L'Unità - anno III - n.7 - 13 febbraio 1914pdf

• , problemi della vita italiana. I0a9. Sig. Aldo Aodreoli llolle Arli ,- 8 BOLOGNA Si pubblica il Ve nerdì io Fi renze _ Diretto re::GAET ANO SA LVEMlN I - Direzione e Am minis trazione I Lunga rno Vespu cci n b - Abbonament o annu o ordinario Lir e 5 per i1Regn o .e per i paesi italiani dell'Aus tr ia e dell a Sviue:ra; per l'estero Lire 7,50 - Abbon amcnto•sosh:nito rc Lire 20 annue - Un nume ro Cent esimi J0 - Conto corrente con la po~h . Anno Ili - N. 7 - 13 Febbraio 1914. SOM MARIO : Ordic:.ato ai riformisti tucche ritri, - Democra:ia e clericalismo, L 'UN IT,\. - I problemi della Sicili~, N. FA SCE LI.O. - Matrimoniatia, C. LHSSO:-.:A. - Come si lanciano le spese militari nd Giappone - I mu tui ptr gli edifici scola- stici, g . s. - Frammeoli ddla vita italiana: Questura e mala Vtla. Dedicato ai riformi sti zu ccherieri. Il 130//:!ltino dellll sorirttì drgli agricoltori ila– l1111i pubbli ca nel num ero dc! 31 clicembrn un interessant e di~corso di Jam es Aguet in commemorazi one di Fran cesco Cirio, il crea– toro della indu stria delle conserve alim entari in ll alia. Questa indu stria. che nel 1890 esportava per poco pili di un milione, ha esport ato nel 19 12 pc..·r 61 milioni e mezzo. eguagliand o per im– portanza quella <lei vini e dei formaggi. Ì!. un· mdu stria natur ale in Italia, e do– vunqu e ha potut o impiantarsi ha determina to una merav igliosa tra sformazione agricola. E tu tto questo magnifico edificio di lavor o e di ricchezza l! nat o senza nessuna neanche minima protezione dello Sta.lo : anzi lo Stato r•c inceppa lo sviluppo col calli, o ordinam ento c..!ci servizi marittimi. e col protezionismo si– derur gico, il quale aum enta i prezzi delle la– miere necessarie per la costru zione delle !:>Ca– tole. Nel discorso del signor Agurt c'è un passo. che d<.'dichiamo a tutti coloro, che hanno il co– ragg io di difend ere il protezi onismo zucche– riero, e pii.1specialment e ai nostri buoni amici. 1 iformisti di Roma, di Genova e di altr i siti. • La Società Cirio ha impiantat o a Torino, • mesi sono, una fabbri ca di • confett ure- • marmellate • genere svizzero. Era una ver- • gogna di veder l' Italia, alla quale Domine<I- • dio ha regalato in abb ondanza frutta squi– " site di ogni genere, esporta rle cd acquistare " poi in Svizzera cd in Inghilterra confettur e ~ marm ellat e fabbricate spesso con frutta ita· • liane! Questo fatto semb ra a prima vista ,. fenomena le. Tro va p;;rQ la sua spi egazi one • 11e/ costo ,b-llo zucchero, grav ato in Ita lia da • ta sse governat ive e comun ali tro ppo elevat e. ■ E mi dispiace di dover dichiarare qui che , se i risultati della nostra fabbricazione di • confe ttur e a Torino, per la bontà dei pro– , dotti e per I' accogfo.mza fattane dal consu– ~ mal ore, non lasciano null:1 da desidera re, i " loro risultati economici però sono tali che " non !-l-iamo ancora !:>ÌCuri di poter cont inua re .. in Italia tale lavorazione. Temo assai che, a • meno che il Governo non voglia accordare a • questa nuova industria un piccolo aiu to, " aumentand o legger mente il dazio di entrata " pagato dalle confett ure provenienti dal– ~ I' estero, come comp(.'nSO degli oneri eccczio– ., nali da esse sopportati. r interesse dei miei ..azionisti mi obblighi a traspor tare in Sviz– • zcra tale indu stria., introd ucendo poi in lta – " lia eia questo paese le confotture che ormai • la nostra clientela ci obbl iga di fornirle. Sa– ' rei molto dolente se io fossi costretto a pren• • clcrc tale decisione. I nostri opera i pe1clereb- • bcro salari non- l'\1different i e l'agri