L'Unità - anno III - n.2 - 9 gennaio 1914

442 vot o contrario , Giolitti annu n1.iò che il '.\li– nistcro rim:rnC\a chiedend o sci mesi d' eser– cizio provviM>rio, e preannuncia ndo cosi lo scioglim cnco della Camera, si sentir ono vive appr ovazioni a sinistr a. I.' epoca delle grandi figure e delle grandi idee cm finirn. I.e ap provazioni d ella Sin i– st ra salurnv:rn o nel ministro bur ocrat ico la fine di una politica, che era una super sti- 1.ionc nel senso etimol ogico della paro la: la mediocrit à divcnivn ormai il nuovo verbo polili co d' Irnlin. I.' assenza di ogni idea genera le signific;wn almeno la liberazione dall' ingombro delle vecchie idee. Poi vennero i giorni tri sti, la burra sca della Banca rom:rna. Qui bisogn:l riconoscere che le rivelazioni di Palamcnghi-Crispi non aggiun gono gr an cosa n ciò che gi:\ si s:apev:i, circ:i gli add e– biti imputati :1 Giolitti. Perm ane semp re l' ombr a ddla sua provata r"eil à. E I' om– brn s' ndd ensa un poco più riguardo ai rap– porti di Giolitti con Crispi. Ma franca mente mi sembrn non si possa disconoscere, che dopo I:, s:m:itori:t più che decenn ale accor– clnta n Giolitti dn tutti gli oppo sitori, meno poc hi irridu cubi li che soli h:rn no il diritt o di pnr lnrc ancor:1 di lhn c:1 Romana, non sarebb e leci10 rit ornnr c orn da capo ad as– salire Giolitti sui foui della Banca Romana. Una volt a che la s:rn :11oria è d:ita, il pa s– sato di un uomo polit ico non conserva più va– lore che per conosce rne il present e e per giu– dicarne più profondamente l'opera att uale . Più che riandare oggi, dopo tant i ann i, come l'u omo si sia sottr atto alla giustizi a pe nale, r ~ intere ssante ricer care come dopo un'as so– luiio n che non (u riabi litazio ne, dopo le inv etti ve con cui lo accolse l' Estrema, dopo la sprczz:intc antipatia con cui l' accol sero i libera li, egli sia riu scito a risorge re più forte, e ad ingrandir si giorno per giorno, fino :111:1 glorificaz ione che gli decretò la pa s– sat:1 legisl::tturn, e forse gli dec reterà ancora non ostnn te l' oppo sizione rumoros a dcl– i' Estr ema Sin ist ra l:1 legislat ura nuova. Egli risorse in forza delle stesse virtù e degli stessi vizi per cui era sorto la prima volrn, per le stesse r:1gion i che gli :weva no procurat o le :ippr ovaz ioni della Sinist ra, qu ando aveva chiesto nel 1893 1' esercizio provvi sor io dopo un voto contrari o. Bong hi avrebbe ancora potuto ripetergli il rimpr o– vero che gli aveva fatt o allora , di non rap– presentare null a, nessun a tende nza, nessun programma, di andare alla Camera solo a raccom:1ndrire I' app rovazi one dei proge tti di legge presen tati dai prede cessori. Ma I' uomo grigio e senza idee rappr esen– tava di nuovo qu alche cosa : rappresentav:t, come ho eletto, il valore di un a negazio ne, rnppr cscnt ava un momento sto rico dcl– i' lt :1li:1 politic:1 1 un a ltali:1 grig ia senza idee e senzn ideali, che dovev:1 essere I:, prep:1raz ionc di lllHl vera nuo v:1 It alia de– mocrati c:1 che forse sta per nasce re, ma certo non è nata anco ra. Egli int erpretò ed imp ersonò qu esto che si può hegelianamente chia mare momento nega tivo della vita po– liti ca italiana, col ricono scimento del1e li- / bertà forma li, misconosc iut e