L'Unità - anno III - n.9 - 27 febbraio 1914

, problemi della vita italiana. t 059. Sig. À.1doAndl'eoli llell~ Arti, 8 BOLOGNA Si pubblica il Venerdì in Firen ze - Direttore GAETANO SALVEMINI - Direzione e Ammini strazion e: Lungarno Vespucci J2b -Abbon amen to annuo ordinar io Lire 5 pc, il Regno e per i paesi italiani dcll' Aust ria e della Svizzera; per l'es ter o Lire 7,50 - Abbonamento sostenito re Lire 20 annue - Un nume ro Centes imi J0 - Conto corrcnt( con 1a po~ta. Anno IU .- N. 9 - 27 Febbraio 1914. SOMMARIO: Dolenti note, /. c. - Dopo il congresso radicale, L' U NIT ,\, G. ZA GA1tl. - li patri ottismo dei vagoni Idio, Muc. - Il nuovo progello per la scuola m~i.t, L. PAR:\I EGGIANI....:.. Brasile td emigrazione, G . PR1-:z;o s1. - Movim ento alltiprotu ionb lil, I DOLENTI NOTE L' on. Sonni110 - il q11ale 1,on è par ente 11emmeno alla lonl<ma de/I' on. Giolitti, e 11011 spe ra quindi 1u ll' ereditti - disse un monte dì verità sull e cmtdizio 11i del biltm cio e S11gli artifi ci co11labili coi quali si maschera il disa– va,izo: lame,itò le co,uli zio11ì prtse11ti de/l' eco– nomia nazional e, mm11011ì, austeramente, st ve– ra111e11le, secondo il suo cost11me, gli uomini di Stat o ,, non lasciar crescere pericolose illusioni, a dir la verità, la dolorosa verilcì.p 11rdi 11011man– tenere il paese in 1m accecamento rovinoso. L ' 011.Lu.zzalli sembra si sia vo/r,to premk re, cou m1 discorso tutto color di rosa e d ' oro, come un bel lram o11lo ,mtmmal e, I' iltcariw di rial:M e 1m po· le azioni del M i,iistro del T e– soro, che il di scorso del Som1ino aveva colpito in pi eno petto. Delle sì, e non poteva fare a meno, qualch e beccatina al Tedesco e alla fu uw za imma gin ifica ,le/ Gabi11elto; ma i1malzò 1111 inno alla resiste,iza del bilamio , vant ò la imlipe mtenza dell' fla lia dal capital e stran iero, e dovette, pe r conseguenza, molto esaltar e il sistema di spremere il solito eroico contrib1ttmle, e di rcislrellare tutta la ric– chezza nazio nale a f orza di bo11i qui ttquem1al i, di accettlram e11tidelle pi ccole economi e nelle Casse Postali d1: Ri sparmio, di accorti e frequ e11ti />re/evametdi sii i bilanci produttivi. le Posi~, le Ferrovie ecc. • I suoi giudi &i per ò - è questo tm giusto appr ezzamento del/' 0 11. T orre sul Corriere della Sera - sono appar si trop f><'ottimistici, avendo egli co11siderato un solo llllo delle cose, cioè la fmm 1za dello Sia/o, e non an c/Jc l'altro: cioè I' eco11omia 11azio11ale •· Tutt e queste pomplllur c, i11Jat11'.,di contant e, a cui lo Stai o, in tante ,,um iere ricorre, gio ve– rann o, s1', a farci raggiungtre il pareggio, e, magari, a far cì avanzar qua/coselliua - l' 011. Sonnino parla di un disllvan zo di 7 mili oni, ma al/' on. Som1 i110, si sa, 11011bisogna credere ma i - . ma ham10 nello stesso Jempo così depau – ,perato il mercato mon etario ·11oslro, che le imltt – slrie, i comm erci 11e /uom o i11111te 1sam e11tesof – f erJo, ne soffro,io, e ne soffr ira,m o c/Ji sa per q11a11/otempo ancora. Lo si vede cliiaram eute, se non altro , da/l' esame dei B ollellini dei protesti cambiarii, dei disse– sti, dei fallim e11ti. N on voglio parlare della grcmde i,1dustria e della crisi che essa altualm ente attra versa. Il pro– blema della gram k huiu slria no11 è solta11l0 fiua,1 ziario , ma. è anclie, cwei prevale11teme11te, polit ico, e molle e diversissi me cause posso" contribuir e a mod ifi car11e /' a11damc11l0 : ,per quant o, però, si debba osservare che, non es– sendo mutat o /' atteggiamc11to di sca11tialosa pro– te:io11e che lo Sta to ass icura a certe i11d11.slrie, la loro decade11za e le difficollti iu cui si dibat– /0110 posso uo la.sciare agevolme11le suppo