L'Unità - anno III - n.12 - 20 marzo 1914

, 1os9_s· ,g. Aldo Aodreoli &1111 Arti, 8 problemi della vita italiana. S i pubblica il Veoerd l in Fi rcnt e - Direttore GAETANO SAL VEMINI - Dire zione e Amm ~ str uioo e I Lune-am o Vespu cci 12' - Abbo nament o an nuo ordinario Lire 5 per il Re 2no e pet i paesi italiani dell'A ustria e della S•iz tcra ; per l'estero Lire 7,50 - Abbonamento sostenito re Lire 20 annue - Un num ero Ce nt esimi tO - Conto corrente:con la po~ta. Anno Ili - N. 12 - 20 Marzo 1914. SOMMAR IO : li conveg no degli :u ccberlerl, L'UNITÀ. - L' impreu di Libia e I.a polttfc1. ,at,u dell' ll.1lla, U. F0RMENT1s1, g . s. - La piccola prcprh tà nel nostro sl1tem• trlbut.ulo - I dolori ddl ,1 S.ad ego.a, N. FAN CEI.LO - Framm entl di vlt,1 llall ao,1. Il convegno degli zuccherieri IJOLOGN tr a,c•titi ~13-!Y)mm...erci~n,i fioren1 iui e·•~ f 1 tenuto a Firenze l' 8 mar10 h) I I, era stato indcuo una prima volta per il 1° marzo come riuni one libera , 1n cui dovev a essere discussa la questi one clcgh zucche ri. E per il 10 marzo, nonostante che non v1 fosse stat o neo;.suninvito , e fidando nella pub – blicità ciel convegno. I' on. Giretti aveva pro– messo di intervC"nirc, e parecchi soci della 1.-i!g,, a,it1protu 10•11stc, di Firenze si eran o accordat i per fare altr ettanto . chero naziona le, il Segretario dcli i Lega tentò parlare, i suddetti parassiti e i loro seguaci , lv tJ imft00~1ono. Tutto questo avvenn e nella sede , della So– cietà elci commcrcii:rnti per evitare c:1e questi ascoltass~ro le due campan e cd cspo1r ssero i loro d~ider i. Anche 11 clou. P,ccinclli, rapµre– sentante dei commercianti , fu s1x-sso rumoreg– gia to, perchè le sue considerazioni non anda– vano eviclcntem~ntc a genio al prof. Aclucco e agli altri salari:,,ti della Unione zuccheri. qui sta cambia, a seconda che si sup pongano diverse combinazioni di forze in rappo rt o .... ~ df,-crs.i .:;;grupp;1 :hcn ti cc rc?ci. Cos~ n.... 11o, si può esclud ere che, in una combina zione dcli' It alia con l::a Fr:inc ia e con I' Inghi l– terra, il possesso delb Libia non poss:1 avere un valore milit are e non possa cooperare a rendere pili forti le posizioni reciproc he ; mentr e facendo I' It alia parte della Tri pli– ce, - se si suppone una Tripli ce in :izione contro la Francia e contro l' Inghilt er ra - , quel possesso diminuis ce P efi1Cacia delle forze italiane , terrestri e marittim e, in mi– sura dei mag gior i compiti che la dif esa de lla colo nia ci impone, se nza aum enta re b no– str a capacità di offesa. può agire militarment e nel J\lcditerra neo, se non per mez zo dcli' Austria e dell' lt a– 'b. '5:ss.! h~ì..._ ~~nq~ !<so gno. :1on oh> t·hc I' l 1:11':1 e l'Au striri vada no d'a ccordo, non) solo che l'Italia sia at1r att a ncll' orbit :1 di una pilÌ v:1sta poli 1ica di csp:msionc. in cui gl' int ere ssi ilali ani possano coi Ncidere con l'azione delb Ger mania, m:i an che che I' lt_ali:i non sia tenut a ad avrr rigua rdi, crso la Fran cia e I' I nghilt err;i. l\la il convegn o del 1° marzo. probab ilmente in seguito all'annun zio, dat o dal Commu c10, cicli' interven to dcl i' on. C1rctli, ru improvvi – sa mente rinviato da l 1° alr 8 marzo. Per que sto secondo convegno furono dira – mat i degl' inviti personali, a differenza del prim o. E I' on. Giretti non ebbe invit o; e la Lega at1t1proltt10111st·1 di Firenze non potè ottenere che un solo biglietto. a richiesta de l Segretario, che dovè andare 1>ersonalmcntc a ritirarl o. E quand o nel Convegno, in cui si erano dati rit ro, ·o tutti I pnn cipah parassit i dello zuc- I ~iornali inzucc