coltura ~ nazionale il beneficio della coltivazi one delle ~ barbabict·olc impiegate nella produzione dello • i ncchcro occorrent e per la fabbricazione delle , confe ttu re marm ellate . \' olgo qu indi in que – • sto fau sto giorno un'umile preghi era ai no– .,str i governanti chiedendo loro cli volere, in • occasione del rinn ovam ent o dei trattati di • commerci o, tener ben ignament e conto elci • bisogni di questa nuo\'a indu str ia •· Il sig. Aguet rn.giona da p<'rfetto protezio– nista. Il prezzo cle\'ato dello zucchero egli lo at – tribui sce solam ent e alle tasse erariali e co– mu nn.li, e 5i guarda bene da l toccare il tas to del protezionismo dogana le, eh<' pesa da sè solo sul prezzo della merce per cent . 26 al {'hilo. E poichè il prezzo ele\'at.o della mat eria prima non gli p,.. rme1 te di svilupp.:.re ec~momi– c.:unente l'i ndust ria delle confctt urc•marmel– latc, nè d'a ltra part e egli osa toccare il sa,icla :a11c.torm11 del protez ionismo zuccher iero, è na– tura le che egli risolva il problema della propria indu stria invocando " umilment e • un po· di prot ezione anche per sè. Dal momento che lo zucchero è caro - egli dice al Governo - se non volete che io chiuda. bott ega. bisogna che mi lasciate vendere più care anche le con– fetture -marm ellate. Koi siamo di parere assai di verso. E di– ciamo al signor Aguct · • Dal moment o che il troppo alt o prezzo dello zucchero vi danne g– gia nella vostra industria, chiedete con noi che venga riba ssato, e non pretend ete che n.nchc i vost ri prodott i vengano art ificialmente rialzati •· ì\fa quel che c'int eressa sopratutto nota re nelle dichiarazi oni elci signor Aguct. l! la prova dello sviluppo che potr ebbe avere in lta lia I' indu str ia delle confettur e e delle marmel– late, se non fosse soffocata dal fiscalismo e dal protezionis.mo zuccherier o. J riformisti. che piang ono sul pericolo che la fine <lei protezionismo zuccheriero faccia rimaner e senza lavoro 4500 opera i, e climi• nuisca i redd iti di 50 mila ettari cli terreno. - ci sa.nno spiegare perchè 110 11 senton o al– tretta nt..1 tene rezza per tu tti quegli altri ope– rai che sarebbero impiegati nelr industria delle confetture e delle marm ellate se il prot <'• zionismo zuccheriero non rincaras se brigant e• scarnente il prezzo della mat eria prima ? Che diritto hanno essi di esigere che gli uni lavo– rino e gli altri no ? Salvo che non si· mettan o n.nch' es5i,a chie– dere una nuova protezio ne per la indu stria delle confett ure e delle marmellate per com– pensare questa indu str ia dcli' alto prezzo della materia prima e permette rle di impie– gare più operai di quelli che impiega ora. Ma, in questo caso, smettano una buona volta di dichiara rsi favorevoli al libero scam– bio, e abbiano il coragg io di dirsi pro tezionisti senza nessun pudore. E abbiano la bontà di !-piegarci come mai essi giustifichino il sacri– ficio, che tutti i cittadi ni italiani , i.:ompresi tutti gli operai non impiegati in questo gruppo di industrie, dovrebbero fare, pagando a prezzo pii1 allo non solo lo zucchero. ma anche le confetture e le marm ellate, affinché i proclut– tori di questi generi sieno compensati della prote zione accordata a loro spese agli zucche– rieri, e affinchl! g-li 1ucchcricri potessero con– tinuare a da r la,·oro a .1500 • poveri operai • e a sfrutta re 35 milioni d' italiani. E l'alt o prezzo delle confet ture e delle mar– mellat e non ne limite rebbe il consum o inter– no, e non ne impedirebbe la esporta zione, e non dimi nuirebbe così ingiusta.ment e il lavoro degli operai ùì queste indu strie, per mant e– nere intatto il solo lavoro dei • poveri operai • degli zuccherifici, e i divid endi della • Unione zuccheri ? • Con qua le diritto si mett ono essi a favorire gli uni e a danneggiare ili altri ? È uscita la seconda ristampa del primo opuscolo dell' UNI TA' " Per un pro– gramma di az ione democratica ,, dell'o n, An tonio de Vit i de M arco, con fa rispos ta ai contradditto ri cont enuta nel n . 