rre che sia110 ,m,tal e invece, e 11aluralme11Je i1i peggio, le co11dizio11i eco110111iche e fi 1u111ziarie dell' am– biente in cui vivo110. E lascio da parie a11che i p iccoli f llllimenli : p erc/Jè orma i sono di ve11lati una vera e pr opria indu stria, cl,e p rospe ra ali' ombra di p rovvide leggi. aiutala, organ izzata, diretta da una ca– Jerva cli m.11.:ocati e d i ragio meri • .specializzali 11el/' (lr/icolo •• ai quali ltttll ricorrono qua mio vogliono far lire. .Per restringere dun que il nostro esame all' a,i– da mcnlo della medi<, e piccola indu stria e de_l medi o com mercio, poss ,,m,o subito const"ta re, pr m w d 1 tullo un gran ,m mero d i protes ti cam– bitlrii, maggiore, e ,io,i d1 poco, di quello degli a1111iscorsi : e p oi u11a. qu(wt.itd <li f<1llimenti e di diss esti. verame11tc impressionante, pi ,ì ancora. che per 11 mmi ~Y0, per la qual ità ed i caratteri parliGOlari. Quelli i,ifall i che sono au mentati ù1 misura verame11te sp ave,t/osa, >1011 sono i grossi f alti– me,iti con scarso attivo e f orti pllss ivilti : quelli di per sè, non p otrebbero fa rci effelto, pere/tè avremm o torto di trovare stra, 10 cl,e ci sùmo in commercio degli im becilli c/Je imp iantano dei traffici sbagliati, o dei farabutt i che tirano a metter di mezzo i creditori e fallir e col sacco : il f allim ento con un a grand e passività indica , quasi sempr e, la in ettilll dine o la disonestà del comm ercia,ite; e 11oi 11011 ce la potremm o pren – dere, per questo, con le conditio ni della eco,ao– mi a 11azi0Hale. Ma quel che è grave davvero l il vedere il 1w– mero se111 pre crescente delle azie11de, che cadow, coii passività pi ccolissim e, a.volte addirittura con mia eccedeu.za di attivo o, delle aziende clic so– spe11do110 i paga11m 1ti per p roporre ai creditori assai vantllggios i co11cordali. A ziende dunqu e c;l,esarebbero di per sè ;,, grado di tirare avanti, che 11011hmrno in sè elementi di dissol 11zio11e e di rovi 11a: azie11de guidate da persone che 110,1 si propongono di /r Olare i creditori, ma che do111,mdd110 il loro aiuto, iiwocmto la loro tol/e– rcwza per salvare e creditori ed a.zienda. C/Je cosa le fa precip itare ? che cosa le uc– cit/e ? La pt1t1Jria di ca.pitale circo/a11te. Il co11lante ,lispon ibile oggi è scarsissi mo: chi l'ha lo in – veste ,iei fam osi buo11i q11i11quem,a/ i e ;,, altr i titoli di Stllto, o se lo tien dimolto strello e lo mette i11 circolazione a tasso f ortissi mo: e chi 110n ce l'ha, tira avant i alla meglio, si regge coi denti, e va così di burrasca in burrasca, ,li peri colo in per,:colo, ftu chè 11011viene il colp o che lo butta gi ,'t. Cosi accade clie oggi i11 ltlll ia i commer ci e /e industrie attraversan o una crisi pericolosi s– sima , resa a11che p i,ì grave dal f atto che /' ope) a tu/la , si può dire, dei gerent i è spesa <L risolvere il lato p uram ente fin anziario tiella azienda, della q,wl e viene ad esser trascurat o l' elemento Ì,i IÌ pr opr it1me11le comm erciale e i11d11sfria./e. /-la detto. sì , il Lu.zzatti che occorre cessare da questo metOlo di pr estiti e di p relevament i dal rispt1rmio e dalla ricchezza ua zio11a/e : m~ non a questo solo avviso egli avrebbe dovuto lim ilarsi– L' amm o11ìme11l0 suo odierno potrcì riguardar e I' "vve11ire : e gli ina.sprime,iti fi scali che egli i,woca potra111to, Ira dieci tH111i . ridMe al bi– lancio la saldezza, ormai per "" pezzo perduta ma ai mali prese11ti dei commerci, delle indu– stri e, come si rimedia ? E iio11-sarebbe stato pi1ì giusto c/Je l'on. f_,iz – talli , p iim osto che vantar e I' iudipe um za. fi1um – ziar ia del ' Italia, a così caro p rezzo pagala, llVesse ripetuto oggi, non pi ,ì sotto f orma di