e conculcate d:111' ideali smo giacob ino e volontaristico dc li' antico rivoluzionario Crispi, da lla ce– ' ciu\ del genera le Pell oux, dall ' ingen uit à di f Sonnin o, spaven tat o dalla ven tata riv olu– • zionaria che pareva mina cciar e la stabilità f delle ist ituz ioni. Ali' uomo grigio, senza idee e quindi an che senza pregiudizi, il riconosci– mento delle libertà formali non costa va null a. Egli poteva beni ssimo rifar la co rte all' Estr e– ma Sinistra ; potev:1 benissimo uni rsi ai li- bernli, come 7.anarde lli, e Copp ino, per di– fendere le libcrt::\ parlament:tr i dai tentativi .issoluti stici del generale P elloux. Ed era quind i anche n:nural c che I' Estrema Si– nistrn volentieri :1ccord:1sse la s:1n:1toria :11- 1' uomo dell:1 Banca Romana , e salut asse in lui il mini stro dell e libertà. costitu zionali, e guard asse ancora verso di lui con simp atia e con speran z:1, :1nche dopo che egli sment i nei fotti l' idea for m:1le di libert à democra– tica, nel cui nome era s:ilito al potere. Colla fine del Ministero Saracco Giolitti è nrri, ato clefiniti, •amen tc. Siamo al trionfo L' UN I TÀ del suo progr amm a e dell:l · ·ua a~tut a ge– nia lità bur ocratica : a~ luta mente pri, ·o ed inca pace di una concez.ione politi ca integr ale concreta, egli si ma ntenne fedele a que1la :1fferma 1.ione di una libertà gene rica ed in– det ermin ata, la cui conqui sta aveva rap• presenta to un valore con tro l' assolutjs mo di Crispi o di Pclloux, ma non r:1ppresent ava or:1 che un va lore nega tivo senza una nuova {d etcrmin :1 .ionc di giustizia. E ciò che è t manca to e mancn a Giolitti è proe_no un' i~ 1 ii{ cui"si cò'ncrcl i un:t cfetcrmin azion;'°; uo~ "' ~~J ~ùi a, '._gli .J.. fc,ill'~1ment ~ un d emo– ' crau co, ma ma nca :1 lui la \'isione di un ,~ a'iiù are, cl~e .!ia bene- per tutt o il d11nos, "p""èr la ... vita di tutt a la nazione e di tutt e le classi. Egli volle gove rnar e col paca ! e per il J paes e ma nella ,·ita econ omica egli non • riusci mai a vedere che l'a ffare sinç;>lo ; I dove trovò gli a ffari, protesse gli affarl. e dove non trovò gli affari , ha dett o Artur o l Labri ola, protesse I' affarismo. Ma io mi do– mando se, dove non c' è b cura di tutta I' economi:, del paese, sia possibile la di– stinzione fra nffari ed affari smo; mi do– man do se non sia inevitab ile, in qu esto caso, c:1derc, con1c è cad uto Giolitti, in un prote– zionismo che scende d:1i sistemi trib utar i e dogann li fino al contr:1tto dei piccoli favori privati fra governo ed onore voli, fra onore– voli ed elett ori, cadere nell' asser vimento della politica agi' intere ssi part icolari di qua– lunq ue forza organizzarn, senza diver sità di partit o e di colore. Intorno alla bandiera di qu sto pseudo– liberali smo protezionista naturalm ente si sono stretti in un' ibrid:1 maggioran za mni i con scr\latori comunque vestiti, neri, rossi e verdi, che identifi caron o la persona di Giolitti colle istitu 1.ioni, ndla ste ssa mani era che egli aveva identifi c:1to loro col paese, E su t:1li basi è fond:1ta l:1 potenza deJ cosi detto dittat ore. Qu:1ndo Sonnino s' illuse cli pote r fare una politi c[\ veram ent e democratica con riforme finanziarie concrete, e portarg li via l'ambito .1pplauso