L'Unità - anno II - n.51 - 19 dicembre 1913

, l i , problemi della vit a italiana . . I • Si pubblica il Venerdì in Firen:e - Direttore GAETANO SALVEM INI - Dirc:io ne e Amministr ~tloac: Lungarno Vespucci 12' - Abbonamento annu o ordinario Lire 5 per li Re1110 e per i paesi italiani dirll'Au sttia e della STiz:.et a ; per l'e stero Lire 7,50 - Abbona ment o sos;c. • .:-re Lire 20 anuuc - U:t numero Ccntrsimi •~ - CC'l, tc i:c,-rcotc cnn la posta . Anno II - N. 51 - 19 Dicembre 1913. SOMMAR IO : Le cooperati ve e la. Llbia, L'UNITÀ - Lam pi e nubi, L'U N1T,\. - libcr lsmo e protuionismo nella evoluz:lou agricola italia na, L. E u.:At:l>I, - Un altro Genlilonl, G. Do:-.,\ TJ. - Pre:d, salari e d.ul , G. LuzZATTO. - Parole d'oro, G. G10 LITTf, - Fu mm eoti di vita Uali.tnl, - Libri ricevuti. - Comunlc.u:iooi. l e cooperative e la Libia. • Dalla } )ire.io ne Generale delle Ferrooie dello • St:,to, Servizio Nat•igazione - scrive sul– .- l' A,·:mti del/ ' 8 dicembre Ciuo B~lio 11i - "' i .da to spedito ai coopera/ori italian i piiì m • vi'ìlCIuna lettera ti rco!are raccomrmdal a, nt!lla • quale qu esti sn,10im ·itali d'urgenza a Rom11~ r • i11te~e circa la spa rti~io11e di ù,i p<wlanl i lavori • di wsl ruzio,ri f erroviarie 1n l.1bia. La Di re- • ziont del/!! Ferrovie pr omelle biglie/li gml uiti • e fa cili tazioni per i p rimi s,,praluO(!hi e acccr- • tamcuti : il reslo vrrrà dopo .... se V!'rrà •· /I J1aglioni scs~l!a ,;iustame,11~ clrr si lrat•, di un arzigogolo per tener~ a. bada ; d!sOCe.upat, ita lia,,i e proseguire co,1 Il' m ìuori scosse la po– litica .(pendt reccill libica. • A Pal"zz o Hraschi - s~rfrt il llagl ioni - • debbono aver raxio ua!o, um hl .~olita menfalitd • dcli' app, mtrrto di pubblicd sicure,za, presso ti • poco cos?: Chi sono i c,,,pi-pupo!o dei disoc- • c1tf>(tli? Sop ratull o e principal mt11le i comlzt- • ceuli il movim1·11to drila cooptrazio ne. S0110 • essi, i lun iri della partila, de stn/0 110 e tic- • dotto lr uecessil<ì 1mprll1mti de, fo,z al i a/J'o:io , • e con pi 14 comp~te11ta e auloritrì poss,mo in- • di&itz,irli " fini J»a liC: I' hr,i precis,lli ,1; eo:1- • quisla. Bi sog"a qi,ind i im mobi/1:rar questa, 110,, • gi à con arrGsti !lrbilrari c-omr 11n,1 t·oltc.t pci • eapi -lt'ga, mn ro11 11na ll'OV(l/t1 eftga ntc, cht, • ave11do il luc,;irhi() della novità, f'itsca a ,li,•cr- ... • gere fa loro a!tivild rn!tsa or<, a di scipti ,:are e • organ izzare lt masse rnsoffere nli sollo la sftrz!f. • del b1sog,10 r,c11to. Cerrhirm1J dunque dr d1- • slrarrt Jx r m1 po· i ç,,pi ; le mmse o ullendc- • rmm o fi denti , o da sole rimarram,o discwten– " late. lnltwt o - dalo lt mpo ,d ttmfo - sard "m enn difficiÌe ~burcare il lwm r,o iHuernale • pid irto di diff,coll,l fina n,:iaric e pi i} gravido • di miHM cie. •. 1H 1m paese co1!1t la Libia. I.? cui f oreste, mi– ni ere e co11simili ricrhrz:e 11al11rali si tro:,auo solo nei libri e ,ieì giornali, na,io nalis ti, i la– vor i pubblici • ,mc/re da>ulo per qualc/rr lrmf'<I " la possrbi!itd di imp;egarvi 1111a. picco la parie • dt l nrulro braccia,rtal o sc11♦a lat10ro, ac111rrb- • bero la disoccupa ?io11c a~1icnirc sollrae,u/1, i • veri me:z i dispo11ibili ai Ltf'i lm:ori prod11t- • tivi e d i utili/ti na :ìo,ralr - por1t1<1Ji, j,·rro- • vi11ri, stradali, scolasti ci, di arg111tllur11,di ca- • nali.