ge– nerico amm onimento, ma come a&erbo rimp rovero. quant o ebbe a scrivere ,m ami o /li sul Corrieredella Sera per metter sull' avviso il Governo - che cercava. gid al p ri11cipio della g11erra, di atti– rllre, coii abili ritocchi ai regola menii delle Casse Postali di R isp"rmi o. qua 110 più co11tanJe fo sse possi bile - del pericolo a cui si aiularm incon– tro se si fosse co11ti1111afo a togh ere ali" circola– .:io,ie 1m ingente capi tale, che llvrebbe dormto esser lasciato a disposizio ne del traffico? Gli è cl,e il rimprovero avrebbe colpi to qu al– che com che, nella 111t 11te e 11ell' i11/er,sse del– l' 011. Lu .zzatti , è molto al di soprtl del Gabi11et10 Giolitti e del Tedesco .\l i11istro. Se • la bella gue rra • 110n ,wesse sottl'llllo al– i' eco11omi<1 uazionale quasi un nl/lWrdo e mezzo d1 co11tante, ,ioi ,um ci trot•eremmo ora m questi oteca Gino Bianco fra 11ge11li. Se il Governo no11 avesse avuto biso– .i,1io di 11ùbriacarci per po rtllrci ,'.11 Lib ia, se 110 11. a~.),;-e avido ·necessi tà di me11tirc le roml izioni dtl bilamio per rendere accettabile I' impr esa, 11011 s; sarebbe ricorso "· mezfi w si pericolosi. Ma. nat11ralme11te. della bella gu erra e delle sue dirette malefic /Je co,isegue uzt 11ess11uo si attenta ii ptirlar -,nlfle . · Coloro specialmente che asp e1ta110 /' ered1t,ì. I. c. Dopo il Congresso radicale. I. - Dal bianco al nero, La Nuo fltl Antol ogia pubbli ca nel suo ul– timo num ero sei ani coli di sei dive rsi per– sonaggi aut orevoli del Partit o Rad icale in– torno al recente Congresso di Roma. È un « referendum » assai interessant e e ca ratt eristico, nel quale si manifestan o per– fettam ent e le due tendenze del radicalismo ita liano, e si vedono qu asi in azione le cause di quel la crisi ideale e mora le, che invano si cerca di evit are con le retorich e invoca– zioni alla 11 unit à del partit o n. In qu ei sei scritti , abbi amo da un lato un articolo breve, nett o, serrat o del De Viti De Marco, int orno a cui si possono raggrupp are du e altri articoli, di identica ispirazion _e, del Murri e del Canti. Dall' al– tra e' è una trombonata flatulenta dell' on. Pantano, a cui tcngon bordo ne l'on. Girar – dini e I' on . Zaccagn ino. Il bianco .•• Il Congr esso - spiega il De Viti , sint etiz– zando i sentirn entr della maggioranza - si è rivoltato contro le brut alità elett orali, con– tro la clericofiliri del Ministero, e cont ro le dichiarazioni protezioniste fatt e d:1ll'o n. Gio– litti nella discussione sul discorso dell;i Co– rona. 1c 111/tl non bM Jnv11 co,ida,wtl rt il pre– sente. Bi sog,zafla 11ss icur11rs·i contr o il do- 111111,i. Il pericolo maggiore era qu esto : che, liquid ata la combin azione Giolitti -Sac– chi, un ' altra se ne formasse, con nom i di – versi e co11co11/enut o simil e. E si annunzia va come già pronto il nuo vo Ministero di con– cent razione democrati ca, che av rebbe con– tinu ato l'equiv oco rad ico-cleri cale nel campo politico, ed 11vrebbe servit i con n111ggiore zelo gl' iuu ress i dell' affari smo prote zio ni sta nel cam po eco11omico. E al fine di rend ere pos– sibile una nuova concentrazion e di sinistr a con un luogotenente di Giolitti e con rela- 1iv11 fM rtuip11:io ,u di nu ovi m dic11li, occor– reva che il Congresso non imp egnasse la cond otta futur a del gruppo parl ament are, m(I gl i lasci11ss,: le mani liber e n. A queste man ovre, che si ra fforzavano specialment e con la minaccia che un ministero conscrva– tòrc succed esse alla combin azione radi co– giolitti ana, la maggio ranza del Congresso resìstè. « Se ha da essere - si diceva da noi - una politica di accor di coi clericali, e di spese militar i e d' imposte, e di de– dizione