dcli' Estre ma fu facile a Giolitti colpirlo su una qu estione di procedura par– l:1mentare, e scredi ta rlo per sempre come il teorico ingenuo inetto ali' arte del noc– chiero. La maggiora nz:1 giolitti ana-dcmoc ra– tica finse di colpire in Sonn ino I' antico so– sten itore di Pelloux, il terri bile crudele tas– sa tore antidemocra tico; ma in re:ihà Son– nino cadde perchè quella m:fggioran1.a non si fidava del suo conservat0ri smo. E Giolitti ormai sicuro di sè rip :-ese il suo program ma di politica schiett amente conservatrice sotto bandiera libera le, e ricomin ciò il suo lavo ro di amalgama dei par titi , ricanca ndo nuo– vam ent e il " vieni mcco » all'est rema, con– cede ndole sempre nuove forme democra tich e fra cui l' ult ima e 1:i maggio re il suffragio uni versa le, votat o dall::t mnggioranza I colla convinzi one che per riguadag nar e la med a– gliett a ba st:1sse servire Giolitti, e at,tu:1to da Giolitti colla liberale convinz ione che per essere deput ati fosse necessario sopra – tutt o essere giolit ti:rni . Il tri onfo di Giolitti e del gioliui smo non è dovuto nè a ncq ui2ia di uomini, nè ali· ira degli dei o del destino, come può parer e a Pala menghi -Crispi. È do\l ut o semplicemente alla mancan za in It alia di un pa rti to libe– rale. ~ ascer:\ qu esto partit o sulla ~ ~ Jel suffragio quasi m1iversa le ? Balbino Giuliano. Letture raccomandate a chi vuol farsi una seria coltura sui principali e improrogabili pro– blemi della nostra politica interna: GIUSTINO FORTUNATO, Il EM« - 8oglorno , lo Sia/o llallano; FRANCES CO PAPAFAV A, 'Diecianni di vi/a Ila/lana, 1899-1909; ANTONIO DE VITI DE MARCO, Ptr il Mu sogiorno t per la libertà commt rda lt ; L'OPUSCOLO della "Voa ,, su la Qu,sllon, m,r/dional,. I nostri abbonati possono otte– nerli a prezzi ridotti , facendone richiesta alla nostra Amministraz. Card ito e Carditello. Per chi non lo sapesse ceb i g nominano reali s,t,, cioè le tenute eh 1>ropn ctà della Co– rona situate nella zona d ea ,,,a.zzoNt di apu a, ossia nella b..·l.ssa valle del Volturn o. Era no come la reggia di ~apoli e il pa lazzo reale di Caserta : luoghi di soggiorno de i Bor– boni, e precisamente Carcliio e Carclitcllo of– fri\'ano alla cessa ta dinastia gli svaghi della caccia come quelli che erano due fondi in gran part e bosc hivi. 0 1a non più. Il bosco é ridott o a JX)Ca cosa in confronto alla totale estensione dei due fondi che é di qualche m1glia10 da et tari. Al bosco si ~ sostitui to Il pascolo, e per tale u111iz.zazione le terre sono affitta te a grandi lotti a dei ten1ton di mancine ,-accine e bufaline. Lun go Toledo a Na poli più di un negozio po rta la scnua : /t1tt,cm 1 d~, uali srt,. Dalla part e cli Cnpua la coltura , rnolto at – ~ n -proc~ ni lordè ~ 1:itìs~mt·, si ~ no °allo porte dei ru,/i siti, e si add cntr:i anèlic in esst, occuJT.iffdO"qu"Klchc piccolo tra tto di superficie; poi si a.rrcsta e si entra nel mare magno dei parchi per pa~colo, intram ezzati ancora da un po' di bosco residuo. Nel bel mezzo stann o le palazzine a cui si arriva per magnifici viali diritti e fiancheggiati da alberi : l' insieme ha l' aspetto di un vero ambi ente di soggiorno regale. l\la oggidl non lo é pili in fatto perché_!!:_ ri~ v~ !!.,.Re ha t!