herati, dunque, i quali af– fermano che gli avv ersa ri degli zuccherieri, e specie I' on. Giretti, fui;g:irono innanzi al prof. Aducco, - sa nno benissimo cli mentire . E i commer cianti fiorentini, i quali hann o ben capito il rctro,;cena della commedia dcli' 8 ma rzo, hanno mille ragioni di protestare con• tro certe mist 1fica1:1oni. Noi facciamo voti che essi indicano un nuovo convegno in cui tutt e le parti sieno e<1uamente rappr esentat e", e che non si la'ìCm0 piì1 pren – dere la mano da chi vuole imporsi con gl' im– brogli durante la organizzazione dei convegni , e col chiasso durante le discussioni L'UNITÀ. L'impresa di Libia e la politica estera dell'Italia Il Salvemini ha ben delineato sull'Unità del 20 fehbraio ii motus .,,e.o_puli, ~he ci ha condotti a' Tripoli. R~ élerc in qu .1li cond izioni della politic:i" gcne r.1 e europea l'impresa si si:i dctcrminatn 11el ttmpo " ,ul modo : cioè \ Lto este o abbia co a d~ ogn i m o, e me I Governo ~ valutate e previste le conseg uenze intern azionali dcli' impr es.1 1 e in virtù di qu ali previsioni si sia deciso ali" azion e. Nessun dibattito sulla responsabi lità dcl– i' impre sa può prescindere da questo argo– mento: tanto più se il Ministero Giolitti deve essere a-.solto, come ver;1ment e sem– br .1giusto, dall'av er partecipato a un errore di giudi,.i o, o a una man rn nz.1 di giudizio, comun i a grandissima parte della nazion e. L'It alia è andata in Libia. non solo per– chè una minoranza lo abbia ,•oluto e la maggior.1nza conse ntit o, ma in virtù d i un t r:Htato con I.i Francia e con I" Inghilterra. '- Or:1, per co mp ren d ere quali effetti poss.1 aver avuto la iniziativa italiana dcli" im– pre sa libica nel giuoco degli aggruppamenti europ ei, e quali effetti cr.1110da preveders i, bisogna tener presente che il trattato italo– fran co--ingl ese, fu una dcftc con seg~ e di quel la sva h~rn1io~ clla Trì plicc avv enuta nel ~ 10, di cui noi abb iam o più volte discorso su I' Unit,i. Il tratlato fu t rena dcll,1., infedclt.ì italiana \'ers o I;, Germ :mia, e la sua stipulazione inizia un perl ~ clla , cechi.i T rirli ce caratteriz– zato da questi due fatti salienti: a) I' It alia r.1v,·i,•a, ·a le sue aspirazioni adria tiche cd entr.1\'a in gara r.1le'-C con I" .\ ustria ne:I camro degli arm .1menti {tanto da risolver-i fin.1lmcntc a fortifi ca re con– tro di es .1 la ind ife~a porta del Friuli. e m isurare il progresso dcli.i sua marina secondo il pa-.,o dell a marina au~tria ca): - e cosi comp romette, ;i la solidid del blocco tcrrit ori.1lc gcrmanico-..1u~1ri.1co, menomando I' inter~ sc fon dam entale della ,;,ua p.1rt cci– razionc all.1 Triplice: b) I' It,1li.1, ~tipul ando e ma ntenendo I' aCC"Ordo con la Franci., e l·on I" l nghil - rerr ;1, imcr cep;wa alla \'e-rq:wflia ogni dist– gno sopra l'Affrica mcd ilerr am:a e, in linea più genera le, ostaco lava l'i ngresso ddla German ia nelb politica del Medi terra neo. Se que sto era lo stato di fotto rmtcri ore alla spe dizi one del 191 ,, mi sembra inevita– bile che chi r ha decisa, debba averne con– side rat o gli obietti vi int erna1io nali. secondo l'u no o l' alt ro elci seguenti punti di visrn: fl) l' l t.ilia realina la convenzione con la Fran cia e con I' lnghi ltcrrn, per pro lun – gare o rinnov:ire un accordo mediterraneo diretto al raggiungimento di fini ult erior i; b) P It alia rea liua l'ipoteca tripolina per apportare alb Triplice i pre sunti be– nefici milita ri <lei nuo\'o possed imento; <) l' l rnlia, senza determinar si a prior i per l'un o o pe r l'altro deg li scopi prece– denti . s'im possessa della Libia per esau – rire