del Parlamento al potere esecuti vo e di inasprimenti protezionistici, vengano i nco-co11str v atori (Id 11ss u.mern c la rcspo 11s11bi– lità di gove rno. Ma se, invece, si chiederà la collabornzione 0 dci radi cali e il gru ppo parlamentar e la riter rà ut ile, essa deve ga– rentirci un minimo di realizzazione irnme – diata del nostro progra mma• · E siffatto minimo è riass unt o nelle se– guenti proposizioni : • , 0 che si svolga una non equivoca poli– tica cli energica difesa della funzione aconfes– sionale dello Stat o ; • 2° che si dia principio ad una politica di grad uale realiaaz ionc antip rotez1onista, sia nella revi sione autonoma della ta ri Ila doga– nale. sia nella prossima rinnovazione dei trat– ta ti di commercio ; « 3° che, nella tut ela dei legittimi inte– ressi nazion ali, si contengano entr o i limiti dello stretto necessario cosi l'aum ento delle spese militari, come I' aument o dei tribu ti : • •• 0 che si arresti il regime burocrat ico e militare, che si sta ora estendend o anche in Libia in via amministrat iva, passando sopra al Parlamento. cli cui si è di fatt o soppresso ogni contr ollo politico e finanziario •- Questa deliberazione - spiega il Dc Viti - non diminui sce in null a quell' :iuton omia , che it Grupp o parlament are deve avere nella azion e tatti ca di ogni giorn o. 11 Noi ri• conoscinmo I' autonomia del gru ppo parl;i– mentart. Ma l'aut onomia p11rl11n11mttlr c non significtt, nè . può signifirnrc 111110 1omi11 pr o– gr111m11ntiC11 ; poichè i der.utati radi cali sono bensi pad roni delln tatti ca p:1rlamcnt:,.re, ma non sono padr oni del programma del part ito. S, fii ha di ssenso nel p rogram,, 111, fluol di re che fii h11g id il di stt1cro di "" " p 11rte dall' 11/trn t sciss ione 11tlla 1111itddel p11rtito 11. Precisand o « i problemi alla cui soluzione. deve intender e, dura nt e que sta legislatu ra, il Partito radi cale n, il recente Congresso ha abband onato il vecchio com odo sistema di t( ripr odurr e negli ordini del giorn o il so– lito sterminato elenco di tutte le aspir azioni storiche ideali e filosofiche del pensiero rn– dicale, se nza limitazi one di temp o e di spa– z~o, di numero e di quantità , senza discri– minazion e tra i problemi grandi e i problemi piccoli e senza prospett iva dei problemi vicini e attuali e di quelli lont:rn i e futu ri ), « Invece, molti avrebber o pref erito il richia– mo generoso agli imm ortali prin cipj del rn– dicalisrno as rratt o, per consentire al grup po parlament are di affermarli sempre in teo_ ria, per ncgnrli sempre in prnti ca _I Qu esto è il fltr0 p 1mto del disse nso ,., ... il ner o. E che si::t proprio qu esto 1( il vero punto del dissenso I,, lo si ved e chiar:un entc nel legge re l' arti colo dcli' on. Pantan o. Nel qual e non manca nessuna delle vecchie frasi ufficial i dei partiti popolari : «le spe– ranze e i palpiti della democrazia », « il pensiero ger minale n, la « realizzaz ione gra– d uale ma sicur a e continua n, « il proleta– rin to coscient e e 1:1 borgh esia evoluta >l, ecc. ccc. E c' è sopra tut to la invoca zione ali' cc un i– tà del part ito 11. Guai se il part ito radicale si divide.... dnll' on. Pantano . I socialisti rivoluzionari da un lato, e i conservatori nazionalisti dal– !' altr o, rovinerebbero I' It alia . S' inte nde che il Partit o non d eve limi_ tarsi a rim anere uni to e a far da piedistallo ali' on. Pant ano. « Occorre aver chiara la visione dei doveri, che ipcombono al par tito rad icale di front e ai prob lemi pili incalzanti de!P ora presente . E qui, dop o avere ricord :1te le bene me– renze passat e d el Pa rtito rad icale di go-

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