POCO felice dell'on. Bissolati ha inde- bolita siffatta a.zione. ' Noi ben sappiamo che, du1·anle lo svoLgiIT)ento del% crisi, i ministri dimissionari hanno spostato il,tc:rr.e-a oli tJ:«tt·..: <l- 'l-' puliti· s.liera ·a.ll politi{:a interna; ma è intuitivo che, avendo asse– gnata a questa un'importanza relativamente mi– nore, ed avendo composto il dissidio sulla politica estera, non poteano ragionevo·lmente non comporlo sulla politi<:a interna, accontentandosi anche qui di spiegazioni sul passato e di promesse sull'av– venire. E' nolo del resto che l'on. Orlando non ha fatto politica interna personale, ma di Gabinetto. ,Così la crisi è aJP'pMsa come un diversivo giunto in tempo per stornaxe il temporale dal cielo di Palazzo Braschi a quello della Consulta. T furori delle folle si prestano talvolta docilmente a siJ· falle deviazioni. .Ma nella specie l'effetto - esc!,1- diamo qualunque intenzionale prnposito - è man– cato. La democrazia. i1Ycerventista. nelle sue assemblee popolari ha avuto l'intuito sicuro della situazione: - intollerante degli oratori chr han tentato con involute parole e con raggiri logici di attenuare 1; responsa!bilità dei suoi ra.ppresentanti nel go– ve1·no, ha scon:fessato i ministri c'he male apriron~ e peggio chiusero la crisi. 1,1popolo con percezione sicura ha designato i nemici della guerra: - 1) nei tedeschi che restano Ora, a ifronteggiare direttamente i nemici de· signati della gueirra, occorre l'azione coordinata cl i più ministeri. Se s-i tratta dei socialisti orga– nizzai mi di sciO'peri e di sommosse, bisogna con– Lare sul ministero dell'Interno; ma si, dice. che Palazzo Braschi con le sue di1,ama.zioni prefetti– zie è diventato covo di neutralisti o di• pusi.lla– nimi e allarmisti. Se ,si tratta di tedeschi, occorre anche LI con– corso del Miaiistero degli est.eiri; ma si dice che la Consulta è sempre la re~idenza preferita degli ex-tripli<:isti. Se si tratta di preti e di prelati oc– corre anche l'opera del Ministero di grazia e giu– stizia; ma si assicura che esso non è covo di empii, che è soltanto il Tempio del Nirvana. Dunque il cam•po dfila crisi si allarga necessa· rin.n:\f)n_tfl._i fl l!PUreRarel::<be1,rore edere che esso si limiti a.gli uomini che 'ingombrano i re mini– steri ricordati. La propaganda contro la guerra è fecondata r'al crescente malcon,tento, pTodotto ed 8JC'Uito gior• nalmente dalla produzione a getto cont.illl.uo di Decreti che stull)idamente offendono gelosi inte– ressi economici e sacri interessi di giustizia. Ogni decreto in materia di noli e trasporti, di roquisizioni e di consumi, di Jic~nze e di esoneri mil'vtruri, crea, led 01igoamza il malcontento ,più violento. ll maggior centro del salbota.ggio de!J.a.gue1Ta è oggi il Commissarialo dei consumi, ohe mira ad acorescere le sue iunzioni, per sostituire sempre ,più l'arbitrio e Ja incompentenza dei !unzionaTi alle leggi economiche del comme~·cio e alla com– petenza dei commercianti. La soluzione data alla orisi con la promooione delJ'on. Ca.nepa e l'allargamento dei suoi poteri aggra'va il male e acuisce il pericolo in modo ' l.lllarmante. Noi vonem.mo sa,pere obi sono gli economisti e chi sono i giuristi del .Ministero, che regolano e regoleranno, che assumono· e as– sumeranno la responsabil!Ltà dì questa orgia di decreti hurocrl/,Uci, che offendono il diritto di propriletà e di ~ayoTo, che arrestan~ fattMtà

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