=:a;ione, di boni/iea, imbrigli ame>1to d,•lle • acque sclvag}!t -. ecc. - che il ,,ostro pMse - 'Il pul stiag urot:, dr/la stessa Libi!l - rrelama • da meno seco!o di pretesa 1witd . , . E fa Mli che il Got-erno 110>1ri!sca atl , irre– llr t i cooperato,, an tiUbici ,. I ,iostri lettori sa imo e/re il ,ios:ro gior,wlc: . fiHo dai suo, P,imissi mi num eri, cio~ fi,io dal d icemb re 19r I, li.:i messo in luce il peri c,Jlo che il Governo, dis tribuendo opporhm am cmtc q11a/– che appal to di lavori i,r Libia alle coopcrali1:e clisocrupa tr, riesca a far e dti soci di q11estrcoo– peratfoe allretta,il! · comp lici degli spe,prri folli, clre in Li'>ia .(i p,epara110. No11 che le coopera– tit-e si diclria rarcbbero tspli cilni'11'Hle colonitl– lisle, impcrrnlisle, c,o,iorri!ile, ecc. Si b m ile– rtbl-cro a non opporsi e ad occ uparsi di altro , mng,"i cieli,, prtcc1eH:a del malrim o,1io efrile e delle co11grega:ioni f'elrg,ose. Il Governo, insomma, c::m1iHcia a mtlltr e 111 a:ioH~ di fr{IHte alla impr,· sa libica lo #esso gioco elle A riu st:ito cosl bene nei dodici aHui pas– sati i H la11tc alt,~ oa:nJio;ti: ap p ,ofittar e dcli, ,-,strt t!c::t imm ~dia:r e perio .liche d i a/e11,ii gruppi op.tra, meglio orga11i:1:at i e poli!icnmcnle p i,ì aU,vi; soddisfart, a spfrziro e dopo essersi fatto n luneo p,·egart, lr richieste di quei gruppi ,· e pa ta li::,za,-e così nella esigua m i11or311:a benefi– cala e ffi:i suoi pa troni polilici ogni vtJ//,:ità di lotta. e di resislrn zn efficr1u ccr,11,0 gli errori e i delitti de/i,c politica ,:enert1le. I.a lallica A riu scila f 111ora facilm et1le, perchA il partito soàalist a e:-a, 11e/la sua grat1de ,,mg– gio,at1%a, come abbacinalo dal mirnrgio mopc– ralivo, e ogni inizia tiva cooptralha la glorifi• cava e la... inilsivUiva come un ~ frmm11e>1to di socialismo cli6 divirne •• t i;oncc11/ran, buana . parte delle sue spera ,uc e della s113 b1flu_e-,,za 1>0Jilic<1 a soslenere titm:a sospetto e se11za cri– terio qualm1qu e domanda delle coote ralivr e s~cia /m e,itc delle eoopcralive di lavori pubblici. E clii os,wa affermare che il movim.->lio woj>e- 1 Ml ivo JIO>i d mo11imcnlo social ista, t 'f'tul aber– ,a re dai fi,u e dai metodi, 110>1 solo del sociali– smo, ma anche deliri. pii) t!lemcular e democra– :ia, e q11est' ahcrra:ion e rn Ita lia era oramai p er molle cooperative 1m fa tt-0 compi uto, - clii osava. insom ma, me/lrre in d11bbio il doJ:nli1 cooperativo-socialista , minacciava. ,u essrrc /in- ., LAMPI L' on. Lu zzatli è in Ita lia il somm o sacerd ote di quella specie di mai;ica reli– gione, che si chiam;1 politi ca doganale. E poichè anche in Italia , e anche in qu e– sto camp o, comincia a non CSSC'rci più re• ligio11e, e i saccnlu ti anche somm i e le lon> , ·encrabili formul e min acciano di essere investit e da l1a mar ca dello scc-tti cismo, - l' on. Luzzatt i ha sentit o il dove re di richiamare più volt e, in questi ul– timi mesi, le anime min accia te dal dub – bio al rispett o che si deve a certe auguste divini tà . Cosi Egli pubbli cò sul Corriere della Sera cieli' ott obr e passato un sermone profondo cd oscuro sulle di fficolt à, che incontra necessariam ente dinan zi a sè chiunqu e voglia compiere i riti supr emi della magia doga nale, cioè le tr att ati ve uftìcia!i coi sommi sacerdoti delle altr e comunità magiche. lt sermone, dat a la nequizia elci tem– pi, non distrusse ahimè. a un tra tt o lo scetti cismo, che comincia a devastare le anim e e che min accia d' impedir e al pro· tezionismo siderur gico, zuccheriero e gra• nario di continu are a dev astare le tasche. E un nost rO abho nat o, che dcv' essere assa i profondam ente pervert ito dalla nuo – va propaganda irreligiosa, ci inviò un a lett era piutt osto irriverent e, che - io confessiamo francame nte - ci facemmo scru polo di pubb licare. I.a lette ra diceva : Cara • Un it<J •• ~o n credo di essere pilt stupido della media. dei lettor i di giornali ; pu