4 J del- 1'UNI T A'. È posto in vendita dalla ftOSlra Amm. al preuo di Ceni. !5. o ca Gino Bianco Democrazia e clericalismo. Il probl ema da discu tere:. ne conse rva ancora b fidu cia; in tut te le L' Idea·dtmorr11tirn è conv inta, come noi. M nel mo<lll più assolu to che I' :mticlerica- 11 lismo non pos.sa e non debh:1 cos titu ire u il sol'> pun to d' int ('S:1per un :1 concent rn.– t( zione demon:1 tica >1. « Repul cre mm o s.re– (:rilc, danno so, imm or::ile, un anticl eric:1li- 1< smo vac uo e suo('rfìciale, chi: volesse re·· 1, nere il luogo deil' affinid. su prob lemi so– « s1anziali polit ici ed economici, e nascon- • desse . sotto la sua vernice arp, riscf'nt e, • disco rdanze insa nabili ». E quest i problemi sono ;1ppunt o q uelli, alb pror:i.ga nd a dei quali l'U nità dedica il suo b voro: lon :1 cont ro le tendenze irnperi:lliste, riform:1 do– ganal e, riform a trib utar ia. riform:1 scol:1- stica. cc E se i part iii demc ..:rniici volesse ro p:1ttuir e un accord o fecondo. su qu elle bas i press' a poco donebb ero tr 3trnre u. Ma un'a l– le.i.nz :, democra ti {'a senza anti d ericnlismo non è nè pensa bile nè poss ihilc. Su qu esto grupp o di idee sin.mo lieti <li vedere il nostro pen !-iero coincider e con qu elln della nostra consorella di Roma, più :issai che non credessimo o spcr:tssir.,o. li nu 1-Pero del 18 genn :1io ddl' l dt11 demo– cra !iU1, è ve r:1mente esplicito :l. qu esto ri– gu ardo; e se ndla res!-a è el l:1.voro non· ci fosse sfuggito, avr emmo cert :1mcn1e dato un ' ispira zione un po' meno .... pirronista :il– i' nrtic-olo Il blocro di ieri t il blorco di dn– ,,urni d:1 noi pubb licn o 11el num ero del 25 gen nnio. E a megli o fissare que sta con(:ordia fon– clamenr:1lc, non sad inutil e che anche noi, da p:trte nostra, ridf ermiam o eh~· non è concepibile nessun :i azione dem ocrnt ic:1, si:a per opern di singoli part iti, si;i per opera di un :1 coalizione di p:1rtit i, la qu ale non abbia nel suo programma b lott n contro il cleri cnlismo, se non altr o per il motivo che il cleri calismo ha un a perm:1.nrnt e posi– zione di :1ss:1lro e di c':lnquisrn con tro In democ1:izia. l, :1.difficoltà -- non vogliam o più dire: b imposs ibilità - dcli' accordo fra l' / d,11 demor~ntica e noi, nas ce n.llorchè si tr atta di definire qu ale forma p1ccisa di azione anticlerica le sia veram<:n te necessnria, oggi, j,i lt11li11, e quale spazi o debba occup :1re quest' :nio ne an ticlericale, oggi, in lt nlia, nel progra mm a della dem ocrn ia. li nos tro anti clericalis mo. La nosua op inione fermissima è che bisogna assalire, oggi, in lll1fi11, il clericali– smo su qu ei soli punti , in cui esso si ri, ·eb alleato coli' imp eriali smo e col protezioni– smo, otten endo in comp enso mille piccole m ::t ben coorrlina1 e concess ioni nella poli– ti ca scol,istica e nella pr .!tica :1mministr:1- ti va giorn aliera. Nel trent enn io rrnsco rso, i p:irtiti demo– cra tici, :-1sservit i ag i' int eressi degli oper;:ii delle citt à, che soli erano forn iti del pri– vilegin del voto , hanno trnsc u rato quasi ovunqu e la imm ens a molt itudi ne dei b vo • ra tori rur ali. A conta tt o di quest i, che co– stitui sco no b gra nde ma ggioram .:-t de lla cla sse prolet::}ria e