§u![uito.,J>Cr svago di caccia di questi luoghi, e In selvaggina non é piò curata . L' :unminist.razione dei beni della Corona in provincia di Caserta , che siede nel palazzo ~ "lie d1 S. Ferdinand o a Napo li, si preoccupa solo di ricava re clni realiJ.!11..J:1 c~ {-– fitto c1uanto basti a coprire le SJ>esC della ma• ìftm:m:toTrtrdcr-P.!!:i:m-,.ealr e del J>CrSÒnalc di casa reale : ne~ una prcoccup:11.ione , ness un Progcllo aff111chò quei du e grandi fondi. si• tuati a poca distanza da Napo li. in una zona densissima di popo lazione, possan o essere com• pletamcnte messi in coltura dando I' ostra ci• smo alle bufale e nlle ma.ndril) vaccine ivi pa scolanti d' inverno . EppuT<'sembra a noi che il problema meri• terebbe di essere studiat o e risolto. La terra è richiesta e ben pagata . Anche pc.I semplice pascolo si pagan o dag li affittuari attuali alla ammini strazi one di casa reale in Napoli canoni non disprezz.abili, tut • t' altro : si tratta di pii.i cli cent o lire l'ettar o ; ma le cento pot rebber o diventa re le duecento, le trecento quand o i fondi si rendessero - come possono essere - irrigui con le acque elci Volturno e dei regi Lagni, e si spezzasse ro tra le centin aia di coltivatori dei centri abitati contigui i quali non desidererebbero altro che di pn!ndere possesso e stanza nei reali siti, per prati carvi tutt e quelle coltu re int ensive ch e già attua no a pochi chilometri di distan za con molto successo. L'ese mpio della messa in coltura delle terre pascolatorie lo ha dat o un patri zio napole– tano prop rio nel cuore della zona clf>i mano 11i, oltre Cardi to e Carclitello, e non dovrebbe es• sere ripetut o su piò vasta scala dall ' ammini– strazione di ca.sa reale ? Delle pretese ,~rre 1"coite del :Mezzogiorno qu este sono forse le più tipiche in quant oché costitui scono un· isola entro un mare colti• vat o, e riman gono incolte unic:imentc pel persistere di condizioni che non hanno ora• mai più ragion cl' essere. Iniziata ai reali siti. l'op era della messa in coltura e la bonifica, potrebbe spingersi ard ita entr o i maz:oni, spazzand o in una sol volta bufali, malaria e mala vitn . Dopo il discorso '1cll' on. Ll,!zzatti per la conquista alla produzione di tutt e le terre che ancora non sono nel essa ad ibite, e che ne dann o una troppo scarsa, sembra a noi che nel )le zzogiorno, :,Ile porte cli ~ap oli. il pH1grande e il più dcn'iO centro cli popolazfone cl' It alia, ci si debba uman zitutt o preoccupar e della gra– duale scomparsa dei mauo ,u : e miglior CSClll· pio non potrebbe dars i che principiand o da Cardi to e Carditcllo. ca Gino Bianco .\ ltr a a-.scx:1auone eh c&.-.e ~ nata m mente no::,tr a nleg,::en<lo ancora dt qu ~ t1 g1om1, a proposito d<"llc d1mi.')!'i.10111 dcli ' amm101::,1ra• z.ione mun1c1p. .1.lc nulan ese, 11 progett o oramai assicurat o di ned1fica~ una p1\1 ampia e pili degna sede per gli 1::,t1tut1 e.I' btru 11011e~upc-– riore milanC!,i compresi la H. Scnoln s1q>e· riore cli :1gricoltum e quella cti medicina ve(e• rinaria nella campagna alle porte di ) lilano. Abbiamo per un momento - fcrmnta la nostra mente al pcn'-iero che a Cardit o e Cardit cllo, m<"glio che Mille ar~e ~dcl §~ . ~i;° Scuo1.a ~u))Criore di Ag_";;' ~ ~ rt ici tro,•are .!!.a!!!a o per lo meno (si rn-.sicurino Profcssori e ,tu clcnti) potrebbe ivi completarst la istruzi one profe5. sionalc di quelli tra i giovani ch!.!!:' tend~ ro ~~a~ ,·<"rnmente atr ~rci1 io pratico del• I' ag·ricolturn sia sui l?ro1m fondi w me su quelli d' a.Itri~ Cardito e Carclitello potrebbero ci~ . diventare la vera fucina d' amma estra mento dei giovani che a 1'.