re ho studiato per più rii mezz'ora, con un amico, l'articolo del– l'on. Luz zatti, f Taril1c doganali e tratta ti di commerc io <'CC. • (Cn,-,iere, 12 ottobr e). E non so se ho ben capit o che cosa voglia dire. \"or . resti illum inarmi in propos ito ? Quello che io ho capit o, sareb be, ali' ingros – so questo . Dapprima , l'on. Luzza tii chiede parole pre– cise sull' aholizionc dei dazi sul grano ecc., e fa conto <li non aver sentite le molte che pur si son dette (non foss' altro, sull' Unità ). Poi, inorridisce di fronte all' idea della ridu zione au ton oma della tariffa . Poi, in una rivista stra– niera (le ita liane non le legge ?). trova la as- ,-. eca Gino Bianco eia/o. ,\fa qutsl' errore, 11ella mente a"'1em, di quasi l11.'ti i socialisti rir1oì11:ionari, i caduto, e spe,ian•, · per sempre. Oggi non i più possibile nl Got:emo qu,./ che gli riescì così facil e. per es. nel T'JO') : co11redcrt ai disocc·upat i e,111ta11i w, po' di l,,vori p11bbli,;i prop,-io dopo lo sca11,l,1lo delle ele:1M:i ge,u rali del mar::o, e così jrff tran – gugiare cou rd rrtiva trauquillil,ì ai dep utati tt' Eslr<!NW Sin i.'ìlra, me>io p.x:hi s,x;ia/ist i irri – d11cili li1 le gèsla dc.i m,utieri. di Gioia del Colle e /1101:thi simili . Oggi ci sembra di poJer esser sicuri clw ,1011 ca4rd nti vuoto l' augurio else gli appalti libici cooperaJivi >wn n mella>10 i, 0>1ore IA lalti cn dc/!a ra.sse,:na.iione o della di– s1ra~- 1.~1aw~i aJlc foH,e lrbichc rd e! !rtthb iche. Jl Jr,tto stesso che l' Avan ti abbia p ubbiimlo w i arlicolo come quello del Baglio 11i, è prova cl:e il 1Jecchio fim esto tq ufroco cooperatfoo socialis ta it tramoutalo,ec hecer ti errori o ,io>i ~i ripetermrno pi~, oppure troverebbrro ,iel pa rtito socialiç /a ,ma reazione vigile e im medialr,. L' Ul\n-,C E NUBI ser.timie. che il consumat ore italiano paga molti milioni ai grupp i ind ustr iali e agra ri; Lu zzatti chiede le p rove!!! Eg li intanto propo ne di. .. st11dù"f qn ~li gli clTctti ùci dazi p.-olctti Yi ? Poi, ti fuori la povcrn Inghilterr a ; poi... on dir e ..e non t. irC';"\iii SCgui{o cli in terrogazioni reto riche. alle quali non si sa se rispondere si o no. Delle qu ali tu tt avia la morale mi par questa: Lui.:zatti non ,·uole che si parli alt o e chia ro cli riduzione , sopra tutt o ora , ma che ci si affidi all 'alto senno ilei negozi atori, che ccr• chcrnnn o (intan to, 7.itti !) di ottenere ri1fozioni in cambio di ridu zioni. Infine : • !\la ci pcrmct • teranno gli agrari esteri, inferociti ogni dl più , di svolgere q uesto equ o di~cgno ? , . CiOO: le trattati ve faranno fiasco ; i negozia tori tente– rarrn o di !talvare la patr ia {•se non pensass i alla patria, solta nto alla patria •) ; sono gli al– tri, che impeditann o... l\la ho io capit o ? Us I.ETTOR E INGKNUO. l Più d' un o deve ave rla pensata come il nostro " lett ore ingenuo •· E rlobbiamo essere grati forse al fatto che l'o n. Luz- 1.att i ha avut o sent ore di qu esti scru– poli laceranti suscitati dal primo sermone, se possiamo fn1irc di un a nuova edifica– zione spiritu ale, leggend o sul Corriere della Scr1.t del 28 novcmhre un secondo ser– mone doganale, intitolato : Lampi. e ·nuhZ:. Il guaio è che anc he dopo questa 11110,·a medit azione, te'll iamo che le an ime an– gosciate dai dub bi e dai rim orsi ne sa· µranno precisament e qu ant o prima . Ciò che si può intr avvedere att rav erso i lampi e le nnhi del ser mone sullodat o, è che l' on. Luzza tti impernia tut to il suo sistema di pensiero doganale e di a– zione prote zionis ta sulla vecchia analogia fra difese milita ri e difese doganali. Giu– st'ap punt o come ha fatt o