dcli::! nazione, non è ri– m:tsto che il d ero. E il clero in alcu ne re– gioni li ha orga nizz:tti solidamente sul ter – reno econo mico e pol iti .::o; in alt re, pur non ;1vendo li incatena ti con legami d'in teressi, alt re, la m;issa è come un ese rcito. che si sveg lia e si muove ai primi baglior i de l giorno, incuta del cnmmin o. In siffatt e condi 1.ion i, una lott a rtli gios11 -- cioè un:-1lot I a in cui il clero pot esse a\'ere buon gioco a for creder e min acci::itc le tra– dii.ioni religiose del nostr o popolo - rap pre– sent erebb e up errore funesto per la democra– zia, e il migliore ser vizio che si potesse ren– dere :ti cler icali (' ai loro allea ti, imp er i:tli~ 1 i e pro iezionisti. Non solo i partiti dem ocra– tici sa rebbero dist ra tt i necessa riament e da.I fa re pressione inrorno :1.i problemi di poli– tica es tera, dog:1111.le e rributaria, che ogg i urgono sopr :1.tuui gli nitr i, ma si rrovereb– bero a do, ere lott a re con t ro buon a p: l.rt c è.ella cb sse proler:1.ria ital iana, che il clero mett erebbe in movim ent o col pret esto della difosa ddb fede, sa lvo ad util izzarla reni– ment e per la difo5'1 dell e ingiustizie socia li ! E una lon a per il di vorz io - non facci nmo delb comm cdi:-1della pr ecedenza del mat ri– monio civile, perchè, in fondo neanc he l'Id ea dcmocratir11 la prende sul serio - oggi, in Italia, non pot reb be non assum ere il cnra 1tere di asp:·issima lotta religios:.. E impcgn:-1ndo tutte le forze democrat iche in una conte sa, che non potr ebbe du rar e meno cii un p:-1io cl' anni (1) rioi non faremm o al– tro, anche in caso di vittoria finale, che per– mett ere :l quel grande e sincero anticl er i– cale, il qual e risponde al nom e di sen :1.tore Rolandi Ricci, qu:1lche nuov o aumento ci protezionismo siderurg ico o qualch e più lauto finanzia mento b:rncar io. E uno spropo sit o :rnche pilÌ grossolan o si comm ett erebbe, ctirigenòo la lotta :mt i– cl~rical e contro le organizzaz ioni economi– che creat e dal clero in alcun e regioni d' lta – li,1. Chè a que sto , se non e' inga.nni:1mo, mirano cer te srnti stiche, di cui da alcuni mesi a ques t a parte fanno sfoggio i giorn :1li mn iclcr icali , sul numero delle ban che ru • rali, delle cooperati ve di consumo, delle btteric sociali, ccc. ecc., che dipendono d:11 part ito clericale . Con quale di ritt o pr etendano gli anti – clericali sopprim ere que s1e organizz azioni negando a una parte del popol o itali ano quel diritto di associM.ione, che è una èell e più ful~idc conqui ste della moderna civilt:1, ·noi non S3ppi ::11no: o m eglio, sappia mo an – che t•ro ppo che il rispett o de ll,1 libert :\ per 1utti , an che per i nemici della libert?i, è una virttì assa i dini cile a possedere e a pr:1- tic:ire; e sa ppiamo che la ~ ent alità pr ("tin a non è monopolio dei preti, ma si tr ov :-1di f– lus:1.fra gli nnticleric:-1li non men o che frn i clerir a\i. M:1.;1 parte ogni considerazi one di pur o diritt o, è inneg ,1bile che una lotta di sop– pressione o di comp ress ione cont ro le org:1.– nir.1.azioni economiche clericali, rnet ter ebhc in moto, in dife sa dd dir itto di n.ssoci:-1zione, tutt i quegli int eress i proletar i, che i cleri– cali hanno sott o la loro influenza, e s:1lde – rebbe pi li profonda mente la solida rietà fit– tizia fra qu elle forze pro leta rie e le forze conserv atr ici. (I) Il divorz'.o, n.ncl·c se fosse :-1pprov:.1to dalla Camera, ~ar ebbc respinto dal Sena to quindi conOitto costituzionale : c1Lindi cle1.ion . ccc. ccc. E t utt a quest 'ira di D:o.... per I divorzio !

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