questo punto del suo progr.1mma di politic.t estera e acquis t are un va lore inter – nazionale da spendere , in libera con traua – zionc, con quel qua lsiasi gruppo di potenze che le assic uri maggiori va nt aggi. Queste tre pr oposizioni , mi pare , racchiu – dono in sinte si tutti i possibili moventi esterni dcli' impre sa. ~ è non credo sia da considerare a sì , come motivo della spedizione, il peri– colo che un'altra poten za ci prevenisse; in quanto è evidente che un tal caso non cr~ temibile, se non come con seguenza di altri faui internat-ionali, che toglie ssero vi~ gore ai tr:Htati e istenti e modifi cassero le rclaz.ioni fra le potenze . E non cre<lo nc..1nche che il val ore mili – tare del paese conquistato pos a avere . in– d,pt ndrnumrntr da ogni altra ,o nsidrra:ione d, politica u ura, det erminato il nO!tlr O Go– \'Crno ali" impr esa. i dc \'c, infatti, ec;clu – dere che il rosscsso della Libia abb ia un val ore mili ta re ;,, /i""" assoluta. cioè in re – laz.ione all e c.::igenzc della nostra dif esa na – zion ale e alla cap aci t.i offenc;iva delle no– ,;,tr e forze. e ciò pe r le ragioni che il alv e– mini ha rias! untc nel nu mero 6 ma Jell" Cn ,tà. ~l.1, rn t'1a u l,11it'f1 1 l'ap prezza– m ento dcli' 1mpon anza militare della con- o eca 1noBianco · Or venendo ali' esam e p:irticolare di cia– scuna ipotesi, bisog na anzitutto escludere, alla str egua dei fatti compiut i, che il Go– verno italia no abbia avut o di mi ra il primo obietti vo : cioè la concl usione di ult eriori :iccordi con la Francia e con l' Ingh ilterra. Gi:\ nel luglio 1912: I' LJ,iità es:1minriva al– cuni documenti assai iru eressa nti dcl i' osti– lit:\ pre conce tta delle sfere dirigenti italia ne contr o l:t possib ilità di tali accordi, e nello stesso tempo riuniva parecc hie testim onian ze cli fonte- ger m anica e aust riacri, in pieno accor do con b sta1npa nost rri, :1ues1anri I' indiriz,.o 1ci11.M a dell' im res,:wj1iiJ;.i .. Ri– -'°"Jn f:.., gli :1!tf":"uc s.to brar.o del dipfon\l1- tico ger man ico Von Flockc r pubblic:ito nel 'T ag dcli' ottobre del 19 1 1 : « /,.a ro11srrva– « :.ionr ddfo <rriplia ; ~ompito pi,i impor– • tmttr di qufll.riasi 11/tro. E P affrire di T ri– te poli può cond urr e :'l un rinfor,o della « Triplice stessa, da un lato pcrctui l' lt a– « lia in posse sso della T ripo litania no11 « aurà pi,i da osstrvare va so la Fra,uia i • riguardi a cui tra trnura fi ,iora, e cl' :1lt ro " lato prrchì 'Tripoli distrae l' Italia dal– • l'Alb,mia e dai amfir,i ll1'Striaci ~. Nello stesso senso il conte di Revc ntl ow nella Deutsche 'Tagerr..Litung; I' cx-mini stro ger– m:1nico a Lisbona, Ru ndscha u, nelle Btrliner Neiuu Na,hrithttn; Adolfo Sommerfcld nel Suolo, ecc. Tutti nei primi mesi della guer– ra. (UniliJ, I, 32: La t11'0fJt1 ffr iplia ). Dun que b ("Onquista di Tripoli, ~ le sfere diri gg ni tede sche e au triache. avrc 6lic do vuto distrarre I' It alia dalla con– tcs., aariati ca, e t0glicrc di mez.zo un a delle cau s per turbatrici della Trip tee. M:i pn) importante è il punto, che riActt e i rap 'IOrti s · 1ci cl lln German ia con I' lt ~ lia. crtam cntc la posizione della Germa - 111:1 di fronte alla guer r.1 ital o-turca fu oltre modo deli cata. Essa, infatti , vedeva com– p1ome ss.1 l.:t sua :11.ione diplomati ca in Tur – f'hia , il lavor o colossale di penetrazione cco– nomic:1 e politica che andava compie ndo. Con tutto qu esto, il Governo tcde ~co non si mise mai nettamente contro I' It alia. E se gli sta tisti germanic i sopportarono con paiien za la crisi dcli" inAucnza tede sca a Costantin opoli, ciò dev'es sere