l'on. Giolitti nel suo ultim o discorso-programm a alla Camera : Non possiam o rimanere com . plct am ente disarmati di fronte alle alt re nazioni ». Se gli stra nieri aum ent ano rcgi;imenti e cannoni, noi aumentiamo reggimenti e ca nnoni ; se gli str anieri non ribassano o eleva no le ta riffe doganal i ron tro i no– str i prodotti , noi non ribassiamo o cle- viam o le nostre tari ffe cont ro i prodott i loro. L' analogia fa effett o sni scmplicis.ti e sug li ignorant i. E perciò viene utiliz zata nella propai;and a· pro tezionista anche da chi è t utt' altr o che semplici sta e igno– rant e. Ma è un ' an alogia, di cui t.' sta ta eia un bel po' di tempo dim ostra ta la comp leta falsità. Pcrchè anzit utt o è da vedere se pro– prio le follie militar iste clei;li altri dcbhan o determinar e sempre analoghe follie mi– lita riste da parte nostr a. Si pnù , per es., cliscuter c se appunto il fat to che tutti gli altr i ammatti Stono moltip licando a io-;.."l reggimenti e cannoni e corre ndo alla rovina senza riescire a spostare I' equili• brio i;cnèrale delle forze, pcrchè a fur ia di alzar si tutti sulla punta dei piedi finiscono con ritrov arsi tutti, ne1lc idc n• tichc relazioni di altc z1.a, di prima , con 1a sola differenza che tu tti si trovano as– sai più sta nchi di prim a ; - si può cli• scnt crc, diceva mo. se questo fatto non consigli a chi ha conservato un po' di buon senso di abband onare gli allr i alla loro pazzia, e di utilizzare nel miglior mod o possibile le propri e forze finanzia– rie e militari in modo da poter sempre entrar e- ron energie fresche nel gioco dc– f!li altri , sposta ndo col prop rio peso, an– rhr minimi), I' equil ihrio instabil e degli altri , e volgendo u proprio va nta ggio l'err ore alt rui. Ma an che am messo che in politica mi– litare gli aum enti di uno clehb ano ~cm– prc avere per conseguenza gli aumenti cli tutti , sta il fatto che non senza un evident e sofisma la politica dogan ale pm) essere assimilata alla politica militare. Un provve dim ent o dogana le prot ezio– nista non (! dirett o solamente cont ro i produtt ori stranieri : è dirr tto anche e sopratutt o contro i consuma.tori nazio– nali. ~ on è un att o di guerra estern a : è un att o cli vera e propria gucrm civ ile. Se i vit icultori svizzeri vogliono far paga re il loro vino a i bevit ori svizzeri dieci cent esimi di più al litro per ::mm cn– tar e così artificialmente il reddito elci loro vigneti, r rwrciò eleva no <li dieci lire ali' et tolit ro il dazio dog anale sui , ·ini dcli' It alia meridionale, questo non r un moti vo perchè alla loro volt a i pro– dutt ori di energia i<lroclettrir a delle pro– vincie ita liane contermini alla Svizzera debba no pretendere di far paga re più car a la energia idroelett rica ai loro con– cit tadini, vietando la imp ortazione del– !' c-nergia svizzera. La <ic-rmania minaccia di costr ingere i consumat ori tedeschi a pagare un tri• buto ingiusto ai pro du t tori tedesc hi d i formag gio, tenendo arti ficialment e alti i ' pn·zzi dei formaggi italiani mediant e un dazio dogan ale, il qnalc permett a ai for– magi;i tede schi di sfuggire entr o ceri i limiti alla concorrenza dei forma ggi ita – liarii. Pcrch,·· do,-rernmo noi italia ni per rappre saglia, come ~i dice, co~tr ingerc i consnmatori di ferro <lei nostro paese a pagar e il ferr o più caro ai sider urgici ita – liani ' Che rappresaglia è mai questa? Un tedesco schiaffeggerà un alt ro tedesco. Dc\'O io, ita liano, schiaffeggiare per rap – presagl ia un altr o it:1liano? E anc he amme sso che lo ~chiaffo I' a– i;rnr io tcùesco lo dia pro pr io a mc agre-

RkJQdWJsaXNoZXIy