>rli ci avo!ler'O di già riccn1t o in un biennio prepa.rat orio un sufficiente corredo di cas nizioni teoriche. ~ on nutnam o speranza che un simile pro• gett o poss.i essere attuat o, pcrch~ non ve– diam o eia quale parte potrebbe part ire l' ini• ziati va : ci basta soltant o di avere richiamata l' att enzione sulla csislf'nzn cli un rc:ile luogo di caccin che non ò pii1 tale da tant o tempo, e che potrcùbc invece diventare - pur chd eia qualcuno si vole:ssc- il punt o di parte nza d.i u11a , a.~ta opcr~!!!!, ÌO~ ptù degna e pii1 utile di que lle s >erate sui lidi afncan1. - - E UGH~IO A ZIM OSTI. Comunicazio ni agli amici . Ing. SALDINI, Milan o. Abbiamo ricevutl'I. Grazie. Sig.CA\'A LDr, Bilonl o. Il suo abbonamento de– corre dal 1° Luglio 1913. A NGIOLO G 10VANNOZ'l. l, re"e"le•,.tS/Hmsabilt. Flruu . Sl1b. TI, . Aldlno, Via de' Reati , Il • Tt l, &-~I GIUS. hl\TE~Zll & flGhl • Bui EDI TORI LIBRI D ' ORO Collezione perfamiglieetegan·emente rilegata HIPPIUS A. - n medico dtl f•nclul/{ tome tduc•tort. Volume di P'I• m • L. 3.00. Riunire conron li la funzione del medico e del pedagogo, sopr allull o per quell'età io cui è necessari o nei bimbi che la crescenza del corpo e i progressi dell'animo procedan di conserva in sere na unilà, è il maggior problema che devesi affacciare ali' illuminata scienza curativa ed educativa modernA. li dott, Hipp ius con dedicare questo volume alle famiglie colte, per l'ossis tenza nel loro difficile còmpito, si è proposto di allargare e spiritu alizzare la missione del medico, miE• sione bensl di domestico affetto, a cui po!· sono e debbono in gran pkrte adempiere I genitori, per l'i giene della mente e la spiri • tualit à del benessere dd fanciulli, daU'epoca de11'allatt.amento fino all'e tà della scuola. t un libro di consigli e d' utilità, veramente prezi oso e indispensabi le (lCr quanti hanoo a cuore con la cura razionale dei bimbi la loro educazione delle facoltà intelleltuali_ af– fiochè completamente equilibrata ne derivi la per fetta armonia, senza danno nè della salute nè della psiche, d'un coerente sviluppo fisico e spirituale. Con scmpli citl\ e praticità vi è tutta la migliore esperienza d'un amoroso scie nziato della vita infantile, e sarà ques to il miglior regalo per giovani babb i e mamme, libro d quotid iano aiuto e cl' intelligente guida. Ad esso non potrà manco.requella favorevole ac– coglienza ehe hanno nvuto i precedenti vo– lumi ddla medesima rnecolta dei • Libri d'oro w• I primi due volumi di questa collezione hanno ottenuto straordinar io successo anche in Italia come l'ottennero in Germ<1nia. Essi sono entrambi del Doti. H. LHOTZKY L'ANIMA DEL FANCIUl.1.0. U,1 v,I. di pag. 2J6. Prezz o Lire 3 .- !L LIBRO DEL MATR IMO~!O Un voi. rli pag . 22.,. Prn zo Lire 3 .- Olrl1trc com■l11loal I n1ll1 111 Cua Editrice mus. LATERZA a FIOLI, Bu i.

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