avvenuto per– ch~ ~pp ariva ad essi ev idente un \ antaggi o nel fotto che I' It alia realizzasse finalment e I' ipot eca tri polina. Ricordiam oci che, in fondo, la pen etra – zion e della Germ ania in Tur chia non potr,\ non richiedere al moment o opportun o una forza militar e e più pr ecisa mente una forza navale med ite rr an ea. cnza di que st a, l' o– rcra gigante:;c. 1 di Marsha ll von Bibcr -,t ein può di vent are da un punto all' altr o il la– voro di Sisifo, qu ando ali' lnghilter r,t e alla Francia piacc ia. E la Germ. 111i.1 non Or:1 in vist:i della sc:idcnza pro s.sinu del 1ratt:i1 0 della Tri plice (19 13), nclb s11a si– tu :l't.ione parado ssale fra gli acco rdi marit – timi con I' Enunu e le convenzion i territo– riali con b Tri plice, da qua le int eresse ~i sa rebbe lasc iata att rrirre l' lt:1lia :1 mo– ment o della decisione? O, nnc he sup post.1 per certa b rinnovnz ione della T ripli ce, che valore :1vrebbe avuto qu est:1, rima – nendo insolm:1 la questione di Tri poli e quindi fermi gli accord i fr:1 lt :ali:1 Franc i,t e l nghiltcrr:i? Si s:1rebbe perpetua to il pe– riodo dei u giri di vah z.cr n, rcst :rnd o im mu – tatn la si111azione in tern azionale che para – lizz:iva la politica medit er ranea della Ger – man ia ; e in caso di bisogno I' int eresse I ri– polino avrebbe tr ascinato l'Italia verso ln– ghi h crra e Francia. Ern dunq11e nècess ar io per li Qri:;n,jf i'1 che I' lrnlia liquida sse i suo, ,mprg ,,; , o,, lr altrr pou11u- ,,udilrrrmur, riof rralt1.:.11Jula co,iqui if(l dr/111 Libifl. Non mi p:1r dubbio, quindi, che b spe– di zione trip olina sia stnt :1 deter minrit.1 in vist: 1 dclb pross irn:1 sca den za dei I ra1 t:1ti d' alle:111.a, e sia stat:1 pre sieduta d:1 un.1 isp irazio ne 1riplicista . J\1a la Gcrnunia esercitò cffcuivam cn te con la su:1 azione dip lomati ca una pre ssione positiva per spingere il nostro governo .il– i' impresa f - Non sa r:\ fuori pr oposito l'Ì– cordare, :i que sto riguard o. una noti1i:1 ass:ii im portant e d:ata da ll' U,,it,J nel nu– mero del 2:J dicembre 19 11 1 seco ndo cui ncll' estate del 1 1 1 era st:110 sti pulnto un comp ro messo di cessione fr.1 1 :rnco 1 Roma e una banc:1 ger m:1111ca rela tivo ai di~ il_primo avcv:1 a~istato in 'l'ri– polirnniri ; e che la ncccss':'i'I di imp edire che que sto compr omesso diventa sse c"ccu- 1i\ o 1r;1 1 1110 ,Ì no, 1r0Govc ,n o alr imi, r~ ~ i~ ata. Se il fu uo fosse vero (1) 1 ne con– scgu, rcb bc che il ric;1tto fu compiu to in collaboraz ion e d:11 lhn co di Rom:i e d.11 Gov~rno tcde ,co, non potendosi ammettere che i banc hieri tedeschi opera ssero scn 1a al– cuna intesa col loro Gove rn o. J\la la inccrtez1.a su c1t1est0 punto ci ob – bliga :id esamina re l.1 tcr z:1 ipotesi : che cioè il Gove rno abbi:1 1111z ato jl 11npres~1, aven do di mira una solu zione neu t rale, (1) La notizi a fu riferita a noi ue/1'agosto ,lei 1911 da persona cli grande serietà e 111 gr11..do d1 essere bene inrormata ; e ci fu ,11l 11ove111bredel 19 11 confermata da altr e due fonti sicuri'ì.Sime. ~è essa ~ contr astala da lle smentit e pubblicate in I ta lla e in Germania nello 8COrso febbraio riguard o alle mire t<.'<le– sche sulla Libia; an, i ne ~ conform.\t..'I; pcr – chè 111 qu este ~ment ile si par la di • azione pr,– ll t1&a •, di • acqu isti lc,-,,lor,al, ~. e non d1 conce ~ 1on1 tto nom,che •. le qua li al momento opportuno - per es. nelle tr attative pcl nn novam ento della Tnph ce - 11 Coverno tede • sco avrebbe messe avanti per farsi pagare 11 disinteressamento dea suoi ~uddit 1. G· ,.

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